Jimenez
Storie sterrate. Musicisti/scrittori. Scrittori/musicisti
Marco Denti
Libro: Copertina morbida
editore: Jimenez
anno edizione: 2021
pagine: 320
In tutti i musicisti/scrittori o scrittori/ musicisti c'è una vocazione a non fermarsi, a mutare forme e dimensioni per misurarsi con qualcosa di ignoto, di inedito. Per molti non è solo il passaggio dalla parola cantata a quella scritta (o viceversa): è la ricerca di nuovi mondi, di spazi diversi. Perché le canzoni vanno veloci, vivono nell'immediato, creano una miniatura del mondo reale, un microcosmo da esplorare in poco, pochissimo tempo. Tre minuti, all'incirca. Macrocosmi sono invece i romanzi, mondi sconfinati in cui si intrecciano vite, storie, paesaggi, linguaggi. Il rock è l'attimo, mentre la letteratura ha bisogno di più tempo, anche di più pazienza, di un corteggiamento più convinto. Tra gli autori di cui racconta Marco Denti c'è chi ha scritto un libro e chi poteva evitarlo, chi ha narrato la propria autobiografia e insieme tutta un'era, chi scrivendo il proprio memoir ha smantellato un'intera carriera, chi ha varcato il confine tra il memoir e il romanzo, chi avrebbe potuto scrivere un romanzo e invece non l'ha mai fatto ma nelle sue canzoni ci sono più storie che in un'intera bibliografia, chi l'ha fatto per una causa, chi l'ha fatto senza motivo, chi per tornare indietro nel tempo, o per andare avanti, scegliendo tra una strada già tracciata e una storia sterrata. Con, tra gli altri, Patti Smith, Bob Dylan, Lou Reed, Stephen King, Nick Cave, Bruce Springsteen, William Burroughs, Jim Morrison, Leonard Cohen, David Byrne, Hunter S. Thompson, Joni Mitchell, Willy Vlautin, Morrissey, Billy Corgan, Chuck Berry, Jim Carroll...
Il cuore più buio. Un mystery con D Hunter
George Nelson
Libro: Copertina morbida
editore: Jimenez
anno edizione: 2020
pagine: 272
D Hunter si è lasciato alle spalle Brooklyn e il lavoro da bodyguard: adesso vive a Los Angeles e fa il talent manager. È un uomo d'affari, e gli affari vanno bene: Lil Daye, astro nascente della scena trap di Atlanta, è il pezzo forte della sua agenzia di management, e D gli ha appena procurato un remunerativo contratto di endorsement con una marca di liquori. Ma quando viene a conoscenza delle perversioni sessuali e delle idee suprematiste del capo della prestigiosa azienda, D inizia a temere di aver venduto la sua anima. Come del resto a Los Angeles fanno tutti, in un modo o nell'altro. Intanto, il passato non cessa di tormentare D: a New York è stato rinvenuto un cadavere e ora un agente dell'Fbi vuole parlare con D. Nel frattempo Serene Powers, nota ai lettori per il ruolo decisivo avuto in "Funk e morte a L.A.", è a Londra per una delle sue missioni tese a interrompere un traffico di esseri umani. D chiede il suo aiuto per sbrogliare ancora un'altra questione, che coinvolge il trapper Lil Daye, la di lui moglie Mama, la di lui amante Dorita e il di lui scagnozzo Ant. Nella vena della migliore tradizione noir, a cui aggiunge una ricca dose di ironia, il romanzo è un intreccio di storie e di casi, di persone e di segreti, di azioni ripugnanti e di slanci di onestà. Dietro agli affari e agli uomini d'affari striscia subdola una visione politica razzista e sprezzante che cela il cuore più buio di una nazione che non ha ancora fatto i conti con le zone oscure della propria parabola democratica.
