Franco Angeli: ECONOMIA - RICERCHE
Principi contabili internazionali e risultati economici delle quotate italiane. L'impatto della transizione
Michela Cordazzo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 144
La crescente internazionalizzazione delle attività d'impresa e la globalizzazione dei mercati finanziari hanno indotto negli operatori e nelle istituzioni nuove esigenze informative e di confronto, che pongono in sempre maggior evidenza la necessità di disporre di regole contabili uniformi e condivise a livello sovranazionale. In tale quadro, il processo di armonizzazione contabile in Europa ha compiuto negli anni numerosi e rilevanti progressi, fino a trovare recente concreta attuazione per significativi segmenti di aziende tramite l'adozione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) da parte degli stati membri dell'Unione Europea. La transizione agli IAS/IFRS ha generato fondamentali mutamenti nel sistema dell'informativa societaria, e in generale ha determinato una profonda revisione dei criteri di valutazione e di rappresentazione del bilancio. L'obiettivo di questo lavoro è di approfondire alcune problematiche conseguenti al passaggio ai principi contabili internazionali con riguardo agli effetti di questi ultimi sulla performance aziendale. In particolare, lo studio condotto, di carattere eminentemente empirico, è volto ad analizzare l'impatto quantitativo prodotto dal ricorso agli IAS/IFRS sulle grandezze economico-finanziarie delle imprese italiane quotate sul mercato finanziario nazionale e nei mercati finanziari statunitensi, sullo sfondo di una progressiva ma inarrestabile convergenza tra regole contabili nazionali e internazionali.
Dal monopolio alla concorrenza. La liberalizzazione incompiuta di alcuni settori
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 256
In Europa, l'intervento diretto dello Stato nella produzione di beni e servizi si è significativamente ridimensionato nel corso degli ultimi decenni. Ritenere che la privatizzazione delle imprese sia di per sé idonea a migliorare le condizioni di funzionamento del sistema costituisce una ingenuità. Non mancano infatti esempi di imprese privatizzate e gestite in modo seriamente criticabile, come dimostrano le condizioni di scarsa concorrenza, o in alcuni casi addirittura di monopolio, in cui ancora operano banche, assicurazioni, poste, utilities, trasporti aerei, autostrade, sottraendo al sistema economico ingenti risorse. Privatizzando la proprietà delle imprese senza preventivamente o contestualmente aver liberalizzato i settori interessati, lo Stato ha infatti generato atteggiamenti "viziati" da parte dei capitalisti, dei finanziatori e dei risparmiatori, a danno del consumatore finale, dell'efficienza dei mercati e dello sviluppo dell'economia. Alla luce di tali premesse il volume ripercorre le tappe più significative dei recenti processi di liberalizzazione, definita nel titolo del volume "incompiuta" per le ragioni testé citate, che hanno interessato alcuni dei settori strategici della nostra economia: l'energia elettrica, le telecomunicazioni e i trasporti.
ICT e lavoro flessibile. Modelli organizzativi, contrattazione collettiva e autonomia individuale
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 384
Il settore dell'Information and Communication Technology (ICT) rappresenta un paradigma di complessità della moderna organizzazione produttiva. In questa convivono esigenze non del tutto univoche e convergenti e le forti richieste di flessibilità si accompagnano a un altrettanto vitale bisogno di risorse umane professionalizzate e "fidelizzate". Partendo da tale analisi di fatto, pure svolta nel volume, gli autori esaminano tipi negoziali e tecniche che le prassi manageriali e l'ordinamento del lavoro offrono all'impresa (segnatamente a quella ICT) per acquisire e gestire forza lavoro, verificando se, ed entro quali limiti, regole e strumenti, legali e contrattuali, finora predisposti riescano a soddisfare le accennate esigenze di flessibilità, per un verso, ed il descritto bisogno di alta formazione e specializzazione delle risorse umane tipico di tali imprese, per l'altro verso. La scommessa dei prossimi anni sembra essere quella non soltanto di contemperare flessibilità e diritti del lavoratore ma anche di accogliere e regolare una flessibilità che serva ad accumulare capitale sociale: questo, come rileva Lorenzo Zoppoli, è posseduto dal nostro paese in misura ridotta e negli ultimi anni è stato anche dilapidato con incredibile leggerezza.
I servizi pubblici locali in outsourcing. Le funzioni di indirizzo e controllo dei comuni
Cristina Gianfelici
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 320
I servizi pubblici locali rappresentano fattori fondamentali nel determinare la qualità della vita dei cittadini e l'assetto produttivo delle imprese; negli ultimi anni, i politici, gli operatori del settore e gli studiosi ne hanno fatto oggetto di sempre maggiore attenzione, quali imprescindibili catalizzatori di crescita economica e sociale, a livello locale, nazionale e internazionale. Questo lavoro vuole fornire un contributo al dibattito scientifico in corso, nella prospettiva economico-aziendale. Ma anche rappresentare un ausilio per i politici e gli amministratori locali, nell'assunzione delle decisioni strategiche e nell'espletamento delle attività di governo riguardanti i servizi pubblici essenziali.
