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Elèuthera

Critica della proprietà e dello Stato

Critica della proprietà e dello Stato

Pierre-Joseph Proudhon

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2019

pagine: 203

Celebre per le affermazioni icastiche con le quali sintetizzava le sue tesi rivoluzionarie - come «la proprietà è un furto!» - Proudhon è stato il primo pensatore sociale ad attribuirsi la definizione di anarchico nel suo significato positivo e propositivo. E in effetti tutta la sua opera, un peculiare intreccio di riflessione iconoclastica e vis polemica, attesta l'emersione storica di una visione coerentemente libertaria dell'individuo e della società, in particolare nei rapporti con l'istituzione Stato. Questa scelta antologica propone alcuni brani essenziali della riflessione proudhoniana ripresi da una produzione teorica vastissima e a volte persino contraddittoria. Ne viene fuori una lettura anarchica del pensiero proudhoniano che ne identifica gli elementi forti - il federalismo, l'autogestione, la dialettica irrisolta degli opposti, il pluralismo metodologico e progettuale - restituendoci non solo la sua originalità ma anche la forte attualità del suo pensiero decentralista.
15,00

Anarchia come organizzazione

Colin Ward

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2019

pagine: 224

Per molti l'anarchia è un improponibile modello sociale basato sulla disorganizzazione caotica. Per altri è invece un'utopia generosa ma impraticabile. Ribaltando entrambe le interpretazioni, Ward la intende come un'efficace forma di organizzazione non gerarchica, una vivente realtà sociale che è sempre esistita e tuttora esiste nelle pieghe della prevalente società del dominio. Utilizzando un'ampia varietà di fonti, l'autore articola in modo convincente la sua tesi volutamente paradossale, con argomenti tratti dalla sociologia, dall'antropologia, dalla cibernetica, dalla psicologia industriale, ma anche da esperienze nel campo della pianificazione, del lavoro, del gioco...
16,00 15,20

La parentela: cos'è e cosa non è

Marshall Sahlins

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2018

pagine: 126

In questo saggio, Sahlins affronta il tema antropologico per eccellenza, ovvero la natura della parentela. E lo fa elaborando un'originale prospettiva basata sull'idea di «reciprocità»: i parenti sono tali non tanto perché sono consanguinei, ma perché condividono affettivamente e simbolicamente gli uni le vite (e le morti) degli altri. Lungi dal rimandare alla semplice procreazione, l'idea di parentela è una relazione transpersonale basata su una comune esperienza esistenziale. Per quanto rilevanti siano il sangue, il latte, il seme, la carne, o qualsiasi altra cosa intervenga nella procreazione, questi non sono soltanto fenomeni fisiologici, ma eredità sociali, dotate di significato, che collocano il bambino all'interno di un terreno relazionale molto più esteso e strutturato. Siamo cioè di fronte a una costruzione simbolica del concetto di appartenenza ben più complessa della semplice consanguineità.
14,00 13,30

Ivan Illich e l'arte di vivere

Franco La Cecla

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2018

pagine: 176

Ivan Illich (1926-2002) è stato uno dei pensatori più originali e meno ideologici del secondo Novecento e uno dei primi a formulare una critica radicale dell'esistente che oggi si rivela quanto mai attuale, soprattutto nel suo attacco frontale all'idea di sviluppo e progresso. Questo libro è l'unica biografia di Illich scritta da chi, come La Cecla, lo ha conosciuto direttamente e intimamente essendone stato allievo e amico. Un rapporto difficile, certo, da discepolo disobbediente, che però ha dialogato e discusso per un ventennio con questo «profeta» scomodo e arrabbiato che gli ha insegnato quell'arte di vivere che la modernità ha ormai soffocato. Attraverso le vicende di una vita affatto banale, La Cecla propone una lettura essenziale del pensiero di Illich, per evidenziare l'estrema importanza del dubbio sistematico e per comprendere la ricchezza della sua critica a una società che istituzionalizzando ruoli e desideri, trasformati in bisogni e servizi, ha «debilitato» il singolo e disintegrato il tessuto amicale e reciproco in cui viveva e agiva.
15,00 14,25

