Edizioni di Storia e Letteratura
L'opera di Nitti
Vincenzo Nitti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 304
Quando, nel 1924, Vincenzo Nitti diede alle stampe il libro dedicato all'attività di governo del padre Francesco Saverio, la sua famiglia era già in esilio per sfuggire alle persecuzioni fasciste. Proprio nello stesso anno Gobetti scriveva: «Il programma di Nitti fu il solo programma conservatore serio della borghesia italiana». Pubblicato a ridosso della guerra, quel «torbido e travagliato periodo» che aveva provocato una crisi politica e una crisi morale di eguali dimensioni, e riprendendo con grande felicità di sintesi l'analisi svolta nei lavori paterni, Vincenzo Nitti traccia un ampio quadro dell'operato interno ed estero dello statista nel corso della sua presidenza del consiglio, dalla Conferenza di pace di Parigi all'impresa di Fiume. È nelle considerazioni conclusive che si delinea il motivo ispiratore della politica nittiana: l'ideale di una «Italia forte, lavoratrice e democratica in una libera Europa». Postfazione di Luigi Mascilli Migliorini.
Libro de la emendatione et correctione dil Stato christiano
Martin Lutero
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: LIII-240
Nel 1533 usciva a Strasburgo, presso Georg Ulricher, un piccolo testo in ottavo dal titolo "Libro de la emendatione et correctione dil Stato christiano". Non era una semplice traduzione del ben più noto "An den Christlichen Adel deutscher Nation", che Martin Lutero aveva pubblicato tredici anni prima, ma ne era un deciso rimaneggiamento, caratterizzato da una marcata libertà di resa rispetto all’originale e dalle numerose interpolazioni che amplificavano i toni polemici e ponevano al centro della denuncia la situazione ecclesiastica italiana. Chi lo aveva commissionato e tradotto, e a quale pubblico era destinato? Si offre in questo volume un’edizione critica del "Libro de la emendatione et correctione dil Stato christiano" ricostruendone le divergenze rispetto dall’originale tedesco e dando voce alla sensibilità religiosa e agli obiettivi teologici ultimi del suo traduttore. Un’ampia introduzione ricompone tutti gli indizi relativi alla genesi e alla ricezione di questo testo centrale per la diffusione della Riforma in Italia nella prima metà del Cinquecento, a partire soprattutto dal contesto veneziano.
Filosofia dell'individuo e romanzo moderno. Lionel Trilling tra critica letteraria e storia delle idee
Raffaele Ariano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: XXI-286
Romanziere, critico letterario e della cultura, storico delle idee, Lionel Trilling (1905-1975) è stato una delle personalità più importanti del Novecento letterario americano. Figura-guida dei cosiddetti New York Intellectuals, ha lasciato un'impronta riconoscibile sull'immaginario progressista, contribuendo all'elaborazione culturale di alcuni dei momenti più rilevanti nella storia politica e intellettuale statunitense. Filosofia dell'individuo e romanzo moderno propone per la prima volta al pubblico italiano un ritratto complessivo di Trilling, guidando il lettore, attraverso la pluralità dei contesti di riferimento, alla scoperta dell'originalità del suo pensiero. Prefazione di Filippo La Porta.
Cento anni di Giorgio Bassani
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: XV-546
Il 2016, centenario della nascita di Giorgio Bassani, ha coinciso con un vero e proprio 'ritorno' di Giorgio Bassani, con una nuova affermazione della crucialità della sua opera nel quadro della letteratura del '900. I numerosi contributi di studiosi italiani e stranieri presenti in questo volume offrono un ampio ritratto dell'autore, mostrando come l'intensità della sua opera e il suo valore artistico coincidano con un essenziale spessore storico e 'politico' e con una presenza culturale di ampio respiro, che ha toccato istituzioni e nodi essenziali della cultura italiana. Nuova luce, con originali analisi e nuova documentazione, viene qui fatta sulle opere narrative, sulla lucidità con cui rappresentano le vicende del mondo ebraico ferrarese nel tempo delle persecuzioni razziali e nel loro agire nella memoria successiva; sull'attività editoriale dell'autore; sui suoi rapporti intellettuali; sulla sua cultura artistica; sul suo lavoro per il cinema e sui film tratti dalle sue opere.