Qui giace un poeta. 60 visite a tombe d'artista
Libro: Copertina morbida
editore: Jimenez
anno edizione: 2020
pagine: 336
Oltre cinquanta autori italiani e stranieri - tra scrittori, artisti, editori, giornalisti, librai e blogger - accomunati dalla passione per i viaggi sulle tombe di poeti e romanzieri. Tombe sfarzose, come quella di Oscar Wilde, o semplici lapidi in un prato, come quelle di Jack Kerouac e James Joyce, tombe ospitate in cimiteri celebri - il Père-Lachaise di Parigi o l'acattolico di Roma - oppure nascoste in mezzo a monti desertici, coperte dal segreto di un monastero, come quella di Javsandamba Zanabazar, artista e poeta mongolo, in patria venerato come un santo. Tombe che raccolgono ossa e ceneri, niente di più, ma che sono spesso meta di trascinanti pellegrinaggi. Perché, quando si ama visceralmente un poeta o uno scrittore ormai morto e sepolto, non bastano le parole che ha lasciato, non sono sufficienti i diari, le lettere, le biografie e le auto-biografie. Quando si ama qualcuno che non c'è più, arriva sempre il giorno in cui si fa irresistibile il desiderio di "vederlo ancora una volta", andare a trovarlo dove giace per sempre. Cosa si prova - quali emozioni, ricordi, riflessioni scattano - quando ci si trova di fronte alla tomba di un artista amato? Che storia c'è, dietro quella lapide? E che storia c'è, dietro quel pellegrinaggio? Di questo scrivono gli autori coinvolti: hanno compiuto il loro pellegrinaggio e ce lo hanno raccontato. Massimiliano Governi sulla tomba di Sandro Onofri, Daniele Mencarelli sulle tracce di Camillo Sbarbaro, Barry Gifford tra i cimiteri di Parigi e Venezia, Matteo Trevisani in ricordo di Giordano Bruno, Giovanni Dozzini in cerca di Elio Vittorini, Tyler Keevil tra le brughiere gallesi con Dylan Thomas, Nicola Manuppelli sulle tracce di William Butler Yeats e molti altri ancora. Alcuni di loro hanno scelto di descrivere che fine abbiano fatto, post mortem, alcune coppie celebri della letteratura, altri si sono avventurati anche tra tombe di personaggi che, nel loro ambito e a loro modo, potevano definirsi poetici. Insieme compongono un mosaico di pellegrinaggi letterari su tombe di poeti, scrittori e artisti, per parlare, attraverso la morte, della vita e dell'arte.
I ragazzi di Cota Street
Melissa Anne Peterson
Libro: Copertina morbida
editore: Jimenez
anno edizione: 2020
pagine: 224
Ambientato nello scenario di una decadente città forestale, I ragazzi di Cota Street esplora i temi della povertà, della violenza e del degrado ambientale che plasmano l'esistenza di un gruppo di adolescenti in una comunità rurale stravolta dagli aspetti più nefasti della modernità. Manca il lavoro. Manca il senso di sicurezza. Manca il futuro. Ma c'è un piccolo gruppo di amici leali, c'è un pick-up in attesa con il motore acceso, ci sono un paio di anfibi ricoperti di sangue e una pistola con l'impugnatura madreperlata. La casa di Vera Violet O'Neel è situata nel Pacific Northwest, non la raffinata scena dei coffee bar e dei birrifici artigianali, ma la regione dei furgoni arrugginiti e dei sogni spezzati. La madre di Vera se n'è andata, il padre è emotivamente instabile, il fratello si trova nei guai seri. Su questo sfondo ruvido e precario, Vera combatte strenuamente per vivere la sua vita, una vita fortificata dai pochi amici e dal suo amore faticosamente conquistato. Ma la povertà implacabile e l'isolamento sociale si alleano con il doppio miraggio delle anfetamine e dei soldi facili che spezzano le fragili unioni. Il suo mondo si lacera violentemente, e così Vera si rintana a St. Louis, Missouri. Lì, da sola in un minuscolo appartamento, elabora il proprio dolore per la famiglia disgregata, per gli amici finiti sottoterra e per il suo adorato Jimmy James Blood.
