Edizioni dell'Orso: Etica ed ermeneutica
Ermeneutica della libertà religiosa e ontologia dell'inesauribile. Storia di filosofia della religione
Ivano Tonelli
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2015
pagine: 172
'Il presente volume rielabora e approfondisce alcuni studi che l'autore ha dedicato a Spinoza e ad alcuni importanti filosofi della religione italiani, il giurista Francesco Ruffini e i filosofi Piero Martinetti e Giovanni Moretto. L'originaria visione concettuale della sostanza infinita viene considerata come la risposta filosofica ai processi di separazione, esclusione, violenza mimetica propri delle religioni confessionali. La radicale demitizzazione a cui Spinoza sottoponeva le religioni abramitiche secondo le preziose indicazioni di Karl Jaspers e di Martinetti - può essere intesa come una "traduzione" filosofica delle categorie religiose, una traduzione che ha operato una liberazione dalla loro gabbia confessionale. Lo stesso Nietzsche, dubitando per un attimo della propria "amicizia stellare" con il filosofo olandese, aveva parlato di una metamorfosi dell'"antico Dio" e proprio tale intuizione aveva ispirato Jaspers nel rintracciare una radice biblica, ovvero l'assoluto divieto di rappresentazioni antropomorfiche del divino, l'origine della metafisica spinoziana.'
Presenza e relazione nel pensiero di Martin Buber
Francesco Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2012
pagine: 324
"È possibile istituire un nesso tra la presenza di dio nel mondo, che Buber avrebbe descritto fin dai suoi primi scritti chassidici attraverso la nozione cabalistica di Shekinah, la presenza di dio nell'uomo e la presenza dell'uomo a se stesso? È possibile riconoscere alla presenza il carattere fondamentale dell'accadere di quell'originario evento d'incontro, su una risposta al tu? È possibile che, proprio attraverso l'evento della presenza, del presente dischiuso nell'Augenblick, la religione possa ritornare al suo significato di relazione, di legame vissuto nella pienezza dell'ora terrena?"