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Edizioni Settecolori

Elogio della vanità. Ovvero vediamo un po' come siamo combinati malamente

Elogio della vanità. Ovvero vediamo un po' come siamo combinati malamente

Giuseppe Berto

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Settecolori

anno edizione: 2021

pagine: 80

Scritto nella primavera del ’65 per quella che avrebbe dovuto essere la Strenna della Rizzoli. Berto pochi mesi prima aveva pubblicato "Il male oscuro" romanzo di cui stava - vanitosamente - assaporando le fortune mediatiche. Un pamphlet di un autore eretico, sul peggiore dei peccati umani, prima «censurato», poi casualmente perduto, rimasto di fatto inedito per quasi cinquant’anni. Attraverso lo specchio deformante della vanità Giuseppe Berto immortala l’inutile agitarsi di una società, la nostra, orfana di qualsiasi criterio di discernimento e del furore della rivolta. Al liquefarsi di tutto, non rimane che combattere giorno per giorno per preservare dal maligno la propria coscienza. Il resto non è vanità, ma semplicemente «vano».
12,00

Fratelli separati. Drieu-Aragon-Malraux. Il fascista, il comunista, l'avventuriero

Fratelli separati. Drieu-Aragon-Malraux. Il fascista, il comunista, l'avventuriero

Maurizio Serra

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Settecolori

anno edizione: 2021

pagine: 300

Drieu, letterato borghese che l'odio per la borghesia trasformò in fascista romantico e autodistruttivo. Aragon, l'avanguardista approdato al comunismo e tornato in tarda età all'ispirazione libertaria. Malraux, il rivoluzionario divenuto campione e ministro dell'ordine conservatore, ma rimasto fino all'ultimo avventuriero e mitomane. Le loro vicende solo all'apparenza ricordano vite recluse nel Novecento della lunga guerra civile europea. In esse risuonano interrogativi profetici sul rapporto tra cultura e società. Giuste o sbagliate che fossero le loro scelte, i fratelli separati rivendicarono una "certa idea" dell'intellettuale, che non aveva separato la grande letteratura dalla grande storia.
26,00

Il questionario

Il questionario

Ernst von Salomon

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Settecolori

anno edizione: 2021

pagine: 892

Nel 1951, quando la Germania Ovest viveva ancora lo status di Paese occupato, a nemmeno sei anni dal crollo del regime hitleriano e a meno di due dalla nascita della Repubblica federale, uno scrittore che, ancora giovane, aveva conosciuto un grande successo sotto la Repubblica di Weimar, ma di cui negli anni Trenta si erano perse le tracce, pubblicò un libro che subito si impose al grande pubblico, sorta di best seller ante-litteram. L’autore, Ernst von Salomon, aveva allora 49 anni, "Der Fragebogen", "Il questionario", era il titolo, ricavato dai 131 quesiti elaborati e raccolti sotto quell’etichetta dalle autorità alleate nell’intento di stilare una «radiografia del nazismo» applicata al popolo tedesco, una sorta di screening-interrogatorio di massa nel nome della «denazificazione»… L’idea di servirsi di quel canovaccio per raccontare la propria vita e denunciare la miopia imbecille dei vincitori, per mostrare e dimostrare che non erano poi così migliori dei vinti, per rendere note le ingiustizie e i maltrattamenti inflitti ai tedeschi, era intelligentemente perversa e/o controcorrente, in rotta con tutti i conformismi, forte di una requisitoria che se non risparmiava il nazismo, non faceva però sconti agli americani e ai loro alleati. Tutto ciò farà di "Der Fragebogen" il primo libro veramente discusso, con traduzioni in più lingue, del dopoguerra tedesco. "Il questionario" torna ora ristabilito nel suo titolo originale e nella traduzione ormai classica di Pietro Gerbore e a settant’anni di distanza si rivela anche un ritratto in controluce dell’anima profonda tedesca, miserie e grandezze comprese.
32,00

