Edizioni La Scala

Un libro semplice per persone semplici, nel quale si intrecciano episodi tratti dalla vita dell’autrice, riflessioni maturate dall’esperienza personale, incontri con persone e storie toccate dal dolore, ma soprattutto trasformate dalla fede. La fede è come un minuscolo granello di senape dal quale si sprigiona una grande forza, capace di convertire, guarire, salvare, consolare, illuminare. A questo mondo della fede, il mondo di Dio e dei suoi Santi, l’autrice desidera introdurre il lettore, offrendo una pista sicura: il “filo invisibile” della preghiera.

Adolfo Rollo (1898-1985), di origini pugliesi, ha svolto un'intensa attività artistica come scultore e pittore, prima in Brasile poi in Italia, lasciando una considerevole e versatile produzione soprattutto nell'ambito dell'arte sacra, con risultati di indubbia originalità e pregevolezza. Il volume si sofferma su alcune delle sue opere presenti nell'Abbazia Madonna della Scala in Noci (Ba) e nelle chiese di Alberobello (con un contributo di A. Martellotta), dove egli ha vissuto e ha operato per alcuni anni. Di queste opere viene indagata, nella seconda parte, l'originalità compositiva ed estetica a cura di C. Potì. Un contributo fondamentale per riscoprire un significativo artista italiano del '900, alieno dalle mode e dalle avanguardie, che ancora attende di essere adeguatamente conosciuto e apprezzato.

Lungo i secoli il monachesimo è stato, nella Chiesa, richiamo alle realtà ultime ed essenziali, che trascendono questo mondo che ne costituiscono anche il senso e il fondamento. Per questo la vita del monaco è sempre stata considerata fonte di ispirazione per tutti i battezzati, chiamati a configurarsi in tutto al Cristo crocifisso e risorto. Così, laici e sacerdoti si sono spesso accostati ai monasteri per rafforzare la loro identità cristiana e la loro vita di preghiera, ed essere, in certo modo, “monaci nel mondo e monaci nel cuore”, cioè dediti alle cose del Padre nell’esistenza di ogni giorno. Questo “monachesimo interiore” e senza chiostro, vissuto nelle più diverse forme di vita per trasformare la condizione umana con lo spirito del Vangelo, nella tradizione benedettina ha preso il nome di “oblazione secolare”. Di questo monachesimo del cuore, precisato secondo lo stile degli oblati benedettini, il libro presenta gli elementi essenziali, riallacciandosi non solo a S. Benedetto, ma a quanto di meglio il cristianesimo orientale e occidentale ci ha trasmesso.

Nel cosiddetto Grand Siècle francese (XVII sec.) si ebbe una straordinaria fioritura spirituale, con uno spiccata sensibilità per l’esperienza mistica. Fra le grandi figure di santi e mistici apparsi in questo periodo (S. Vincenzo de’ Paoli, S. Luigi M. Grignon de Montfort, S. Giovanni Eudes, ecc.) un posto di grande rilievo è occupato da Catherine Mectilde de Bar (1614-1698). Fondatrice della nuova famiglia religiosa delle Benedettine dell’Adorazione Perpetua, mise al centro della sua vita il culto per il SS. Sacramento. Il presente volume – traduzione e ampliamento dell’originale francese – mette in luce la particolare accentuazione mariana della sua spiritualità. L’autrice evidenzia i legami della Madre Mectilde con la teologia e spiritualità mariane degli autori patristici e medievali, dei grandi maestri spirituali a lei contemporanei, mostrando al tempo stesso i tratti originali della sua devozione alla Vergine Maria.

"Ritorna, nella persistente indifferenza della politica e della pedagogia, un nuovo fervore di conoscenza fra i giovani ricercatori per l’estetica e la filosofia della musica, intesa come forma di pensiero e di civiltà. Non sarà una via breve: ma la direzione è quella giusta. Lungo questa via si inoltra, con passione intelligente, questa bella monografia del maestro Gian Vito Tannoia. Il suo saggio introduce alla poetica musicale di Olivier Messiaen - e con ciò, alla teologia e alla filosofia che vi sono implicate - portando la sua analisi all’altezza della più ampia e delicata ricerca epocale di un nuovo Musikgeist, ossia di un nuovo orizzonte e di un nuovo futuro per l’umanesimo dello spirito. Una cosa è certa. Olivier Messiaen è cattolicamente ancora da scoprire." (dalla Prefazione di Pierangelo Sequeri)

Cinque saggi su autori e temi della narrativa del '900 europeo che cercano le tracce di un Dio ora chiaramente additato (Chesterton e Bono), ora invocato senza essere raggiunto (Buzzati) ora avvertito come domanda (Kafka e Ionesco) oppure semplicemente sottinteso, come discreto regista dell'epopea umana (Tolkien).