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Franco Angeli: La società moderna e contemp. Anal.contr.

In piazza per quale diritto? Memoria ed eredità culturale delle mobilitazioni per i diritti a Torino

Francesco Pongiluppi

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2022

pagine: 160

Dalle proteste sessantottine alle riforme degli anni Settanta, il volume propone un'originale analisi diacronica delle grandi questioni al centro delle mobilitazioni per i diritti nell'Italia del secondo Novecento. Studenti, lavoratori ed educatori emergono da queste pagine come i veri protagonisti di un cambiamento che apre una breve ma intensa stagione caratterizzata da riforme, tensioni, partecipazione e nuove esperienze educative. Nel volume le grandi questioni dell'Italia democratica vengono messe in relazione con la storia dell'educazione ai diritti, della pedagogia, dell'apprendimento permanente e della professione dell'educatore, figlia delle intemperie culturali post-sessantottine. A unire i fili di questo lavoro sono i diritti, le piazze e una città, Torino. Dalla documentazione conservata presso l'Archivio storico della Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, all'analisi della letteratura sui diritti, sulla scuola e sull'educatore, il testo offre una rilettura del patrimonio di fonti scritte e orali conservato a Torino, particolarmente ricco di documenti, indagini e testimonianze sulla memoria e sull'eredità storica, giuridica e sociale del cosiddetto lungo Sessantotto.
23,00 21,85

Le inchieste parlamentari sulla Sardegna (1869-1972)

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2021

pagine: 438

Il volume è dedicato alle inchieste parlamentari sulla Sardegna, dalla prima dello Stato unitario (Depretis, 1869) all’ultima riguardante i fenomeni di criminalità, presieduta da Giuseppe Medici (1972). Dai diversi saggi emerge un vivo quadro delle condizioni economiche e sociali, dell’agricoltura, dell’industria, degli insediamenti minerari, della criminalità rurale in un arco di tempo che abbraccia poco più di un secolo di storia. I profili di alcuni protagonisti delle inchieste arricchiscono il libro, che si presenta come un tentativo di comprendere l’importanza politica ed economica dell’istituto per la storia della Sardegna.
45,00 42,75

Cestaro Rossi & C. 1921-2021. Cent'anni di impiantistica industriale da Bari all'Europa

Ezio Ritrovato

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2021

Il volume ripercorre la storia centenaria della Cestaro Rossi & C. dalla sua fondazione ai nostri giorni. La cospicua documentazione conservata dall’azienda ha reso possibile ricostruire un percorso di successo imprenditoriale originato dall’immigrazione in Puglia di tre tecnici specializzati, Gismondo Cestaro e i fratelli Matteo e Daniele Rossi, provenienti rispettivamente dalla Lombardia e dalla Liguria. Con la costituzione delle Officine Meccaniche Liguri Lombarde Cestaro Rossi & C., nella prima metà del Novecento riuscirono a presidiare comparti industriali che spaziavano dalla produzione di frantoi oleari agli impianti enologici, ai mulini e ai pastifici. Dal secondo dopoguerra, quando il Mezzogiorno diventa l’area di insediamento di acciaierie, raffinerie e industrie chimiche, la gestione lungimirante di Ruggero Dalla Serra diversifica e specializza l’offerta produttiva nella carpenteria pesante e nell’impiantistica industriale, settori in cui la Cestaro Rossi & C. Spa può valorizzare, in Italia e all’estero, il patrimonio di esperienza operativa, di conoscenze tecniche e di reputazione imprenditoriale accumulato in tanti decenni di attività. Nel nuovo millennio, i programmi aziendali riservano uno spazio crescente alle tematiche ambientali che promuovono l’utilizzo di fonti energetiche eco-sostenibili, a fronte di una progressiva riduzione dei combustibili fossili.
17,50 16,63

