Il Polifilo
Itinerario della carta dall'Oriente all'Occidente e sua diffusione in Europa
Anne Basanoff
Libro
editore: Il Polifilo
anno edizione: 1965
pagine: 92
Osservazioni intorno all'arte di fabbricare la carta (rist. anast.)
Libro
editore: Il Polifilo
anno edizione: 1962
pagine: 86
Prima edizione su carta speciale
Viaggio pittorico nei monti di Brianza (rist. anast. 1823)
Federico Lose, Carolina Lose
Libro
editore: Il Polifilo
anno edizione: 1959
pagine: 64
Il naviglio di Milano e gli antichi canali lombardi
Giacomo Bascapé
Libro: Libro in brossura
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2014
pagine: 146
L'opera ha lo scopo di delineare il sorgere e lo svolgersi del fitto sistema di canali e di fossati che interseca il territorio lombardo, e specialmente del vecchio, caro, indimenticabile Naviglio interno della città, che, dopo secoli di vita non ingloriosa ha ceduto alle esigenze urbane ed è scomparso, lasciando un po' di rimpianto nei cuori dei milanesi. Elemento fondamentale del sistema difensivo della città e del traffico milanese per tanti secoli, il Naviglio ha ceduto il posto ad una larga arteria stradale. Con la scomparsa della liquida fascia che avvolgeva il fitto nucleo medievale, e che rappresentava una pennellata tipica, uno dei tratti fisionomici del volto di Milano, una delle basi del suo folclore, si è chiusa per sempre una pagina di storia e di vita cittadina, si è modificato radicalmente il paesaggio e il carattere della città antica. Con uno scritto di Alberto Vigevani.
Storia della lingua e della letteratura italiana in New York
Lorenzo Da Ponte
Libro: Libro in brossura
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2013
pagine: 192
Dopo esser stato commerciante di prodotti agricoli a Elizabeth Town (New Jersey) e a Sunbury (Pennsylvania) e insegnante d'italiano a New York e Filadelfia, nel 1819 Lorenzo Da Ponte dedicò tutte le proprie energie alle amatissime lettere, e in particolare alla diffusione della lingua e della letteratura italiana a New York. Mentre l'economia si espandeva, molto meno promettente era la situazione culturale, con una dozzina o poco più d'intellettuali italiani presenti e un numero complessivo che non superava due, tre decine. Inoltre era ormai evidente che la lingua italiana non fosse più di moda, superata in Europa dalla francese, mentre in America lo spagnolo stava diventando la seconda lingua. Ma ben presto il suo principale scopo divenne quello di costituire una Biblioteca Italiana, ad uso permanente dei suoi allievi, che aumentavano sempre di numero. Con grande tenacia riuscì nel suo intento nel maggio 1826. "La Storia della lingua e letteratura italiana in New York" è quindi una sorta di pubblicità che il settantottenne autore fece nell'estremo tentativo di dare impulso alle sue imprese, con nuove adesioni alla Biblioteca Italiana, nuovi allievi, e persone disposte ad acquistare, anche a prezzi convenienti, i volumi della sua libreria. Alla fine dell'opera Da Ponte inserisce ventotto lettere di alcune delle sue migliori allieve, testimonianza affettiva e riconoscente della sua straordinaria attività di insegnante e di maestro.
Lorenzo da Ponte. Una vita fra musica e letteratura 1749-1838
Lorenzo Della Cha
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2010
pagine: 770
Nato a Cèneda col nome di Emanuele Conegliano, a quattordici anni fu convertito al cattolicesimo, assumendo il nome del vescovo che lo aveva battezzato. Poco più che ventenne incominciò la carriera d'insegnante di lettere latine e retorica, ma nel 1776, per aver composto alcune poesie ispirate dal pensiero rousseauiano, fu interdetto dall'insegnamento. Dopo varie vicissitudini approdò a Vienna, dove si muovevano musicisti come Martín y Soler, Mozart, Paisiello, Salieri; proprio per Mozart Da Ponte scrisse una serie di capolavori (Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte). Nel 1791 fu costretto dal nuovo imperatore Leopoldo II a lasciare la città. A Londra per circa un decennio Da Ponte fu impegnato in grandi iniziative culturali; nel più importante teatro della città, il King's Theatre, ebbe modo di affermarsi soprattutto con libretti dedicati all'opera seria. Divenuto uno dei librai più importanti e un editore di successo, fu purtroppo coinvolto anche nella fallimentare gestione del teatro, per cui nel 1805 trovò come unica possibilità di salvezza la fuga in America. Tuttavia, anche nel nuovo mondo le avversità non cessarono di perseguitarlo: nel 1818 abbandonò il piccolo villaggio di Sunbury, perché fallito come commerciante; nel 1819 si trasferì a New York. Qui diventò il primo professore d'italiano della Columbia University e riuscì persino a far costruire un teatro. L'impresa non ebbe però la fortuna da lui sperata.