Sette giorni a Venezia. Una flânerie artistica tra sestieri, bacari e campielli

Sette giorni a Venezia. Una flânerie artistica tra sestieri, bacari e campielli

Gianmaria Donà Dalle Rose

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Settecolori

anno edizione: 2021

pagine: 160

Venezia è tante cose molto diverse fra di loro ma di certo non è solo un luogo. Più probabilmente è uno stato dell'essere. Quell'altrove dove ci si ritrova senza averlo deciso né voluto. Gianmaria Donà dalle Rose ci accompagna attraverso la sua città tra suggestioni e pensieri, dettagli e letture. Un percorso senza inizio né fine, che mette insieme personalità fuori dall'ordinario, che qui svelano un lato che non si conosceva. Non una guida o un saggio, ma una flânerie. Un microviaggio di sette giorni senza riferimenti tra bacari e campielli sulle orme di memorie personali che s'incrociano con quelle d'illustri forestieri che hanno visitato e vissuto la città come Donà ma non solo. Da Jean-Jacques Rousseau a Richard Wagner nel sestiere di Cannaregio. Da Stravinskij a Carpaccio e Petrarca a Castello. Da Turner a Ezra Pound, Iosif Brodskij e Filippo De Pisis a Dorsoduro. Da Tiziano a Tintoretto e Proust a San Polo. Da Lorenzo Lotto a Friedrich Nietzsche a Santa Croce. E poi ancora Casanova, D'Annunzio, Ruskin e Henry James a San Marco. Byron e Hugo Pratt al Lido. Francesco Maria Piave, Baldassare Galuppi e Stalin e Churchill, navigando tra le isole della laguna. E la lista non è finita. Passeggiate di terra e percorsi d'acqua che sfociano nell'identità di una città che a differenza di molte altre è la somma di quelli che l'hanno vissuta, amata, odiata. E che unica al mondo contiene tutti i luoghi e al tempo stesso non somiglia ad alcun luogo.
16,00

I due stendardi

I due stendardi

Lucien Rebatet

Libro

editore: Edizioni Settecolori

anno edizione: 2021

pagine: 1300

"È un libro straordinario!" scrive Dominique Aury, la celebre autrice di l'Histoire d'O e consulente di punta dell'editore Gallimard. Nonostante queste parole ci vorranno settant'anni perché quel libro dal sapore stendhaliano, pubblicato in Francia nel 1951, veda la luce in Italia. All'origine di tutto c'è il triangolo amoroso tra Michel, Régis e Anne-Marie dietro cui si cela però lo scontro tra due concezioni della vita, due morali, due estetiche. Da una parte campeggia il misticismo di una esistenza segnata dalla fede, dall'altro il piacere e il dolore di chi vive e muore senza altro credo che il proprio valore. Attraverso le vicende, i tormenti, le aspirazioni dei tre giovani Rebatet mette in scena un potente romanzo di idee. Se l'ossessione di Michel per Anne-Marie permette a Rebatet di scandagliare il sentimento amoroso e di analizzare le sue manifestazioni con una cura, una minuzia e un'attenzione alla psicologia dell'intimità di cui non erano stati capaci nemmeno Proust e Stendhal, il cuore del romanzo rimane la ricerca se la salvezza sta nell'al di qua o nell'aldilà. Alla pari di "Alla ricerca del tempo" ne "I due stendardi" Rebatet intreccia vite e passioni adottando tecniche di scrittura musicale anche se la chiave del libro è il cinema. Sembra di immergersi nella pura tradizione delle pellicole d'atmosfera mélo degli anni Quaranta e Cinquanta. Il rapporto tra cinema e romanzo non sfugge a Truffaut che riprende diverse scene del libro per tradurle in immagini nei suoi film e amava suggellare ogni nuova amicizia donandone una copia. Dalla lettura del libro se ne esce trasformati e come disse François Mitterrand: "L'umanità si divide in due campi. Quelli che hanno letto I due stendardi e gli altri".
48,00

