Edizioni dell'Orso: Asiatica
Introduzione allo studio del sanscrito
Stefano Piano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 140
'La grammatica del sanscrito, la lingua delle “persone rispettabili” (ārya), ha avuto in tutto il mondo, e anche in Italia, molti cultori ed è naturale che una nuova opera del genere non possa fare a meno di mostrare una qualche originalità, che ne renda opportuna la pubblicazione. A questo l’autore ha provveduto anzitutto con i suoi “Prolegomeni”, che non solo sottolineano la grande importanza della lingua sanscrita, estrema propaggine orientale della vasta area linguistica che va dall’Europa nord-occidentale all’India, ma delineano lo sfondo storico e linguistico su cui si colloca la “regina delle scienze”, che è la scienza grammaticale (vyākaraṇaśāstra), dell’India antica, presentando un quadro culturale assai più ampio e comprensivo anche dal punto di vista antropologico e sociologico. In secondo luogo, sulla scorta delle affermazioni di quello che è noto come trimuni-vyākaraṇa (la grammatica dei tre silenziosi: Pāṇini, Kātyāyana e Patañjali) egli ha introdotto qualche novità di rilievo anche nella trattazione morfologica, evitando, per esempio, le ampie (...)'.
Divino, femminile, animale. Yogini teriantropiche nell'India antica e medioevale
Chiara Policardi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 292
"Nell’India medioevale le yoginī sono figure elusive: al contempo donne e dee, ritratte con seducenti corpi femminili ma con volti animali, si manifestano in luoghi ai confini della natura selvaggia, spesso a seguito di rituali trasgressivi. Appaiono in gruppo, se non adeguatamente propiziate sono terribili, ma possono elargire la conoscenza suprema ai loro devoti. Il culto delle yoginī, oggetto di studi indologici solo da tempi relativamente recenti, fiorisce attorno al VII-VIII secolo nell’ambito di tradizioni legate al dio Śiva e strettamente associate al fenomeno tantrico. Queste ambivalenti figure divine rivestono infatti un ruolo decisivo in diversi testi dell’antica letteratura tantrica śaiva. Grazie al patrocinio dei sovrani, per tali dee furono eretti in tutto il subcontinente indiano templi in pietra dalle caratteristiche uniche: privi di tetto e a pianta circolare, sono per noi monumentali attestazioni dell’importanza e dell’estensione del fenomeno. Questo libro indaga la forma composita delle yoginī, che accosta tratti umani e animali in una singola figura. Avvalendosi di fonti testuali e iconografiche, in una peculiare prospettiva di studio sinora (...)".
Compendio dell'essenza. Studio e traduzione di capitoli scelti del «Sarasangaha» di Siddhattha Thera
Chiara Neri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 192
'Questo volume è dedicato allo studio di un autorevole compendio di insegnamenti buddhisti: il Sārasaṅgaha. Composto intorno al XIII secolo, in Sri Lanka, questo testo ebbe una grande diffusione anche nel sud-est asiatico, presumibilmente come un manuale a uso monastico. Il suo autore, Siddhattha Thera, riunisce qui sia tematiche intrinsecamente connesse alla tradizione buddhista, quali ad esempio l’aspirazione a diventare un Buddha e le pratiche di meditazione, sia argomenti poco frequentati come l’ermafroditismo e l’origine della dimensione onirica. La peculiarità del Sārasaṅgaha, però, è l’essere quasi integralmente composto da citazioni di altri testi, appartenenti alla tradizione canonica e commentariale della tradizione Theravāda. Tale caratteristica rende il compendio quasi una guida alla lettura delle fonti citate, valida ancora oggi, e allo stesso tempo ci restituisce un quadro di quali potessero essere gli insegnamenti e le opere ritenuti un bagaglio essenziale e indispensabile per la formazione monastica di quell’epoca. Allo studio introduttivo segue la traduzione di una selezione di capitoli del Sārasaṅgaha, la prima in una lingua europea.'
Rāmānanda. Un guru tra storia e leggenda. Ediz. italiana, indonesiana e inglese
Pinuccia Caracchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 426
Se è vero che la grandezza di un Maestro è confermata dalla vastità della sua discendenza spirituale, Rāmānanda (XV sec.) può ben essere classificato tra le stelle di prima grandezza nel cielo dell’India. È venerato come un avatāra (“discesa” divina) dai suoi seguaci e considerato il propagatore della devozione a Rāma fra il popolo. A lui fa capo uno dei più numerosi ordini ascetici hindū, quello dei Rāmānadī Vairāgī, e molti altri sono i movimenti che, a vario titolo, s’ispirano alla sua figura. Si possono considerare suoi eredi spirituali i contadini che nelle campagne indiane ancora si salutano con “Rām Rām!”, per non parlare dei milioni di indiani per i quali il nome di Rāma è diventato il nome di Dio per eccellenza, come lo fu per il Mahatma Gandhi, che morì pronunciandolo. Ma quali furono realmente la sua dottrina e il suo insegnamento? Fu egli davvero il guru di Kabīr e degli altri illustri personaggi che la tradizione gli attribuisce come discepoli? La figura di questo grande è ancor oggi avvolta nel mistero.