Gremese Editore: Narratori francesi contemporanei
Il mio vero padre
Éric Fottorino
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2021
pagine: 240
Éric Fottorino non ha sentito niente. Era nel suo ufficio di direttore di «Le Monde». Suo padre si è sparato un colpo di fucile in bocca senza che lui, figlio amorevole e amato, fosse raggiunto dall’onda d’urto, da un’eco remota della detonazione, da un’improvvisa apprensione, un brivido, un trasalimento. No, niente, eppure Michel Fottorino era l’uomo che aveva riscattato la sua infanzia mutilata: «Mamma sembrava felice con lui. Una sera è entrato in camera mia e mi ha detto, schiarendosi la voce, che se avessi voluto lui sarebbe stato mio padre e io avrei potuto chiamarlo papà». Un istante magico di cui lo scrittore parlerà in molti altri suoi libri. Da quel momento Michel è stato una presenza assidua e paziente accanto a lui, parca nelle parole quanto calda e prodiga nell’esempio e nella condivisione delle passioni. Come quella per la bicicletta, quando fianco a fianco salivano insieme il Tourmalet, uno Coppi, l’altro Bartali. Éric ricorda la prima volta che, pedalando con suo padre, lo ha lasciato indietro, lungo la strada. Adesso è stato suo padre a lasciare lui, per sempre, senza voltarsi a guardarlo, senza dargli un segno. Allo sgomento si somma la consapevolezza – tardiva, come sempre succede ai figli – che la vicinanza e il dialogo stanno ormai altrove, in un irrimediabile “troppo tardi” fatto anche di rimpianti, domande senza risposta, forse rimorsi. Ma quel figlio è un grande scrittore, e in quell’altrove il ricordo si fa letteratura.
La ragazza dalla macchina rossa
Philippe Vilain
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2018
pagine: 220
Emma Parker ha vent'anni. Figlia di un diplomatico americano, habituée delle serate alla moda che girano intorno alla gioventù dorata parigina, sfreccia per le strade a bordo di una fiammante Porsche rossa, come rossa è la gonna che indossa e rossi i semafori ai quali non si ferma. Tutto in lei ha il colore della sfrontatezza e dell'ambizione. Un giorno, nella biblioteca della Sorbona, Emma incontra uno scrittore - voce narrante del romanzo - che ha quasi il doppio della sua età. Subito, le cose tra loro prendono a correre veloci: i due si innamorano, si amano, si cercano. Ma poi tutto cambia, repentinamente com'era iniziato: Emma rivela allo scrittore una terribile verità che la riguarda personalmente. È l'inizio di una nuova fase della loro relazione, anzi di una nuova storia che condivide con la precedente i suoi protagonisti innamorati, ma non le stesse emozioni, le stesse aspettative, gli stessi sogni.
Fuga a cavallo lontano nella città
Bernard-Marie Koltès
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2018
pagine: 152
Sbilanciato verso la narrativa, il teatro di Bernard-Marie Koltès è uno dei più significativi degli ultimi quindici anni. Teatro emblematico di una condizione esistenziale randagia e periferica. Accanto al suo teatro, unico esempio di narrazione vera e propria che Koltès abbia lasciato nella sua breve vita è questo “Fuga da cavallo lontano nella città”, datato 1984. Due ragazze, Félice e Barba, e due ragazzi, Chabanne e Cassius, divengono emblemi di una giovinezza tutta deliri e dolorose dipendenze. Si direbbe la trasgressione la loro bandiera. Essi imboccano una strada di libertà dove però l'allucinazione, un immedicabile infantilismo, denunciano il cerchio stretto di un labirinto senza uscite, senza decoro. Koltès è uno scrittore della paura. Si può fare riferimento a Kafka, ma la tradizione fulgente del surrealismo francese non gli è estranea. Si potrebbe ipotizzare un universo visto attraverso la figurazione dionisiacamente macabra di un Francis Bacon; poi certe chiarezze dolcissime e improvvise parlerebbero di una suggestione più scanzonata e ilare, alla David Hockney quasi. Tutto ciò è segno di un sentimento irreprensibile di contemporaneità, e Koltès si rivela narratore di quell'essere perdutamente figli, desiderosi di pietà e affetti disperati, che segna la condizione dei tanti che oggi incontriamo sui sentieri della vita, mai maturi e non più immaturi.