Non siamo mai stati moderni

Bruno Latour

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2018

pagine: 230

Embrioni congelati, virus dell'aids, buco dell'ozono... questi «oggetti» rientrano nel campo della natura o della cultura? Una volta le cose erano più semplici: le scienze naturali si occupavano della natura e le discipline sociali della società. Ma questa tradizionale divisione non riesce più a rendere conto dell'attuale proliferazione di ibridi. Ne deriva un senso di angoscia che i filosofi, postmoderni, moderni o anti-moderni che siano, non riescono a placare. E se avessimo sbagliato strada? In effetti, la società «moderna» non ha mai funzionato in modo coerente con la grande scissura su cui si fonda il suo sistema di rappresentazione del mondo, che oppone radicalmente natura e cultura. I cosiddetti «moderni» non hanno mai smesso di creare ibridi e tuttavia si rifiutano di prenderli in considerazione in quanto tali. Non siamo mai stati davvero moderni, dunque, ed è proprio quel paradigma fondatore che va rimesso in discussione per capire il nostro mondo.
16,00 15,20

Conversazioni su architettura e libertà

Giancarlo De Carlo, Franco Buncuga

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2018

pagine: 256

Testimone di primo piano, per oltre mezzo secolo, delle vicende architettoniche e urbanistiche italiane, in queste conversazioni De Carlo riflette in modo organico sulla sua esperienza di architetto e intellettuale libertario, dalle prime esperienze spaziali alla scelta dell'architettura come impegno sociale. Amico e sodale di intellettuali eretici quali Vittorini, Calvino, Sereni e Pavese, De Carlo si innesta con un percorso del tutto originale nel panorama italiano, arrivando a definire una "progettazione tentativa", fondata sulla partecipazione, che presuppone la lettura del contesto e il rispetto per i segni dei luoghi e le tracce della comunità. Un approccio totalmente altro rispetto all'invadenza mediatica delle archistar contemporanee, che si è rivelato capace di scardinare i linguaggi dogmatici e le normative burocratiche della progettazione urbana.
16,00 15,20

Elogio dell'Occidente

Franco La Cecla

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2018

pagine: 184

Molti ritengono, dentro e fuori i suoi confini, che l'Occidente sia la fonte di tutti i mali, e l'accusa appare fondata se si considera il devastante impatto planetario di invenzioni tutte occidentali come il capitalismo o il colonialismo. Ma allora come spiegare questo «desiderio di Occidente» che alimenta imponenti flussi migratori? Opportunità economiche a parte, qui c'è anche la volontà di accedere a una specifica geografia culturale e umana che si è costituita nei secoli come una «eccezione». Eccezione imperfetta, certo, eppure capace di garantire, attraverso rotture rivoluzionarie intrinseche al paradigma occidentale, conquiste come il riconoscimento dell'individuo, il diritto al dissenso individuale e collettivo, l'idea che si possa e si debba lottare contro un potere iniquo... Anche questo è Occidente, e oggi il suo stato di eccezione viene paradossalmente colto più da uno sguardo esterno che da uno interno. E invece è proprio per mantenere e ampliare questa costellazione imperfetta che dobbiamo batterci. A meno che non si voglia far prevalere un senso masochistico della propria collocazione nel mondo e un esotismo oggi del tutto fuori luogo.
15,00 14,25

Antifascisti senza patria

Paolo Pasi

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2018

pagine: 215

All'indomani della caduta di Mussolini, la maggior parte degli antifascisti rinchiusi al confino reclama e ottiene l'immediata liberazione unendosi alla resistenza contro i nazifascisti. Ma questa liberazione non avviene per tutti: alcuni di loro, in gran parte anarchici, vengono trattati dal governo Badoglio alla stregua di nemici, tanto che ne viene ordinato il trasferimento nel campo di concentramento di Renicci d'Anghiari, poco lontano da Arezzo. Inizia cosi il racconto corale di un viaggio che tra tentativi di fuga e ricordi di lotta porterà questi «antifascisti senza patria» nel famigerato Campo 97, dove già migliaia di prigionieri di guerra, per lo più slavi, patiscono condizioni di vita durissime. Unica speranza: evadere. Ed è appunto quello che faranno alla fine di quei quarantacinque giorni che intercorrono tra la caduta del fascismo e l'armistizio. Una storia realmente accaduta, narrata attraverso le vicende di undici personaggi dal passato ribelle e dal futuro incerto: uno scrittore futurista, un catalano sfuggito alla repressione di Franco, un combattente piacentino tornato dalla guerra di Spagna, un fabbro triestino e un barbiere siracusano, una donna dal destino avverso che però non si è arresa...
16,00 15,20

