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Pontificio Istituto Biblico

La rilevanza del cristianesimo come paradosso e con-passione. Itinerari teologico-fondamentali in I. Mancini e J. B. Metz

La rilevanza del cristianesimo come paradosso e con-passione. Itinerari teologico-fondamentali in I. Mancini e J. B. Metz

Mariangela Petricola

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 432

Alla base della presente ricerca, agisce una questione importante per la riflessione teologica: il problema, di ascendenza tillichiana, della rilevanza o meno del cristianesimo. Tale questione entra di diritto nella elaborazione della responsabilità apologetica, riflettendosi sulla ancor più decisiva individuazione di uno statuto epistemologico adeguato allo Zeitgeist. Ciò non è indifferente al sapere teologico, perché implica l'attenzione ai contesti e la disponibilità ad un ripensamento di modelli e categorie che sappiamo ridire il novum del messaggio cristiano. Tale sfondo teoretico è il nostro tempo, segnato da modernità multiple e da processi culturali che erodono un immaginario teologico usurato da schemi standardizzati. In questo quadro, le categorie-chiave scelte sono il paradosso e la con-passione. Se la seconda va ascritta al noto teologo J. B. Metz, la prima è espressiva di un grande pensatore italiano, quale è il filosofo I. Mancini. Entrambi pur nella diversità di provenienza e formazione, convergono nell'elaborazione di un luogo teologico attento agli spazi della riflessione filosofica e culturale. Nel tematizzare la rilevanza del cristianesimo per l'oggi, hanno aperto prospettive di ricerca inoltre passabili, che il presente lavoro dottorale ha saputo far emergere con competenza. Lavoro che si presenta come un contributo significativo, capace di far riflettere sull'urgenza di un rimodellamento dell'epistemologia.
28,00

Lonergan's Anthropology Revisited. The next fifty years of Vatican II
37,00

Gesuiti e la Terra Santa

Gesuiti e la Terra Santa

Maurice Gilbert

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 160

Le nostre radici sono a Gerusalemme. Vale per la compagnia di Gesù. E prima di tutto per Ignazio di Loyola. Il suo progetto di stabilire a Gerusalemme una residenza o un collegio venne rifiutato ancora prima di diventare il Generale della Compagnia. Ma ne custodì la speranza poi condivisa con altri gesuiti per quattro secoli, ma invano. Solo dei pellegrini gesuiti all'epoca numerosi - poterono visitare la Città Santa e il paese. Ma si dovette attendere la creazione da parte della Santa Sede di una succursale del Pontificio Istituto Biblico a Gerusalemme, perché alla fine si realizzasse il sogno ignaziano. Mezzo secolo dopo, altri gesuiti operarono in Terra Santa. Tutto ciò è qui raccontato nel minimo dettaglio.
25,00

Il cieco illuminato e i vedenti accecati di fronte alla luce di Cristo. La simbologia visiva in Gv 9

Il cieco illuminato e i vedenti accecati di fronte alla luce di Cristo. La simbologia visiva in Gv 9

Mauro Caurla

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 400

Dai primi secoli fino ad oggi, Gv ha goduto di un'attenzione speciale nella chiesa, sia in ambito catechistico e omelitico, che liturgico e caritativo. Anche questo lavoro si colloca in continuità con tale interesse plurisecolare per la narrazione del cieco dalla nascita, proponendone un analisi esegetica ed un'interpretazione teologica con aspetti originali. Il percorso si snoda in due tappe: nella prima parte si contestualizza la narrazione della guarigione del cieco-nato in riferimento al contesto del QV, specialmente la sezione dei cap. 7-10; si analizza poi, attraverso diversi approcci (analisi semantica, della struttura letteraria, narrativa e pragmatica), il testo di Gv9,1-41 e si sottolineano gli elementi di convergenza emersi da quest'analisi condotta con differenti metodi. La seconda parte (per una teologia del simbolismo visivo in Gv9) ,è strutturata in tre passaggi: anzitutto si ricolloca Gv9 nel contesto della sezione dei cap. 7-10, riletti in chiave temtica, per poter così vedere meglio quale sia il ruolo del capitolo 9; in secondo luogo si considera il contesto storico e culturale del QV, specialmente riguardo alla cecità e alla simbologia visiva giovannea; da ultimo si propone una rilettura teologica della simbologia visiva presente nella narrazione del cieco-nato, mostrandone le diverse dimensioni, ed accennando ad una simbolica visiva per l'intero Vangelo di Giovanni.
28,00