Della religione, considerata nella sua sorgente, nelle sue forme e nei suoi sviluppi. Volume Vol. 1
Benjamin Constant
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: XIII-204
Il volume contiene la traduzione della Prefazione e del Libro I dell'opera di Benjamin Constant (1767-1830) - teorico della democrazia liberale, storico e filosofo nel dominio delle religioni, romanziere, politico che debutta nella Rivoluzione francese, matura sotto il regime napoleonico, invecchia durante la monarchia della Restaurazione - De la Religion, pubblicata in cinque tomi tra il 1824 e il 1831. Corredato di un ampio saggio introduttivo del curatore, il libro colma una lacuna della cultura filosofica italiana, ossia l'assenza di una traduzione dell'opera religiosa di Constant, di cui viene proposta la parte iniziale contenente l'introduzione generale alla vasta storia comparata delle religioni antiche - dal feticismo al politeismo - che compone il lavoro constantiano. «Opera capitale per intendere compiutamente il Constant - scrive Fulvio Tessitore nella Presentazione - e, ancor più, l'età nevralgica in cui essa apparve e della quale è uno dei vertici letterari e teoretici».
Sul «Mondo nuovo» di Aldous Huxley
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: XVII-131
Ironico, dissacrante, visionario: "Il mondo nuovo" rappresenta ancora oggi, a quasi novant'anni dalla sua pubblicazione, una miniera ricca di suggestioni per guardare al nostro presente e al nostro futuro con lenti acute e spirito critico. Non a caso Michel Houellebecq, il più mediatico e provocatorio fra gli scrittori francesi contemporanei, ha scritto: «Sotto tutti i punti di vista – controllo genetico, lotta contro l'invecchiamento, ottimizzazione del tempo libero – per noi 'Il mondo nuovo' è un paradiso, è esattamente il mondo che ci sforziamo sin qui invano di raggiungere". Sette saggi per indagare l'attualità della riflessione di Huxley, la migliore introduzione esistente, come afferma Richard Rorty, a uno dei problemi eterni della filosofia politica, quello della libertà e dei suoi costi, ma anche una lettura indispensabile per il terzo millennio, che si apre sotto il segno delle biotecnologie e all'insegna dell'utopia della salute perfetta.
Senilità
Italo Svevo
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 888
La presente edizione critica pubblica, in maniera filologicamente rigorosa, le due redazioni di "Senilità", la prima edita in volume nel 1898 (Trieste, Ettore Vram) e la seconda del 1927 (Milano, Giuseppe Morreale). Il confronto fra i due testi mostra una revisione profonda, per la quale Svevo si affidò principalmente a Marino de Szombathely e, probabilmente, anche al genero Antonio Fonda Savio. Nell'introduzione si dà conto della genesi e degli sviluppi successivi del testo servendosi dell'epistolario (compresi alcuni documenti inediti) e, con la dovuta cautela, degli scritti retrospettivi dello stesso Svevo, registrati nella ricca sezione delle testimonianze e ricontrollati sugli originali conservati presso il Museo Sveviano. Le due edizioni mostrano momenti distinti «nell'itinerario psicologico, ideologico, culturale, narrativo, linguistico e stilistico di Svevo» (B. Maier) e sono pertanto pubblicate separatamente, corredate ciascuna di una fascia di apparato genetico, in cui si registrano, rispettivamente, le varianti dell'edizione uscita sul quotidiano «L'Indipendente» di Trieste rispetto a quella Vram, e le varianti di quest'ultima rispetto alla Morreale. L'appendice, che trascrive le stesure preparatorie della prefazione alla seconda edizione e, soprattutto, la tabella dei postillati completano un apparato che documenta in maniera lineare il serrato lavorìo formale a cui "Senilità" fu sottoposto a partire dal marzo 1926.
L'album amicorum Caetani e le sue immagini. Aristocrazia germanica e viaggi di istruzione a fine Cinquecento
Giovanna Sapori
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 167
Gli album amicorum si diffondono nel Nord-Europa dalla metà del Cinquecento soprattutto fra studenti universitari di nobili famiglie in patria e nel corso della academica peregrinatio. L'album scoperto nell'Archivio Caetani a Roma è una presenza insolita in Italia dove dalla rarità dell'uso degli album deriva l'assenza dell'interesse collezionistico fortemente sviluppatosi altrove. Composto dal 1591 al 1601 a Padova, la cui università attraeva molti stranieri, l'album unisce, come è frequente, autografi, motti e citazioni con stemmi, figure in abito contemporaneo e scene di vita quotidiana quasi tutte relative a Padova e Venezia. L'indagine si concentra sulle immagini come peculiare settore della produzione artistica in piccolo formato che fiorisce in area germanica e fiamminga. Il loro esame mette in risalto il meccanismo di formazione dell'apparato figurativo dell'album, la circolazione dei modelli, l'importanza delle incisioni, la collaborazione di miniatori e calligrafi, il carattere di prodotto seriale. Più in generale sollecita nuove riflessioni sugli album anche come opere collettive realizzate da più artisti, spesso di qualità disuguale, nell'arco di molti anni e nello stesso tempo come frutti di committenza collettiva, poiché le immagini sono acquistate o commissionate sia dal proprietario dell'album che dai suoi amici.
