Skira
La Tour. L'Europa della luce
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 367
Milano, Palazzo Reale, 7 febbraio – 7 giugno 2020. Pubblicato in occasione della prima mostra in Italia dedicata a Georges de La Tour, il volume documenta l’opera di questo sorprendente protagonista della storia artistica europea e, attraverso mirati confronti tra i capolavori del maestro francese e quelli di altri grandi del suo tempo, offre una nuova riflessione sull’arte di dipingere dal naturale e sulle sperimentazioni luministiche, affrontando i profondi interrogativi che ancora avvolgono l’opera di questo misterioso artista. La pittura di Georges de La Tour è caratterizzata da un profondo contrasto tra i temi “diurni”, crudamente realistici, che mostrano un’esistenza senza filtri, con volti segnati dalla povertà e dall’inesorabile trascorrere del tempo e i temi “notturni” con splendide figure illuminate dalla luce di una candela: modelli assorti, silenziosi, commoventi. Un potente contrasto tra il mondo senza pietà dei “diurni” e la compassionevole rappresentazione delle scene “notturne”, tra brutale realismo e delicata spiritualità. Tra i capolavori del maestro, provenienti da alcune delle più grandi istituzioni internazionali, spiccano la commovente intensità emotiva della "Maddalena penitente" (1635-1640 circa), il crudo realismo tela raffigurante "La rissa tra musici mendicanti" (1625-1630 circa), l’austerità tragica ed emblematica del "Suonatore di ghironda con cane", l’intimità domestica dell’"Educazione della Vergine" (1650 circa), il gioco di contrasti di "Giobbe deriso dalla moglie" (1650 circa) e gli intensi effetti chiaroscurali del "Giovane che soffia su un tizzone" (1640 circa). I capolavori del maestro sono affiancati da una ventina di splendide opere di artisti coevi come Paulus Bor, Jan Lievens, Throphime Bigot, Frans Hals con due magnifici ritratti di evangelisti, Jan van Bijlert, Gerrit Van Honthorst, (conosciuto in Italia come Gherardo delle Notti), Adam de Coster e Carlo Saraceni. Il volume presenta i contributi di Francesca Cappelletti, Pierre Rosenberg, Jean-Pierre Cuzin, Gail Feigenbaum, Dimitri Salmon, Gianni Papi, Rossella Vodret con Giorgio Leone, Carlo Giantomassi e Donatella Zari, Matteo Mancinelli, Manfredi Merluzzi e il catalogo delle opere suddiviso in sezioni (Maddalena alla luce della candela; Gli “Apostoli” di Albi e le nuove immagini dei santi; Dopo Caravaggio; Gli inganni del realismo; Una povertà monumentale; Dipingere la notte; “Un San Sebastiano di notte”; La realtà della solitudine; Le altre opere).
Georges de La Tour
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 191
"'Maestro Georges de La Tour, pittore [...] si rende odioso alla gente per la quantità di cani che alleva, tanto levrieri quanto épagneuls, come se fosse il signore del luogo; caccia le lepri fra le messi, rovinandole e schiacciandole'. Questo, il solo giudizio su La Tour che ci sia giunto dai suoi contemporanei. Dove scoprire l’artista che dipinse il Giobbe o il San Sebastiano? Gli archivi hanno tramandato oltre un centinaio di documenti che lo riguardano; documenti che stabiliscono alcuni punti fissi, ma che non possono renderne la psicologia. La nascita di un figlio, l’affitto di una casa, la cessione di una rendita, una firma il giorno in cui un vicino dà in sposa la figlia o prende a prestito qualche staio di grano: moneta spicciola, in un tempo in cui tutto avviene davanti al notaio o al parroco. Ma nessuna lettera, nessuna confidenza di un appassionato d’arte o di un amico. Dobbiamo immaginare La Tour partendo da quelle poche sgradevoli righe." (dalla presentazione di Jacques Thuillier)
Peterzano. Tra Tiziano e Caravaggio
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 360
