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Aneddoti, racconti, curiosità, statistiche.

Ancora un'inchiesta del Commissario Giunti che a Vicenza, questa volta, si muove in una provincia lacerata e attonita per il fallimento della banca locale. Il suo obiettivo rimane sempre quello: garantire, laddove la giustizia per le sue lungaggini burocratiche non adempie al proprio ruolo, il ripristino della verità, talvolta andando non proprio a braccetto con le regole. La sua squadra, i Celtics, cementata nell'amicizia e nella solidarietà da un passato comune sui campi da basket, lotterà contro il potere, l'arroganza e il senso di onnipotenza dipanando, pagina dopo pagina, il limite ultimo dell'inganno e a perseguirlo come merita.

Giuseppe de Concini ha trascorso parte della sua adolescenza in Africa. In questo continente ha ambientato un ciclo di romanzi in cui storie e personaggi sono evocati dalla sua esperienza personale. La trilogia, iniziata con "Il pastore di Amber" (2011) e continuata con "Il pianto del cobra" (2014), vede in questo romanzo, "Morire per niente", il termine di un percorso nel quale il protagonista ha inteso raccontare al lettore la malìa di un continente la cui realtà accosta allo splendore miseria, sofferenza e morte come parti stesse del quotidiano. In "Morire per niente" la protagonista assoluta è ancora una volta l’Africa, in particolare la Somalia dei primi anni Ottanta, nella quale la vita è innervata dall’inutilità del dolore e della morte che, come file rouge che tutto tiene, connette le storie narrate.

Vicenza, luglio 1986: la terza D conclude con gli esami di maturità la propria avventura al liceo classico Antonio Pigafetta. Lago di Garda, maggio 2016: la gita organizzata per i trent'anni dal diploma diventa l'occasione per un revival, una sorta di ripasso delle stagioni andate, ma insieme il pretesto per raccontarsi un po' il presente, coi suoi spunti buoni pure per qualche riflessione in bilico tra il serio e l'ironico sulle esistenze variopinte dei ritrovati amici. Le vicende narrate sono davvero accadute, così come sono reali tutti i personaggi menzionati nella storia. Di alcuni di loro, per ragioni diverse, anche i media a livello nazionale hanno avuto motivo d'interessarsi in epoche più o meno recenti. Pur non trattandosi di un'opera di fantasia, è plausibile immaginare che questo gruppo di ragazzi d'un tempo abbia almeno finora probabilmente interpretato la propria vita alla stregua senz'altro d'un romanzo. Con finale ancora tutto da scrivere.

Un noto professore tedesco, uno dei massimi esperti di arte italiana viene ucciso in circostanze misteriose in un albergo di Vicenza. Sulla dorsale dei Berici, tra il santuario della Madonna e il museo del Risorgimento vengono rinvenuti moltissimi gatti morti. Due fatti apparentemente distanti tra loro, guideranno la squadra investigativa di Giunti in un vertiginoso tuffo nel passato dal quale riemergeranno storie personali e dolori che il tempo non potrà mai cancellare. Ancora un'indagine a Vicenza per il commissario Giunti. Ancora i Celtics in azione. Ai magnifici cinque investigatori con la fissa della palla a spicchi capiterà, come spesso accade in campo, di ricevere l'aiuto del "sesto uomo".