Del Vecchio Editore
La donna con le scarpe da uomo. Amori e altre imperfezioni
Mihajlo Pantić
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2022
pagine: 160
I 18 racconti di questa raccolta vedono come focus della narrazione i destini e i segreti degli abitanti di Nuova Belgrado, un’area della capitale serba costruita in stile sovietico subito dopo la Seconda guerra mondiale. Mihajlo Pantic che a Nuova Belgrado è cresciuto e vive tutt’ora, racconta con grande ironia e una sapienza stilistica senza eguali, le vite comuni di uomini e donne alle prese con le mille sfaccettature dell’amore, e che al tempo stesso faticano a fare i conti con un passato ingombrante, a volte doloroso ma che li avvolge con una patina di malinconia da cui sembrano incapaci di liberarsi. I racconti di La donna con le scarpe da uomo – Amori e altre imperfezioni sono caratterizzati da un costante cambio di prospettiva: il ruolo dell’osservatore e degli attori non è mai fisso, il racconto principale viene spesso inframezzato da commenti sull’azione stessa, le verità date per assodate vengono ad un tratto rimesse in discussione e tutto contribuisce a creare un intreccio unico tra la libertà propria della finzione narrativa e l’accuratezza documentaristica. Questo tipo di impianto narrativo diverte e provoca il lettore in un continuo susseguirsi di sconvolgimenti e rassicurazioni in cui si può solo desiderare di perdersi. Questa come molte delle opere di Pantic si inseriscono nel filone narrativo, piuttosto fortunato in patria, che proprio da Nuova Belgrado prende il suo nome e che ha tra le caratteristiche fondamentali quella di unire all’interesse verso il particolare il respiro universale proprio di quelle realtà profondamente segnate dalla Storia.
Il miracolo di Pentecoste
Sibylle Lewitscharoff
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2022
pagine: 238
Con la sua prosa leggera ed eloquente Sibylle Lewitscharoff ci accompagna dalle profondità infernali fino alle altezze sospirate del paradiso. Protagonista principale nel suo romanzo è infatti la più famosa Commedia della letteratura mondiale attorno a cui ruotano le vicende di 34 dantisti provenienti da tutto il mondo e di un trascinante narratore, tanto ossessionato dalla materialità e dalla razionalità da essere sconvolto nel dover fare i conti anche solo con la parola «miracolo», figurarsi con le sue implicazioni. Gottlieb Elsheimer, narratore delle vicende e unico tra i suoi colleghi a non essere destinato al paradiso, si trova infatti a ricercare, tra le lezioni del convegno più bello mai vissuto, una spiegazione per il misterioso fenomeno manifestatosi nel giorno di Pentecoste, esattamente nel momento in cui il suono a festa delle campane di San Pietro ha raggiunto l'antica sala dei Cavalieri di Malta, sull'Aventino, sede del convegno. Inizia così il nostro viaggio nel mondo di Dante, mistico ma intriso di realismo, un mondo che sembra avere un effetto esaltante quasi psicotropo sui colleghi riuniti e che dirige la realtà del narratore verso un cambiamento imminente e inspiegabile. In un percorso ideale che va dalla torre di Babele al Cenacolo, mescolando i piani narrativi e attingendo, nella costruzione quasi cabalistica dei riferimenti, a teorie letterarie, teologiche e filosofiche Lewitscharoff ci regala un romanzo intriso di ironia e meraviglia, una narrazione che ci porta a investigare il miracolo della conoscenza e dell'immaginazione che svela le effimere differenze tra realtà e creazione poetica.
La terra sull'abisso
George R. Stewart
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 400
«Una generazione va, una generazione viene, ma la terra rimane in eterno.» Con questa citazione biblica, veniamo introdotti in un mondo in cui una rapida e fatale epidemia ha ben più che decimato il genere umano e solo pochi sopravvissuti si aggirano ancora tra le strade una volta popolose della città. Isherwood Williams, giovane ricercatore di ecologia alla Berkley University, è uno di questi. Dopo aver trascorso diverse settimane tra le montagne, isolato dal resto del mondo, Ish scopre che la civiltà a cui cerca di fare ritorno non esiste più. Affronterà quindi, come un novello Adamo, il mondo nuovo che gli si apre davanti cercando di comprenderne le nuove leggi e di sfruttarne le potenzialità. Il lettore si ritrova testimone dell'avvicendarsi di tre generazioni, e del conseguente lento mutare dell'umanità. Stewart sceglie un narratore dallo sguardo analitico, quasi distaccato, per leggere e interpretare un mutamento a cui opporsi è impossibile e attraverso questo pone delle domande, forse inquietanti ma inevitabili: come cambia la terra quando l'azione dell'uomo non è più in grado di lasciare la sua impronta? Le norme che regolano la nostra civiltà sono davvero immutabili?