Al di là di ogni pregiudizio. Le trattative per il concordato tra la Santa Sede e il regno dei serbi, croati e sloveni. Jugoslavia e la mancata ratifica (1922-1938)

Al di là di ogni pregiudizio. Le trattative per il concordato tra la Santa Sede e il regno dei serbi, croati e sloveni. Jugoslavia e la mancata ratifica (1922-1938)

Igor Salmic

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 618

Nel 1920 si stabiliscono rapporti diplomatici tra il Regno jugoslavo e la Santa Sede, che portarono, due anni più tardi, all'avvio ufficiale delle trattative concordatarie. Dopo lunghi negoziati si arrivò, nel 1935, alla firma dell'accordo, resa possibile dall'inconsueta investitura, da parte jugoslava, di un negoziatore segreto, mons. Moscatello. Quando giunse il momento di votare per la ratifica (1937), nel parlamento belgradese si sollevarono forti proteste. Il governo, dunque, si vide costretto a ritirare il concordato dall'ordine del giorno. Il presente volume mette in particolare rilievo la posizione della Santa Sede nella questione concordataria, avvalendosi sia delle "nuove" fonti degli archivi vaticani relative al pontificato di Pio XI (accessibile dal 2006) sia di fonti inedite statali, ecclesiastiche e private. Vengono così individuati alcuni elementi importanti, e finora sconosciuti, relativi al periodo "segreto" delle trattative (1933-1935), e alla reazione della Segreteria di Stato in occasione della mancata ratifica del concordato (1937-1938). Il contributo innovativo offerto da questo studio, rispetto alla storiografia esistente, è nell'aver portato alla luce la genesi degli articoli principali del concordato firmato e dimostrato la peculiare rilevanza nel nunzio in Jugoslavia, Ermenegildo Pellegrinetti, nei negoziati bilaterali.
45,00

Il precetto pasquale. La normativa sulla comunione e la confessione annuale (cann. 920 e 989) alla luce della tradizione canonica

Il precetto pasquale. La normativa sulla comunione e la confessione annuale (cann. 920 e 989) alla luce della tradizione canonica

Jan Donhalik

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 480

Lo studio verte sul tema del precetto pasquale, cioè dell'obbligo della Comunione pasquale e della confessione annuale. I due doveri sacramentali, oggi distinti nelle loro formulazioni giuridiche (cann. 920 e 989), risultano uniti dalla loro storia, dalle consuetudini e dalla prassi del popolo cristiano. Considerato che la tradizione canonica è presentata dallo stesso Codice del 1983 come un'importante regola ermeneutica, risulta fondamentale approfondire la conoscenza della dimensione storica della normativa in vigore. Per questa ragione nella dissertazione viene esposta la storia del precetto pasquale: dalle sue radici bibliche e patristiche fino alle due grandi codificazioni del diritto canonico, passando attraverso le decisioni dei concili ecumenici Lateranense IV e Tridentino. In tale prospettiva vengono individuati non solo gli elementi storici e transeunti, ma anche i punti centrali della normativa: l'unità del precetto composto dai due doveri sacramentali da adempiere con scadenza annuale, il valore e la struttura interna di questi obblighi, la tensione e l'interdipendenza tra il livello giuridico e pastorale del doppio comandamento ecclesiale. Ancora ai nostri giorni il precetto pasquale delinea il minimo giuridico della ricezione dei sacramenti dell'Eucaristia e della penitenza, fortificando il profondo legame tra di essi. La rinnovata prassi di "fare Pasqua" risulta anche oggi il momento indispensabile della pedagogia della fede.
32,00