La singolare parabola di Simone Peterzano (Venezia, 1535 circa - Milano, 1599) è segnata da quella di due protagonisti della pittura europea: Tiziano Vecellio, suo maestro a Venezia, e Michelangelo Merisi, il Caravaggio, suo allievo a Milano. Chiamato dal destino a fare da anello di congiunzione tra due personalità così eminenti, Peterzano ha giocato, anche per questa ragione, un ruolo cruciale nella pittura del secondo Cinquecento in Italia settentrionale. Il suo percorso lo vede formarsi a Venezia, tra le licenziose favole mitologiche dei grandi coloristi di quella scuola, e poi trovare il successo a Milano, negli anni severi della peste, della riforma di Carlo Borromeo e delle sperimentazioni naturalistiche che avrebbero aperto il campo a Caravaggio. Il volume consente di seguire i coraggiosi mutamenti del suo stile in quel frangente centrale per la storia culturale e politica dell'Italia che si apre all'indomani del Concilio di Trento. Pubblicata in occasione della grande mostra a lui dedicata, la monografia presenta i contributi di Simone Facchinetti, Francesco Frangi, Paolo Plebani, Maria Cristina Terzaghi, Christophe Brouard e Mauro Pavesi, il catalogo delle opere suddiviso in sei sezioni ("Titiani alumnus": la giovinezza veneziana di Peterzano; Peterzano e la pittura profana nella Venezia di Tiziano; Angelica e Medoro: una favola ariostesca per Gerolamo Legnani; Peterzano e la pittura a Milano nell'età della Controriforma; Peterzano disegnatore; Gli esordi di Caravaggio a Roma). Seguono l'Atlante fotografico dei cicli pittorici e le sezioni dedicate ai Restauri e alle Ricerche d'archivio con i saggi di Delfina Fagnani, Stefano Volpin, Sergio Monferrini, oltre alla biografia di Peterzano, al regesto (di Gianmario Petrò), alla bibliografia e al progetto di allestimento della mostra (Mauro Piantelli con Madalena Tavares De8_Architetti).
Gabriele Basilico. Metropoli. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 224
Considerato tra i più autorevoli interpreti della fotografia contemporanea, Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013) è probabilmente il fotografo di paesaggi urbani più conosciuto al mondo. "Metropoli" raccoglie alcuni dei capitoli più significativi della produzione di Gabriele Basilico, dalla prima importante raccolta Milano. Ritratti di fabbriche, seguita da Beirut fotografata nel 1991 e nel 2011, dalle Sezioni del paesaggio italiano del 1996 sino alle ultime vedute di città realizzate in tutto il mondo. "Metropoli" può essere considerato la sintesi del pensiero di Basilico: "Fotografare la città non vuol dire scegliere le migliori architetture e isolarle dal contesto per valorizzare la loro dimensione estetica, compositiva, ma vuol dire per me esattamente il contrario. Cioè mettere sullo stesso piano l'architettura colta e l'architettura ordinaria, costruire un luogo della convivenza, perché la città vera, la città che mi interessa raccontare, contiene questa mescolanza tra eccellenza e mediocrità, tra centro e periferia, anche nella più recente ricomposizione dei ruoli: una visione dello spazio urbano che, con un po' di retorica, una volta avremmo definito democratica". Pubblicata in occasione della mostra romana, la monografia presenta i contributi di Roberta Valtorta, Marc Augé, Luca Doninelli, Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia.
Giovanni Rizzoli. Canto liquido
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 248
Questa grande monografia ripercorre la ricerca artistica di Giovanni Rizzoli, dalle sue prime opere alla fine degli Ottanta fino alle sue più recenti creazioni. Esponente di punta della generazione degli artisti degli anni Novanta, Giovanni Rizzoli esprime il suo universo creativo in sculture, dipinti e disegni dalla forte potenza lirica ed evocativa. Il suo lavoro è una costante riflessione - modulata attraverso una varietà di linguaggi espressivi - sulla storia dell'arte e sulla necessità di essere attuale, di cogliere lo spirito del tempo. L'attenzione verso i dettagli, la scelta mai casuale dei materiali, lo studio di forme e fonti iconografiche sono alcune delle caratteristiche della ricerca di Rizzoli, motivata dall'impulso a ridefinire il linguaggio artistico contemporaneo. L'esplorazione di nuove possibilità plastiche si unisce nell'opera di Rizzoli alla poesia e allo stupore che l'artista scopre davanti alla bellezza. Il tempo e l'infinito, il piacere e il dolore, la fede e la conoscenza, eros e thanatos, concetti filosofici si trasformano in immagini a volte dolenti a volte gioiose cariche di riferimenti, in forme riconoscibili ma spesso con tratti immaginari. Parallelamente alla ricerca scultorea, dai primi anni Novanta Rizzoli ha affiancato quella che definisce pittura oggettiva, una serie di "dipinti" astratti realizzati con l'impiego della flebo su imbottiti di tessuto. La monografia comprende un approfondito saggio critico di Bruno Corà e contributi di Tommaso Trini, Werner Meyer, Renato Polacco, Marco Meneguzzo e Ilaria Porotto.