Motel life
Willy Vlautin
Libro: Libro in brossura
editore: Jimenez
anno edizione: 2020
pagine: 208
Due fratelli in viaggio lungo le strade del Nevada, tra città in rovina e anime in pena, cercano rifugio in desolati motel che sono insieme simbolo di deriva esistenziale e di conforto dal peso di sentirsi costantemente in trappola. Frank, narratore nato, e Jerry Lee, un talento per il disegno, hanno un’inclinazione naturale per le decisioni sbagliate, e scappano dopo il mortale incidente automobilistico causato da Jerry Lee. È una fuga in cerca di redenzione, segnata dal senso di colpa quanto dal desiderio di libertà, riscatto, comprensione. Con la loro storia, Willy Vlautin si fa portavoce degli emarginati, dei feriti, degli uomini soli, nobilitando i personaggi più umili con il suo sguardo compassionevole e la sua scrittura “piena di tenerezza, verità e vita” (Guillermo Arriaga). Dal romanzo è stato tratto il film The Motel Life (2012), diretto dai fratelli Alan e Gabe Polsky, con protagonisti Emile Hirsch e Stephen Dorff.
William S. Burroughs e il culto del rock 'n' roll
Casey Rae
Libro
editore: Jimenez
anno edizione: 2020
pagine: 368
Notti del sud: Gente di notte-Baby Cat-Face-Alzati e cammina
Barry Gifford
Libro: Copertina morbida
editore: Jimenez
anno edizione: 2020
pagine: 452
Jimenez porta nuovamente in libreria tre romanzi: Gente di notte, Alzati e cammina e Baby Cat-Face. Ripubblicati negli Stati Uniti nel 2019 in un unico volume - Notti del Sud - sono i romanzi che lettori e critica hanno più amato: per il susseguirsi incalzante degli eventi; per il loro mix di brutalità e tenerezza, di peccato e redenzione; per la pungente ironia; per come l'orrore convive con l'autentica umanità e bellezza dei personaggi, per quello che questi personaggi fanno e soprattutto per quello che dicono. I protagonisti di questa raccolta non fanno altro che parlare: e sono proprio i dialoghi l'indiscusso punto di forza di Gifford, incalzanti e sorprendenti. Come dice uno dei personaggi di Gente di notte: «Prima salvati la pelle non è mai stato il mio motto».
Poncho e Lefty
TYLER KEEVIL
Libro: Copertina morbida
editore: Jimenez
anno edizione: 2020
pagine: 352
Tim Harding si è sempre guadagnato da vivere con lavori onesti, ma quando suo fratello minore,Jake, lo trascina via dal porto di Vancouver, Tim capisce subito che il vento sta girando, portando aria di problemi. Jake è un vagabondo, un sognatore, un ex detenuto, e ora ha bisogno del suo aiuto per ripagare il debito contratto con una pericolosa gang. È così che Tim e Jake Poncho e Lefty, come si chiamano tra loro evocando il quasi omonimo brano di Townes Van Zandt - si trovano coinvolti in un furto imprevedibile, che li porta oltre il confine del Canada verso gli Stati Uniti, in un viaggio via terra e via mare che li rende criminali ricercati in entrambi gli Stati e involontari eroi della Rete. Nella loro rocambolesca odissea tutto quello che poteva andare male va anche peggio, ma lo sguardo divertito della voce narrante, la voce di Tim/Poncho, ci impedisce di credere che il peggio possa sconfinare nel disastro. Mentre i due si barcamenano per sfuggire alla Legge, però, non c'è via di fuga dai fantasmi del tragico passato della loro famiglia, né da cosa - e da chi - li aspetta alla fine del viaggio. Poncho e Lefty è un inno alla famiglia e alla fedeltà tra fratelli; una storia di avventure, amore e perdita, che ricorda tanto i romanzi di Elmore Leonard per quel modo scanzonato di raccontare le vicende di malviventi poco fortunati quanto i personaggi di Mark Twain o John Steinbeck; una meditazione sulle cose che possiamo cambiare e quelle che possiamo solo imparare ad amare e accettare incondizionatamente.
