Edizioni Settecolori
Sulle tracce di Kim. Il grande gioco nell'India di Kipling
Peter Hopkirk
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2021
pagine: 282
Questo libro è per tutti gli amanti di Kim, il capolavoro con cui Ruyard Kipling celebrò la vita del subcontinente indiano, il “fardello dell’uomo bianco” imperiale e inglese, il duello fra la Corona e lo Zar nel "Grande Gioco", nome reso celebre proprio da lui, per il controllo dell’Asia centrale. Affascinato sin dall’adolescenza da questo strano racconto di un ragazzino orfano e del suo reclutamento nell’Indian Secret Service, Peter Hopkirk ripercorre le tracce di Kim nell’India di Kipling per vedere quanto di esse rimanga e dove portino. Rispetto a un eroe di finzione si tratterebbe di una ricerca vana, ma Kim è molto più di un romanzo inventato, perché fu ispirato da figure e luoghi reali che rendono impercettibile il confine fra verità e immaginazione. Libro di viaggi e insieme detective story letteraria, il libro di Hopkirk riporta alla luce le ombre di un passato pieno di intrighi e di colpi di scena, combina una sorprendente erudizione con una qualità di narratore, e ci consegna un’immagine indimenticabile dell’India di ieri, dell’India di sempre.
Vagamondo. Viaggi e paesaggi, luoghi e incontri miti e snobismi
Stenio Solinas
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2008
pagine: 555
Vagamondo, neologismo di Paul Morand, sta a indicare il piacere del viaggiare e il gusto del raccontare, gli intrecci fra la storia e la memoria, i luoghi e il tempo. Costruito come un personalissimo diario intellettuale, ciò che lo guida è un'idea di eccentricità e/o di diversità rispetto a quanto ci circonda. Che si tratti dell'ultima colonia del XX secolo, Gibilterra, del medioevo meccanizzato che ha in Afghanistan il suo luogo deputato della spiaggia, di Alang, nel Gujarat, dove l'India demolisce e ricostruisce sé stessa, è sempre questo elemento di unicità a farla da padrone. Allo stesso modo, in una dimensione più intima e più privata, il rapporto fra il paesaggio e chi in qualche modo ha finito con l'incarnarlo, permette la costruzione di una particolare geografia sentimentale: il Kenia di Karen Blixen, la pampa del gaucho Güiraldes, l'Irlanda dolce e disperata di James Joyce e di Bobby Sand, la Fiume dannunziana. Naturale corollario a questo sentimento dei luoghi e del tempo sono i ritratti di chi, con la propria vita, con la propria scrittura, accese la fiamma dell'interesse e dell'emulazione.
Fratelli separati. Drieu-Aragon-Malraux. Il fascista, il comunista, l'avventuriero
Maurizio Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2007
pagine: 320
Terra eolica
Ilias Venezis
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2023
pagine: 344
È il 1942 e mentre per le vie di Atene imperversa la carestia causata dall'occupazione nazifascista, Ilias Venezis comincia pubblicare a puntate sul giornale Nea Estia, il romanzo Terra Eolica o, come amava chiamarlo, «il racconto degli uomini buoni». Non una fuga dalla tragica realtà della guerra, della morte e della desolazione, ma un modo per ricordare a se stesso e all'intero popolo greco che esiste anche la bontà, l'amore, il sogno, la bellezza di una terra ricolma di doni, anche se ormai distante e perduta. Quella Terra Eolica della sua infanzia, narrata con tono incantato, intrecciato a una millenaria saggezza. In questo capolavoro della letteratura greca del '900, Venezis conduce il lettore attraverso i rapsodici ricordi della fattoria dei nonni, ma esplora anche i primi turbamenti dei bambini protagonisti dell'opera, l'incontro con l'amore, con l'avventura, e con l'incipiente malvagità umana, quella che condurrà nel 1914 l'ellenismo dell'Asia Minore ad abbandonare per la prima volta la propria patria millenaria. Lontano dalle ombre di un'umanità nutrita di odio, il sole che illumina i monti Kimidenia, riscalda i cuori di uomini antichi ed umili, osserva le loro storie fatte di passioni semplici ed autentiche, colorate dai ritmi ciclici della natura, dalle sacre leggi dell'accoglienza e del rispetto fra popoli e culture. E continua ad indicarci la strada per la felicità nelle piccole cose: l'affetto devoto dei nonni, i frutti di una terra non certo rigogliosa, l'amicizia, il rispetto per i più deboli, l'amore, infine, per la propria terra perduta, custodita in un fazzoletto sgualcito, giusto un pugno di terra sufficiente a piantare del basilico: «Terra Eolica, terra del mio paese». Prefazione di Anghelos Sikelianos.
