Edizioni La Meridiana: Partenze... per educare alla pace
L'educatore geografo dell'umano. Accompagnare famiglie con bambini in situazione di vulnerabilità
Marco Tuggia
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2020
pagine: 68
Una professione come quella educativa, orientata spesso alla costruzione di relazioni “significative” all’interno della quotidianità di nuclei familiari in situazione di vulnerabilità, ha bisogno di dotarsi di una struttura e di strumenti di lavoro soprattutto nella fase iniziale dedicata alla conoscenza delle famiglie, da cui la figura dell’educatore è spesso esclusa. L’educatore invece concorre al pari di altre professioni e con specifiche attività alla costruzione di un Progetto Quadro inteso come insieme degli interventi che rispondono ai bisogni di un bambino/adolescente e della sua famiglia. Le fasi e gli strumenti del metodo della conoscenza educativa proposte in queste pagine sono l’esito della rilettura del metodo della Valutazione partecipata presentato nelle Linee d’Indirizzo Nazionali, emanate dal MLPS del 2017, dal punto di vista della professionalità educativa. Per questa ragione il libro può essere d’aiuto anche ai professionisti di area sociale e psicologico/psichiatrica che desiderano comprendere meglio il particolare contributo che i loro colleghi educatori possono dare valorizzandone le specificità. L’educatore come geografo dell’umano è allora un’immagine che rappresenta il modo di esprimersi di una professione che fa della prossimità la cifra del proprio essere ed agire in équipe. Le famiglie in situazione di vulnerabilità si trovano metaforicamente come in una barca nel mare in tempesta e gli educatori sono essi stessi parte dell’equipaggio. La responsabilità dei professionisti implica però che essi si dotino prima di salire a bordo di una strumentazione tecnica fatta di mappe, bussole e funi, che aiuti a cercare e mantenere la rotta, tra le onde della bonaccia e i flutti della burrasca. E questo libro accompagna sicuramente a costruire un buon equipaggiamento.
Improvviso educativo. Per una didattica «reidratante»
Valentina Chioda, Luigi Maniglia
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2019
pagine: 116
Può uno spaventapasseri orientare più che spaventare? La storia di Bu, uno spaventapasseri spaventato che irrompe nelle aule scolastiche e ribalta il consueto modo di intendere e fare la scuola, ci dice di sì. Dalle nozioni alle relazioni. Dai parametri numerici all’unicità della persona. È questo il ruolo di Bu, che nel libro guida il lettore nel disorientamento che attraversa la scuola italiana tra funzionalismo e burocrazia esasperata. L’invito degli autori a una pedagogia dell’improvvisazione a scuola – che nulla a che fare con la preparazione improvvisata – si radica nella pedagogia degli ultimi due secoli, nelle forme di teatro-laboratorio, nelle correnti filosofiche personaliste in cui al centro è la relazione tra insegnante e alunno, senza la quale ogni didattica risulta inefficace. L’educazione all’empatia, all’ascolto del corpo e delle emozioni, alla comunicazione narrativa, all’espressività artistica per educare cittadini consapevoli e liberi, è ciò che il lettore/insegnante troverà in queste pagine. Il libro punta a sostenere e accompagnare i docenti che credono in una Scuola capace di far emergere l’unicità di ogni alunno.
Tra cielo e terra. 32 giochi per educare i bambini al mondo interiore
Mauro Bucci, Fabrizia Gambacurta
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2019
pagine: 96
C’è un’eccezionale ricchezza nello spirito infantile. Il gusto della scoperta, del vedere le cose per la prima volta, dell’ammirare il mondo e la vita con stupore. Il bambino continuamente dà nomi alla realtà, la svela, la penetra, la porta dentro di sé, costruisce riti, rafforza legami, ricerca sicurezze affettive. Ma quali sono i mondi interiori dei bambini all’epoca di Internet, dei telefoni cellulari, dei videogiochi e della TV in ogni stanza? Siamo in grado di leggere i bisogni profondi dei nostri figli? Le nostre chiavi di lettura sono adeguate? Spesso, più che attenzione i bambini incontrano, nel mondo esterno, eroi e personaggi mutanti, immagini virtuali e tecnomagia. Troppo spesso gli adulti si rivelano distratti, superficiali, incapaci di ascolto. Eppure guidare i bambini ad attraversare il territorio delle proprie radici è necessario come respirare. La costruzione di contesti specifici, nei quali possano esprimersi più liberamente, rappresenta, allora, un passo fondamentale verso l’accoglienza di quella dimensione interiore che troppo spesso viene considerata come un corollario e non il principale fondamento della vita di tutti i giorni. Il gioco rappresenta il più efficace strumento per esplorare la profondità dei vissuti emotivi e questo libro, ne offre numerosi. Giochi in cui non si vince né si perde, ma si può sentire il vento e il silenzio, capire la fiducia o rilassarsi, avvertire un’emozione o anche ammettere un proprio limite. Giochi, insomma, in cui il bambino viene aiutato a riconoscere e a riconoscersi, cioè ad affrontare il viaggio verso il mare aperto della vita.