Alex Chilton. Un uomo chiamato distruzione
HOLLY GEORGE-WARREN
Libro: Copertina morbida
editore: Jimenez
anno edizione: 2020
pagine: 449
Influente autore, cantante e chitarrista, il carismatico, enigmatico, idiosincratico Alex Chilton è stato più di una semplice rockstar: era, ed è, un'autentica figura di culto. Alex lottava contro i suoi demoni - tare genetiche, alcol, mal d'amore, suicidio -e intanto sbancava le classifiche, sfidava il sistema, inventava il power pop e stabiliva i canoni espressivi e operativi di quel modo di intendere la musica che oggi conosciamo come "indie" o "alternative". Sullo sfondo degli studi e dei locali di Memphis, del CBGB e dei vicoli di New York, delle bellezze e delle devastazioni di New Orleans, luoghi simbolo di un'esistenza dai contorni gloriosi e tragici al contempo, Un uomo chiamato Distruzione ripercorre nei minimi dettagli la vita di Chilton dalle prime esibizioni negli anni Sessanta con i Box Tops, giovanissimi hitmaker con singoli epocali quali The Letter e Cry Like a Baby, passando per i dischi seminali dei Big Star negli anni Settanta, fino alle sperimentazioni con il punk e il roots e a una prolifica, per quanto sconnessa, carriera da solista. Con il contributo di tutti coloro che hanno conosciuto e amato Alex Chilton, "Un uomo chiamato distruzione" racconta la storia di un'icona musicale e traccia le coordinate dell'evoluzione del rock attraverso mezzo secolo.
Il punto cieco. Benn, Walser, Melville, Dick, Lubitz. Letteratura e altri abissi
ANTONINO TRIZZINO
Libro: Copertina morbida
editore: Jimenez
anno edizione: 2020
pagine: 122
C'è un punto in cui l'occhio umano non vede: gli scienziati lo chiamano punto cieco, e di questo si tratta, di una zona d'ombra nella retina dove non arrivano la luce e le immagini esterne. Per fortuna interviene il cervello a "riempire" quel buco nero: capta informazioni dalle aree dell'occhio circostanti e le proietta su quel vuoto. L'esistenza di questo punto cieco è tanto spaventosa quanto affascinante. Come lo sono tutte le zone d'ombra: le parti segrete di ciascuno di noi, le aree oscure del mondo, i punti ciechi nella vita e nell'arte. Antonino Trizzino ha studiato autori e personaggi letterari che hanno condotto esistenze isolate, oscure. e ha raccontato le zone d'ombra in cui hanno trasformato la loro riluttanza in un'ostilità creativa. Il punto cieco è la storia delle loro vite e delle loro creazioni. ed è anche una riflessione sul rapporto tra solitudine, destino e letteratura. Herman Melville, Philip K. Dici, Hobert Walser, Gottfried Benn: sono uomini che non hanno avuto paura del vuoto, che si sono consegnati all'abisso delle incertezze. Da lì hanno prodotto opere che hanno influenzato la storia della letteratura. da lì ci ricordano che dietro il sipario della realtà potrebbe nascondersi qualcosa. E che questo qualcosa tende a essere segreto, a essere come un presagio.
