Quattroventi
Metodi e ricerche per l'orientamento scolastico
Giovanni Battista Flebus
Libro: Libro in brossura
editore: Quattroventi
anno edizione: 2004
pagine: 174
Introduzione alla filosofia di Giordano Bruno
Icilio Vecchiotti
Libro
editore: Quattroventi
anno edizione: 2000
pagine: 308
Appunti di economia aziendale
Mauro Paoloni
Libro
editore: Quattroventi
anno edizione: 2001
pagine: 104
Origini della presenza Clariana a Casteldurante nelle sue fonti
Libro
editore: Quattroventi
anno edizione: 2024
pagine: 132
Per un omaggio a Carlo Bo
Libro: Libro in brossura
editore: Quattroventi
anno edizione: 2022
pagine: 272
Scritti di Carlo Bo (a cura di Galliano Crinella) con il testo critico di Paolo Di Stefano e l'opera di Tullio Pericoli, Carlo Bo.
Il Cardinal Bessarione Abate a Casteldurante e Federico da Montefeltro
Libro: Libro in brossura
editore: Quattroventi
anno edizione: 2022
pagine: 216
Catalogo della Mostra allestita nel Palazzo Ducale durantino per le celebrazioni dei seicento anni dalla nascita di Federico duca di Urbino e Conte di Casteldurante. Mostra che rievoca l'amicizia culturale e politica tra il Duca Federico (1420-1482) e il Cardinal Bessarione che è stato Abate a Casteldurante (dal 1445 al 1468). Presentazione di Marco Ciccolini e Nicola Tallarini.
Quello che so chine su carta
Paolo Annibali
Libro: Libro in brossura
editore: Quattroventi
anno edizione: 2021
pagine: 54
«Non so che cosa mi abbia trascinato fin qui, fino alla soglia dell'esistenza nella quale gran parte delle cose è diventata opaca fino ad essere indecifrabile. Ricordi, amicizie, amori, con l'età e la distanza, non appena mi inoltro lungo le vie dell'anima, una confusione adolescenziale pare domini su tutto. Sento ancora vivo il periodo dell'adolescenza da dove attingo spesso le idee per il mio lavoro attuale. Penso: potevo essere qualsiasi cosa, potevo intraprendere qualsiasi strada, ero in mare aperto! Ora gli orizzonti sono più brevi, e mi accorgo che la scelta dell'arte è stata la più impervia, ma anche la più necessaria. Oggi il mio lavoro è per me come un legno a cui un naufrago riesce ad aggrapparsi. L'arte è la mia preghiera quotidiana, un affannoso dialogo con me stesso, una continua ricerca nelle piaghe della mia esistenza. L'artista non è un prediletto della vita, ma è chiamato, come tutti, alle tribolazioni quotidiane: fare e disfare con costante insoddisfazione, ogni giorno chiedersi: chi me lo fa fare? L'arte pretende un continuo duello, una fede incrollabile nelle proprie capacità, una grande disciplina. Non è permesso fermarsi, si rischia una crisi di identità e di motivazioni. L'arte impone fedeltà. Più che mai, penso al mondo classico non come ad un eden malinconicamente perduto, ma come luogo del ritorno al nostro essere più profondo. Certo oggi non sono più proponibili quelle forme storiche e nemmeno l'ethos che le ha generate, ma in me rimane ancora quella severità di intenti, il rigore formale, tutto ciò che possiamo chiamare i valori essenziali dell'opera d'arte...» (Paolo Annibali)
Ubaldini. Signori degli Appennini
Libro: Libro in brossura
editore: Quattroventi
anno edizione: 2021
pagine: 115
