Guaraldi: Lectures on philo
Tracce di Filone Alessandrino nel pensiero ebraico contemporaneo
Massimo Giuliani
Libro
editore: Guaraldi
anno edizione: 2019
pagine: 34
Per molti secoli Filone d’Alessandria (20 a.e.v. - 45 e.v. circa) è stato un estraneo nel giudaismo rabbinico. Tuttavia, dopo la sua riscoperta nel Rinascimento, il pensiero di questo gigante della simbiosi giudaico-ellenistica è tornato ad essere oggetto di studio e di apprezzamento anche nell’ambito del pensiero di Israele. Molte sono le tracce di tale recupero nelle opere di rabbini e filosofi ebrei del Novecento: da Elia Benamozegh a Hermann Cohen, da Rav Avraham Kook a Lev Sestov, da Rav HaNazir a Hans Lewy, i concetti di Logos e di legge naturale sono stati ripresi proprio alla luce degli antichi scritti filoniani; il metodo allegorico è stato rivalutato offrendo stimoli ai nuovi approcci ermeneutici; la distanza tra platonismo alessandrino e insegnamenti talmudici è stata accorciata mostrando sorprendenti punti di contatto. Ecco un affascinante percorso che mostra quanto Filone sua ancora presente, e soprattutto stimolante, nel dibattito ebraico contemporaneo.
Abramo nella tradizione islamica e in Filone. Elementi di convergenza e di divergenza
Angelo Scarabel
Libro
editore: Guaraldi
anno edizione: 2019
pagine: 40
La figura di Abramo è centrale nella tradizione islamica: è l’ emblema del monoteismo, ed a lui in certo modo si ricollega la missione (risāla) del Profeta Muhammad nella misura in cui questi si presenta come il restauratore del monoteismo di Abramo. Se ne rinvengono tracce nel rituale della preghiera musulmana, e soprattutto nei riti del pellegrinaggio islamico. Per quanto ne sappiamo, non è documentata alcuna conoscenza di Filone Alessandrino presso i filosofi arabi. Più interessante appare una ricerca sulle convergenze e divergenze dei punti di vista che prenda in considerazione Filone come esegeta ebraico, assai più che come filosofo dell’età ellenistica. La lettura del De migratione e del De Abrahamo, nonché del Quis rerum divinarum heres sit, ha evidenziato una modalità esegetica che può trovare una corrispondenza con quella del Sufismo, ed in particolare con il commento coranico attribuito ad Ibn ʿArabi, nel quale, come in Filone, la rilevanza di Abramo come personaggio storico si dissolve di fronte alla sua caratteristica di emblema della condizione umana rispetto alla divinità, e di ciò che questo comporta. Sono presi in considerazione i passi coranici che alludono a tre momenti fondamentali della ierostoria abramica, che sono anche oggetto dell’esegesi di Filone: Cor., 6.76-79, sulla “scoperta” del monoteismo; Cor., 11.69-73 sulla visita degli Angeli e l’annuncio della nascita del figlio; e Cor., 37.102-106, sul sacrificio di quest’ultimo.
Abraham and natural law. Philo, the rabbis and Spinoza
Massimo Gargiulo
Libro
editore: Guaraldi
anno edizione: 2019
Il «De vita Mosis» nel suo contesto
Manuela Baretta
Libro
editore: Guaraldi
anno edizione: 2018
pagine: 36
Pochi autori possono vantare di aver dato origine a una bibliografia tanto vasta quanto Filone, una bibliografia che spazia tra i più disparati ambiti delle scienze umane, dalla filosofia alla storia della religione, all’ermeneutica biblica, senza dimenticare la storia dell’Egitto, del popolo giudaico, dell’impero romano. Merito del pensiero originale, della varietà dei temi affrontati, della luminosa complessità, talvolta perfino contraddittoria, delle risposte suggerite di fronte ai tanti quesiti posti dal testo biblico. All’interno del suo corpus, il "De vita Mosis" è una delle opere più controverse, per quanto riguarda il numero di libri, il genere, la collocazione all’interno del corpus filoniano, i destinatari.
Genesi I-II. Filone, Origene, Walther Benjamin
Domenico Pazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Guaraldi
anno edizione: 2018
pagine: 34
Testo greco del "De opificio mundi" di Filone; traduzione latina di Rufino delle "Omelie" di Origene sulla Genesi e frammenti greci superstiti del "Commentario" di Origene alla Genesi; il nucleo centrale del saggio di Walther Benjamin, "Sulla lingua in generale e sulla lingua dell’uomo", è un’esegesi di Gen 1-2: Benjamin legge il testo genesiaco nella traduzione tedesca di Lutero, come risulta da un esame delle citazioni.
