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Edizioni di Storia e Letteratura: Biblioteca italiana. Testi e studi

Il lauro folgorato. La Congiura dei Pazzi, le Stanze per la giostra, il Morgante

Il lauro folgorato. La Congiura dei Pazzi, le Stanze per la giostra, il Morgante

Alessio Decaria

Libro: Libro rilegato

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2023

pagine: 256

Lettura coordinata del Morgante di Luigi Pulci e delle Stanze per la giostra di Angelo Poliziano, questo studio approda a una nuova interpretazione dei due maggiori poemi del Quattrocento fiorentino. L'analisi comparata dei due testi, svolta con gli strumenti della filologia e della critica letteraria, colloca infatti riferimenti espliciti e riscontri intertestuali nel quadro di una genesi e di una storia redazionale profondamente condizionate, per entrambi, dalla congiura dei Pazzi, il drammatico evento storico che sconvolse la civiltà laurenziana con l'uccisione di Giuliano de' Medici. L'allargamento della ricerca ad altre opere di Pulci e Poliziano e all'evolversi nel corso del tempo dei loro rapporti consente inoltre di individuare ulteriori e insospettate affinità tra due intellettuali profondamente diversi per indole e cultura e contribuisce a illuminare alcuni momenti significativi delle varie stagioni culturali che la civiltà fiorentina conobbe negli anni di Lorenzo de' Medici.
32,00

Bestie

Bestie

Federigo Tozzi

Libro: Libro rilegato

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2023

pagine: 176

Pubblicata nel 1917 per Treves, Bestie è la prima opera di Tozzi che - grazie anche alla prestigiosa collocazione editoriale - raggiunge il grande pubblico. Si compone di sessantanove brevi prose in cui un io lirico dai tratti vagamente autobiografici annota le proprie impressioni e disforie sullo sfondo della città di Siena e della sua campagna, popolate, come in un incubo, di cose e di persone dai forti tratti espressionistici. In ogni prosa, quasi sempre alla fine, fa la sua apparizione una bestia, solitamente umile e campagnola, una sorta di allegoria vuota che - come ha ben notato Romano Luperini - svela l'irrimediabile mancanza di senso che attanaglia l'io, la sua scissione rispetto a un mondo divenuto oscuro e incomprensibile. Così, pur avendo come oggetto una materia che potrebbe prestarsi a un trattamento naturalistico fuori tempo massimo, Bestie trasforma paesaggi, situazioni e personaggi nell'allucinata e modernissima ribalta di angosce, proiezioni e inquietudini di un io passivo e imprigionato in se stesso. Attraverso l'analisi dei testimoni dattiloscritti e su rivista, e mediante il confronto con l'edizione Treves 1917 (stampata a testo nella presenta edizione, poiché licenziata in vita dall'autore), l'apparato genetico ricostruisce il percorso compositivo dell'opera, mettendo in luce il cammino variantistico con particolare attenzione all'uso idiosincratico della punteggiatura e alle scelte lessicali sempre oscillanti, nel dettato tozziano, tra impiego di elementi dialettali e lingua letteraria.
22,00

Scritti vari

Scritti vari

Giovan Battista Marino

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2017

pagine: 176

Il volume riunisce quattro scritti mariniani: il Prologo al «Pastor Fido» di Battista Guarini (1599 ca.), la Lettera di Rodomonte a Doralice (1607), il Discorso accademico recitato nell'Accademia napoletana degli Oziosi (postumo, 1626) e gli Argomenti all'Erocallia di Giovan Battista Manso (postumi, 1628). Ogni testo è corredato da ampia introduzione, nota filologica e commento. L'edizione consente di collocare un gruppo di scritti poco noti nel più ampio quadro dell'attività mariniana, valorizzandone le specificità stilistico-retoriche e, al contempo, i rapporti con la biografia e con il quadro storico-culturale di riferimento.
18,00

Il tramonto dell'onestade

Il tramonto dell'onestade

Paolo Cherchi

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2017

pagine: 340

“Onestade” designa nell'italiano antico un criterio etico ed estetico basato sul giusto equilibrio tra il bello e l’utile, una nozione risalente all'honestum di Cicerone che lo intendeva come insieme delle virtù cardinali e fine della vita morale. Questo libro indaga la scissione di quella diade tra Cinquecento e Seicento, a partire dall'affermarsi della priorità machiavelliana conferita a ciò che è pratico e materiale. L’“onestade” viene progressivamente a identificarsi con quelle buone maniere che celano di fatto l’utile personale, mentre si afferma una cultura della conversazione e del conformismo che porta con sé l’attenzione al controllo e alla lettura delle emozioni. La svolta finale avviene con il giusnaturalismo che pone le emozioni, come moventi delle azioni, al centro del discorso morale, spodestando le virtù. Alla fine del percorso stanno il concetto di onestà moderna, che si misura con il diritto, l’utilitarismo, che pone l’utile come fonte e fine del bene personale e civile, e il personaggio del “romanzo moderno” che, a differenza dell’“eroe cavalleresco” predestinato dall'orizzonte dell’“onestade”, è condannato a scrivere la propria storia.
28,00

Favole e sonetti pastorali

Favole e sonetti pastorali

Luigi Clasio

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2016

pagine: 432

Accademico della Crusca, apprezzato filologo, insegnante di filosofia e matematica nelle scuole leopoldine, il sacerdote Luigi Fiacchi (1754-1825), che preferì denominarsi grecamente Clasio, è ricordato soprattutto per le sue "Favole", nelle quali ai nobili animali della tradizione esopica si uniscono quelli ben più umili della campagna toscana (con le galline, anche le tignole e le piattole) e alla disposizione poetica classicheggiante si sposa perfettamente il gusto della lingua viva, mentre la morale è offerta spesso con sorridente buonsenso. Alle "Favole" vanno uniti per volontà dell'autore i "Sonetti pastorali", e delle due opere si offre qui per la prima volta un'edizione critica ampiamente commentata.
48,00