Tra i pasti. Un appetito per Parigi
Abbott Joseph Liebling
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2023
pagine: 160
Nella Parigi novecentesca fra le due guerre sbarca per un anno sabbatico, che contempla l’iscrizione alla Sorbona, il giovane A. J. Liebling. Le sue passioni sono il pugilato, il sesso e la cucina e la capitale francese offre in tutti e tre i campi il meglio che si possa desiderare. La Guide rose presenta una rassegna ragionata dei prezzi e delle prestazioni di tutte le «case chiuse» cittadine; i matches di boxe sono di gran moda, sull’onda degli incontri di Georges Carpentier e di Louis Bay Fall, detto Battle Siki; al ristorante La Perouse, tempio della gastronomia, un pranzo costa cinquanta franchi, l’equivalente di due dollari, niente per chi, come il ragazzo Liebling, arriva da oltreoceano con in tasca i soldi di papà. Ha inizio così l’educazione sentimental-gastronomica di questo ventenne figlio di un immigrato che ha fatto fortuna, ma le cui simpatie vanno più verso il popolo che verso i borghesi. Il Quartiere latino diviene il suo regno, nonché i vicoli e gli slarghi che fanno da cornice al grande mercato di Les Halles. Vermouth cassis, vin de Pays e borgogna, rilllettes, blanquette e brandade de morue si alternano sulla sua tavola, Chez Benoit, Pierre, la Closerie de Lilas, il già citato La Perouse si danno il cambio con bistrots e brasseries dove è il plat du jour a farla da padrone. "Fra i pasti", pubblicato ora per la prima volta in italiano, è il resoconto divertito e nostalgico di quegli anni indimenticabili e, come scrive James Salter nella sua smagliante introduzione, «possiede tutte le qualità che Liebling attribuiva ai suoi vini preferiti. Stimola i sensi, schiarisce le idee, dispone favorevolmente verso la vita»... Il risultato finale, nota ancora Salter, «è incredibilmente fresco e merita di stare sul medesimo scaffale di Festa mobile di Ernest Hemingway, con il quale può essere a ragione paragonato». Senza dimenticare La grande bouffe cinematografica di Marco Ferreri, di cui però felicemente resta solo la gioia e non la tragedia di vivere.