I bagni di Telese fra Ottocento e Novecento. Una stazione termale nell'Italia meridionale
Erminia Cuomo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 216
Le terme rappresentano una delle forme più antiche di turismo. Il bagno idrotermale, infatti, era una pratica già diffusa in epoca preromana, e con i Romani divenne occasione di svago e socialità. Prima forma di turismo moderno nell'Inghilterra di fine secolo XVII, intesa come offerta di servizi e di strutture ricettive, il turismo termale si è successivamente diffuso anche nel resto d'Europa, trasformandosi da turismo di élite in turismo di massa. L'Italia, nel corso dei secoli XIX e XX, è riuscita a valorizzare il consistente patrimonio idrotermale di cui dispone e, accanto alle destinazioni più note a livello internazionale, anche realtà più piccole hanno fatto del turismo termale un'occasione di sviluppo della propria economia. Gli Stabilimenti termali di Telese, gestiti da oltre un secolo dalla famiglia Minieri, rappresentano un significativo esempio di quelle località che, seppure di dimensioni modeste, sono riuscite a superare i confini regionali. Lo studio, incentrato in gran parte sull'Archivio privato della famiglia, ha permesso di delineare l'organizzazione e la gestione dei Bagni di Telese dagli ultimi decenni del secolo XIX all'evoluzione dell'ultimo periodo, in relazione con l'andamento dell'economia nazionale e del turismo in generale, evidenziando il contributo allo sviluppo del territorio telesino.
Il monte Pio dei marinai di Torre del Greco. Tre secoli di attività al servizio dei «corallari» (secoli XVII-XX)
Vittoria Ferrandino
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 268
Il mare, studiato dai geografi, dagli oceanografi, dagli ambientalisti, dai geologi, oltre che da storici e da economisti, costituisce un importante fattore di sviluppo economico, di specializzazione e di crescita, che condiziona l'imprenditorialità, gli investimenti, le produzioni e il lavoro delle città portuali e delle località costiere in generale. La storia di Torre del Greco e del suo Monte pio dei marinai costituisce un caso esemplare di una città i cui abitanti hanno saputo modificare il loro rapporto con il mare, coniugando la tradizione creativa dell'artigianato campano con i colori e le variegate forme del corallo. Gran parte dei pescatori torresi, che sino alla fine del secolo XVIII, si addentravano nelle acque del Mediterraneo, spesso catturati dai "barbareschi", si sono nel tempo trasformati in artigiani dediti alla lavorazione e al commercio di manufatti di corallo. Istituzioni come il Monte pio dei marinai, confraternita devozionale, laicizzata e aperta a finalità di reciproca assistenza e mutuo soccorso tra i soci, si sostenevano dal punto di vista finanziario essenzialmente con i contributi degli iscritti e con qualche rendita derivante da lasciti dei privati o da contributi pubblici.
La realtà multiforme delle piccole e medie imprese. Il caso della provincia di Genova
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 400
Il ruolo centrale delle piccole medie imprese (PMI) nel sistema economico italiano è ormai ampiamente riconosciuto, alla luce sia della loro preponderanza in termini numerici sul complesso delle imprese, sia del contributo determinante alla creazione di ricchezza e allo sviluppo dell'occupazione. Alla luce di tali premesse Set, Agenzia Provinciale per lo Sviluppo Economico del Territorio della Provincia di Genova, ha affidato al Dipartimento di Tecnica ed Economia delle Aziende (Ditea) dell'Università di Genova l'incarico di analizzare il sistema locale delle PMI manifatturiere, al fine di individuarne lo "stato di salute" e di proporre adeguate linee di intervento. Lo studio affronta il tema in maniera originale, adottando uno schema di analisi assai articolato che muove dalla struttura e dalla dinamica del tessuto economico-produttivo provinciale per analizzarne successivamente la proiezione internazionale, la struttura finanziaria e patrimoniale, i fattori di innovazione. Specifici contributi sono dedicati ai distretti industriali presenti sul territorio ed alla loro possibile evoluzione in un'ottica di filiera. I risultati dell'analisi, riportati nel presente volume, restituiscono un quadro complesso e ricco.