«La mostra "Ubaldini. Signori degli Appennini", promossa dal Comune di Apecchio, rappresenta non solo la prima importante mostra d'arte che si tiene nel paese, ma anche la prima mai realizzata su questa nobile stirpe. Si può ben dire che questo progetto è stata un'avventura ambiziosa, in quanto tutto era da costruire e l'emergenza sanitaria che ha investito il mondo intero ha causato modifiche e rimandi, ma non ha fermato l'entusiasmo che ha contraddistinto ogni collaboratore. Ciascuno è stato realmente mosso dal desiderio di riscoprire questa storia, che di fatto rappresenta l'essenza del territorio che ne è stato teatro. Si è scelto Palazzo Ubaldini, in quanto residenza della famiglia e sede naturale atta ad ospitare le pregevoli opere giunte da tutto il territorio e da privati. Per la prima volta dopo secoli le stanze si sono trovate ad accogliere nuovamente le collezioni Ubaldini. Per questa mostra si è scelto di realizzare un allestimento sobrio che lasciasse parlare le opere, le vere testimoni narranti. Gli Ubaldini dunque, stirpe di origine gotica giunta nella penisola italiana al tempo della guerra tra l'Impero bizantino e gli Ostrogoti (535 - 553) e stanziatasi nell'Appennino toscano, giunse ad abitare nelle zone di Apecchio già dalla fine del Duecento. Ne ottenne il titolo comitale nel 1514 e lo detenne fino al 1752 con la morte dell'ultimo conte Federico II. Il loro apporto fu di natura economica, in quanto famosi capitani di compagnie composte da valorosi soldati provenienti dall'Appennino, ma anche culturale. Negli ultimi anni il mondo della ricerca si è occupato di riportare alla luce e studiare i personaggi e gli eventi in cui sono stati protagonisti. La loro storia infatti era rimasta in ombra nella tradizione storiografica a causa della damnatio memoriae subita da Ottaviano Ubal-dini, uno dei più illustri esponenti. In realtà le personalità della famiglia hanno partecipato agli eventi più importanti del Medioevo e del Rinascimento italiano. L'obiettivo di questa mostra è stato quindi quello di raccogliere gli ultimi studi fatti in merito per ritracciare la storia, ricostruendone i tratti salienti e dando voce ai personaggi che hanno segnato le fasi di svolta dell'ascesa della casata ed il suo ruolo nella storia italiana. Si è lavorato al fine di ricostruire il contesto in cui la famiglia ha vissuto il suo periodo di massimo splendore dando voce alle personalità più pregevoli, attraverso una raccolta di testimonianze artistiche...» (Dall'Introduzione di Elisabetta Carlino)
Diario di Francesco Maria II della Rovere
Libro: Libro in brossura
editore: Quattroventi
anno edizione: 2021
pagine: 306
Poesia dello sguardo. Opere fotografiche 1972-2019
Giorgio Cutini
Libro: Libro in brossura
editore: Quattroventi
anno edizione: 2020
pagine: 243
«Sono personalmente attratto da una fotografia di ricerca, del pensiero, del sentimento e della poesia. Le mie immagini non vogliono essere documento ma invenzione, o meglio, espressione di mie emozioni comunque sempre positive. Ciò che più conta non è la realtà fissata nella fotografia ma l'emozione suscitata, la capacità di impadronirsi di un aspetto poetico, immaginario, di recuperare un Frammento di tempo e sintetizzare tutto ciò nell'immagine.»
Il «Chi è?» sentinate. Sassoferraresi nella storia '300-'400-'500
Libro: Libro in brossura
editore: Quattroventi
anno edizione: 2020
pagine: 237
«Posto che sia possibile parlare di Bartolo "senza bartolismo", come anche recentemente si è suggerito, stimando che una conoscenza genuina di Bartolo sia possibile solo accostandosi alla sua personalità liberi dall'influenza della storiografia giuridica ottocentesca, creatrice di uno stereotipo che confina Bartolo e il suo insegnamento in un'astratta ed antistorica contrapposizione con l'umanesimo giuridico, è fin troppo ovvio che di Bartolo, in quanto iniziatore di una tradizione giuridica che ha determinato i modi di pensare e creare il diritto fino all'epoca delle codificazioni, non si possa parlare se non ricordando che la sua opera ha improntato di sé un'epoca intera della vita dello spirito.»