Testimony
Robbie Robertson
Libro: Libro in brossura
editore: Jimenez
anno edizione: 2019
pagine: 590
L'impareggiabile contributo offerto da Robbie Robertson alla popular music ne ha fatto uno dei più amati autori e chitarristi di tutti i tempi. Ma pochi potevano aspettarsi che sarebbe stato un giovane canadese a scrivere alcune delle canzoni più significative del secolo passato, canzoni che sembrano imbevute fino al midollo della mitologia e delle tradizioni di quella che il critico Greil Marcus ha brillantemente definito "Old, Weird America". Robertson e i suoi compagni della Band hanno rimescolato le radici della musica americana finendo per stabilire un nuovo lessico rock capace di resistere al tempo, influenzando una schiera infinita di musicisti e stili. In questa autobiografia Robbie Robertson intreccia una fitta trama di racconti partendo dai ricordi d'infanzia — lui, mezzo ebreo e mezzo indiano Mohawk, a Toronto — e dall'apprendistato di musicista svolto sulla strada con Ronnie Hawkins. Da lì gli eventi si succedono freneticamente: la formazione della Band, la prova del fuoco del famigerato tour con Bob Dylan nel 1966, le session rilassate e segrete nella Big Pink a Saugerties, New York, che diedero vita ai basement tapes (prima bootleg, poi album ufficiale, infine leggenda) e forgiarono il distintivo, e unico, suono del gruppo; i preziosi album della Band, che li catapultarono con successo nell'Olimpo del rock, una carriera culminata con il più famoso concerto d'addio della storia della musica, "The Last Waltz", eternato da Martin Scorsese. Più in generale, "Testimony (Testimonianza") è la storia di un'epoca e di un luogo, dell'istante in cui il rock sbucò fuori dalle paludi e si fece vita. È la storia di un cambiamento, di come l'America attraversò di corsa gli anni Sessanta e di come figure imponenti come Dylan e The Band ridefinirono la musica e la cultura, con il piccolo aiuto del sesso e delle droghe. Ed è la storia di una grande amicizia fra cinque uomini che insieme crearono un nuovo genere di popular music, più intensa, più profonda, più consapevole, una musica che ancora oggi ci affascina e ci fa vibrare.
The free
Willy Vlautin
Libro: Copertina morbida
editore: Jimenez
anno edizione: 2019
pagine: 256
Leroy Kervin è un giovane soldato della Guardia Nazionale americana gravemente ferito in un agguato durante una missione in Iraq. Rientrato negli Stati Uniti e accolto in una casa famiglia per disabili, guarisce dalle ferite ma piomba in uno stato di inquietudine e incapacità di mettere a fuoco i ricordi. Afflitto dallo smarrimento e dagli incubi, in un raro momento di lucidità tenta il suicidio, fallendo. Ricoverato in ospedale, impotente e semi-incosciente, si rifugia all'interno della sua memoria e trascorre la degenza tra le cure dell'infermiera Pauline e le visite dell'amico Freddie McCall, che per sbarcare il lunario fa due lavori, tra cui il custode della casa famiglia dov'era stato ricoverato Leroy. Tormentato dalla lontananza delle figlie e dai debiti che non riesce a saldare, Freddie si procura un'altra, rischiosa fonte di reddito. Pauline Hawkins è l'infermiera notturna dell'ospedale, sempre gentile e premurosa, ma emotivamente provata dalla presenza del padre, affetto da turbe psichiche. Una nuova paziente, una ragazza scappata di casa, risveglierà in lei emozioni profonde e inattese. Le vicende di questi tre personaggi si intersecano mentre ognuno cerca di dare un senso alla propria disperazione. Evocando un mondo che deve ancora fare i conti con gli effetti di una guerra dimenticata e con una società che tende a escludere chi si trova in difficoltà, Willy Vlautin con la sua scrittura ipnotica ed essenziale cattura i preziosi momenti in cui anche solo un piccolo gesto d'affetto può fare la differenza tra la vita e la morte, tra la prigionia e la libertà. "The Free" è un testamento alla resilienza dell'animo umano, un romanzo allo stesso tempo dolente e pieno di speranza.