Le teorie di bilancio tedesche del ventesimo secolo
Giacomo Manetti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 232
Nel corso del ventesimo secolo i paesi di lingua tedesca hanno assunto un ruolo di leadership a livello internazionale nell'ambito delle discipline di accounting. Dopo un iniziale periodo dedicato alla sistematizzazione degli insegnamenti aziendali all'interno delle Scuole Superiori di Commercio, l'interesse degli studiosi si è concentrato sul bilancio, innescando un'aspra ma proficua contrapposizione fra sostenitori delle teorie statiche, dinamiche ed organiche. Nel periodo successivo al primo conflitto mondiale, Eugen Schmalenbach si adopera per l'affermazione della scuola dinamica, apportando così una "rivoluzione copernicana" nel modo di concepire la rendicontazione economico-finanziaria. Negli anni seguenti, altri autori hanno tentato di approfondire tale problematica, spostando l'attenzione sul sistema contabile e sul valore economico del capitale. Nel frattempo, un altro grande tema si imponeva all'interno delle discipline ragionieristiche tedesche: il processo di armonizzazione dei principi contabili. In particolare, il recepimento delle direttive comunitarie e la scelta di campo dell'Unione Europea sugli IAS-IFRS sono i momenti che hanno caratterizzato l'ultimo trentennio della storia della ragioneria tedesca. Il presente lavoro intende ripercorrere le principali fasi evolutive di questo intenso percorso, non mancando di sottolinearne gli aspetti che più hanno inciso su prassi e dottrina del nostro paese.
Local Authorities Accounting and Financial Reporting. Trends and Techniques in a Multinational Perspective
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 212
Imprese distrettuali. Una ricerca sulle problematiche economico-aziendali dell'innovazione e dell'internazionalizzazione
Francesco Napoli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 160
Il volume evidenzia come, oggi, alcune imprese distrettuali italiane stiano sviluppando un insieme articolato di relazioni che trascendono il sistema locale di distretto nel quale hanno tradizionalmente operato. In particolare esse stanno esplorando due campi di internazionalizzazione molto promettenti, che vanno ben al di là del semplice concetto di export. Il primo campo è quello della distribuzione transnazionale delle diverse attività che compongono l'attuale catena del valore, in modo da poter sfruttare a proprio vantaggio i differenziali nazionali specifici di produttività e costo dei diversi paesi. Il secondo campo è quello della partecipazione attiva a reti internazionali di divisione del lavoro nell'ambito della produzione e utilizzazione della conoscenza; in questa ultima circostanza le imprese acquisiscono un vantaggio decisivo poiché si mettono in grado di utilizzare conoscenze specialistiche accessibili a scala mondiale, invece che produrle in proprio - o in un ambiente "vicino" - ad alto costo e rischio. La capacità di gestione e governance di questa fitta rete di rapporti, che si estende ben oltre il territorio di distretto, richiede competenze manageriali e strumenti di coordinamento che non possono più fare leva unicamente sulle modalità consolidate di comunicazione informali e destrutturate affermatisi nell'ambito del sistema locale.
Organizzazione, conoscenza e progetti
Ernesto De Nito
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 136
Nel dibattito scientifico più recente la conoscenza è considerata quale fattore determinante nella competizione aziendale e tra sistemi-paese. In questo volume, in particolare, si approfondisce il tema della gestione della conoscenza nei progetti, secondo una prospettiva teorica di tipo critical, che solo di recente ha suscitato l'interesse degli studiosi di management. Si è rilevato infatti che, nonostante il significato del termine "progetto" non dia luogo ad una interpretazione univoca (uno strumento di coordinamento, una modalità organizzativa, un insieme di pratiche manageriali), il suo output si può considerare quale elaborazione della conoscenza di un gruppo, di una organizzazione o di un network. In questo lavoro si individua, nel gruppo di progetto, una possibile chiave di lettura della gestione della conoscenza che si può esplicitare in entrambi i ruoli di collectivity of practice e community of practice. Il volume presenta alcuni spunti teorici utili ad avviare una prima riflessione sulle relazioni esistenti tra la gestione della conoscenza e i progetti e si rivolge a tutti gli studiosi di organizzazione e management.
Il ruolo della governance nei distretti industriali. Un'ipotesi di ricerca e classificazione
Angela Cresta
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 224
Il presente volume nasce con l'obiettivo di definire il ruolo svolto dall'attore locale nei processi di regolazione dello sviluppo locale e, nello specifico, dei distretti industriali, considerando le variabili economiche, culturali e politico-istituzionali del contesto di riferimento e fornendo un quadro ampio e per quanto possibile esaustivo sull'opportunità che tali modelli di produzione costituiscano strumenti validi per la competitività del nostro Sistema-Paese. Il percorso di analisi ha voluto analizzare le disposizioni normative delle singole Regioni e verificare come esse si siano districate in un panorama così complesso, cercando di operare una prima ipotesi di classificazione che tenesse conto del grado di innovatività dei diversi approcci, delle azioni previste, degli strumenti adottati e del livello di efficienza raggiunto nell'applicazione di tali proposte normative.