Come un pesciolino rosso in una vasca di lucci

George Orwell

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2018

pagine: 219

Per Orwell, non si è obbligati a scrivere di politica o darsi da fare in prima persona, ma un romanziere che ignori la Storia e i fatti del mondo «di solito è un superficiale o un perfetto idiota». E dire le cose con estrema chiarezza, nella sua prosa nitida come il cristallo, era per lui un punto d'onore. Certo, se gli avessero detto che sarebbe diventato un «profeta» come minimo gli sarebbe venuto un attacco d'orticaria, eppure è successo. Oggi, nell'era delle fake news, del trumpismo, del terrorismo, la rilettura dei suoi scritti su politica, lingua, propaganda è illuminante. Nei suoi saggi sempre sobri - anche quelli di critica letteraria, che ci rivelano una formidabile immaginazione sociologica - insieme a un'intenzione dichiaratamente ribelle, da vero socialista libertario qual era, non c'è tanto paura e denuncia e protesta quanto una forma di vero amore per la vita. Lui che aveva intuito l'avvento dell'era del Grande Fratello e che si batteva contro tutti i totalitarismi, sapeva poi rallegrarsi delle semplici cose della vita come il cambio delle stagioni. E accorgersi del sommesso gracidare di un rospo che annuncia la primavera nonostante tutto l'orrore del mondo.
16,00 15,20

Basaglia e le metamorfosi della psichiatria

Basaglia e le metamorfosi della psichiatria

Piero Cipriano

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2018

pagine: 328

Prefazione di Pier Aldo Rovatti. Interventi di Silvano Agosti, Pierpaolo Capovilla, Nicola Lagioia, Paolo Virzì. Guardando in prospettiva ai quattro decenni trascorsi dall'approvazione nel 1978 della legge 180, che sancisce la chiusura dei manicomi, Cipriano compila un'agile storia della psichiatria per raccontare le metamorfosi del dispositivo manicomiale: a partire dal manicomio concentrazionario inventato da Pinel nel 1793, passando per il manicomio chimico (psicofarmaci e categorie diagnostiche) affermatosi negli ultimi decenni, e arrivando al manicomio digitale prossimo venturo, dove la rete diventerà il panottico perfetto da cui non si potrà sfuggire. Questa ricostruzione della lunga lotta al concetto stesso di manicomialità arriva non dimeno a concludere che oggi è più che mai necessaria una nuova rivoluzione anti-manicomiale. E con il dichiarato obiettivo di svelare i nuovi manicomi là dove si nascondono, per combatterli ancora una volta, il nostro psichiatra riluttante cede la parola ai nuovi tecnici della salute mentale e ai nuovi pazienti, sempre meno pazienti e sempre più esigenti, interrogando anche coloro - registi, cantanti, scrittori - che narrando la cura e la follia al grande pubblico concorrono a costruire un nuovo immaginario coerentemente no restraint. Con i contributi di Gianni Cappelletti, Donato Morena, Lorenza Ronzano, Cristina Comunale, Lara Bellini, Paola Ferrari, Emanuela Di Francesco, Francesco Andreani.
18,00

Il tempo delle ciliegie

Marco Rovelli

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2018

pagine: 125

Consacrata a simbolo stesso della Comune di Parigi da Victor Hugo, che le dedicò la poesia Viro Major, Louise Michel si schierò sempre dalla parte degli ultimi, umani o animali che fossero, con un'abnegazione talmente assoluta che le valse l'appellativo di «santa anarchica». Questo racconto a più voci di quella che fu la più nota «incendiaria» parigina ci narra al contempo l'epopea di quei giorni, fatti di speranze e barricate. Ed è proprio per quelle barricate che questa istitutrice libertaria, dopo essersi esercitata nei luna-park per imparare a sparare, lascia il servizio nelle ambulanze (e il tradizionale ruolo attribuito alle donne negli eventi rivoluzionari) per trasformarsi nella strenua combattente cantata anche da Paul Verlaine. Certo la pagherà cara, con la prigionia e la deportazione, ma Louise sapeva che il tempo delle ciliegie, la primavera di emancipazione, prima o poi sarebbe arrivata. E ha vissuto per questo.
14,00 13,30

Mi rivolto dunque siamo. Scritti politici

Albert Camus

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2018

pagine: 144

In quest'era di acquiescenza mansueta gli scritti di Camus sono un breviario (laico) indispensabile per chi non intende piegarsi al presente e cerca negli altri e dentro di sé - le ragioni di una rivolta necessaria, i "no" che bisogna inventarsi. Anche dopo il mesto congedo dal grande sogno di una Rivoluzione salvifica, Camus non intende rassegnarsi a lasciar cadere l'istinto di una ribellione immaginifica. I suoi testi politici libertari sono ancora un modello limpidissimo, persino in un mondo tramortito dal conformismo. Nemico di ogni ideologia, allergico a tutte le religioni, Camus parla al singolo sapendo che ogni forma di azione collettiva andava (e va) ripensata. E lo esorta a non arrendersi all'individualismo. «Mi rivolto, dunque siamo», per l'appunto.
14,00 13,30

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