Finis civitatis. Le frontiere della cittadinanza
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: XV-185
La cittadinanza ha due volti: con uno sorride a chi ne ha accesso favorendo la costituzione di un'identità propria ed esclusiva, con l'altro guarda minacciosa a chi è destinato a non ottenerla. I saggi raccolti in questo volume indagano le mutevoli condizioni in cui s'interrompe, o fallisce, il meccanismo attraverso il quale un soggetto è reso cittadino «di un Paese, di una società, di una nazione». Le condizioni di transizione tra cittadino e «non cittadino» costituiscono il nucleo problematico del volume, nel tentativo di identificare, problematizzare e ridefinire i confini dell'appartenenza, da leggere in connessione con la storia del funzionamento dello Stato.
Diritto universale. Ediz. latina e italiana
Giambattista Vico
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: XXXII-547
Nella sua "Autobiografia" Vico ripercorre fedelmente la genesi cronologica del "Diritto universale". Nell'ottobre 1719, in un'orazione inaugurale espone l'idea di base, «de divinarum atque humanarum rerum notitia haec agam tria: de origine, de circulo, de constantia; et ostendam origines omnes a Deo provenire, circulo ad Deum redire omnes, constantia omnes constare in Deo». Ai primi di luglio 1720 distribuisce ad amici e studiosi un 'saggio' dell'opera che sta completando, epitome intitolata "Sinopsi del Diritto universale". Tra luglio e agosto, o ai primissimi di settembre, pubblica il "De uno universi juris principio et fine uno", cuore di tutto il lavoro. Ancora fra agosto e settembre dell'anno successivo dà alle stampe il "De constantia jurisprudentis", sorta di 'appendice' al precedente e dimostrazione delle teorie lì sviluppate. Infine, nella seconda metà di agosto 1722, raccoglie e pubblica nelle "Notae in duos Libros" il complesso delle correzioni e delle aggiunte da apportare ai due volumi, che il nostro autore costantemente vuole intendere come un'opera unitaria («liber prior», «liber alter»). Si tratta della prima stesura della "Scienza nuova", testimonianza insostituibile – oggi riproposta in edizione critica – delle prime «discoverte» fondamentali, nonché delle ricerche fervide, complesse e vivaci che portarono Vico dalle posizioni giovanili a quelle della maturità.
Viandante nel Novecento. Thomas Mann e la storia
Domenico Conte
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: XVII-532
Il volume affronta il rapporto di Thomas Mann con la storia, nei suoi molteplici significati e nelle sue diverse stratificazioni: dal piano biografico (la vita di Mann tra Germania, Europa e America e il suo significato simbolico) a quello della concezione storica del grande scrittore lubecchese (mito, primitivismo, umanesimo notturno). A emergerne è la figura di Mann come interprete della crisi del Novecento, un’epoca divisa tra sviluppo tecnico-scientifico e regressi politici atavistici. Thomas Mann è il grande ‘cercatore’ dell’umano in un mondo ormai disumanizzato, il viandante costretto a percorrere le strade aspre e difficili del paesaggio spirituale novecentesco.
Epistola della peste. Edizione critica secondo il ms. Banco rari 29
Niccolò Machiavelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 79
Nel maggio del 1523 Machiavelli inviò a Lorenzo Strozzi un testo in forma di lettera, nella quale descriveva all’amico, allora lontano da Firenze, lo stato della città sconvolta dalla peste. Dopo la morte di Machiavelli, Strozzi se ne attribuì la paternità manomettendo l’autografo originario, per cui dalla fine dell’Ottocento a oggi quel testo è stato ritenuto opera di Strozzi. Un’indagine a largo raggio di tipo storico, filologico e critico ne restituisce ora la paternità all’autore del Principe, mettendone in luce lo straordinario interesse letterario, su un tema, quello della peste, che fin dall’antichità è stato assunto dagli scrittori come emblema tragico. Machiavelli, parodiando talora Boccaccio, dà invece una rappresentazione comico-grottesca della Firenze appestata, con un’originalità di risultato che fa di questa lettera-racconto un piccolo capolavoro nel suo genere. Si porta nello stesso tempo alla luce un capitolo interessante, finora sconosciuto, della cultura letteraria fiorentina del Rinascimento.

