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Vita e Pensiero

Da Oriente. Ecumenismo, Europa, spiritualità

Olivier Clément

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: XIII-198

Apparsi sul quotidiano «Avvenire» nel periodo che va dal 1990 al 2008 e finora inediti in volume, gli interventi ora raccolti in Da Oriente offrono un originale autoritratto di Olivier Clément, il teologo ortodosso la cui esperienza si è rivelata fondamentale nel promuovere l’amicizia tra le Chiese. A dieci anni dalla scomparsa dell’autore, i temi del dialogo ecumenico, dell’identità europea, della ricerca di nuove forme di spiritualità e del legame inscindibile fra teologia e arte (di straordinario interesse le riflessioni critiche su Jean-Paul Sartre e Pablo Picasso) non hanno perso nulla della loro attualità e, anzi, si presentano in modo ancora più significativo e urgente nel contesto di questi anni, come dimostrano per esempio le annotazioni che Clément tempestivamente dedica all’insorgere del fanatismo religioso. «Il Vangelo e i Padri sono le bussole che hanno orientato il cammino di questo autentico “visionario” cristiano», scrive nella Prefazione Enzo Bianchi, che attraverso la Comunità monastica di Bose è stato tra i primi a introdurre in Italia il pensiero di questo grande maestro del nostro tempo. Una testimonianza ‘da Oriente’, illuminante oggi più che mai.
15,00 14,25

Il welfare responsabile alla prova. Una proposta per la società italiana

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 242

Il volume è frutto del percorso di ricerca che ha coinvolto un gruppo di studiosi riuniti in una Rete Interuniversitaria con l’obiettivo di offrire una proposta innovativa del sistema di welfare italiano, la quale pone al centro la persona e si fonda sulla responsabilità degli attori coinvolti. Essi, attraverso il confronto e la co-progettazione, forniscono risposte ai bisogni dei cittadini, delle famiglie, delle comunità. Povertà, salute, casa, lavoro, educazione, famiglia e giovani sono alcuni dei temi che vengono affrontati, con lo scopo di declinare operativamente il Welfare Responsabile per favorire la transizione da un sistema di stampo prevalentemente assistenzialistico a uno che tende ad assicurare a tutti una “buona assistenza”.
22,00 20,90

Dove abita la luce? Figure in cammino sulla strada della Parola

Dove abita la luce? Figure in cammino sulla strada della Parola

Teresa Bartolomei

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 152

Una fedele lettrice della Bibbia ne incontra due figure tra le più note, Noè e Giuda: il risultato è un libro che ci conduce a riscoprire quanto abbiano da dirci ancora i due popolarissimi personaggi della Scrittura. La storia di Noè, di grande potenza immaginifica con quell'arca carica di animali sballottata dalla furia del diluvio, rivela tutta la sua realistica urgenza in questo nostro tempo in cui la grande potenza tecnologica mette l'uomo in condizione, come mai prima, di distruggere la terra. E il tradimento di Giuda, da parte sua, ci interroga sulla perdizione massima - tradire un amico, tradire Dio - e sulla sua terribile soluzione. Pur nella diversità di contesto narrativo, queste storie ci sembrano parlare entrambe di un destino di colpa e di tragica maledizione, di un collasso della speranza. E invece Teresa Bartolomei fa dei due protagonisti delle 'figure in cammino' verso la luce della Parola, capovolgendo la loro sorte e convertendo il nostro sguardo. La teologia della maledizione del diluvio viene confutata - Dio non punisce - e rovesciata nella teologia dell'ecocidio, vera e propria teologia della seconda creazione. L'uomo ha distrutto il suo ambiente, la casa che gli era stata donata, ma Dio gli propone una nuova forma di convivenza, che passa dal coinvolgimento attivo dell'uomo. Davanti alla minaccia di un ecocidio fatto di alterazioni climatiche, consumo dissennato delle risorse naturali, riduzione della diversità biologica, Dio propone a Noè e a tutti noi di salvare la vita del pianeta costruendo nuovi habitat, nuove arche, nuovi modelli di vita individuale e collettiva. Allo stesso modo, Giuda ci viene restituito come 'figura' - cioè come luogo teologico di rivelazione - di ogni uomo che consegna Dio scambiandolo per una manciata d'argento, di godimento, di vanità, di dominio. Figura della condizione umana prima di essere redenta da quell'unico uomo che non tradisce, che non consegnerà mai Dio al male, ma che si lascia anzi consegnare al suo posto: Gesù Cristo. Una lettura vertiginosa del testo biblico, che ce lo svela come una straordinaria scuola di umanità, un viaggio nel cuore dell'essere umano nel suo dialogo con Dio.
15,00