Stay Clown. In viaggio alla scoperta dell'essere umani
Alessio Di Modica
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2019
pagine: 76
Questo volume più che un manuale è un racconto di viaggio: dalla Sicilia ad Auschwitz, dal Nepal a Taiwan, pagina dopo pagina propone una carrellata di incontri con ragazzi, donne, disabili, superstiti, di persone e dei loro bambini interiori nei quali, la clowneria, che è arte con le sue regole, si è fatta occasione di sperimentazione e processo di cambiamento. Perché questo fa il clown contemporaneo: parlare al bambino che è in noi, per risvegliarlo, farlo emergere e renderlo cittadino attivo. Il naso rosso rompe le barriere e le convenzioni che ci bloccano e ci guida in una danza interiore ed esterna che ci porta a cambiare noi stessi e il mondo. Queste pagine sono un workshop sperimentato e sperimentabile nel quale il lettore è parte attiva e dove le esperienze programmate o in free clowning scandagliano volti e luoghi, popoli e storie, con parole lucide e spontanee lasciandoci ridere, commuovere e soprattutto immaginare processi in grado di ricordarci che restare umani e imparare a vedere la bellezza è il fine di ogni progetto educativo che ha come obiettivo l’essere cittadini. Il naso rosso non è solo un pezzo di plastica e il clown non ci distrae dalla realtà ma ce la consegna liberandoci per vederla meglio. Il potere di questo libro sta nella possibilità che il lettore si dà di liberarsi.
Sexting o amore? Educare ai sentimenti nell’era dei social network
Andrea Bilotto, Iacopo Casadei
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2019
pagine: 110
Le nuove tecnologie e i social network hanno mutato il modo in cui gli adolescenti di oggi vivono le relazioni sentimentali: lo sguardo sempre fisso sullo smartphone preclude ogni possibilità di incontro e contatto con l’altro, spingendo i ragazzi sempre più spesso a relazionarsi con i loro coetanei attraverso lo schermo di un pc o del telefono. Come far quindi sapere all’altra persona che c’è attrazione? Niente di più semplice che attraverso i messaggi, se non fosse che trovare le parole giuste per descrivere i propri sentimenti è nell’adolescenza altrettanto complicato perché, di fatto, i giovani comunicano molto con foto e video. Allora, se si fa fatica a scrivere e descrivere il sentimento che si prova, la scelta di molti è una foto ammiccante o provocante. Questo è il “sexting”, pericoloso fenomeno ormai diffusissimo in tutto il mondo che coinvolge fasce di ragazzi sempre più giovani, che si espongono, così, anche alle intenzioni non sempre innocenti di altri. Il volume di Iacopo Casadei e Andrea Bilotto vuole essere uno strumento per entrare in queste questioni e, in particolare, nel disorientamento emotivo degli adolescenti. Un libro per educatori e genitori, per fornire loro chiavi di lettura e proposte concrete per accompagnare i ragazzi a riflettere sulla natura dei sentimenti, sulle dinamiche di relazione di coppia e su una sana educazione alle emozioni ai tempi dei social.
Mettiamoci in cerchio. Manuale per favorire il dialogo e la democrazia nei gruppi
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2012
pagine: 56
Diciamolo pure. Pensiamo un po' tutti che in ogni evento vi sia chi ha ragione e chi ha torto. Ci meravigliamo che le differenze producano equivoci, ambiguità, distorsioni nella comunicazione e conseguentemente conflitti. Il conflitto, invece, è indicatore di movimento, di emozione, in poche parole di vita. Senza dubbio esistono conflitti inutili, e in effetti molti dei litigi fanno parte di questa categoria, ma dovremmo ridare cittadinanza ai conflitti, come occasioni di chiarimento, cura delle relazioni, scoperta di nuovi lati di noi stessi e degli altri. Perché non pensare a una gestione creativa dei conflitti? E cosa c'è di meglio del Cerchio per affrontare un conflitto? La figura geometrica del Cerchio ha in questa fase epocale la possibilità di entrare con più forza nella vita quotidiana: nella progettazione urbanistica, nel disegno degli spazi pubblici, nell'arredamento dei luoghi d'incontro e nel design di prodotti e oggetti. Mettersi a Cerchio significa mettersi sullo stesso piano, potersi vedere negli occhi, essere più partecipi dell'evento, intervenire superando le asimmetrie che una cattedra o una geometria unidirezionale comportano.