Dal rosso al nero. Cento anni di socialisti e comunisti passati a destra

Roberto Della Seta

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2021

Tra i lasciti maggiori della politica novecentesca vi è l'idea di sinistra e destra come orizzonti inequivocabilmente contrapposti. Oggi questa eredità è considerata da molti non più attuale, resa parziale e anacronistica dall'affermarsi di soggetti politici che rifiutano di definirsi rispetto alla coppia sinistra/destra. Anche nel Novecento la sinistra e la destra sono stati campi tutt'altro che blindati: ricorrenti in particolare i passaggi dal "rosso" del socialismo al nazionalismo e poi al "nero" del fascismo. Passaggi spesso banalizzati secondo l'etichetta del "voltagabbana" (uno su tutti: Mussolini), ma dettati da riflessioni e sensibilità - la "scoperta" della nazione, la ricerca di una via intermedia tra socialismo e capitalismo, l'antisemitismo, l'anticomunismo - che segnano linee di continuità tra il prima e il dopo di ogni passaggio. Questo libro ripercorre le ondate principali dei passaggi dal rosso al nero: dai socialisti francesi di fine Ottocento che aderirono al boulangismo, ai sindacalisti rivoluzionari di inizio Novecento che in Francia e in Italia si avvicinarono al nazionalismo e poi al fascismo, ai socialisti francesi che negli anni '30 teorizzarono il "socialismo nazionale" e dopo il 1940 nella Francia sotto controllo tedesco sconfinarono nel collaborazionismo e nel filonazismo, fino ai socialisti italiani che all'indomani del crollo della prima Repubblica confluirono nella destra di Berlusconi alleata dei "postfascisti". Epicentri dei passaggi dal rosso al nero sono state la Francia e l'Italia: perché qui si è affermata al passaggio tra Ottocento e Novecento una inedita destra rivoluzionaria che agiva sullo stesso terreno simbolico e sociale della sinistra muovendole una temibile concorrenza, e perché qui sono stati maggiori il peso e l'influenza di una figura sociale, l'intellettuale "engagé", che di tali passaggi sarà indiscusso protagonista. Ognuno dei casi raccontati è nelle sue dinamiche largamente individuale, tutti in varia misura appartengono a uno stesso tema generale per lungo tempo trascurato o rimosso: quello dei vasi comunicanti tra la sinistra e la destra del Novecento.
35,00 33,25

Giovini di genio discolo e seditioso. Criminalità e scolari dello Studio patavino nei secoli XVI e XVII

Giovini di genio discolo e seditioso. Criminalità e scolari dello Studio patavino nei secoli XVI e XVII

Ruggero Soffiato

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2021

“Concorrono a questo celeberrimo, e famosissimo Studio scolari in gran numero non solamente dalle provincie circostanti, e dalli paesi d’Italia, ma da tutte le parti d’Europa così per la gran fama, e celebre nome delli Dottori leggenti, come per la salubrità dell’aria, fertilità del paese, e governo moderato delli Signori Venetiani”. (Portenari A., Della felicità di Padova, 1623). La presenza dell’Università a Padova fin dal 1222, il cosiddetto “Studio”, ha determinato non solo prestigio culturale e politico, oltre che benessere economico per la città, ma anche la necessità di gestire i rapporti e i conflitti tra gli studenti e i cittadini, avendo presenti i privilegi dei primi e i diritti dei secondi. La serie di crimini commessi dagli “scolari” nel periodo 1580-1699, la rissosità e le rivalità tra le diverse “Nazioni”, permettono di comprendere, attraverso le relative sentenze della Corte pretoria del Podestà, sia le modalità della loro gestione da parte delle Autorità, sia l’impatto sulla vita della città e dello Studio stesso. Prefazione di Alfredo Viggiano.
26,00

Il Novecento in provincia. Storia di Jesi tra memorie e oblii (1900-1970)