Marilyn denudata
Isabelle Wéry
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2017
pagine: 141
La giovane, bizzarra Marilyn Turkey ha la testa piena di domande sul mondo che la circonda, sulla potenza della vita e della morte, sulla natura umana, sul corpo e sulle relazioni con gli altri. Se tante sono le domande, però, la risposta che da sempre Marilyn ricerca è una sola: l'Amore, quello vero, l'unico capace di dare un senso al caos. Eccola allora, Marilyn, riferirci di questa sua irrequieta ma anche vitale e gioiosa ricerca in un "diario" suddiviso nelle tre tappe fondamentali della sua esistenza (6-8 anni, 25 anni e infine «qui adesso»). Eccola mettersi a nudo in questo atipico road-movie fatto di incontri e di scoperte attraverso i quali Marilyn esplora se stessa e il mondo che la circonda, e interroga entrambi sulla risposta che più le preme. Il corpo, la sensualità e la sessualità hanno un ruolo centrale nel suo racconto. Marilyn ce ne parla senza tabù, liberamente, affidandoli a un linguaggio originalissimo fatto di parole e immagini folli e trascinanti, parole e immagini che vogliono essere "sentite" prima ancora che capite, indomite come animali selvatici e irresistibili come il desiderio dell'amore.
Roland è morto e...
Nicolas Robin
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2017
pagine: 157
«Roland è morto. Me lo dice l'inquilina del piano di sotto. Piange davanti alla mia porta. Ha gli occhi rossi e il naso che cola. Ha indosso il suo golfino color malva e le espadrillas ai piedi. Vorrei sbatterle la porta in faccia. L'inquilina del piano di sotto viene sempre a darmi brutte notizie. Mi parla di gente nel mondo che non ha né braccia né gambe, che chiede l'elemosina all'uscita della metro, gente che ha malattie congenite e che nella vita parte col piede sbagliato. Mi parla dei buchi nell'ozono e delle mucche che scoreggiano in Paraguay... Stasera, mi comunica che il mio vicino di pianerottolo è morto. Mi disturba. Stavo guardando un porno in televisione. Roland è morto, ma non me ne frega niente. Non lo conoscevo, dopo tutto. Era il vicino della porta accanto. Sembrava vecchio, non aveva capelli. Camminava guardandosi i piedi. Viveva solo col suo barboncino e ascoltava i dischi di Mireille Mathieu. È tutto quello che so. A Roland piacevano i cagnolini riccioluti e le donne coi capelli tagliati a scodella. Non era tipo da rock'n'roll. In effetti, pensandoci, non sentivo più i dischi di Mireille Mathieu da diversi giorni.» L'ignaro protagonista del romanzo non sa ancora che la morte del povero Roland di lì a poco si abbatterà su di lui come una tempesta, sconvolgendo le sue pigre giornate di quarantenne disoccupato e imprimendo un'inaspettata, nuova direzione alla sua vita. Percorso da un umorismo agrodolce che ci tiene compagnia fino alle ultime pagine, ambientate su una spiaggia della Normandia, il romanzo di Nicolas Robin ci riconcilia con i dolorosi temi della morte, della solitudine, dell'abbandono affettivo. E alla parola "fine", ci fa ritrovare con la nostalgia per una storia che - tra un sorriso e un moto di commozione -avremmo voluto seguire ancora a lungo.
Le spie di Rapallo
Romain Slocombe
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2017
pagine: 318
La vicenda di questo romanzo è ambientata sulla costa ligure nella primavera del 1922. I palazzi della Riviera accolgono un'animata folla di diplomatici e giornalisti richiamati dalla conferenza internazionale indetta per risolvere i problemi dell'Europa post-bellica (e il cui esito, storicamente, sarà rappresentato dal Trattato di Rapallo). L'inglese Ralph Exeter - ufficialmente corrispondente del London Daily World, in realtà una spia al soldo dei bolscevichi - è a Genova per incontrare il suo "contatto", un uomo della polizia segreta russa dal quale riceve l'incarico di smascherare la talpa "zarista" che sta cercando di minare le fondamenta del giovane potere sovietico. Subito dopo, però, il russo viene assassinato ed Exeter è sospettato dell'omicidio, oltre che di quello di un agente del servizio anti-spionaggio francese. Per salvarsi, il reporter cerca protezione presso un giovane leader fascista di belle speranze: Benito Mussolini... Nello scenario storico del primo dopoguerra e della difficile ripresa dei rapporti tra Germania e Russia, Romain Slocombe si diverte a giocare cori i codici del romanzo di spionaggio. Intrighi silenziosi e brutali omicidi, macchinazioni delle potenze occidentali per appropriarsi del petrolio russo e traffici dei gioielli degli zar, algide spie e uomini pronti a perdere il controllo per assecondare i loro istinti peggiori...
