Edizioni di AR: Il cavallo alato
Il cardinale Napellus e altri racconti
Gustav Meyrink
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di AR
anno edizione: 2017
pagine: 90
La raccolta comprende alcuni articoli, scelti fra i molti in cui l’autore descrisse i propri ‘esercizi’ nei vari campi dell’occulto – ‘esercizi’, egli precisa, che vanno intesi come compiti di una vita, non come esperimenti superficiali. In "Fachiri" e "I sentieri dei fachiri", la disciplina dello Yoga è presentata come via per raggiungere la sapienza suprema; in "Hashish e chiaroveggenza" viene negata la possibilità di pervenire alla conoscenza con l’ausilio di allucinogeni; ne "La mia visione più strana" è narrata la misteriosa vicenda del racconto "Das Grillenspiel", composto da Meyrink nel 1915; ne "Il diagramma magico" vengono esposti i poteri magici dello Yantra tibetano; in "Yoga tantrico", infine, si afferma come alcuni Yoghi, avendo conosciuto una sorta di 'rinascita nello spirito', abbiano la potenza di suscitare 'le forze magiche che concorreranno al cambiamento del mondo esteriore'.
Appunti
Nicolás Gómez Dávila
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di AR
anno edizione: 2016
pagine: 432
“Pensare è dare una risposta”, scrive l’autore di "Appunti". Ma un pensare che sia un ordinare l’attività della mente secondo quella che Gómez Dávila denomina la “sintassi gerarchica”, la forma concentrica della visione ideale che il soggetto pensante intuisce, gradualmente coglie e finalmente indossa. Perché, assicura l’autore, miriadi sono gli sciami di idee-pensieri che si avventano sull'essere umano per avere di lui ragione e possederlo. In tal caso questi non pensa ma soccombe agli assilli che invadono la mente: viene pensato. Le idee, quelle in senso proprio, sono invece pochissime, e solo ai pochissimi si offre la grazia della loro contemplazione: una considerazione delle idee che per l’autore occorre trasformare in visione del mondo formativa delle migliori esistenze individuali. La lettura di questi "Appunti" di Nicolás Gómez Dávila, imponendo al pensiero una incomune concentrazione, ne favorisce la purificazione: quindi la decantazione delle risposte del lettore agli stessi interrogativi della vita nel nostro tempo.
La peste scarlatta
Jack London
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di AR
anno edizione: 2016
pagine: 100
Una letale epidemia che provoca l’estinzione quasi completa dell’umanità; il ricorso alla guerra batteriologica per annientare il “pericolo giallo”. Questi gli eventi apocalittici preconizzati nei due racconti di Jack London qui presentati in una nuova versione italiana. Nel primo (La peste scarlatta), ambientato nella California del 2073, una piccola comunità di sopravvissuti deve misurarsi con un ambiente primitivo in cui ogni traccia di civiltà è scomparsa. La corruzione del linguaggio e la dissoluzione delle precedenti gerarchie sociali sono gli altri segni del ritorno alla barbarie. Unica speranza di rinascita è la visione di una futura colonizzazione “ariana” della Terra, da cui prenderà avvio un nuovo ciclo storico.
Non ci sono innocenti
Anna K. Valerio, Silvia Valerio
Libro: Copertina rigida
editore: Edizioni di AR
anno edizione: 2016
pagine: 410
Non cerca solo la vendetta ideologica il capo della banda, l'Autocrate. Cerca quell'"anello che non tiene" nel sistema borghese, nell'Italia delle ipocrisie istituzionalizzate (qui rappresentata con eccezionale cura documentaria) - il belpaese delle sofisticazioni alimentari, degli enti inutili che drenano denaro pubblico a palate, degli assassinii per noia e delle stragi per lucro, del Monte Toc, delle canzonette, degli amori vigliacchi e dell'intossicazione yankee. Il suo è il doppio tentativo di cavalcare tanto il fermento ribelle che monta da sinistra, convincendo i compagni a unire le forze contro il nemico comune, quanto l'ambiente dei militari. Tutto questo servendosi di armi sempre più spregiudicate, che non possono non contemplare, alla fine, il tritolo. È la storia vera di Freda, di Ventura e dei membri dei loro gruppi tra il '67 e il '69.
Un po' per celia e un po' per non morir...
Ettore Petrolini
Libro
editore: Edizioni di AR
anno edizione: 2015
pagine: 234
"L'autobiografia appassionata di un grande attore, interprete sincero ed entusiasta - e non "spettatore" impaziente di dissimulare il proprio antifascismo, come, incredibilmente, affermano di lui le biografie del dopoguerra - dell'atmosfera dell'Italia degli anni 30 e della sua temperatura fascista."
I cani di paglia
Pierre Drieu La Rochelle
Libro
editore: Edizioni di AR
anno edizione: 2015
pagine: 148
Nel suo ultimo romanzo, scritto fra il 1943 e il 1944, Pierre Drieu La Rochelle decide di sospendere la vertigine che prova di fronte alla decadenza e di disporre gli attori principali della recita del suo tempo in un contesto che ne saggi il temperamento e definisca il valore. Ecco il comunista, il nazionalista, il gollista, il nazista. Burattini platonici nelle mani degli dèi? [...] Numerose e tremende sono le questioni che pone I cani di paglia, testo non a caso sigillato da un'ammonizione di Lao-tzu: "Il Cielo e la Terra non sono indulgenti o benevoli al modo degli uomini: essi considerano tutti gli esseri alla stregua di cani di paglia da impiegare nei sacrifici". Il fine di una vita sembrerebbe essere, allora, se si porta alle estreme conseguenze l'etica antimoralistica di queste pagine, far sì che il sacrificio in cui ci si perde almeno esprima l'amore per un supremo stile.
L'uomo a cavallo
Pierre Drieu La Rochelle
Libro
editore: Edizioni di AR
anno edizione: 2014
pagine: 244
"Con un sacrificio si chiude l'avventura dell'Homme a cheval, con lo stesso sacrificio che apre la Brhad-aranyaka Upanisad, testo di cosmogonia degli antichi Ari".
Leopardi e Schopenhauer
Giuseppe De Lorenzo
Libro
editore: Edizioni di AR
anno edizione: 2014
Il vizio di antologie e storie della filosofia è di presentarci i pensatori con una carrellata superficiale, senza porre la minima attenzione a certe sorprendenti sincronie e ad altre, ancor più notevoli, fratellanze d'anima. Dobbiamo ricordarcelo, invece, che l'Ottocento aveva, insieme, Leopardi e Schopenhauer. Tra loro ci fu un significativo dialogo "senza parole", oltre il chiasso che si faceva intorno. Leitmotiv: il pessimismo esistenziale, la convinzione che il male tenga l'uomo tra le grinfie, male che si esprime come caducità, fragilità, erranza (quel girovagare mesto del pastore dell'Asia appeso all'incanto di un raggio di luna). Ma, accanto a questo "pensiero dominante", molte e varie sono le verità di cui ragionano Schopenhauer e Leopardi, sconfinando dalla schietta contemplazione del vuoto al terreno virtuoso della politica. Grandi reazionari, entrambi. Convinti di abitare un secolo mortificato dalle masse.