Nel centro di ogni cosa. Testo tedesco a fronte
Hugo von Hofmannsthal
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 279
Celebrata al suo apparire nella Vienna di fine Ottocento come una vera e propria epifania che in Austria, in Germania e nel resto dell'Europa avrebbe impresso una cesura definitiva allo sviluppo delle lettere, ancora oggi la lirica del giovane Hugo von Hofmannsthal appare come uno di quei rari fenomeni in cui si concentra, al massimo grado di limpidezza ed efficacia, la cifra di un'intera epoca e di un intero mondo. A cinquant'anni dall'ultima raccolta di poesie pubblicata in Italia (la silloge einaudiana curata da Elena Croce nel 1971), questa edizione propone per la prima volta una scelta molto ampia della lirica di Hofmannsthal, orientata tuttavia sui soli componimenti che videro la luce su decisione e impulso dello stesso autore. Così, se nella prima delle tre sezioni di cui si compone il volume trovano accoglienza tutte le poesie che lo stesso Hofmannsthal selezionò e pubblicò nell'ultima edizione delle proprie opere da lui curata (1924), nella seconda figurano una ventina di liriche scelte dal curatore tra quante furono comunque "pubblicate in vita su riviste e periodici"; la terza sezione, infine, ospita il Prologo alla Antigone di Sofocle (1900), un testo che, quasi sconosciuto in Italia, oltre che per l'intrinseco valore poetico si segnala come un vero e proprio manifesto di poetica, in nulla inferiore alla tanto più nota e celebrata Lettera di Lord Chandos.
Teatro di cenere
Manuel Moyano
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 180
Nei cento microcomponimenti contenuti in Teatro di cenere troviamo come distillata tutta la potenza immaginifica della scrittura di Manuel Moyano. Pagina dopo pagina il lettore si trova avvinto in racconti di mondi favolosi, grotteschi e inquietanti narrati con una caustica ironia che non disdegna di farsi talvolta decisamente crudele. I temi che caratterizzano la tradizione della micronarrazione - riscritture di antichi miti, il rapporto con il mostruoso, l'eterno tema del doppio, paradossi religiosi e teologici, distopie apocalittiche, irruzioni dell’irreale nel quotidiano – trovano grazie alla programmatica ricerca dell’originalità da parte dell’autore una loro espressione raffinatissima. Moyano sembra costruire il proprio discorso come un attento antropologo: esplora scrupolosamente la monotonia del quotidiano riuscendo a catturare le dissonanze nei silenzi più noiosi, intercettando quella scintilla di insolito o surreale capace di capovolgere anche la routine più insipida. Invita il lettore a riappropriarsi del senso dello stupore che permette di guardare con occhi nuovi ciò che è familiare. La densità letteraria e narrativa dell’opera offre un gran numero di livelli interpretativi e tra tutti risulta evidente una propensione buffonesca ad irridere il potere. Ancora una volta l'autore invita il lettore a farsi suo complice e a giocare con il senso dell'assurdo per mettere in discussione la consuetudine e ripensare il rapporto con la realtà.
Il trionfo dell'agricoltura
Nikolaj Zabolockij
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 147
Costituito da sette episodi, più un prologo, il poema si sviluppa attraverso una serie di dialoghi fra uomini, animali e altri esseri, viventi e defunti, che interagiscono nel contesto sociale dell’universo. Una delle questioni principali è quella dell’uguaglianza fra uomini e animali e la liberazione di questi ultimi dal giogo della schiavitù. Il poema incorse nelle sanzioni della censura che impose tagli e correzioni per permetterne la pubblicazione. Quest’opera dal tono burlesco smascherava infatti le ipocrisie del regime e con ingegno e arguzia Zabolockij intrecciava nei suoi versi una risposta sovversiva ai processi storici di cui era testimone. Zabolockij venne arrestato il 19 marzo 1938 e condannato a cinque anni di lavori forzati per attività controrivoluzionaria. Il poema scomparve da libri e antologie, ma il poeta per tutta la vita lo rielaborò, nella speranza di poterlo un giorno ripubblicare. Arriva in Italia la prima traduzione del lavoro originale, non epurato dalla censura, con l’opportunità di leggere e apprezzare un poeta visionario che si trovò al bivio della storia e propose coraggiosamente la sua utopia in un periodo di repressioni di massa.