La presenza trasformante del mistero. Prospettiva di teologia spirituale

La presenza trasformante del mistero. Prospettiva di teologia spirituale

Rossano Zas Friz De Col

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 208

Il libro offre una prospettiva della teologia spirituale che raccoglie la ricerca recente in sintonia con i segni dei nostri tempi: l'indiferenza religiosa e, allo stesso tempo, un sentito, anche se diffuso, 'bisogno di spiriutalità'. Sono segni che bisogna raccogliere e reinterpretare alla luce di un nuovo linguaggio. Con questo presupposto, la prospettiva che si presenta è articolata attorno cinque nozioni: presenza, mistero, trascendenza, vissuto e trasformazione. In effetti, la presenza del Mistero, nel vissuto quotidiano della trascendenza, può portare a una effettiva trasformazione interiore. Questa frase sintetizza la prospettiva sviluppata nei cinque capitoli. Nel primo si approfondisce il rapporto tra le cinque nozioni menzionate, mentre nel secondo si cerca, nello sviluppo della teologia spirituale durante il post-concilio Vaticano II, un accordo 'minimo' tra gli specialisti centrato sul vissuto della trasformazione. In questo modo si apre la via al terzo capitolo che pone in dialogo il risultato dei primi due capitoli con le discipline teologiche e umanistiche. Il quarto spiega un metodo di analisi sincronico e diacronico del vissuto della Presenza del Mistero, mentre il quinto e ultimo capitolo stila un'iniziazione a tale vissuto.
19,00

La Parola nel dinamismo ignaziano. L'ispirazione biblica degli esercizi

La Parola nel dinamismo ignaziano. L'ispirazione biblica degli esercizi

Mario López Barrio

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 160

"Le pagine che offro in questo libro sono il frutto della mia personale esperienza, nel tentativo di percorrere il cammino ignaziano, lungo molti anni, ispirato all'ascolto della Parola. Esse, rispecchiano l'esperienza dello stesso Ignazio. La mia è una riflessione sui temi nucleari ignaziani con riferimenti alla Sacra Scrittura e agli Esercizi Spirituali. Alcuni aspetti di Ermeneutica e Antropologia Biblica sono stati aggiunti, per illuminare l'ispirazione scritturistica degli Esercizi Spirituali."
18,00

Studi del quarto convegno RBS. International Studies on biblical and semitic rhetoric

Studi del quarto convegno RBS. International Studies on biblical and semitic rhetoric

Roland Meynet, Jacek Oniszczuk

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 368

Ogni due anni la "Società internazionale per lo studio della Retorica Biblica e Semitica" tiene un suo convegno. Il quarto convegno si è tenuto dal 25 al 27 settembre 2014. Le sei conferenze plenarie e le dodici comunicazioni hanno coperto i diversi campi della ricerca: quattro interventi sui testi del Primo Testamento (dai libri della Genesi, dei Numeri, di Isaia, del Qoèlet), cinque sul Nuovo Testamento (due sezioni di Matteo, tre testi del corpo giovanneo). Oltre i confini della Bibbia, sono stati presentati quattro studi su testi del Corano e uno sul Prologo della Regola di s. Benedetto. Due conferenze sono state consacrate a questioni metodologiche, la prima sul confronto tra analisi del discorso e analisi retorica biblica, la seconda sul perché degli Esercizi di analisi retorica biblica. I nostri convegni non sono riservati a ricercatori e studiosi affermati. Sono invece aaperti agli studenti, non solo di dottorato ma anche di licenza e perfino di primo ciclo. E, cosa ancor più notevole, alcuni di questi studenti partecipano come autori di comunicazioni. È così infatti che si incoraggiano giovani allo studio e alla ricerca. Oltre agli attuali studenti, alcuni degli oratori sonon ex alunni di Teologia biblica, titolari del Dottorato o della Licenza. E questo è un segno inequivoco della fecondità non solo della RBS ma anche della nostra Università.
33,00

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