Pedagogia e cultura della corporeità nell'età evolutiva

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 257

È possibile ipotizzare nel contesto della scuola primaria un futuro maestro o un futuro laureato in scienze motorie entrambe portatori di una cultura motorio-sportiva? Se si, ci dovremmo preoccupare di formare i futuri educatori da una parte e i futuri allenatori dall’altra in un unico profilo, attento a far crescere la persona, attraverso la pratica sportivo-motoria, in tutte le sue dimensioni, a cominciare da quella etica. Si tratta di una scelta decisiva nel quadro della cosiddetta “emergenza educativa” che, per essere raccolta, domanda anzitutto di avere la presenza concreta di bambini da educare anche con le attività motorie. Tutti sappiamo che questa condizione è resa concreta perché lo sport è nelle corde di molti sin dall’età infantile. In tutte le età della vita l’uomo non può fare a meno di una adeguata quantità e qualità di movimento. I benefici sulla salute sono rilevanti al punto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l’esercizio fisico e lo sport come potenti mezzi di prevenzione delle malattie e di “empowerment” della persona. Questo volume, nato dalla collaborazione di un gruppo di docenti dei dipartimenti di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano e dell’Università degli studi di Torino, poggia su queste evidenze.
24,00 22,80

Le nuove Chiese in Italia nel XX secolo. Profilo storico, repertorio, bibliografia

Giancarlo Santi

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 400

Nel secolo XX, le 226 diocesi italiane hanno lavorato intensamente nella costruzione di nuovi complessi edilizi, chiese e opere parrocchiali per offrire luoghi d’incontro religioso e sociale alla comunità che, lasciando le montagne e le aree meno dotate di servizi, si costituivano nelle periferie urbane e nei piccoli e medi centri della penisola. Fino a pochi anni fa di questo vasto cantiere erano noti solo alcuni casi, riferibili a diocesi come Torino, Bologna, Genova, Milano e ad architetti di fama come Giovanni Muzio, Giovanni Michelucci, Ludovico Quaroni, Roberto Gabetti e Aimaro Isola. Ora, grazie al censimento promosso dalla CEI, è possibile conoscere in modo analitico quante e quali chiese sono state costruite nell'arco del secolo appena trascorso, in quali diocesi e regioni (come illustra l’ampio repertorio fotografico che impreziosisce questo libro). In alcuni casi, come Milano e Roma, siamo di fronte a numeri imponenti: nella diocesi di Roma sono state costruite più di 300 complessi parrocchiali e più di 400 a Milano. Ma si può dire che tutte le diocesi, in tutte le regioni, si sono attivate. Resta ora da completare il quadro e da approfondire caso per caso, studiando da vicino le storie delle comunità, i loro rapporti con gli architetti, il profilo delle architetture, più di cinquemila, che sono ormai entrate a far parte del paesaggio italiano.
30,00 28,50

La fine del dominio maschile

Marcel Gauchet

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 73

«L'avvenimento non è di poco conto... stiamo assistendo alla fine del dominio maschile». Così inizia questo nuovo libro di Marcel Gauchet, autore sempre attento a cogliere le dinamiche che muovono le relazioni all'interno della comunità umana. E subito precisa: non si tratta del crollo della supremazia 'fisiologica' di un sesso sull'altro, ma della messa in discussione di un sistema di ruoli e identità talmente radicato da sembrare inscritto da sempre nell'ordine delle cose e che riguarda il fondamento stesso dell'essere-in-società. Per millenni il dominio maschile ha incarnato, in stretto legame con la religione, la superiorità dell'ordine culturale (quello che istituisce il sistema delle regole e delle leggi) rispetto all'ordine naturale (quello della vita biologica, potentissimo ma sempre precario), ponendosi così a garanzia della sopravvivenza della società e del permanere della sua identità collettiva al di là del susseguirsi dei suoi membri. Ebbene, sotto la spinta delle varie 'liberazioni' della fine del secolo scorso (non solo quella sessuale, ma anche e più sottilmente quelle riguardanti l'espressione individuale), tutto questo sistema di ordinamento sociale gerarchico è crollato su se stesso, a partire dalla fondamentale 'cellula base' della famiglia, che si ritrova oggi privatizzata, rifugio affettivo a libera disposizione dei suoi componenti. E gli individui, sganciati dall'assegnazione istituzionale dei ruoli sociali - il pubblico (la cultura) ai maschi, il privato (la natura) alle femmine - valgono per sé, con diritti identici, al di là del loro sesso, in virtù della loro libertà di singoli. Tuttavia, il crollo dei parametri istitutivi della società come l'avevamo conosciuta finora non lascia ancora intravedere l'aspetto della società futura. Siamo in un interregno in cui esiste e coesiste tutto, dalle incertezze dei maschi riguardo al proprio simbolico identitario, al sorgere di una nuova autorità femminile basata sull'empatia e sulla prossimità materna ma ancora tutta da verificare quanto alla sua modalità istituzionale. La fine del dominio maschile ha lasciato un vuoto e una domanda: cosa mettere al suo posto? Una domanda, chiosa Gauchet, che non ci abbandonerà tanto presto.
10,00 9,50