Ascolta il mio suono. Giochi sonori per la prima infanzia
Marzia Dorini, Armida Carminati
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2012
pagine: 92
Sin dal grembo materno i bambini imparano ad ascoltare le voci esterne. Dopo la nascita, poi, sanno riconoscere le voci consuete e produrre suoni (gorgoglii, lallazioni) che diventano spesso un modo per esprimere il proprio sé e richiamare l'attenzione dell'adulto sul loro bisogno. Il suono diventa una vera e propria forma di comunicazione. E l'ascolto un'esplorazione dell'ambiente. Eppure, questa esplorazione non è affatto agevolata. Gli ambienti di vita sono spesso caratterizzati da caos e confusione: telefonini, tv, clacson, urla degli adulti. È importante, quindi, costruire contesti nei quali i bambini possano esplorare i suoni educativi e stimolanti. Ecco allora il percorso proposto in queste pagine, che non richiede materiali particolari se non qualche strumento musicale e oggetti costruiti. Ascolta il mio suono suggerisce le esperienze che si possono fare con i bambini dei nidi, degli spazi gioco e dei centri prima infanzia. In queste tipologie di servizi è importante strutturare un tempo e uno spazio perché, sollecitando nei bambini la scoperta del proprio udito, si liberi la loro creatività. Creare contesti stimolanti di ascolto ma anche di sperimentazione di suoni, mettendo al centro il bambino e la sua competenza di scelta, significa, per l'adulto educatore, non pianificare ma vivere la proposta pedagogica nell'esperienza diretta, unica ed esclusiva, con i bambini. Solo così si scopre che l'autonomia del bambino e la consapevolezza educativa dell'adulto possono arricchirsi.
Per mano di fronte all'oltre. Come aiutare i bambini ad affrontare la verità della morte
Francesca Ronchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2012
pagine: 94
La morte è un tabù. Sebbene la nascondiamo in vari modi, quell'evento angosciante persiste. Perché la morte fa parte della nostra vita. In un clima culturale come il nostro, che nasconde sofferenza e morte, dove domina il culto della bellezza e della forza e dell'eterna giovinezza, risulta difficile immaginare di parlare di morte ai bambini. La stessa pedagogia è molto attrezzata a dire tutto su come arriva il fratellino o la sorellina che nasce, ma tace su dove va il nonno che muore. Quando perdiamo una persona che amiamo il nostro equilibrio psicologico cambia; adulti e bambini si trovano a dover gestire lo smarrimento, a vivere nell'assenza e nel vuoto incolmabile che genera. Parlare della morte significa anzitutto parlare dei lutti. I bambini non vivono in un mondo protetto: ricevono le stesse informazioni degli adulti e ne sono turbati, la morte tocca anche le loro famiglie e il loro ambiente. In questo libro, insolito e coraggioso, s'illustrano i modi con cui aiutare un bambino ad affrontare una perdita, per trasformare anche un'esperienza di dolore e sofferenza in un'occasione di crescita. Con delicatezza di linguaggio e attraverso l'uso dei racconti, si accompagnano i genitori a parlarne con i bambini, anche nel caso in cui i piccoli non ne siano stati ancora toccati direttamente, perché dire della morte significa preparare a capire la vita. La morte diventa dicibile, benché rimanga impensabile, e non più un tabù, liberando il bambino dall'inibizione comunicativa.
Teatro di liberazione. Quasi un manuale sulle arti di strada
Renato Curci
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2011
pagine: 130
Perché facciamo teatro? Tra le tante risposte, la più corretta e giusta è: per la "Alegria". Per questo ci battono le mani, e non perché siamo degli dei: restituiamo gioia e voglia di vivere alla gente. Questo libro è un manuale di teatro visuale e sulle arti di strada. Non perché si debba praticare solo in strada, ma perché la strada diventi il banco di prova della teatralità. Se può funzionare in strada, senza attrezzature e protezioni (luci, scenografie, ecc.), catturando, mantenendo e incuriosendo l'attenzione del passante, allora può funzionare dovunque. Un teatro di strada di qualità e un teatro di figura che non ha bisogno nemmeno dei burattini per essere rappresentato è un teatro che ha un senso vero, sociale, rivolto al pubblico in maniera non demagogica. Un vero teatro di liberazione non può (oltre a dar coscienza al pubblico) che rispondere a bisogni primari e insegnare attività utili alla vita, cercando tutti i modi possibili per ridare un'identità, fornendo gli strumenti non solo per sopravvivere, ma anche per rimanere vivi con dignità e passione. Questi scritti vogliono fornire alcuni strumenti del teatro di liberazione personale a chiunque voglia intraprendere un'attività teatrale senza dover subire la costrizione di passare attraverso il giogo dei proprietari di un teatro fisico. Leggendo queste pagine, e soprattutto praticandole, si potrà condividere la potenzialità di un'esperienza totale, all'interno della quale spariscano le distinzioni di genere fra teatro ragazzi e teatro per adulti.
