Primula
Chi ha paura di Caterina? Storia vera della strega di Broni, di un mulino, di una strada e di due fate
Cinzia Montagna
Libro: Copertina morbida
editore: Primula
anno edizione: 2016
pagine: 170
Casati. La visione del classico in uno scultore moderno
Virginio G. Bono, Ferdinando Casati
Libro: Copertina morbida
editore: Primula
anno edizione: 2016
pagine: 60
Grazie agli studiosi Virginio Giacomo Bono e Ferdinando Casati (figlio dello stesso artista), è stato realizzato un prezioso catalogo, strumento utilissimo per tutti gli amanti dell'arte e della cultura. Ambrogio Casati, pittore e scultore, nato a Voghera nel 1897, compie i suoi studi a Brera. Aderisce poi al movimento futurista di Marinetti. Per la formazione della sua personalità artistica, sono fondamentali gli anni trascorsi a Parigi, tra il 1927 e il 1932: lì l'artista vogherese, infatti, incontra esponenti del cubismo e del surrealismo. L'attività di scultore e pittore, oltre che di illustratore, prosegue in Libia dal 1937 al 1942, con una serie di opere di notevole valore documentario e artistico. Continua poi a Voghera nel dopoguerra. Muore nella sua città natale nel 1977.
Le bocce, uno sport vero. Saggi, articoli e racconti
Giorgio Macellari
Libro: Libro in brossura
editore: Primula
anno edizione: 2019
pagine: 80
Una lettura sia per gli appassionati di bocce sia per coloro che, avvicinandosi per la prima volta a questa popolare disciplina, ne potranno scoprire l'incomparabile bellezza e il sempiterno fascino. Oltre a due saggi - il primo dei quali contiene considerazioni filosofiche e psicologiche in merito allo sport boccistico, mentre il secondo riguarda aspetti più prettamente tecnici - l'autore propone qualche articolo "di colore" e alcuni racconti brevi ambientati nel mondo delle bocce. La pubblicazione è inoltre impreziosita da una serie di fotografie (per la maggior parte inedite) relative ai campioni di oggi e a quelli del passato più o meno recente.
Il «pallino» per le bocce. Racconti, aneddoti ed emozioni
Libro
editore: Primula
anno edizione: 2023
pagine: 100
Le Quattro Province a tavola. Storie di tradizioni culinarie
Patrizia Ferlini
Libro
editore: Primula
anno edizione: 2023
pagine: 90
Lo struzzo energetico. Dialogo a distanza tra un'ingegnera e un ammiraglio
Giovanna Gabetta
Libro
editore: Primula
anno edizione: 2023
pagine: 96
Donna non vidi mai. L'equivoco dell'eterno femminino
Della Mirandola Le Piche
Libro: Copertina morbida
editore: Primula
anno edizione: 2022
pagine: 115
"Non c'è più né giudeo né greco, né schiavo né libero, né uomo né donna." Quando mai? L'umanità è ferita, divisa in due alla radice. Eccezioni, mescolanze, stravolgimenti non risolvono il grande malinteso. Si provano a chiarirlo due curiose e loquaci gazze (piche), partendo dalla realtà e dalla finzione, e senza timore di scandalizzare qualche lettore.
Gocce di brividi
Giuliana La Cognata
Libro: Copertina morbida
editore: Primula
anno edizione: 2022
Questo libro racconta in poesie i momenti difficili o belli della vita, quelli di una semplice fruttivendola. La poesia mi ha permesso di vivere una vita parallela. Vi porto con me in un mondo che attraverso i versi ha migliorato il mio viaggio.
Sanitarium. Il crepuscolo dei Van Pelt
Federico Corti
Libro: Copertina morbida
editore: Primula
anno edizione: 2022
Ai primi del Novecento, nello Stato del New Jersey, la benestante famiglia Van Pelt - formata da Joshua, Dorothea, Lodevijk e Clara - attraversa un periodo di prosperità, dedicandosi all'allevamento e alla vendita di capi di bestiame. L'arrivo improvviso e inaspettato di Hendryk, fratellastro di Joshua, sconvolge l'idilliaca realtà. Da quel momento, una serie di drammatici eventi muterà per sempre la vita della famiglia Van Pelt e, soprattutto, della giovane e graziosa Clara. Un dramma che resterà avvolto nel mistero finché, un giorno...