Private sitting. Ediz. italiana e inglese
Gianluca Fontana, Denis Curti, Antonio Mancinelli
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 192
"Private sitting" è un progetto che Gianluca Fontana ha intrapreso per oltrepassare un limite, per tentare di superare il confine tra la persona e il personaggio e indagarne attraverso l'obbiettivo le emozioni: piccoli scarti, momenti di incertezza, di gioia liberatoria e di introspezione. Ogni scatto è la somma di precise rinunce: nessun truccatore o parrucchiere, niente abiti di scena, pochissime luci, fondali neutri e nessun altro sul set. Gianluca Fontana è stato capace di creare uno spazio intimo e di restituire il senso della sfida che questo progetto contiene. I suoi soggetti hanno saputo cogliere l'opportunità di far parte di una galleria di ritratti che raccoglie e riassume le esperienze autoriali più rilevanti della fotografia contemporanea. Un lavoro iniziato cinque anni fa e che nel tempo ha visto coinvolte quindici donne (Alessandra Mastronardi, Ambra Angiolini, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Cristiana Capotondi, Giulia Elettra Gorietti, Isabella Ferrari, Kasia Smutniak, Margareth Madè, Marta Gastini, Matilde Gioli, Miriam Dalmazio, Tea Falco, Valeria Bilello e Vittoria Puccini), che certamente conoscono i "trucchi estetici" di una fotografia sempre più mondana e che qui si sono lasciate ritrarre senza "effetti speciali".
Lorenzo Lotto. Gli affreschi dell'Oratorio Suardi a Trescore
Francesca Cortesi Bosco
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 183
Lo straordinario ciclo di affreschi di Lorenzo Lotto riprodotto nei minimi dettagli attraverso particolari 1:1 che permettono di ammirare questo capolavoro dell'arte molto da vicino Nel 1524 il conte Giovan Battista Suardi commissiona a Lorenzo Lotto la decorazione dell'oratorio privato, annesso alla villa di famiglia a Trescore Balneario (Bergamo). Il ciclo di affreschi raffiguranti le "Storie delle sante Barbara, Brigida d'Irlanda, Caterina d'Alessandria e Chiara" appartiene al periodo più felice della vicenda artistica del Lotto, quello del soggiorno bergamasco, e segna un momento centrale dell'attività dell'artista: nelle sapienti soluzioni compositive e spaziali e nella straordinaria vivacità e immediatezza delle scene, il Lotto rivela in maniera esemplare le proprie doti di eccezionale narratore che riesce a conciliare i complessi significati teologici e dottrinali con il naturalismo di gusto lombardo, in una originale sintesi tra episodi religiosi e aneddoti quotidiani, tra drammatica teatralità e realismo domestico. Il volume, che documenta e analizza l'intero ciclo decorativo, risulta così uno strumento per la conoscenza e comprensione di una delle opere più significative e complesse di Lorenzo Lotto.