La bottega delle fiabe. La narrazione come metodo per educare ai valori
Silvia Arborini
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2011
pagine: 64
Il volume offre le storie, ma anche la guida metodologica, per trasformare la narrazione con i bambini da 3 a 8 anni in uno strumento pedagogico utile ad avvicinare ai valori culturali di riferimento, senza scadere in modalità prescrittive o rigide. L'obiettivo è stimolare un "sesto senso" capace di cogliere la trama valoriale celata dietro le scelte e le azioni dei personaggi delle fiabe oltre che "allenare" i bambini a far proprio un modello di pensiero riflessivo, agile e flessibile. Riflettere sui valori, partendo da una storia fantastica, significa ragionare con i piccoli sulla loro giornata, su concetti quale "il giusto" e "lo sbagliato", o "il bene" e "il male", intuire il legame esistente tra "azione e reazione". Si educa a vivere se stessi in relazione con gli altri, ad agire le proprie scelte in funzione di ciò in cui si crede accettandone le conseguenze e imparando a gestire un sereno equilibrio tra i propri bisogni e quelli altrui facilitando, in questo modo, la socializzazione.
Insegnanti in regola. Regole e competenze per la gestione della classe
Roberto Gilardi
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2010
pagine: 152
In classe, la spiegazione. L'atmosfera è silenziosa, se va bene. La voce di un professore che ripete meccanicamente frasi e istruzioni dette nello stesso modo a generazioni di ragazzini. Che noia! Il problema ha due rovesci. Il primo riguarda la competenza didattica del docente, la metodologia di insegnamento utilizzata, la sua capacità di ottenere, suscitare motivazione e attenzione per quanto insegnato. Il secondo riguarda la triade, noia-controllo-disciplina, cioè da una parte il modo in cui un docente opera per il raggiungimento di livelli di disciplina accettabili, in relazione al numero e all'età degli alunni, dall'altra il modo dei ragazzi di riconoscere, affrontare e rendere socialmente non troppo distruttivo, il sentimento di noia eventualmente provato. I due aspetti sono strettamente correlati. La competenza di un docente nell'agire sul grado di motivazione degli alunni ha un impatto rilevante sugli aspetti disciplinari. Meno una persona si annoia, più è stimolata verso scopi, obiettivi, attività, elementi di interesse e coinvolgimento, e meno sarà esposta alla possibilità di "inventare" una serie di attività alternative nelle quali convogliare la naturale energia presente nell'età della crescita. Come dimostrano queste pagine, ricche di riflessioni metodologiche e spunti esperienziali, una figura significativa, che agisca sulla motivazione e non solo sulla disciplina, che attribuisca senso e vita agli argomenti condivisi lungo il percorso scolastico, produce una ricaduta...
Scarabocchi e non solo. Per una pedagogia del disegno nei nidi e nelle scuole dell'infanzia
Ezio Compagnoni
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2010
pagine: 114
Uno scarabocchio è uno scarabocchio. Eppure attraverso gli scarabocchi si cresce. Si comunica col mondo, si rappresenta il proprio mondo interiore, si libera la propria immaginazione. Poi con l'età lo scarabocchio si struttura e diventa disegno. Così un occhio attento può leggere lo sviluppo della personalità. Attraverso l'evoluzione del disegno infantile, dai due ai sei anni, un insegnante può cogliere come dagli "scarabocchi" il bambino passi a forme cui attribuisce significati e a rappresentazioni ben comprensibili nei suoi contenuti tematici. Attraverso il disegno si può recuperare la multidimensionalità e la complessità della vita cui partecipa un bambino. La ricchezza educativa della rappresentazione grafico-pittorica è strettamente connessa ai contenuti di memoria e alle emozioni evocate dalla ricostruzione dei ricordi personali. Insomma, dopo i cinque anni, nel disegno si riflette il bambino, la sua coscienza personale e la trama biografica del suo protagonismo soggettivo e sociale. Per decodificare questa complessa rappresentazione occorre acquisire non solo consapevolezza e competenza tecnica ma anche un adeguato approccio metodologico. Questo libro sostiene l'insegnante nel lavoro di costruzione di contesti comunicativi in cui aiutare il bambino a ricordare, riflettere, ascoltare e confrontarsi. Insomma ad esprimersi e, quindi, a conoscersi.

