Effigie
Il paese dei sogni perduti. Anni e storie argentine
Laura Pariani
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2004
pagine: 94
C'era una volta un'Argentina ricca e felice, quella che fu "Lamerica" per tanti italiani emigrati. Come oggi vadano le cose in quel paese, dopo gli anni di Peron, la dittatura militare e la presidenza di Menem, è davanti agli occhi di tutti. Laura Pariani è andata in Argentina non solo come scrittrice, ma come testimone capace di dar conto del mutamento, o meglio, della catastrofe annunciata. Incontrando argentini ed ex immigrati ricostruisce la storia di un paese che oggi pare senza memoria. Nella sua galleria sfilano personaggi a tutto tondo, assieme a ignobili persecutori, scene di massacri compiuti dai generali, rimasti impuniti, e gesti quotidiani di solidarietà.
Uno scrittore visionario. Antonio Moresco
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2019
pagine: 320
Su iniziativa di due critici francesi, nasce questo volume interamente dedicato a Antonio Moresco. Lo scrittore italiano – che negli ultimi anni ha avuto un clamoroso successo presso il pubblico francese – viene qui sottoposto a una benefica "de-territorializzazione". Se in patria i suoi libri sono spesso venuti alla luce già avvolti e resi opachi da giudizi precostituiti, qui la forza immaginativa e di visione della sua opera affiora in libertà, avvicinata con sguardo vergine negli undici saggi qui raccolti. Chiude il volume uno scritto di Moresco.
Il petrolio delle stragi
Gianni D'Elia
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2016
pagine: 73
Con Il Petrolio delle stragi, uscito nel 2006, Gianni D'Elia fu tra i primi a collegare la morte di Pasolini con la sua incalzante critica corsara e luterana al nuovo Potere, sui giornali e nell'incompiuto romanzo Petrolio. Uscito postumo nel 1992, ben diciassette anni dopo la morte, nel ricostruire il degrado e la mostruosità italiana, Petrolio ce ne ha indicato il burattinaio principale: Eugenio Cefis, affarista e "liberista" tanto quanto Enrico Mattei (suo predecessore all'Eni, l'ente petrolifero di Stato) era utopista e "statalista". Si comincia da lì. Il lettore conoscerà lo svolgersi della nostra storia patria tra mafiosi e fascisti, servizi deviati e politici corrotti, totalmente privi di senso dello Stato. Pasolini non è stato ucciso da un ragazzo di vita poiché omosessuale, bensì da sicari prezzolati dai poteri, occulti o meno, in quanto "corsaro" oppositore a conoscenza di verità scottanti. Motivo è stato Petrolio e trappole un "ragazzo di vita" e il furto delle pizze di Salò, l'ultimo film di questo poeta necessario.
Il vampiro di piazza Cavagneria. Una storia pavese del XIX secolo
Mino Milani
Libro
editore: Effigie
anno edizione: 2016
Zingari di merda
Antonio Moresco
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2016
pagine: 93
In un reportage di grande intensità e ferocia Antonio Moresco racconta un viaggio tra i Rom di Slatina e Listeava in Romania, tra persone costrette a vivere in case di fango o dentro buche scavate nel terreno, ai confini del modo "civilizzato", dentro quella fascia di miseria che attraversa il ventre dell'Europa: "Tutto questo perché? Per quale ragione? Per quale disegno? Per quale sogno?". Nel suo linguaggio irruente e abnorme, come abnorme è la realtà che descrive, l'autore trascina i suoi lettori in una delle contraddizioni più acute di questo secolo. Il racconto procede in un dialogo ininterrotto con i compagni di viaggio, l'occhio fisso sui marciapiedi della civiltà, dove gli zingari, uomini e donne che non stanno mai fermi, sono la nostra parte più miserabile, più individualista e fatalista: "Questo misto di libertà e opportunismo, di fierezza e di infingardaggine, di irriducibilità e di parassitismo, di anarchismo e fascismo" sono noi eppure sono anche assolutamente altro. C'è qualcosa nella loro presenza di inspiegabile e sfuggente, di infinitamente arcaico eppure duttile. È lì che Moresco conduce il lettore, sulla soglia del silenzio. Lì dove arrivano anche le fotografie di Giovanni Giovannetti che chiudono il libro.
Labambina
Mariella Mehr
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2015
pagine: 153
Se c'è un fondo autobiografico in questo romanzo, esso non sta nella vicenda narrata ma nelle modalità di interazione tra i personaggi e in particolare nella relazione primaria della bambina con il mondo: "Non ha nome, Labambina". Senza nome e senza parola, all'inizio una voragine priva di contorni perché priva di storia, Labambina adottata in un villaggio anch'esso senza nome, è il centro durissimo, il nucleo di pietra di questo romanzo. Una situazione di sopruso reiterato in cui la violenza, quella fisica e quella psicologica, è l'unico elemento dinamico in grado di provocare episodici contatti tra la vittima e i suoi carnefici. Sembra quasi che Labambina, con la sua presenza aspra e non archiviabile sia in grado di far riemergere, in alcune di quelle individualità spente, una traccia di tenerezza, di far riacquistare loro il movimento perduto. Ma la sopraffazione prevale, la coralità bigotta del villaggio riassorbe ogni tentativo di sottrarsi al gruppo e restituisce alla scena quella circolarità vuota che respinge tutto ciò che non si adegua.