Volapié

Volapié

Max David

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Settecolori

anno edizione: 2021

pagine: 344

A più di mezzo secolo dalla sua uscita, Volapié, di Max David, resta non solo il miglior libro scritto in Italia sulla corrida e alla pari delle firme più famose sull’argomento, da Montherlant a Bergamín, da Hemingway a Jean Cau, ma anche il più fedele ritratto di una certa Spagna prima che la modernità ne stravolgesse i tratti senza però riuscire a estirparne quel nucleo duro, intangibile e immutabile, che nella plaza de toros ha appunto la sua celebrazione. Excursus storico, sociale e spirituale, Volapié è infatti un’analisi dell’ossessione taurina nell’arte, da Goya a Zuluaga, nella poesia, da Alarcón a Lorca, la messa in scena di un rito e di un sacrificio. Pochi come Max David hanno saputo raccontare quel senso di spettacolo funebre, di pompa e di rituale, la retorica che a esso si accompagna e che è resa sopportabile se al suo fondo c’è un mistero e un’esaltazione in grado di renderla insieme umana e divina, non uno sport, ma una tragedia. Al magistrale excursus di David, questa nuova edizione di Volapié, che contiene una illustrazione di Miquel Barceló, si avvale anche del contributo di un aficionado di eccezione, Matteo Nucci, tributo festoso a un classico senza tempo. Prefazione di Matteo Nucci.
22,00

338171 T.E (Lawrence d’Arabia)

338171 T.E (Lawrence d’Arabia)

Victoria Ocampo

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Settecolori

anno edizione: 2021

pagine: 120

Nel 1942 Victoria Ocampo annuncia al suo amico Pierre Drieu La Rochelle l’intenzione di porre fine a un’autobiografia del colonnello Lawrence: «In questo momento sono sposata con i "Sette pilastri della saggezza" e con le sue "Lettere", che sto facendo tradurre. Ho già scritto un centinaio di pagine su quest’uomo che mi affascina. Vorrei farlo conoscere ai miei compatrioti e ci riuscirò! T.E.L. mi interessa profondamente perché arriva a conclusioni simili alle mie con un temperamento e per dei percorsi opposti ai miei. Everithing that is, is holy, tutte le cose che esistono sono sacre, come pensava Blake». Pubblicato in patria in quello stesso anno e poi in Inghilterra e in Francia nel 1947, 338171 T.E appare ora per la prima volta in traduzione italiana e per quanto nel mezzo secolo abbondante che ci separa da quella prima uscita la bibliografia intorno a Lawrence sia cresciuta a dismisura, insieme con la revisione storica sulla sua figura e sulla «rivolta araba», l’analisi dell’Ocampo mantiene una freschezza, frutto di un intuito squisitamente femminile, e una profondità che ne fanno un piccolo classico. «Forse il suo torto fu di crogiolarsi nel rifiuto. Ma possiamo chiamare torto ciò che senza dubbio fu il suo dharma? Come quella di Arjuna sul campo di battaglia, la sua anima era sgomenta. Niente poteva dissipare l’ansia che la paralizzava. Come Arjuna, Lawrence non desiderava più né vittoria, né regalità, né voluttà. Era un abitante delle grandi pianure. Ed è in questa regione, popolata di assenze, che ha avuto luogo il nostro incontro».
16,00

Baionette a Lhasa. L'invasione britannica del Tibet

Baionette a Lhasa. L'invasione britannica del Tibet

Peter Fleming

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Settecolori

anno edizione: 2021

pagine: 416

L’invasione del Tibet nel 1904 è uno degli avvenimenti più incredibili della storia imperiale britannica. Concepita da Lord Curzon come una mossa strategica all’interno del Grande Gioco - il colossale scontro in atto fra Londra e la Russia zarista per il dominio dell’Asia centrale - fu condotta maldestramente e sulla base di debolissime motivazioni. Guidata da Francis Younghusband, soldato, esploratore e mistico, la missione politico-militare incappò nel fuoco diplomatico incrociato della Cina e della stessa diplomazia inglese e terminò nella vergogna e nel risentimento misto a disgusto dello stesso Younghusband. Nel ricostruire questa avventura e i suoi protagonisti, a volte carismatici, spesso grotteschi, Peter Fleming illumina quello che oggi è visto come un momento chiave in quel Grande Gioco i cui echi continuano ancora a risuonare all’interno del suo spazio geopolitico. Lo fa, come egli stesso racconta, “dall’interno”, e non semplicemente da storico. Scolpisce una trama colma di sentimenti umanissimi: l'ammirazione per l'imponenza dei monasteri, lo spaesamento di fronte alla vastità degli altipiani, la paura dell'incontrollabilità della natura. Il tutto con una lingua colta e fiorente di citazioni letterarie (Shakespeare su tutti). Perché, eccezion fatta per i suoi attori principali, nessuno come lui può vantare una conoscenza di prima mano, frutto di viaggi, vagabondaggi, esplorazioni, di quel centro-Asia fatto di altipiani e montagne, monasteri buddisti e laghi salati, venti aspri, pony dal pelo scarruffato, gente rozza, voci che girano intorno ai fuochi di sterco di yak…
26,00