Schikaneder e il labirinto
Benedetta Galli
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 170
Wolfgang Amedeus Mozart, per gli amici Wolfi, e Emanuel Schikaneder, voce narrante e imbonitore, psono legati da una profonda amicizia. Ma quando le scene si aprono su questa vicenda Mozart è morto ormai da sette anni e il teatro Freihaus, che grazie al grande compositore aveva visto giorni di gloria, versa ora in grandi difficoltà. Schikaneder librettista e codirettore del teatro annega nei debiti. Per recuperare stabilità economica e per dimostrare a tutti - e forse ancor più a sé stesso - di poter far bene anche senza la sua "gallina dalle uova d'oro", decide di portare sulle scene "Il labirinto", opera destinata ad essere il seguito de "Il flauto magico", ultimo grande successo ospitato al Freihaus e che porta le firme, per l'appunto, di Mozart e dello stesso Shikaneder. Attraverso la voce irriverente del narratore, Benedetta Galli costruisce una cornice, o meglio una scenografia, a tratti grottesca che ammalia il lettore e lo trascina tra mostri di cartapesta e situazioni farsesche. L'autrice armonizza i movimenti della storia proprio come una sinfonia, riuscendo a tenere in equilibrio gli intrecci, la forma e i contenuti con un tono giocoso, da raffinato divertissement. "Shikaneder e il labirinto" con il suo incedere si fa bonariamente beffe del pubblico e degli artisti, dell'arte e del profitto, perché il narratore è consapevole di essere parte di un'elaborata farsa in cui la Storia procede prendendosi fin troppo sul serio, agendo in modo subdolo nel modificare tanto il gusto del pubblico quanto la voce degli artisti. Ogni cambiamento lascia un vuoto, una frattura e una promessa che sembra trovare la sua più lucida espressione nelle ultime parole di Shikaneder: ho ancora fiducia nelle storie, nonostante tutto.
Lo strano caso dei pantaloni di Dassoukine
Fouad Laroui
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 160
Arrivato a Bruxelles per poter trattare sul prezzo del grano europeo di cui il suo Paese ha tanto bisogno, un giovane funzionario marocchino si ritrova impotente quando dalla camera d'albergo spariscono i suoi unici pantaloni. Cosa fare? Dove comprare, all'alba di questo decisivo incontro, pantaloni decenti? E perché si presenterà davanti alla Commissione Europea in variopinti pantaloni da golf? Viviamo in un'epoca irragionevole in cui l'immagine mal interpretata delle cose ha inevitabilmente la precedenza sulla realtà implacabile che ci condiziona e che nessuno vuole vedere. Con il suo caratteristico e sagace umorismo, Fouad Laroui ricama su questo tema e mette in scena personaggi e situazioni sorprendenti, conducendo il lettore attraverso storie capaci di far sorgere interrogativi improbabili: cosa prova un giovane uomo che scopre di essere nato in un luogo diverso e in un anno diverso? Significa forse che non è mai nato? Come possono dei poveri maturandi marocchini di una città senza piscine superare la prova di nuoto? Fouad Laroui non si accontenta di smascherare codici e luoghi comuni denunciando il culto dell'apparenza, ma si sforza soprattutto di mettere in scena il linguaggio, dislocandone i significati, gli automatismi rassicuranti, analizzando i molteplici slittamenti linguistici e giocando su suoni e ortografie come sull'ambiguità del significato delle parole, sulla varietà dei registri. Ancora una volta Laroui ci pone davanti alle intersezioni che nascono dall'incontro tra i mondi racchiusi in ciascun individuo.