Vita e pensiero. Volume 4

Autori vari

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 142

Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico ed economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
10,00 9,50

La politica pura. Il laboratorio di Gianfranco Miglio. Atti del Convegno

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 322

Nel corso della sua carriera Gianfranco Miglio (1918-2001) percorse sentieri inesplorati e formulò ipotesi eterodosse, muovendosi progressivamente dallo studio delle origini del diritto internazionale alla storia delle dottrine e delle istituzioni politiche, fino alla Begriffspolitik: una «politologia concettuale» ispirata a grandi maestri come Tönnies, Weber, Mosca, Pareto e Schmitt, oltre che ai classici esponenti della tradizione del realismo politico. La libertà che sperimentò nel suo laboratorio teorico lo fece apparire a lungo come un personaggio scomodo, irritante e solitario. Ma è forse proprio quella libertà a fare oggi di Miglio una sorta di moderno classico. A cento anni dalla nascita, questo volume esplora le molteplici direzioni in cui si mossero le ricerche dello studioso comasco. Le voci di Bassani, Cacciari, Campi, Colombo, Duso, Galli, Leonida Miglio, Ornaghi, Palano, Parsi, Schiera e Tronti tornano così a valorizzarne le intuizioni e l'audacia prospettica, pur senza esitare a segnalarne i nodi problematici e le ambivalenze. Forse proprio l'eterogeneità delle letture dimostra quanto l'eredità di quell'avventura intellettuale si riveli ancora preziosa. E come il laboratorio di Gianfranco Miglio, il nitore delle sue eleganti costruzioni e l'edificio incompiuto della sua «teoria pura» della politica continuino a offrire formidabili sollecitazioni.
28,00 26,60

Il desiderio. Non siamo figli delle stelle

Silvano Petrosino

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 94

Quello del desiderio è un tema caldo nel dibattito attuale, oggetto di analisi riguardo alle sue modalità e anche di interessata attenzione da parte della società dei consumi. In questa arena di discussione il filosofo Silvano Petrosino si inserisce con un approccio nuovo, cercando vie d'indagine che escano dal seminato della riduzione banale. In continuo dialogo con il pensiero di Heidegger, Sartre, Kojève, Lévinas e soprattutto Lacan, egli arriva a rintracciare nel desiderio quel particolare modo di essere dell'umano che lo distingue da tutti gli altri viventi, quella 'stranezza' già riconosciuta dai tragici greci che rimanda a una 'mancanza' incolmabile, ben diversa dall"assenza' del bisogno, che invece può essere colmata e soddisfatta. Il desiderio si manifesta dunque come tensione a un qualcosa d'altro mai racchiudibile nel possesso, una tensione in cui troviamo la radice stessa dell'identità dell'umano, sempre aperta a un'eccedenza che spiazza ogni pretesa di dominio. E in questa sorprendente, libera e positiva 'scena umana' abitata dalla mancanza radicale si apre infine la possibilità di pensare a Dio, non come colui che spegne il desiderio umano, come riempimento di un vuoto a mo' di tappabuchi, ma come colui che ne è la sorgente e non finirà mai di accrescerlo.
13,00 12,35