Gabriele Maquignaz. La porta dell'aldilà. Ediz. italiana, inglese e francese
Autori vari
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 176
La nuova dimensione dell'arte dell'originale maestro contemporaneo che da sempre rielabora il concetto di forma-volume-tempo-spazio in scultura e pittura. "Un giorno, seduto sotto il Cervino, guardando davanti a me, perso nel vuoto ho una grande intuizione: mi accorgo che lo spazio non basta più. L'arte necessita di un'evoluzione, oltre lo spazio, oltre il tempo, oltre l'universo e oltre l'infinito. Solo con la creazione della 'Porta dell'Aldilà' ho messo le basi per una nuova arte. Creo una connessione perpetua tra lo spazio-tempo e l'aldilà attraverso un taglio codificato e ragionato nell'arte. Per la prima volta supero il limite dello spazio e dello Spazialismo. Devo guardare lo spazio da fuori, da un'altra dimensione, quella spirituale dell'aldilà. La tela e il taglio, codificato e ragionato, diventano per me il supporto e l'azione per andare nella nuova dimensione spirituale permettendomi di superare e uscire dalla dimensione spaziale e temporale. Supero in via definitiva il limite dello spazio-tempo nell'arte. Apro attraverso la 'Porta dell'Aldilà' il varco tra la dimensione conosciuta spaziale-temporale e quella spirituale dell'Aldilà. Ricerca, innovazione ed intuizione mi hanno permesso, per la prima volta nell'arte, di operare nelle tre dimensioni: spazio-tempo-aldilà." (Gabriele Maquignaz). Con testi di Philippe Daverio, Guido Folco, Elvira D'Amicone, Luigi Vigna, Giorgia Cassini, Maurizia Tazartes, Francesco Santaniello, Paolo Turati.
Fiori all'occhiello. Presenze artistiche nel XX secolo da Boccioni e Marasco ai contemporanei
Tonino Sicoli
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 96
Benché l'identità culturale calabrese sia stata penalizzata per molto tempo dall'emigrazione intellettuale e dall'assenza di fenomeni significativi in loco, in Calabria sono nati artisti che, pur venendo spesso da situazioni difficili e di emarginazione, hanno fatto sentire la loro presenza nelle vicende italiane e internazionali del Novecento. A partire dal futurismo, che ha avuto tra i suoi protagonisti Boccioni, nato a Reggio Calabria, e altri due artisti calabresi come Marasco e Benedetto, fino alle innovazioni radicali di figure come Rotella, alla svolta culturale dei postmeridionalisti e alle sperimentazioni linguistiche degli ultimi decenni, in cui si nota un'interessante dialettica tra la conoscenza e la valorizzazione del proprio territorio e l'identità aperta dell'artista contemporaneo, che pratica un consapevole nomadismo mentale e fisico. Su tutte queste vicende Tonino Sicoli, critico militante e direttore di un museo ventennale e intraprendente come il MAON di Rende (CS), ha scritto puntualmente, con un taglio giornalistico, analitico e documentario, molti saggi che in questa antologia raccolgono venticinque profili critici su rappresentativi artisti "fiori all'occhiello" della Calabria. Prefazione di Bruno Corà.
Silvia Camporesi. Circular view
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 64
Pubblicato in occasione dell’esposizione bolognese promossa da Hera S.p.A., il volume racconta l’evoluzione mensile dei lavori di costruzione dell’impianto di biometano a Sant’Agata Bolognese, in provincia di Bologna, cogliendo le peculiarità architettoniche di quegli edifici. Per dodici mesi l’artista ha visitato regolarmente l’impianto, documentando la progressiva evoluzione e i cambiamenti della complessa struttura che, a partire dai rifiuti urbani, ha l’obiettivo di produrre combustibile rinnovabile. Come scrive il curatore Carlo Sala, “le immagini che compongono la serie 'Circular View' (2018-2019) di Silvia Camporesi sono l’intreccio tra una visione prettamente documentaria e la dimensione evocativa che l’artista ha voluto imprimere al luogo. Una parte degli scatti presenta la morfologia architettonica del complesso che, come un organismo, sta mutando per trovare una sua forma definitiva tra elementi industriali spiraliformi e circolari dai tratti sinuosi che nelle fotografie sembrano travalicare la loro natura funzionale per assurgere a pura forma estetica”. Come ci insegna l’opera di Silvia Camporesi, la bellezza affiora dappertutto, figlia dello sguardo che ne va in cerca e, con pazienza, riesce a coglierla nei termini di un controcanto vibrato da forme, strutture, oggetti, materie e materiali. Non si tratta, d’altronde, di una bellezza generica: nel luogo stesso in cui l’economia conquista la sua più compiuta circolarità, gli scatti dell’artista trovano – in coerenza – pieghe, volte e curvature, restituendoci sul corpo vivo delle cose il gesto archetipico di una cura avvolgente, attraverso la quale – ogni giorno – ridiamo valore a qualcosa che altri, forse, chiamerebbero rifiuto e da cui noi, invece, ricaviamo biometano e compost. Nel percorso artistico realizzato dall’autrice, capace di coniugare estro della creazione e umiltà dell’ascolto, si lasciano apprezzare non solo vedute ampie e panoramiche ma anche gli effetti di una presa minuta, calata con garbo negli interstizi di una mansione, fra i dettagli di un piano d’appoggio e gli indicatori di qualche valvola.