Amoreno Martellini, Barbara Montesi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2020

pagine: 286

Le tante pagine che gli studiosi hanno dedicato al passato recente della città di Jesi hanno solitamente evitato di considerare lo scarto tra storia e memoria. È anche con l’intento di definire questo scarto e di comprendere i processi di costruzione della memoria collettiva di una città che il volume affronta la storia del Novecento in provincia. La storia di un territorio e la memoria collettiva della comunità che lo abita, pur procedendo su strade parallele, non sempre coincidono con esattezza. Per i motivi più diversi i filtri della memoria piegano, deformano, distorcono o censurano la realtà; a volte la rimuovono, la cancellano, la fanno evaporare. Questo è quanto è accaduto anche alla città e alla comunità di Jesi: una memoria quanto mai selettiva si è presa il compito, nel corso dei decenni, di consegnare alle generazioni succedutesi nel tempo un’immagine della città non del tutto fedele alla realtà storica.
33,00 31,35

Italiani in Congo. Migranti, mercenari, imprenditori nel Novecento

Italiani in Congo. Migranti, mercenari, imprenditori nel Novecento

Carlo Carbone

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2019

pagine: 268

Questo studio riguarda gli aspetti culturali, politici ed economici della presenza, nel Congo novecentesco, di un numero variabile ma relativamente ristretto d’italiani, militari e civili, di estrazione borghese e piccolo borghese. Sia lo Stato Indipendente del Congo (1885) di Leopoldo II, divenuto Congo Belga nel 1908, che il Congo indipendente (1960) sono stati oggetto d’interesse economico di volta in volta nell’Italia liberale, in quella fascista e nel secondo dopoguerra. Con l’indipendenza e le turbolenze che ne sono seguite, il paese (Repubblica Democratica del Congo, poi Zaire, poi ancora RDC) è stato teatro dell’attività di mercenari, anche italiani, al soldo dei diversi poteri filoccidentali antagonisti rispetto ai seguaci di Lumumba e alle forze dell’ONU che operavano in Congo. Al contempo, ha visto uno degli interventi tecnologicamente e finanziariamente più corposi dell’imprenditoria industriale italiana pubblica e privata in Africa. I due fuochi intorno ai quali questo libro si articola, quello italiano e quello congolese, qui hanno equivalente rilevanza. L’indispensabile quadro della realtà storica congolese è stato affrontato nella misura necessaria a dare conto dell’ambiente in cui operavano gli italiani e delle reazioni al loro incontro con quella realtà. Al centro c’è la presenza degli individui e delle categorie che hanno avuto un ruolo politico e sociale in Congo e nelle relazioni fra il Congo e l’Italia. L’arco di tempo è quello compreso fra la cosiddetta età giolittiana e l’inizio del declino dell’attività economica italiana in Africa, a partire dall’ultimo governo presieduto da Bettino Craxi.
35,00

War Hawks. Gli Stati Uniti e la guerra del 1812

War Hawks. Gli Stati Uniti e la guerra del 1812

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2019

pagine: 216

Nel giugno 1812 gli Stati Uniti, sotto la guida del presidente James Madison, stupirono il mondo dichiarando guerra alla Gran Bretagna. Quali che fossero i motivi che portarono a questa difficile decisione, considerata l’impreparazione di una nazione ancora sprovvista di un effettivo esercito permanente, apparve palese che nella politica americana erano emersi dei falchi della guerra – War Hawks – in grado di orientare l’opinione pubblica e le scelte dell’amministrazione. Qual è stato il ruolo degli War Hawks nell’influenzare la dichiarazione di guerra? Quale fu il ruolo della stampa, che già appare in questi anni come quarto potere? Quali furono gli scenari geopolitici e gli interessi espansionistici della giovane repubblica? Quali nuovi politici emersero con la guerra? Quale fu il ruolo di coloro che si impegnarono per risolvere pacificamente il conflitto che si concluse con il trattato di Gand nel dicembre 1814? Su queste e altre questioni si interrogano dieci studiosi americani e italiani, esperti affermati e giovani ricercatori. Il loro lavoro riporta l’attenzione su una guerra che viene ricordata nei libri di storia con difficoltà e solo come scontro per la difesa degli interessi marittimi, laddove, invece, si presentavano già in nuce espressioni intense di patriottismo e la spinta espansionistica che, di lì a qualche decennio, avrebbe portato gli Stati Uniti a conquistare i territori messicani. Contributi di: Luigi Marco Bassani, Deborah Besseghini, Matteo Casiraghi, Paul Finkelman, Giandomenico Iachini, Ginevra Paparoni, Marco Sioli, Andrew Spannaus, Scott Manning Stevens e Alan Taylor.
28,00