L'amante segreto di Madame Curie
Irène Frain
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2017
pagine: 335
Il 4 novembre 1911, a Parigi, su un giornale a grande tiratura compare un titolo in prima pagina: Histoire d'amour. Madame Curie et le professeur Langevin. Marie Curie ha dunque un amante? La stampa e l'opinione pubblica s'infiammano. Tribunali, duelli, lettere rubate: lo scandalo è enorme. Comunque, sì, è vero, Marie Curie ha un amante. Vedova da cinque anni di Pierre Curie - insieme al quale ha scoperto il radio e ricevuto il primo premio Nobel -, si è innamorata di un uomo sposato: Paul Langevin, amico di Einstein e scienziato eccezionale quanto lui. Ma, sebbene nella vicenda il "traditore" sia soltanto Paul, che ha moglie e quattro figli, è soprattutto lei a essere presa di mira. Icona della scienza in tutto il mondo, sta per ricevere un secondo Nobel e la sua candidatura all'Accademia delle Scienze è oggetto di pesanti polemiche tra i cattedratici e non solo. Ora si scopre che è anche capace di amare, amare e basta, al di là di ciò che impongono la morale o la pubblica decenza: tutto questo è intollerabile. Il 7 novembre, il premio le viene consegnato, ma sui giornali francesi nemmeno una riga, o quasi. La notizia di quei giorni è invece che la moglie di Langevin è ricorsa al tribunale per ottenere la separazione dal marito e la custodia dei figli. Che cosa unisce davvero il giovane, aitante scienziato dai baffi a manubrio e l'intransigente "polacca" che ha consacrato l'esistenza alla ricerca, a sprezzo della propria salute? Come convivono in lei il ricordo di Pierre e il sentimento verso Paul? Per scoprirlo, Irene Frain ha interrogato archivi dimenticati, foto sconosciute, luoghi inesplorati, mettendo insieme i tasselli di un'indagine avvincente via via trasformatasi nelle pagine di un romanzo biografico. E ha ricostruito - sullo sfondo della società francese d'inizio Novecento e di uno scandalo mediatico d'inattesa modernità - il ritratto di una donna pronta a rischiare per amore tutto quello che il mondo le ha riconosciuto.
La straordinaria eredità del dottor Kotev
Laurent Seksik
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2017
pagine: 263
Dall'inizio del XX secolo in Russia ai primi del XXI secolo a Parigi, attraverso i racconti incrociati di un medico ebreo, padre di famiglia ucciso in un pogrom, di suo figlio medico fuggito a Berlino, fino ad arrivare all'ultima nipote, oncologa francese non sposata e senza figli, il romanzo di Laurent Seksik accompagna i lettori lungo la trasmissione di una vocazione familiare, da un paese all'altro, da una generazione all'altra. Dinnanzi ai tragici eventi della Storia, questa famiglia così rappresentativa del mondo ashkenazita (gli ebrei dall'Est-Europa) affronta il nazismo a Berlino nel 1933 e poi a Nizza nel 1943, successivamente lo stalinismo a Mosca durante il complotto dei camici bianchi del 1953, riuscendo a mantenere il proprio intimo legame al di là delle frontiere, anche le più invalicabili. Ma ora quali prove dovrebbe superare Lena - figlia di Tobias, figlio di Mendel, figlio di Pavel - per offrire finalmente una discendenza a una "leggenda familiare" cui invece vorrebbe intimamente sottrarsi? Ripercorrendo, in un altalenarsi di presente e passato, le vicissitudini dei Kotev, sondando i loro animi pieni di passione ma anche di interrogativi, Laurent Seksik fonde in un lungo racconto transgenerazionale i destini dei singoli e quelli collettivi, i personaggi illustri e le esistenze anonime, l'ambizione procede per analogie e differenze. Ne emerge un affresco di sorprendente attualità: dal confronto tra diverse civiltà, religioni e atteggiamenti economici Weber muove per seguire il filo rosso di uno dei suoi temi per eccellenza, ovvero l'analisi delle ragioni per cui «solo in Occidente» si è data la peculiare costellazione di religione e capitalismo.individuale alla piena responsabilità di sé e il peso della Storia che flette e orienta le vite. "La straordinaria eredità del dottor Kotev" porge uno specchio alla nostra epoca e, celebrando l'arte di guarire, celebra anche l'arte di lottare contro la fatalità.
