Edizioni di Storia e Letteratura: Letture di pensiero e d'arte
Istruzioni per non morire in pace. Patrimoni, rivoluzioni, teatro
Paolo Di Paolo
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2016
pagine: 184
Un valzer ballato sopra un cumulo di macerie, cappelli di paglia che diventano cuffie chiodate, cumuli di carta che si spostano, che viaggiano. 'Istruzioni per non morire in pace' racconta un mondo - il mondo tra il 1914 e il 1918 che precipita dentro una catastrofe. I personaggi sono lì, sul crepaccio: chi lavora alle poste, chi in fabbrica, chi prega Dio, chi viaggia e insegue ambizioni, chi recita, chi dipinge, chi spia, chi compila piani militari, chi scrive. Il futuro è poco più di una nube minacciosa. Mentre la tempesta si prepara, loro - come noi - vivono, amano, progettano, sperano. Per qualcuno, dopo i decenni di una lunga pace europea, la guerra ha perfino il bagliore della Grande Occasione: economica, politica, esistenziale. Gente comune, anonima, incrocia o sfiora la traiettoria biografica di personaggi consegnati alla Storia. Ma tutti prendono parte allo stesso, drammatico destino: quello di veder crollare il mondo com'era. Il tentativo, in forma teatrale, di una debordante, disperata e vitalissima foto di gruppo sull'orlo del baratro: un dagherrotipo affollato e mosso, rubato un istante prima del buio.
Melchiorre Missirini. Il segretario di Canova
Giovanni Fallani
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 112
Avvertimenti di don Scipio di Castro a Marco Antonio Colonna quando andò viceré in Sicilia
Armando Saitta
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 128
Storia della spiritualità italiana. Volume Vol. 3
Massimo Petrocchi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2010
pagine: 216
Thomas Mann, Jakob Wassermann e la questione ebraica. Ediz. italiana e tedesca
Arnaldo Benini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2010
pagine: 144
L'unica discussione sull'antisemitismo tedesco Thomas Mann l'ebbe con l'amico scrittore ebreo Jakob Wassermann, negli anni '10 e '20 del '900 uno dei più amati narratori del mondo. Nell'autobiografia, del 1921, Jakob Wassermann scrisse che la condizione degli ebrei tedeschi era sull'orlo di un incendio. Thomas Mann lo rassicura che la Germania, in virtù della sua Kultur, non sarebbe mai diventata un paese antisemita. Egli sospettò l'amico di ipocondria poetica. La stessa realtà fu percepita dai due scrittori in modo opposto. Più tardi Thomas Mann ammetterà l'errore. I due scrittori attraversarono insieme un periodo fra i più orribili della storia europea. Il loro rapporto -di cui qui si descrive la storia - è una testimonianza non banale di quell'epoca.