La memorie di Ernesto Falcon. Una famiglia dalla Francia a Napoli e Sorrento nel lungo Ottocento

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2019

pagine: 144

“Memorie di zio Ernesto” è il titolo di un documento inedito del 1931, conservato in un archivio privato; l’autore è Ernesto Falcon, un militare di carriera vissuto tra il 1861 e il 1950, che ricostruisce la storia della propria famiglia dal 1777 al primo conflitto mondiale in una lunga memoria in stile epistolare, indirizzata a due nipoti orfane, Elvira e Ida, figlie di suo fratello Alfredo. La narrazione ripercorre ben quattro generazioni, che si dispiegano lungo l’intero Ottocento; prende avvio dagli anni del governo francese a Napoli, attraversa la Restaurazione borbonica e i moti del 1848, per finire con i decenni successivi all’unificazione italiana. Nelle Memorie è la famiglia a essere centrale; una famiglia che presenta un’anima doppia: da una parte al servizio dei Borbone restaurati e dall’altra espressione del più avanzato liberalismo. Nel lungo Ottocento figure di diverso orientamento politico e di diverso impegno e destino economico vivono l’accelerazione della mobilità tra diverse dimensioni, partecipando così a uno dei grandi caratteri dell’epoca: dal locale al nazionale, al globale: dalla Francia al Regno delle Due Sicilie all’Italia unita, dall’Europa alle Americhe, dalla grande città di Napoli alla piccola stazione di soggiorno di Sorrento.
23,00 21,85

Centri di potere nel Mediterraneo occidentale. Dal medioevo alla fine dell'antico regime

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2018

pagine: 484

Il volume raccoglie una serie di studi realizzati nell’ambito di numerosi progetti di ricerca internazionali, i cui componenti appartengono a diversi enti di ricerca e università italiane e spagnole. La prolungata e consolidata collaborazione accademica e scientifica di tutti questi specialisti ha consentito di realizzare un incontro dalle caratteristiche trasversali e multidisciplinari, fortemente voluto dagli organizzatori e già emerso in altre iniziative simili. In questa occasione la riflessione si è incentrata sui Centri di potere nel Mediterraneo occidentale in un arco cronologico di lunga durata, compreso tra il Medioevo e la crisi dell’Antico Regime. Ancora una volta tale ambito si presenta di estremo interesse, sia dal punto di vista geografico che storico, e continua ad appassionare gli studiosi per la sua forte valenza identitaria, presentando caratteristiche comuni nell’insieme dei suoi territori. I lavori che si pubblicano in questo volume riguardano tematiche diverse, dimostrando chiaramente quali potenzialità presentano le fonti sarde per una storia comparata. In queste pagine vi sono studi riguardanti le interrelazioni fra i centri di potere e la realtà insediativa, le varie fasi vissute nel corso del tempo, le osservazioni sullo spazio fisico e monumentale dei centri di potere, lo studio dell’amministrazione e degli uomini che esercitavano il potere in nome del re, le tradizioni giuridico-politiche e le realtà finanziarie, i mutamenti e le persistenze nel potere, le relazioni fra monarchia e feudi, il ruolo dei centri di potere in una realtà di frontiera.
55,00 52,25