La condottiera Elsa
Pierre Mac Orlan
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2023
pagine: 240
All’indomani della Rivoluzione d’Ottobre, liquidata la resistenza della cosiddetta Armata Bianca rimasta fedele alla monarchia, l’Armata Rossa, alleata a un risorto esercito cinese, volge il suo sguardo e il suo desiderio di conquista a ovest: la Germania prima, e poi la Francia. L’obiettivo finale è infatti Parigi, far sì che i cavalli dei suoi cosacchi e dei suoi «gialli» alleati e compagni possano abbeverarsi nella fontana di Place Vendôme e galoppare dai Campi Elisi all’Arco di Trionfo… E così sarà. Al comando di questa invasione da oriente nel cuore dell’occidente decadente e borghese, c’è un bel cavaliere biondo e di sesso femminile, bionda e bella, dunque, la Condottiera Elsa, idolatrata dai suoi soldati, coraggiosa e spietata, una Giovanna d’Arco materialista che proviene dalla steppa… Pubblicato nel 1921, La Condottiera Elsa sarà il romanzo sempre citato e sempre ammirato da Céline, ovvero i suoi peggiori incubi messi su carta, il Finis Europae sancito dalla marea «rossa» e dalla marea «gialla» che di colpo sommerge il vecchio ed esausto Continente… Ma nello scriverlo, il suo autore, Pierre Mac Orlan, va oltre il semplice romanzo distopico o di fantapolitica. Con perfetta conoscenza della storia ci guida lungo i sotterranei della propaganda di massa e delle allucinazioni ideologiche, e ci fa conoscere il complicato rapporto fra vincitori e vinti, nonché il potere di seduzione e di corruzione che una civiltà morente riesce comunque esercitare su una barbarie che si crede sana e che ne vorrebbe prendere il posto. Visionario e ironico, crudele eppure capace di speranza, La Condottiera Elsa ci mette di fronte a un nostro possibile futuro. Postfazione Leopoldo Carra.
Sui mari di Lord Jim. Un viaggio nel cuore di Conrad
Gavin Young
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2023
pagine: 300
Esistono geografie reali e geografie sentimentali, luoghi mitici e nomi esotici, intrecci di storie universali e di biografie individuali. Pochi scrittori sono riusciti come Joseph Conrad a creare un universo letterario parallelo e autosufficiente quanto però costantemente imbevuto della sua vita vera di marinaio e di esule sempre in bilico fra culture e lingue, eternamente a disagio fra sensi di colpa, dubbi e illusioni. In questo libro, Gavin Young è andato per mare e per terra alla ricerca del Conrad più segreto, quello del cosiddetto «ciclo malese», romanzi e racconti straordinari quali La follia di Almayer, Un reietto delle isole, Il salvataggio, All’estremo limite, Giovinezza, Vittoria e, naturalmente, Lord Jim… A bordo del Fiona, e poi con altri mezzi di fortuna, Young naviga fra Sumatra e Java, Bali e il Borneo, Celebes e lo stretto di Makassar, Surabaya, un mondo imperiale perduto, britannico e olandese, di cui però ancora resistono dispersi frammenti: registri delle navigazioni, giornali, memorie, leggende, locande, case di marinai, cimiteri e lapidi… Con la pazienza e l’intuito di un detective senza pari e una perfetta padronanza della sua opera, Young guida il lettore nella ricerca di Augustine Padmore Williams, il modello di Lord Jim, sulle tracce di Schomberg, il losco locandiere di Vittoria, o su quelle del diabolico Jones… Il risultato è una navigazione fra passato e presente e insieme un prolungamento dell’uomo e dello scrittore Conrad, di cui Young diviene una sorta di «compagno segreto» più giovane, ma egualmente interessato a quella «cosa buffa che è la vita, quella misteriosa disposizione di logica spietata per uno scopo futile». Introduzione di Edward Said.
Casa come me-A house like me
Carlos D'Ercole
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2022
pagine: 240
Sulla scia di Mario Praz che alla fine degli Anni Cinquanta raccontava la Casa della Vita, Carlos D’Ercole si avventura nelle dimore di artisti ammirati, alla ricerca di libri, quadri, design e quant’altro sveli i gusti e i segreti degli intervistati. Dalla New York di Francesco Clemente, Albert Watson e Terry Winters alla Parigi di Miquel Barceló, dalla Madrid di Alberto García-Alix alla Lisbona di Pedro Cabrita Reis, passando per la Cracovia di Rafael Jablonka, la Roma di Abel Ferrara, Pablo Echaurren e Luigi Serafini, la Milano di Mimmo Paladino e Carlo Benvenuto, per approdare infine alla Bologna di Paolo Fresu e la Chiavari di Enrico Rava, nulla sfugge all’occhio chatwiniano dell’autore che con la complicità di amici fotografi individua passioni e furori collezionistici di ciascuno. Gli artisti coinvolti nel progetto "Casa Come Me" hanno voluto regalare alla fine di ogni capitolo un pensiero al lettore: uno sketch, un disegno, una foto inedita. Oggi non esiste più un Caffè Greco, un Rosati, un Giubbe Rosse dove potersi incontrare, confrontarsi. E allora "Casa Come Me" diventa quasi uno spazio fisico dove artisti che non si vedono da una vita o non si conoscono affatto possono finalmente dialogare. È una versione letteraria di "Au rendez-vous des amis" di Max Ernst.