Nina Simone
Gilles Leroy
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2016
pagine: 192
"Ero famosa, la gente mi riconosceva per strada, ricevevo offerte per fare dei concerti, in tutti i paesi, i miei dischi erano venduti in Europa... Ero richiesta dalle reti televisive, le star del cinema mi reclamavano al loro tavolo, Lauren Bacali, Frank Sinatra, la minuscola Natalie Wood... I miei amici erano scrittori, Langston Hughes, James Baldwin, Lorraine Hansberry. La mia vita non avrebbe mai potuto essere più bella. Ero l'idolo del momento e una vocino dentro di me sussurrava: Approfittane, Eunice, potrebbe durare poco. Eunice era il mio vero nome. Al giorno d'oggi l'ho scordato. Cinquant'anni passati sotto le spoglie di Nina Simone mi hanno fatto dimenticare il mio nome. E in fin dei conti è strano dover portare un nome che non è mai stato il tuo. Per vivere un destino che non era il tuo." Come è accaduto che Eunice Kathleen Waymon, la bambina nera nata nel 1933 in una famiglia povera a Tryon, Carolina del Nord, sia diventata l'immensa Nina Simone, la diva dalla voce unica e dall'indimenticabile tocco sui tasti del pianoforte? Il destino di Nina Simone assomiglia a un romanzo. Ed è questo romanzo che Gilles Leroy ricompone qui, svelando con grande tenerezza la storia totalmente vera e totalmente romanzata di un'artista adorata nel mondo intero - eppure terribilmente sola nella vita.
Vera
Jean-Pierre Orban
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2016
pagine: 240
"Jean-Pierre Orbati offre al lettore italiano un'Italia ignota, un'Italia in Inghilterra in mezzo alle due guerre del '900, una famiglia tra le due ganasce di una morsa. Lieta ancora di essere italiana, vagamente fiera delle strombazzate imprese coloniali, con il rispettabile negozio di droghiere a Londra e le domeniche nostalgiche. D'improvviso si trovano trasformati in nemici dall'entrata in guerra dell'Italia al fianco di Hitler. La grande storia irrompe nelle case. Il padre di Vera è rastrellato con tutta la comunità maschile italiana, deportata in Irlanda, dove non arriverà. Così volano le schegge dal taglio di un 'accetta sopra un tronco. Le vite dopo una guerra sono salve per sbaglio, cioè per caso, cioè per volontà della vita stessa. 'Vera' è il romanzo di un 'epoca e di un'epica italiana. Che sia un francese a offrircela è un motivo in più di gratitudine". (Erri De Luca)
Bagno di luna
Yannick Lahens
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2015
pagine: 219
Dopo tre giorni di tempesta, un pescatore scopre, arenata sulla riva, una ragazza che sembra essere scampata a una grande violenza. La voce della naufraga si innalza, facendo appello a tutti gli dei del voodoo e ai suoi antenati, per tentare di capire come e perché si è ritrovata lì. Ed è la sua voce a scandire l'ampio romanzo familiare raccontato da Yanick Lahens, a evocare le tre generazioni che hanno preceduto la giovane per fare luce sul doppio mistero della sua aggressione e della sua identità. I Lafleur hanno sempre vissuto ad Anse Bleue, un villaggio d'Haiti dove la terra e le acque si confondono. Tra loro e i Mésidor, diventati i signori del luogo, i legami sono antichi, e il risentimento pure. Risale al tempo in cui i Mésidor hanno fatto man bassa di tutte le terre buone della regione. Quando, al mercato, Tertulien Mésidor si ferma come fulminato davanti al banco d'Olmène (una Lafleur), l'attrazione è reciproca. La storia dei due si scriverà al contrario dei luoghi comuni sulle donne sottomesse e gli uomini predatori. Ma, in quest'isola spazzata anche dagli uragani politici, voci di terrore e di morte non tardano a sollevarsi. Per raccontare il mondo "nuovo" dei fratelli e delle sorelle dilaniati dalle depredazioni dell'opportunismo politico, Yannick Lahens si rimette al coro dei contadini che non si lasciano ingannare e si fidano solo delle potenze sotterranee.
Beirut, la notte
Diane Mazloum
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2015
pagine: 176
Beirut, al crepuscolo. La città si prepara a guardare la partita Germania-Ghana della Coppa del Mondo 2010. Nel corso della notte, sei personaggi, ragazze e ragazzi, si incrociano, si evitano, si sfiorano, si amano e si perdono dentro questa Beirut di tutti gli eccessi, tra Occidente e tradizione, tra le discoteche a cielo aperto e i diodi opalescenti degli schermi di cellulari e televisori: le luci artificiali degli uccelli notturni protagonisti di questa Bonjour tristesse del Libano. Diane Mazloum consegna ai lettori un primo romanzo contemporaneo e intimista, nel quale questi "figli della guerra" giocano all'amore e alla morte. Un generazione ultra-connessa ma senza legami, descritta in una lingua sensuale, come se Beirut fosse una pelle umana, ferita da sottili cicatrici quasi invisibili ma terribilmente reali.