Di padre in figlio. Antonio ed Enrico Montucci senesi europei tra '700 e '800

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2018

pagine: 118

Il senese Antonio Montucci e suo figlio Enrico vissero appassionanti vicende influenzate dalla città di origine e inserite nei network culturali tra ’700 e ’800, già delineate nel precedente volume della Curatrice, Una famiglia tra Siena e l’Europa. I Montucci, 1762-1877. Dopo gli studi universitari a Siena, entrambi diventarono linguisti, insegnanti, eruditi: il primo laureato in diritto, ma poi autore di grammatiche e manuali d’italiano e studioso di cinese; il secondo laureato in matematica, ma poi specialista d’inglese e di sistemi educativi. Il loro percorso attraversò l’Europa, dalla Gran Bretagna alla Germania, alla Francia, e si intrecciò con quello della rispettiva moglie e madre Enrichetta, britannica di singolare cultura. I saggi approfondiscono ambiti che videro i Montucci protagonisti, con un ampio sguardo sulla realtà che li circondava. Anna Di Toro rileva il ruolo di Antonio nel passaggio della linguistica cinese a vera e propria scienza, il suo rigore di lessicografo e la vena di polemista apprezzato dai maggiori studiosi, mentre Stefano Villani ne indaga il rapporto con il protestantesimo britannico, constatando come l’attrazione per una confessione più libera non lo spingesse alla conversione. Floriana Colao ricostruisce la cultura giuridica dell’Ateneo senese dal periodo di Pietro Leopoldo di Lorena all’Unità con l’evolversi del senso costituzionale negli insegnamenti. Raffaella Franci ripercorre gli studi matematici di Enrico nell’Accademia dei Fisiocritici, illustrando i rituali del sodalizio e le intuizioni algebriche del giovane scienziato. Fabio Bertini, infine, analizza la peculiarità dei democratici toscani nella Restaurazione, fino al trasferimento di Enrico Montucci a Parigi e al 1848.
15,00 14,25

Congiunture e dinamiche di una regione periferica. L'Abruzzo in età moderna e contemporanea

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2018

pagine: 324

Territorio di confine, caratterizzato da una viabilità carente e da una portualità poco sviluppata, l'Abruzzo di età moderna versava in un profondo stato di arretratezza: l'assenza di capitali e di iniziative imprenditoriali e le difficoltà di comunicazione di un'area in gran parte montuosa condizionavano la produzione agricola e manifatturiera. Il mercato regionale assumeva così le caratteristiche di una realtà frammentata con scambi rarefatti e disomogeneità dei prezzi, in cui la produzione era destinata in gran parte all'autoconsumo. A partire dall'Unità il miglioramento delle vie di comunicazione, la costruzione della linea ferroviaria adriatica e il conseguente collegamento commerciale con Roma, hanno favorito l'integrazione dell'Abruzzo nel mercato nazionale. L'economia regionale ha mostrato tuttavia uno sviluppo disomogeneo, con la progressiva concentrazione delle attività produttive e della ricchezza nelle aree costiere e lungo le principali vie di comunicazione. Solo sul finire dell'Ottocento, con l'arrivo dei capitali stranieri, si sono sviluppate le prime importanti iniziative industriali e si è dato avvio a quel processo di industrializzazione che si sarebbe poi alimentato con i capitali dei grandi gruppi imprenditoriali e con le capacità della borghesia industriale e commerciale della regione. I saggi contenuti in questo volume si concentrano sull'analisi di questioni legate alla storia dell'Abruzzo tra il XVI e il XIX secolo. Attraverso indagini condotte su fonti d'archivio e bibliografiche sono state studiate tematiche di carattere storico, sociale ed economico che hanno messo in risalto le peculiarità e le dinamiche dello sviluppo dell'economia regionale, nel più ampio contesto del Mezzogiorno in età moderna e contemporanea.
39,00 37,05

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