Speranza contro speranza. Memorie. Volume Vol. 1
Nadezda Mandel'stam
Libro
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2022
pagine: 550
Nadežda, in russo, vuol dire speranza, e mai come nelle Memorie di Nadežda Mandel’štam, sperare, nonostante tutto e contro tutto e tutti, è stato un imperativo e un insegnamento. Uscite per la prima volta clandestinamente dall’Urss negli anni Sessanta, e subito tradotte negli Stati Uniti, le Memorie della Mandel’štam, ora pubblicate in Italia per la prima volta in edizione integrale (in due volumi: il secondo uscirà nella primavera 2023), raccontano il dramma di una generazione intellettuale all’indomani della Rivoluzione: le illusioni prima, la paura poi, la menzogna come habitus mentale infine. Raccontano altresì gli anni Trenta dello stalinismo, quando un’intera generazione di narratori, critici, poeti, da Osip Mandel’štam a Anna Achmatova, due nomi per il tutto, viene ridotta al silenzio, alla deportazione, alla morte. Infine, gettano uno sguardo sullo sconvolgimento che la morte di Stalin provocherà in un Paese talmente asservito dal terrore dall’essere incapace di capire che cosa quella scomparsa possa significare. Sincerità d’accenti, semplicità tragica, dignità, humour fanno di queste Memorie un capolavoro senza tempo.
Seven days in Venice. An artistic stroll in and out of hidden corners, alleyways, and wine bars
Gianmaria Donà Dalle Rose
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2022
pagine: 280
Venezia è tante cose molto diverse fra di loro ma di certo non è solo un luogo. Più probabilmente è uno stato dell'essere. Quell'altrove dove ci si ritrova senza averlo deciso né voluto. Gianmaria Donà dalle Rose ci accompagna attraverso la sua città tra suggestioni e pensieri, dettagli e letture. Un percorso senza inizio né fine, che mette insieme personalità fuori dall'ordinario, che qui svelano un lato che non si conosceva. Non una guida o un saggio, ma una flânerie. Un microviaggio di sette giorni senza riferimenti tra bacari e campielli sulle orme di memorie personali che s'incrociano con quelle d'illustri forestieri che hanno visitato e vissuto la città come Donà ma non solo. Da Jean-Jacques Rousseau a Richard Wagner nel sestiere di Cannaregio. Da Stravinskij a Carpaccio e Petrarca a Castello. Da Turner a Ezra Pound, Iosif Brodskij e Filippo De Pisis a Dorsoduro. Da Tiziano a Tintoretto e Proust a San Polo. Da Lorenzo Lotto a Friedrich Nietzsche a Santa Croce. E poi ancora Casanova, D'Annunzio, Ruskin e Henry James a San Marco. Byron e Hugo Pratt al Lido. Francesco Maria Piave, Baldassare Galuppi e Stalin e Churchill, navigando tra le isole della laguna. E la lista non è finita. Passeggiate di terra e percorsi d'acqua che sfociano nell'identità di una città che a differenza di molte altre è la somma di quelli che l'hanno vissuta, amata, odiata. E che unica al mondo contiene tutti i luoghi e al tempo stesso non somiglia ad alcun luogo.