Francesco Arena, 5468 giorni
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 272
Il volume racconta le tappe più significative di due decenni di carriera dell'artista attraverso oltre sessanta opere. "5.468 giorni" sono quelli che intercorrono tra le date della prima e dell’ultima opera di Francesco Arena documentate in questa monografia. Il libro raccoglie una selezione di oltre sessanta opere realizzate da Francesco Arena dal 2004 al 2019, oltre ai due testi critici di Vincenzo De Bellis (curatore e direttore associato dei programmi del Walker Art Center di Minneapolis) e Jacopo Crivelli Visconti (curatore della 34 Biennale di San Paolo). Questi saggi analizzano i temi fondamentali della ricerca dell’artista come il rapporto tra l’uomo e il tempo e di come questo condizioni gli spazi nei quali viviamo. La monografia è completata da una conversazione tra Francesco Arena e Ines Goldbach ("Perduto nel significato") e dalle schede tecniche di tutte le opere, corredate di immagini e brevi testi redatti direttamente dall’artista. Formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi, 1978) vive e lavora a Cassano delle Murge in provincia di Bari e da lì si confronta con la storia generando forme scultoree essenziali e metaforiche. La sua ricerca si muove spesso lungo due binari – quello della storia collettiva, in particolare nazionale, e quello della storia personale – che formano due linee che si toccano, si sovrappongono, si incrociano. Nelle sue performance, installazioni e sculture, la cronaca “in-forma” gli oggetti, siano essi oggetti del quotidiano – agende, sigari, mobili da salotto – o realizzati con materiali tradizionali della scultura (marmo, ardesia, bronzo).
Ducati corse 2019. Official yearbook. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 208
Il volume ufficiale Ducati Corse della stagione sportiva 2019. Anche il 2019 è stato un anno di vittorie e di successi per Ducati. In MotoGP i momenti più emozionanti della stagione sono stati sicuramente le vittorie di Andrea Dovizioso in Qatar e in Austria, e quella indimenticabile di Danilo Petrucci al Mugello. L’anno si chiude con diciassette podi, ottenuti con tre piloti differenti, che rappresenta il miglior risultato come presenza sul podio dal 2007, a conferma che il lavoro degli ingegneri di Ducati Corse ha prodotto una delle moto più competitive in MotoGP. Nel Mondiale Superbike la Panigale V4 R, al suo esordio nel campionato per moto derivate di serie, ha dimostrato un eccezionale livello di competitività evidenziato dalle diciassette vittorie di Bautista e Davies durante la stagione. A queste si aggiungono il dominio nel Campionato Britannico Superbike (BSB), con Redding, Brookes e Bridewell nelle prime tre posizioni in classifica, e la vittoria di Michele Pirro nel Campionato Italiano di Velocità (CIV). I momenti più emozionanti della stagione sportiva appena conclusa vengono raccontati nelle pagine di questo volume fotografico che coglie l’essenza di Ducati, rispecchiando il prestigio di un marchio che ha fatto la storia della MotoGP scrivendone i capitoli più avvincenti. Grazie alle immagini dei più fotografi di gara, ogni ducatista sarà felice di rivivere, circuito dopo circuito, i momenti più entusiasmanti di questo indimenticabile anno in attesa della prossima, straordinaria stagione.

