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A te, che avrai la forza e la perseveranza di leggere l'intero libro. Un libro scorrevole, che ti potrà aiutare nei momenti difficili. Un libro autobiografico, scritto nel momento più alto d'ispirazione e suddiviso in due parti. La prima parte è incentrata sui valori che dal primo giorno di nascita ci circondano. La seconda segue quel leggero filo di vita di una persona nata da una notevole sensibilità, capace di piangere per qualsiasi cosa. A me, che ho dato sempre tutto il mio cuore senza mai chiedere nulla in cambio.

In un tempo dominato dall’iperconnessione e dalla disconnessione emotiva, dalla frammentazione del pensiero e dalla smaterializzazione dei corpi, questo libro si interroga su ciò che resta del soggetto. Chi è l’“io” che pensa, sente, ama, soffre? Dove si colloca oggi il soggetto umano, tra le crepe della solitudine e la possibilità reale della relazione? Attraversando filosofia, psicoanalisi, fisica, fenomenologia e poesia, questo testo propone una riflessione profonda e multidisciplinare sull’ontologia del soggetto e sull’incontro con l’altro – un incontro fragile, mai garantito, ma essenziale alla nostra esistenza. Nella stanza d’analisi come nel mondo. Diviso in due ampie sezioni, il libro ripercorre da un lato i fondamenti epistemologici e ontologici della modernità, dall’altro la tensione clinica e poetica dell’incontro tra soggetti: tra il terapeuta e il paziente, tra il Sé e l’Altro, tra la voce e il silenzio.

Abitare la soglia significa sostare in uno spazio fragile e decisivo: il confine in cui vita e morte si intrecciano, l’istante in cui la distruttività rischia di prevalere ma può trasformarsi in nuova vitalità. Questo libro ci accompagna dentro quella linea sottile che separa e unisce le forze che abitano l’inconscio: pulsioni di morte e desideri di rinascita, silenzi e parole, assenze e incontri. Lì dove sembra regnare solo oscurità, la psicoanalisi apre possibilità inaspettate di significato, di cura e di vita. Attraverso riflessioni teoriche e filosofiche e intensi racconti clinici, gli autori mostrano come i vissuti mortiferi possano diventare soglia e passaggio verso un’esperienza più autentica di sé. Abitare la soglia è un invito a guardare senza paura i luoghi di confine che tutti attraversiamo, riconoscendoli come luoghi generativi in cui l’esistenza trova la sua densità più vera. “La soglia non separa: invita a passare” (Jean-Luc Nancy).

Tutti siamo soliti giustificare come pura e semplice casualità gli eventi di cui ci è difficile capire l’origine. Anche dietro ad un avvenimento apparentemente fortuito può però nascondersi un disegno ben preciso. Giorgio Gregòri e la sua compagna sono partiti per i Caraibi, in quella che sembra essere la crociera della loro vita. L’Ispettore, da sempre abituato a guardare oltre l’evidenza, metterà ordine con perspicacia ad eventi all’apparenza casuali, fino a svelare il vero artefice di un preciso piano criminale.

I sedici racconti che fanno parte di questa raccolta, pur non avendo un apparente filo conduttore, non mancano di un legame reciproco. Ad amalgamarli, la compassione nell’osservare le vicende umane e le relazioni sociali, che, oltre ad essere l’idea ispiratrice dell’autore, ne svela la personale motrice creativa. Ai personaggi non sono attribuiti nomi ma semplici lettere dell’alfabeto, prive di riferimenti. Questo evita possibili condizionamenti e consente al lettore un personale apporto creativo alla definizione dei caratteri. Sono personaggi che appaiono piccoli e spaesati, condizionati da eventi inaspettati e calati in una realtà che è solo parzialmente interpretabile, in mutazione continua e fuori da ogni stabilità. L’autore ha composto i racconti rileggendoli a voce alta, recuperando un’antica usanza ormai desueta, per regolare il respiro e verificare la musicalità, dalla quale la scrittura non dovrebbe prescindere.

Eva è una bambina di indole buona e gentile, che, dopo una fase di chiusura iniziale, riesce a stabilire un buon rapporto con la sua insegnante di sostegno Amalia. Insieme, giorno dopo giorno, si trovano a combattere numerose battaglie: dalle frequenti crisi di rabbia, all’ostilità dei compagni di classe, sino al “muro di gomma” degli altri insegnanti. A ciò si aggiunge il grave sospetto che si voglia contrassegnare la disabilità di Eva come incurabile o, peggio ancora, come semplici capricci, da reprimere 
con severità. Un libro sincero e appassionato, che nasce direttamente dall’esperienza professionale dell’Autrice e offre una testimonianza autentica sul problema dell’integrazione scolastica. Un tema spesso dibattuto tra gli specialisti del settore ma il più delle volte ignorato dal grande pubblico.