I cospiratori
Frederic Prokosch
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2022
pagine: 280
Città d’ombre, passiva e sonnolenta, durante la Seconda guerra mondiale Lisbona diviene un frenetico bazar che l’invasione nazista dell’Europa riempie di profughi: in fuga, in cerca di asilo o di soccorso. La capitale portoghese è un luogo dove forse ci si può fermare o ci si può nascondere, un luogo da dove forse tutto può ricominciare. È l’unica porta che ancora l’Europa può chiudere dietro di sé, l’ultimo porto sull’Atlantico e il Nuovo mondo. Non tutti quelli che arrivano, riescono ad andarsene. Non tutti quelli che arrivano, vogliono andarsene. Ci sono spie e avventurieri, truffatori e truffati, doppiogiochisti portoghesi e agenti segreti d’ogni dove, diplomatici europei disposti a monetizzare i favori inerenti al loro status: passaporti, identità, nascondigli sicuri, la certezza di un volo o di un imbarco. E naturalmente ci sono femmes fatales e tavoli da gioco, dinner jackets e dry Martini, la ronda del sesso dove l’amore può uscire come lo zero alla roulette del casinò. Vincent, il protagonista di "I cospiratori", apolide suo malgrado, è appena evaso dalla prigione di Alfama, un’evasione «pilotata» che ha come obiettivo ultimo non la libertà, ma la morte. Deve uccidere, Vincent, uccidere chi ha tradito lui e i suoi compagni. Non ne conosce né il nome né il volto, e non ha molto tempo a disposizione. Non sa se chi ha tradito sia una «quinta colonna» interna, non sa neppure se possa veramente fidarsi della donna che ama… Analisi sottile delle mente e dei sentimenti di un killer suo malgrado, "I cospiratori" è un romanzo dove la suspense percorre ogni pagina e preda e cacciatore si danno il cambio. Uscito nel 1943, frutto di una conoscenza di prima mano di ciò che allora era la Lisbona neutrale eppure bellica e di cui qui viene dato un memorabile ritratto, "I cospiratori" inserisce Prokosch in quella ristretta cerchia di autori, Koestler, Malraux, Remarque, Silone che hanno saputo costruire romanzi di straordinario spessore avendo l’Europa e la sua «guerra civile» come sfondo privilegiato. Prefazione di Nanni Delbecchi. Postfazione di Raoul Maria de Gomera.
La vita a modo mio
Wilfred Thesiger
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2022
pagine: 463
Wilfred Thesiger è stato l’ultimo dei grandi quanto eccentrici esploratori inglesi, una figura leggendaria per i suoi viaggi in alcuni dei luoghi più inaccessibili della terra. Bambino, vide l’ingresso vittorioso dell’esercito di Ras Tafari a Addis Abeba, dopo una guerra sanguinosa e all’arma bianca, con il nemico sconfitto e ferito in catene; a 22 anni fece la sua prima spedizione nel selvaggio territorio dei Dancali, lì dove lo status tribale dipendeva dal numero di uomini uccisi e castrati. I suoi libri più famosi, Arabian Sands e The Marsh Arabs, sono il racconto dei suoi soggiorni nell’Empty Quarter e nelle paludi dell’Iraq del sud. In questa autobiografia, dove lirismo e ironia si fondono in maniera ammirevole, Thesiger racconta le persone che più profondamente lo segnarono, come per esempio Henry de Monfreid, e gli eventi che lo spinsero a vivere seguendo il proprio istinto e offre al lettore le chiavi per entrare in una vita e un mondo di leggenda. Antimoderno, ma portatore di una civiltà della tecnica che avrebbe di fatto distrutto la vita tradizionale di quelle tribù da lui così amate, fedele suddito dell’impero britannico e però convinto difensore degli usi e dei costumi di quelle stesse tribù, La vita a modo mio racconta anche il tentativo di fuggire dalla proprie contraddizioni di uomo occidentale nel nome dell’«altrove» e del diverso.