Antigone. Il diritto di piangere. Fenomenologia del lutto femminile

Alessandra Papa

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 280

Ancora Antigone, nel Terzo Millennio? Questo saggio mostra quanti e differenti motivi ci inducano a rileggere e ripensare la tragedia di Sofocle, testo sempre moderno che nella storia è stato oggetto di diverse interpretazioni filosofiche e riscritture teatrali — da Hegel a Zambrano, da Anouilh a Brecht — e che resta capace di proporre differenti piani di racconto dell'umano: quelli della libertà, della disobbedienza civile, della cittadinanza e dell'identità individuale. Antigone, del resto, non cessa di essere attuale: fiera e reattiva malgrado il dolore che la polis le infligge, di fronte a una legge che reputa ingiusta la giovane tebana rivendica, per sé come per gli altri, di disobbedire al tiranno e al suo editto 'sbagliato'; come pure, sorprendentemente, rivendica il 'diritto di piangere' e di portare il lutto pubblicamente, per denunciare l'ingiustizia subita, come 'donna' e come 'cittadina', in una città diventata di colpo disumana. Un saggio per riflettere, ancora oggi, ma mai abbastanza, sugli effetti rovinosi di una ragione di Stato dispoticamente applicata, che batte la coda negli interstizi del male banale, spingendoci ogni volta più lontano dalle leggi degli dei, dai diritti umani e dall'uomo stesso. Il lettore si trova, allora, a interrogarsi sull'obbligo morale del 'restare umani', a esplorare il problema del 'riconoscimento reciproco' e della necessità di recuperare, in prima persona, la 'perduta umanità'.
22,00 20,90

Il timore di Dio

Pierangelo Sequeri

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 180

Il tondo di Bosch riprodotto in sovracoperta rappresenta, secondo la critica, la forma dell'occhio di Dio: nell'«iride» sono illustrate le scene della Passione di Gesù; nella «pupilla» viene raffigurato un pellicano, l'uccello che nell'iconografia medievale simboleggiava il Cristo, perché dà la vita ai suoi piccoli nutrendoli con il proprio sangue. Questo saggio, divenuto ormai un classico, può essere considerato come una riflessione, geniale e originalissima, sullo sguardo di Dio e su ciò che esso suscita nell'uomo. A tale sguardo è impossibile sottrarsi: è una buona notizia o una scoperta inquietante? Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, avverte il sentimento della possibile ambiguità di Dio: dietro un volto in apparenza buono e promettente, Egli ne cela forse uno preoccupante e minaccioso. Questo sospetto alimenta la paura, perché ci fa sentire nudi ed esposti a un occhio che scruta implacabilmente la nostra inadeguatezza. È così che l'esperienza religiosa universale immagina Dio, al modo di un Faraone strapotente, nello stesso tempo e senza criteri apprezzabili prodigo di favori e dispensatore di disgrazie. È la religione della paura e dell'assoggettamento servile. Gesù dissipa le nebbie di questa ambiguità con un'inaudita folgorazione sulla verità di Dio, quella che spesso ci si rassegna a considerare pura illusione: Dio, fin dalla creazione del mondo, e dopo ogni colpa, è passione inestinguibile e tenera cura per l'uomo. È questa, e solo questa, l'intenzione di Dio che il Figlio rivela restituendo al desiderio di vivere poveri, ciechi, zoppi, lebbrosi e peccatori. Fino alla misura colma della morte in croce per riscattare dalla loro schiavitù i devoti della religione della paura. Gratuità senza riserve, pura grazia la cui accoglienza è questione di vita o di morte. Nel volto di Gesù l'occhio di Dio brilla del nitore delle origini, quando il suo sguardo accudiva, proteggeva e apprezzava Adamo.
16,00 15,20

C'è dell'altro. Saggi su psicoanalisi e religione

C'è dell'altro. Saggi su psicoanalisi e religione

Julia Kristeva

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 156

Nuove malattie dell'anima, derive nazionalistiche e rifiuto dello straniero, secolarizzazione del pensiero e radicalizzazione della fede: sono le attualissime tematiche che Julia Kristeva affronta nei saggi qui raccolti, mettendone a fuoco di volta in volta aspetti diversi fino a penetrare nel cuore stesso del problema di senso dell'umano. Che sta nell'aver dismesso come ormai inutili quelli che invece continuano a essere i «costitutivi antropologici fondamentali»: il bisogno di credere e il desiderio di sapere. Il bisogno di credere non è solo l'origine di ogni religione, ma una necessità antropologica pre-religiosa e pre-politica. È l'investimento in un altro che mi riconosce e che riconosco, un 'credito' che fa esplodere quel desiderio di sapere, di porre domande, che anima la libertà di pensiero. È proprio nella ricerca di equilibrio tra bisogno di credere e desiderio di sapere che possono incontrarsi psicoanalisi e religione, l'una lasciandosi interrogare dalle questioni fondamentali che l'esperienza religiosa non cessa di frequentare, l'altra prendendo spunti dall'indagine psicoanalitica delle dinamiche umane e del rapporto con l'alterità. E dal riconoscimento di un comune terreno, si può partire per immaginare nuove strade che reinventino l'umanesimo e permettano di costruire «una passerella al di sopra dell'abisso, la sola che può proteggere - attraverso la diversità culturale diventata condivisibile - l'umanità stessa».
14,00

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