Storia avventurosa di Pavia
Mino Milani
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2014
pagine: 800
Antigone a Scampia
Serena Gaudino
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2014
pagine: 123
A metà degli anni Trenta, per promuovere l'emancipazione delle masse popolari, Simone Weil aveva raccontato i miti greci agli operai e alle operaie di una fonderia francese. Seguendo il suo esempio a Scampia, tra il 2008 e il 2009, cinquanta donne si sono riunite una volta al mese per ascoltare la storia di Antigone. E poi, scoprendo quanto quella vicenda fosse vicina alla loro, hanno iniziato a raccontarsi le loro storie e a riflettere sulla condizione di emarginazione e sottomissione in cui vivono. Ne è nato un libro, in cui l'alternanza tra il mito e la realtà racconta questo difficile quartiere della periferia napoletana da una prospettiva diversa, completamente nuova. Un quartiere che solo oggi, dopo trent'anni di degrado e abbandono, comincia a risollevarsi. Grazie soprattutto ai suoi cittadini, che finalmente hanno iniziato a prendersene cura.
Lodi e Lodivecchio nell'eTwinning
Alida Giacomini, Gianluca Costanzi
Libro
editore: Effigie
anno edizione: 2014
Ballate degli anni
Alfonso Gatto
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2012
pagine: 50
Scritte da Alfonso Gatto più di quarant'anni fa per la trasmissione televisiva "Almanacco di storia, scienza e varia umanità" (1963), queste Ballate sono tuttora fresche come un sorso d'acqua. Si tratta di componimenti rinvenuti tra le carte conservate nel Fondo Manoscritti di Autori Moderni e Contemporanei dell'Università di Pavia - inediti per la stampa - in cui vengono evocati i principali eventi dell'inizio del Novecento, anno per anno, tessuti con grazia entro la forma lieve della filastrocca. Giocando con la sua passione per il verso facile (tipico anche delle sue composizioni per l'infanzia) e intrecciando rigore storico con cronaca e poesia, Gatto crea canzonette narrative di rara gradevolezza.
La ricostruzione della casa. Poesie scelte 1976-2006
Alessandro Ceni
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2012
pagine: 68
Che cosa accade nei tempi diversi della poesia di un autore contemporaneo? come cogliere e in qualche modo verificare nella concretezza della scrittura mutamenti e scarti, senza descriverne soltanto gli esponenti semantici o di gusto e tono, senza limitarsi a notazioni impressionistiche? Privata di molte delle strutture tradizionali della forma-poesia, la scrittura in versi di molto Novecento maturo - e Ceni è tra gli esponenti ultimi di un Novecento alto, frondoso, azzardato - sembra sfuggire e negarsi a un riscontro tangibile di lingua, di impalcature formali, di modi. Eppure, in un'epoca di sempre più accesa auto-referenzialità del gesto dilettantesco della poesia (nel tempo dei milioni di scriventi), arroccata e assediata nei suoi alti o infimi insediamenti, la poesia-poesia, incolume ma allarmata, inquieta e in tensione, è indubbio che vada in traccia e trovi le sue contromisure, i suoi antidoti, i suoi successivi svolgimenti proprio in termini di lingua, di stile, di forme.
Incoscienza nucleare. I danni provocati dall'energia nucleare civile e militare
Paolo Ferloni
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2012
pagine: 134
La prima bomba al plutonio esplode il 16 luglio 1945 nel poligono militare di Alamogordo, Nuovo Messico. Venti giorni dopo, la storia tristemente appunta le esplosioni di Hiroshima e Nagasaki. Da oltre cortina, la risposta arriva quattro anni dopo: il 29 agosto 1949 in Kazakistan si ha la prima esplosione sovietica. L'energia atomica rimarrà esclusiva militare fino al 1954 quando, ancora in Unione Sovietica, si inaugura la prima centrale elettrica alimentata da una pila nucleare. Negli anni che seguono il percorso si farà sempre più accidentato: Windscale (Gran Bretagna, 1957 e 1963), Celiabinsk (Unione Sovietica, 1958), Reggane (Sahara algerino, dal 1961 al 1996), Mururoa (Polinesia francese, dal 1966 al 1996), Three Miles Island (Stati Uniti, 1979), Saint-Laurent-Nouan (Francia, 1980), Cernobyl (Ucraina, 1986), Tokalmura (Giappone, 1999), Fleurus (Belgio, 2006), Fukushima (Giappone, 2011) segnano alcune tappe dell'uso maldestro dell'energia nucleare e degli ingenti danni che ne sono derivati.