Pagine d'Arte
Federalismo culturale
Denis de Rougemont
Libro: Libro in brossura
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2012
pagine: 48
"Il pensiero dell'autore si fonda sulla connessione fra le cause del federalismo e della cultura, sulla circolazione delle idee e sulla promozione della diversità contro l'uniformità. Siamo nel 1963 quando Denis de Rougemont ci avverte del rischio di subire emozioni telecomandate." (Dal prologo di Matteo Bianchi)
Osservazioni sul disegno. Il disegno e la voce
Yves Bonnefoy
Libro: Libro in brossura
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2012
pagine: 68
Più che di osservazioni sul disegno, come dice il titolo con estrema semplicità, si tratta di note poetiche sulla lingua essenziale del disegno. La scrittura sensibile di Yves Bonnefoy, condotta sul filo dell'emozione, tocca l'esperienza di Cézanne e Degas, si riferisce ai rami della scrittura di Hollan e cita l'affermazione di Giacometti secondo il quale "il disegno è tutto". "Nella parola, la poesia; e sotto la matita, il disegno" annota l'autore quando stabilisce l'identità del tratto, il segno della poesia e osserva che un quadro senza disegno è come una forma senza vita. La relazione fra la poesia e il disegno è all'origine della riflessione di Yves Bonnefoy secondo il quale la forza poetica della lingua del disegno fa apparire allo sguardo il senso profondo delle cose.
Chardin e Rembrandt
Marcel Proust
Libro: Libro in brossura
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2012
pagine: 48
"Se guardando un quadro di Chardin potete dire a voi stessi: tutto questo è intimo, confortevole, animato come una cucina, aggirandovi in una cucina penserete: tutto questo è straordinario, grande, bello come un quadro di Chardin. Chardin non sarà stato solo un uomo che si sentiva a proprio agio nella sua stanza da pranzo, ma un uomo dotato di una coscienza più acuta il cui piacere troppo intenso, incontenibile, si manifesterà in pennellate dense di materia, in colori che resteranno eterni." Marcel Proust
Alexandre Hollan. L'arbre de Alexandre Hollan
Audrey Bazin, Yves Bonnefoy, Jean P. Léger
Libro: Libro in brossura
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2012
pagine: 64
La nostalgia della bellezza
Raffaele La Capria
Libro: Libro in brossura
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2012
pagine: 56
Si può parlare di "bellezza", in un tempo come il nostro così poco propizio alla contemplazione e così indaffarato in guerre e massacri? La bellezza è roba da esteti, da privilegiati in grado di apprezzarla e godersela - dicono -, non è democratica. "Se si parla di Bellezza si è subito sospettati di kitsch" lo diceva un artista come Balthus. Oggi nessuno sa cos'è la bellezza, e prevale l'opinione corriva e corrente che "è bello quel che piace". Sì, certo, non è facile definire a parole cos'è la bellezza, da quando gli dèi son diventati idee e concetti, metafore e simboli, e non si rivelano più come epifanie. Ma che c'è, distribuita in modi multiformi, sofisticati o mercificati, è senso comune. E che scoprire "quel che piace" sia non proprio così semplice, e in molti casi richieda un senso non comune, su questo non c'è dubbio. "Beauty is difficult". Guardare un'opera d'arte dovrebbe essere una specie di innamoramento, e ci si può innamorare in tanti modi; di un amore intellettuale, sensuale, platonico, cerebrale, contemplativo, eccetera dunque non escludo che anche "capire" può essere una specie di amore. Ma amore dev'essere. E l'amore, anche quello fisico, non vuole troppi pensieri.