Lo stato rustico. Volume Vol. 1

Lo stato rustico. Volume Vol. 1

G. Vincenzo Imperiale

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2016

pagine: 284

La fabula dello Stato rustico è elementare: narra il viaggio del pastore Clizio e della Musa Euterpe lungo un itinerario reale e fantastico insieme, un viaggio tra Genova ed Elicona. Su questa trama narrativa si intesse una struttura complessa, nella quale ampie digressioni descrittive, morali e didascaliche si alternano, ma anche si sovrappongono e combinano, convivendo con materiali della letteratura esameronica, con i temi della poesia lirica ed elegiaca, e della letteratura pastorale, pescatoria e venatoria, con oggetti d'arte e di natura. I giudizi dei primi lettori concordano nel riconoscere al poema novità nelle immagini e nelle figure, curiosità dei traslati, stile meraviglioso: un testo dunque di indubbia importanza per intendere la letteratura italiana di primo Seicento.
36,00

Lo stato rustico. Volume Vol. 2

Lo stato rustico. Volume Vol. 2

G. Vincenzo Imperiale

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2016

pagine: 573

La fabula dello Stato rustico è elementare: narra il viaggio del pastore Clizio e della Musa Euterpe lungo un itinerario reale e fantastico insieme, un viaggio tra Genova ed Elicona. Su questa trama narrativa si intesse una struttura complessa, nella quale ampie digressioni descrittive, morali e didascaliche si alternano, ma anche si sovrappongono e combinano, convivendo con materiali della letteratura esameronica, con i temi della poesia lirica ed elegiaca, e della letteratura pastorale, pescatoria e venatoria, con oggetti d'arte e di natura. I giudizi dei primi lettori concordano nel riconoscere al poema novità nelle immagini e nelle figure, curiosità dei traslati, stile meraviglioso: un testo dunque di indubbia importanza per intendere la letteratura italiana di primo Seicento.
64,00

Lettere. Rime. Carmina. Cronaca di Modena

Lettere. Rime. Carmina. Cronaca di Modena

Lodovico Castelvetro

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2015

pagine: 462

Ricchissimo di implicazioni culturali, storiche e autobiografiche, il carteggio del filologo e critico modenese Lodovico Castelvetro (1505-1571) restituisce l'impressione di un letterato in fervido dialogo con il suo mondo: giudice severo, benché tutt'altro che hors de la mêlée, del dibattito politico del suo tempo, consigliere premuroso dei numerosi, giovani discepoli che ne idoleggiavano il magistero, attento e spesso polemico osservatore della quotidianità cittadina. Del suo carteggio, che dovette essere vastissimo, ma la cui integrità fu compromessa dalle peripezie dell'ultimo decennio di vita dell'autore, ci restano 66 lettere, un terzo delle quali inedite, che abbracciano un periodo di circa un quarantennio, dal 1530 al 1570, più una decina di missive di corrispondenti. Al carteggio, provvisto di un ampio commento storico, linguistico e filologico, si uniscono i resti della modestissima produzione lirica in volgare di Castelvetro, un frammento di cronaca di Modena e soprattutto una trentina di componimenti latini, quasi tutti inediti, che lo rivelano poeta non infelice, dalla vena prevalentemente elegiaca.
58,00

Il Gierusalemme

Il Gierusalemme

Torquato Tasso

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2013

pagine: 128

Composto da un poeta giovanissimo, "Il Gierusalemme" rappresenta il primo tentativo effettuato da Torquato Tasso sul terreno dell'epica. A dispetto dunque della sua incompiutezza, e delle stes­se dimensioni contenute (appena 116 ottave), "Il Gierusalemme" è testo di straordinario interesse: vi si possono cogliere le radici dell'apprendistato poetico del Tasso all'ombra del padre Bernardo, il primo emergere di versi che sarebbero sopravvissuti anche nella più matura composizione della Gerusalemme liberata, come anche scelte di poetica (il rapporto con la storia e l'adesione al modello dell'epica classica) poi rivelatesi decisive per la proposta di un moderno poema epico. Il testo viene offerto in edizione critica e provvista di commento per le cure di Guido Baldassarri, che nell'introduzione riflette anche in maniera organica sulla complessa questione filologica della Gerusalemme Liberata.
16,00

Panegirici

Panegirici

Giambattista Marino

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2020

pagine: 600

Scritti da Giovan Battista Marino nel corso di diversi anni, dai primi del Seicento fino al 1615 del Tempio, i panegirici illustrano in modo esemplare il rapporto del cavaliere napoletano con i sovrani del suo tempo: un rapporto improntato all'omaggio e alla celebrazione sontuosa, e nello stesso tempo mirato a rivendicare l'eccellenza della parola poetica, l'unica capace di garantire la fama e la gloria dei potenti. Su questo equilibrio, tutto implicito, si giocano sia il Ritratto del Serenissimo Don Carlo Emanuello, pubblicato da Marino nel 1608 per guadagnare una posizione privilegiata presso la corte di Savoia, sia il Tempio, opera fondamentale per garantire al poeta inseguito in Italia dall'Inquisizione la protezione dei sovrani di Francia, e anzitutto di Maria de' Medici. Completano il volume due panegirici minori per dimensioni e per ambizioni ma di grande interesse: Il Tebro festante, per l'elezione di Leone XI nel 1605, e l'abbozzo de La Fama, elogio composto per la regina Anna d'Inghilterra.
65,00

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