La compagna del noto opinionista sportivo Daniele Adani scompare. Non ci sono dubbi: si tratta di rapimento. Il detective Parigi, un tempo di fama ma ormai in totale disarmo, si ritrova, suo malgrado, invischiato nella ricerca della donna e, forse, anche di sé stesso, senza volersi davvero ritrovare. Avrà a che fare con Vanessa Cojocaru, giovane e determinata ispettrice della squadra mobile, guardata in tralice quasi da tutti, poiché appena arrivata, donna, di origine romena e di aspetto minuto. Sullo sfondo, una città che è tutte le città, con personaggi che si credono chissà chi ma in realtà non sono nessuno ed emeriti nessuno che finiscono per avere ruoli decisivi. E mentre un macabro countdown narrativo scandisce i sette giorni che restano da vivere alla rapita, ad entrare in gioco saranno i due calciatori Mario Mandzukic e Radja Nainggolan, notando qualcosa che era fino a quel momento sfuggito a tutti gli altri...

La città di Rosenhaven è distrutta, secondo fonti ufficiali incendiata dalle fiamme per interrompere il dilagare della peste. Un uomo, sfuggito alla tragedia, è stato preso prigioniero ma si rifiuta di parlare. L’impero ha bisogno di risposte e il comandante dei servizi segreti Konrad von Mairpentainer è stato inviato dalla capitale per condurre l’interrogatorio. È noto che nessuno possa resistere ai suoi metodi. Sarà proprio la necessità di raggiungere la verità a ogni costo che lo porterà a disvelare realtà ben più oscure. Un gruppo di sbandati, di cui faceva parte il prigioniero, durante il disastro è fuggito rocambolescamente dalla città trafugando il tesoro del conte Eckbert e una preziosa reliquia. Ma è ancora più fitto il mistero che si cela attorno al simbolo dell’Enanthelios, scomparso per anni e riemerso dall’ombra proprio in questa situazione. Un’antica setta ispirata a tale effige, e dimenticata dall’oblio dei secoli, potrebbe riaffiorare e mettere in pericolo l’esistenza dell’impero stesso.

Una fiaba volutamente pasticciata per descrivere il trasferimento tecnologico e le sue tante attività eseguite o da dover eseguire da parte di ricercatori, imprenditori, villani, startupper, ranocchi e founder. Una trattazione caotica che rappresenta un canovaccio e una lista della spesa per chi vuole appassionarsi a strutturare un’idea tecnologica in impresa senza dimenticare lungo il percorso qualche ingrediente fondamentale.

APPUNTI Rivista della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi Via G. Pecchio, 12 - 20131 Milano Direttore responsabile della pubblicazione Nicola Purgato Redattori Carla Antonucci, Adriana Isabel Capelli, Umberto Cavalli, Laura Ceccherelli, Federica Facchin, Marianna Matteoni, Ilaria Solari Corrispondenti locali Davide Antognoli (Ancona), Alessandro Siciliano (Bologna), Maria Cristina Petralia (Catania), Antonella Terracciano (Milano), Gabriele Grisolia (Napoli), Francesca Manfredi (Padova), Clara Pangaro (Palermo), Giacomo Gherardini (Pisa), Maura Gaudenzi (Rimini), Giada Ceridono (Roma), Vanessa Leone (Torino), Maria Virginia Fabbro (Udine), Emanuela Scattolin (Venezia) Copertina PepSansò Altra copertina A cura della redazione Editing Marianna Matteoni Impaginazione e progetto grafico Carla Antonucci Il contenuto degli articoli pubblicati in Appunti è responsabilità degli autori. Registrazione del Tribunale di Torino n. 51/2016. Per contatti: appunti@slp-cf.it Abbonamenti: Singoli numeri: € 10,00; per membri e partecipanti SLP: € 9,00 Abbonamento (4 numeri annui): € 40,00; per membri e partecipanti SLP: € 35,60

Il costume del teatro occidentale, sin dalla sua origine, ha creato, sedimentato e raffinato, dei linguaggi visivi e poetici specifici, originali, propri ed a se stanti, volutamente diversi rispetto alla realtà coeve e quotidiane del vestire. In questo suo sviluppo, ha anche influenzato con la sua narrazione visiva le altre arti, ma facendosi anche da queste, influenzare. Questo breve saggio, si pone necessariamente come “controstoria”, perché tenta di ripercorrere in modo inedito finora, i 2500 anni di questa storia, focalizzando una questione poetica di fondo: il costume teatrale se non è un semplice vestito della quotidianità, di ordine naturalistico, ma un “apparato visivo” di un rito/spettacolo/sogno è portatore di una re-invenzione o astrazione della realtà. Necessita per la sua narrazione, quindi, necessariamente di categorie non solo storiche o letterarie del vestire ma storico-artistiche, di ordine poetico, artistico, visivo, soggettivo dell’artista, psicomagico, antropologico, decisamente diverse dalla realtà quotidiana e del vestire e proprie solo del “teatrale”, appunto.

In un mondo in continua mutazione, dove incertezze e ostacoli fanno parte della quotidianità, la resilienza si rivela l’arma vincente per affrontare le difficoltà e trasformarle in opportunità di crescita. Questo libro è un viaggio emozionante tra storie vere, esperienze personali e riflessioni profonde, sostenute da ricerche scientifiche che danno corpo e senso a ciò che molti vivono ma pochi riescono a spiegare. Pagina dopo pagina, prende forma una verità semplice e potente: la resilienza non si costruisce da zero, si risveglia. È già nostra. Un invito sincero a guardarsi dentro, a riscoprire la propria forza interiore, e a credere che ogni ferita può diventare origine di trasformazione. Per chi sente il bisogno di rialzarsi. Per chi ha già cominciato a farlo. E per chi vuole capire come.