Lingua nativa
Suzette Haden Elgin
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 330
Ambientato nel ventiduesimo secolo dopo l’abolizione del XIX emendamento, si racconta di un mondo in cui alle donne sono ancora una volta negati i diritti civili. La popolazione dipende dai Linguisti, famiglie i cui infanti sono allevati per diventare interpreti di tutte le lingue umanoidi della galassia e permettere il commercio interplanetario, fonte di ricchezza. I Linguisti detengono il potere ma vivono isolati, odiati dal resto della popolazione e nel timore costante di una rivolta sociale. Un gruppo di donne è destinato a sfidare il potere degli uomini e dei Linguisti. Nazareth, bambina prodigio, intraprendente, studiosa e tenace, tiene un taccuino segreto su cui prende nota dei suoi esperimenti linguistici e che la porterà inconsapevolmente ad essere parte della Storia. Una silenziosa rivoluzione, infatti, sta sorgendo nella Casa Sterile; lì le donne stanno creando una lingua nuova, fatta di “parole giuste”, una “lingua che funziona”. Il Làadan si struttura nel corso della narrazione mettendo a disposizione nuove categorie interpretative e quindi nuovi modi per comprendere e raccontare la realtà. Scritto nel 1984 e sorprendentemente attuale, Lingua nativa combina una trama entusiasmante con dense riflessioni linguistiche sui modi in cui le parole modellano la nostra politica, la nostra cultura, la percezione di sé e come possono essere maneggiate per riformare quelle strutture o per sovvertirle.
Dio, la matematica e la follia
Fouad Laroui
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 250
Questo saggio narrativo è un omaggio ai matematici, agli scienziati e ai letterati in perenne ricerca della verità, una ricerca che rischia di cedere il passo alla follia o di allontanare la fede. Con questa nuova opera, lo scrittore marocchino Fouad Laroui lancia una riflessione su come conciliare fede e ragione; un dibattito eterno che trova ancora, forse più che mai, spazio nel nostro tempo. L'autore, prendendo in esame numerosi interrogativi che animano lo sviluppo del pensiero, traccia un affascinante percorso tra «fobie, nevrosi, psicosi e altri disturbi vari che un grande sforzo intellettuale rischia di creare o accentuare». È così che Fouad Laroui mette in scena matematici eccezionali che, attraverso la loro passione, interpretano il mondo, lo rappresentano e lo modellano o si avvicinano ad altri mondi sconosciuti, estranei alla realtà. Scorrendo le pagine incontriamo anche teologi, filosofi, letterati; ad accomunarli è una frenetica ricerca della Verità, delle verità. In questo saggio dal sapore romanzesco ritroviamo tanto il gusto dell'autore per le storie quanto la sua arguzia, che gli permette di gestire divertenti aneddoti, concetti a volte contorti, studi meticolosi, ricerche documentate e ricordi personali.
Le costanti e le varianti. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 599
Scrivere la storia della letteratura significa usare concetti e racconti che accorpano la pluralità delle opere e individuano costanti e varianti, epoche e tendenze. Ciò accade soprattutto in età moderna, quando la cultura comincia a pensare in modo storico, il numero delle opere cresce, il campo letterario si allarga, i canoni mutano incessantemente e hanno un perpetuo bisogno di ridefinizione. Le costanti e le varianti intende riflettere sulle continuità, sulle rotture e sulle categorie che scandiscono la storia della letteratura. Che cosa accade nel passaggio dal sistema letterario premoderno a quello moderno? E come immaginare le categorie con cui si è cercato di creare delle partizioni nella letteratura degli ultimi secoli?
Le costanti e le varianti. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 656
Scrivere la storia della letteratura significa usare concetti e racconti che accorpano la pluralità delle opere e individuano costanti e varianti, epoche e tendenze. Ciò accade soprattutto in età moderna, quando la cultura comincia a pensare in modo storico, il numero delle opere cresce, il campo letterario si allarga, i canoni mutano incessantemente e hanno un perpetuo bisogno di ridefinizione. Le costanti e le varianti intende riflettere sulle continuità, sulle rotture e sulle categorie che scandiscono la storia della letteratura. Che cosa accade nel passaggio dal sistema letterario premoderno a quello moderno? E come immaginare le categorie con cui si è cercato di creare delle partizioni nella letteratura degli ultimi secoli?