Figlio di nessuno
Enzo Alfretti
Libro: Copertina morbida
editore: Primula
anno edizione: 2022
Dario è figlio della "strega" e di nomen nescio. Impara presto a preservarsi dal conto che la sorte, avara e severa, gli presenta fin dalla nascita. Si isola e si fortifica, diventa parte integrante di quella montagna che è madre e matrigna; ne assume il ruolo di frutto arido e lucido. Sarà tanto abile nel valutare circostanze e persone, quanto costante nel perseguire risultati e progressi. Nell'avvicendarsi di eventi e colpi di scena che lo vedranno migrante in terra peruviana e poi di ritorno nei luoghi d'origine, sarà lui a decidere i destini, le frequentazioni, gli allontanamenti, le sparizioni e gli affetti che accompagneranno ogni attimo della sua vita. Sarà lui la mano che fermerà fastidi e pericoli ritenuti d'intralcio ai progetti così tenacemente prefissati. Si renderà impermeabile a ogni emozione, valuterà vendette e ripicche, sfidando la legge fino all'apice di una scalata che per la sua condizione originaria pareva davvero impossibile. Dopo aver raggiunto ogni scopo e perfino un certo equilibrio affettivo, quando le ombre e il peso delle azioni passate sembreranno aver portato una giustificazione a tutto, la fine arriverà inesorabile. Il destino non gli lascerà il tempo per un declino lento. Riaffioreranno gli spettri a pesare come macigni, visioni folli di un padre mai avuto e di rapporti troncati, fino alla tragica girandola finale in cui ogni fantasma compare in un vortice di pazzia che gli sarà fatale.
Il tesoro del lago Turkana
Roberto Czeppel
Libro: Copertina morbida
editore: Primula
anno edizione: 2022
Robert Swicher è un biologo: fa il ricercatore di nuove specie. Conosce in Africa Anna Zani, una bella ragazza che fa l'interprete. Da questo loro primo incontro nascerà un'avvincente storia d'amore, con lo sfondo dei magici scenari di un'Africa carica di ammaliante natura, dove avventura e intrighi pericolosi si intrecciano con altri personaggi, alcuni dolci e carismatici, altri malvagi.
Oltre... Po. Le 4 stagioni
Roberto Czeppel
Libro: Copertina morbida
editore: Primula
anno edizione: 2022
"Sono un entomologo: faccio il ricercatore di nuove specie, quelle che non sono state ancora descritte; le studio, do loro un nome scientifico e le pubblico sulle riviste specializzate. Ho viaggiato nei cinque continenti visitando foreste, deserti e montagne; ma, una volta finita la spedizione, il ritorno nella metropoli milanese, dove vivevo sino a qualche anno fa, mi creava insofferenza. Era brutto, infatti, ritrovarsi nel caos del traffico cittadino, con il suo inquinamento, ed essere inoltre privato di quegli spazi naturalistici tali da compensare tutto ciò che mi aveva circondato durante i viaggi. Con un pizzico di fortuna, ho trovato a poco più di un'ora da Milano, città alla quale comunque devo molto, un ex borgo contadino dove ancora la natura regna ancora sovrana. Il piccolo paese dove ora risiedo è una frazione di Borgo Priolo, situata nei contrafforti collinari dell'Oltrepò Pavese. Qui le stagioni si susseguono con quei ritmi immutati che permettono di godere ancora del fascino naturale di un bosco. Profumi, colori, fiori, animali selvatici, tramonti che spaziano senza l'occlusione del cemento edilizio: sembra di essere immersi in tempi passati, quando la natura incideva fortemente nel paesaggio senza snaturarlo. Anche se con toni più discreti, l'impressione è quella di essere circondati da un panorama esotico. Affacciandomi dalla terrazza di casa, o percorrendo i diversi sentieri lungo le colline che circondano il piccolo borgo, ho cercato di immortalare, con la macchina fotografica, tutti i passaggi delle stagioni, fissandone le immagini più rappresentative: i magici colori dell'autunno che attingono a un'infinità di sfumature; la contrastante bellezza di un temporale estivo coronato dall'arcobaleno; il bianco purissimo della neve che dà origine a un paesaggio simile a un presepe; la miriade di fiori che in primavera, come pietre preziose, si incastonano nel verde esuberante dei prati; e, infine, la presenza costante di animali selvatici che, con i loro richiami, arricchiscono e completano questo meraviglioso acquerello, comunicando la sensazione di assistere, dal vivo, a uno splendido documentario naturalistico. Ora, quando torno dai miei viaggi, non ho più l'angoscia del rientro; so che mi attende una valle incantata: quella che io chiamo, con un pizzico di nostalgia, "la mia piccola Africa"."