Farinaeditore
Non ricominciamo la guerra di Troia
Simone Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2019
pagine: 56
«Tutte le assurdità che fanno assomigliare la storia ad un lungo delirio hanno la loro radice in una assurdità essenziale: la natura del potere. La necessità che ci sia un potere è tangibile, palpabile perché l’ordine è indispensabile all’esistenza; ma l’attribuzione del potere è arbitraria perché gli uomini sono simili o quasi; tale attribuzione tuttavia non deve apparire arbitraria, altrimenti non ci sarebbe più potere.»
Passo a due con Nureyev. Racconti di filosofia della danza
Isabella D'Isola
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2018
pagine: 100
«Roland Petit rivide Rudy in calzamaglia bianca con la lira in mano: statuario e bellissimo. Pensò che nessuno si era mostrato più greco di quel tartaro che, mentre aveva il cuore agitato da mille passioni, trovava dentro di sé la forza e il coraggio di sedarle e di ordinarle nell'armonia perfetta prodotta dalla danza. La danza era stata la sua medicina dell'anima, altrimenti non sarebbe stato in grado di vivere. Ne sentiva la mancanza. Gli si riempirono gli occhi di lacrime e, ripreso l'asciugamano, si deterse il sudore inesistente. Sylvie gli si sedette accanto e gli accarezzò dolcemente una mano. - Riproviamo, maestro, faremo il nostro piccolo Parnaso.»
Lezioni mediterranee. La filosofia di Albert Camus
Mauro Trentadue
Libro: Libro rilegato
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2015
pagine: 36
Si ritorna a Camus perché è il filosofo della misura, della postura mediana tra il sì e il no, dell'entusiasmo vitale nonostante l'orrore di finire. Le sue pagine splendono di felice complicità con la vita, di fedeltà al desiderio, di amore incendiario per il mondo: immergersi nelle sue parole significa assaporare la pienezza dell'attimo e tutta la dolcezza ruvida della condizione umana.
Il caso Djamila Boupacha
Simone de Beauvoir
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2023
pagine: 64
«E allora usate tutti gli strumenti pratici per conferire efficacia al vostro rifiuto. Non c’è una terza via e spero che questo libro contribuisca a convincervi. La verità vi morde da ogni lato, non potete più continuare a balbettare: “Non lo sapevamo...”; ma, adesso che lo sapete, potrete fingere di ignorare o semplicemente limitarvi a qualche gemito inerte? Spero proprio di no.» Simone de Beauvoir non aveva interessi in Algeria, non conosceva personalmente la ragazza della quale stava prendendo le difese e poteva contare su un vasto pubblico. E invece, avvertita dall’avvocatessa Gisèle Halimi di quello che era successo a Djamila Boupacha, Simone de Beauvoir iniziò a far vorticare la penna sulla carta: in questo modo presero forma un articolo incendiario, che fulminò l’opinione pubblica sulla prima pagina di Le Monde il 3 giugno 1960, e un più sostanzioso e argomentato resoconto dell’intera questione che assunse più avanti lo spessore di un saggio.
Per Djamila Boupacha
Simone de Beauvoir
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2023
pagine: 40
«Quando dei dirigenti di un Paese accettano che si commettano crimini nel nome della Patria allora tutti i cittadini si ritrovano a far parte di una nazione criminale. Siamo disposti a consentire che questo capiti anche a noi? Il caso di Djamila Boupacha riguarda tutti i Francesi.» Simone de Beauvoir non era algerina, non conosceva Djamila Boupacha, era al culmine della fama, non era in crisi creativa e non aveva certo bisogno di farsi dei nemici in più: eppure si spese con tutta l’energia possibile, come se la pelle della giovane algerina fosse la sua. Per Simone de Beauvoir l’impegno del filosofo non è una opzione ma un fatto: l’etica non la fanno gli altri ma noi.