La piccola creazione

La piccola creazione

Konrad Weiss

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Settecolori

anno edizione: 2014

pagine: 80

"La piccola creazione", il viaggio di un bambino tra le creature di Dio, è un poemetto di Konrad Weiss del 1926, con dedica alla piccola Felizitas, figlia dell'amico artista Karl Caspar, che lo illustrò. Favola in rima che "ci conduce a scoprire la bellezza del creato", come sottolinea nella prefazione p. Serafino Lanzetta. Una poesia profonda e delicata, che guarda il mondo con gli occhi dell'infanzia, nei diversi toni della realtà, dall'allegro degli animaletti compagni di viaggio al maestoso della visione del Paradiso. La presente edizione, in rima, affianca ai disegni di Caspar le figurine del repertorio Meggendorfer, le pitture di Isabella Staino e i santini tradizionali.
10,00

Konrad Weiss, epimeteo, Carl Schmitt e Felizitas. Ediz. italiana e tedesca

Konrad Weiss, epimeteo, Carl Schmitt e Felizitas. Ediz. italiana e tedesca

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Settecolori

anno edizione: 2014

pagine: 124

Perché Carl Schmitt, negli scritti dal carcere di Norimberga, parla di sé come di "un Epimeteo cristiano"? Schmitt non fa mistero di essere debitore del termine all'amico "svevo cattolico", il "poeta sibillino" Konrad Weiss. Ciononostante, finora, gli studiosi schmittiani hanno evitato di aprire davvero i testi dell'"oscuro" Weiss, mancando così di cogliere la stessa complessità del mito epimeteico. C'è voluto l'impegno di Russell Berman, direttore della rivista Telos, per avviare una prima efficace ricostruzione di quanto nei testi del grande giurista, a cominciare da Ex captivitate salus, si pone in sequenza con le intuizioni, ancora attuali, di Konrad Weiss, autore di opere politiche e filosofiche, poeta e critico d'arte, stimato, oltre che da Schmitt, da Borchardt, Pieper, Hofmannsthal. Al saggio capitale di Berman che apre il presente volume fa seguito la traduzione dei profetici versi di 1933 e l'analisi puntuale dei riferimenti a Weiss nel testo schmittiano.
10,00

La questione maschile oggi

La questione maschile oggi

Armando Ermini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Settecolori

anno edizione: 2014

pagine: 212

"Questione maschile" è una locuzione che sta entrando nel lessico corrente, anche per merito di alcuni movimenti impegnati nella società civile e sul web. Il libro, partendo da una panoramica sui movimenti degli uomini in Italia, si propone di esporre i principali temi inerenti l'identità maschile e paterna, e di analizzare motivi e cause di una crisi profonda che non si limita agli uomini ma coinvolge con essi le radici stesse della civiltà occidentale. Crisi che si sta avvicinando rapidamente al punto di non ritorno ma che, proprio per questo, inizia a generare nuove consapevolezze e speranze.
14,00

Il Forteto. Destino e catastrofe del cattocomunismo

Il Forteto. Destino e catastrofe del cattocomunismo

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Settecolori

anno edizione: 2014

pagine: 220

Di fronte alle rivelazioni sconvolgenti, materia di processo penale e cronaca nera, sulla trentennale vicenda del Forteto, ora tutti si domandano: "Com'è potuto accadere?". Questo libro dà qualche risposta, anche perché nessuno s'illuda che siamo di fronte ad un incidente, ad un incrocio eccezionale e irripetibile di circostanze. La prima sezione del libro comprende, oltre alla cronologia del caso Forteto, i contributi di approfondimento e di analisi; la seconda sezione riporta integralmente la seconda parte delle Risultanze della Commissione Regionale d'Inchiesta.
14,00

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