Realtà e metafora dello spettacolo nella riflessione di Filone. Tra eredità biblica e cultura ellenistica
Leonardo Lugaresi
Libro: Libro in brossura
editore: Guaraldi
anno edizione: 2018
pagine: 74
In un autore “di frontiera” qual è Filone di Alessandria, di fede ebraica e al tempo stesso di cultura greca, un tema come quello degli spettacoli, che è centrale nella società e nella cultura ellenistico-romana ma sostanzialmente estraneo alla tradizione biblica, potrebbe sembrare a prima vista irrilevante, se non di ostacolo a quella fertile mescolanza tra i due mondi che egli in tutta la sua opera persegue, e forse per questo motivo esso è stato finora relativamente poco considerato dagli studiosi. In realtà, il giudaismo del suo tempo, sia quello palestinese che ancor più quello della diaspora, aveva già dovuto fare i conti con la pervasiva influenza dei ludi su tutti gli aspetti della vita sociale dell’impero romano e anche nella riflessione filoniana i riferimenti all’agone e al teatro, sia come pratiche reali sia nella loro valenza metaforica, giocano un ruolo tutt’altro che marginale e danno lo spunto a sviluppi importanti del suo pensiero.
L'esegesi Filoniana dall'inconro di culture all'incontro di tradizioni religiose: il caso delle «Quaestiones»
Massimo Gargiulo
Libro: Libro in brossura
editore: Guaraldi
anno edizione: 2018
pagine: 66
Il contesto all’interno del quale il presente contributo si inserisce è incentrato soprattutto sulle potenzialità di Filone alessandrino di continuare ad essere un modello per il dialogo interculturale e interreligioso, con l’attenzione rivolta in special modo al suo Mosè. Tenterò di perseguire tale linea di ricerca attraverso le Quaestiones in Genesim e in Exodum, un’opera, meno nota e studiata delle altre filoniane, che, avendo la forma di domanda e risposta, è essa stessa un serrato dialogo tra chi pone il quesito, dietro il quale l’autore può senz’altro celare un appartenente ad altra cultura o religione, e l’esegeta - Filone appunto - che risponde e chiarisce. Inoltre le "Quaestiones" possono essere un buon punto di osservazione anche per un altro loro aspetto generale, vale a dire l’estrema varietà dei quesiti e dei tipi e metodi delle risposte: in essa Filone mette in mostra la propria capacità di attingere a forme, idee e contenuti, i più vari e di varia provenienza, con un’attitudine veramente versatile e dialogica.
The Philonian exegesis from the encounter of culture to the encounter of religious traditions: the case of «Quaestiones»
Massimo Gargiulo
Libro: Libro in brossura
editore: Guaraldi
anno edizione: 2018
pagine: 64
Filone e il dialogo tra le culture. «Tu, sta’ insieme con me (Deut. 5,31). Tramature platoniche nella relazione tra Mosè e Dio in Filone
Francesca Simeoni
Libro: Libro in brossura
editore: Guaraldi
anno edizione: 2018
pagine: 42
Nel 2008, proclamato dalla Commissione europea “Anno europeo del dialogo interculturale”, il Consiglio d’Europa ha definito il dialogo interculturale come: "un aperto e rispettoso scambio di punti di vista tra individui e gruppi appartenenti a culture differenti, che conduce ad una comprensione più approfondita della percezione globale dell’altro". È su questo aspetto che tenterò di concentrarmi: sul valore che la figura di Filone di Alessandria può rivestire per il dialogo tra le culture e sulla pratica di interculturalità che egli ci consegna nelle fonti rimasteci. Cercherò di perseguire questo obiettivo, però, guardando a Filone con occhio carico di alterità, ossia con occhio esterno. Non da una prospettiva interna all'ebraicità dell’autore, ossia a partire dall'alveo culturale nel quale si situa la sua identità più profonda, le sue convinzioni religiose e valoriali, legate eminentemente alla Torah e alla sua interpretazione, bensì a partire dalla sua configurazione come filosofo, come voce autorevole nel panorama filosofico della sua epoca.
Mosè, legislatore e profeta in Filone e Origene. Convergenze e divergenze nella interpretazione mosaica di due grandi esegeti alessandrini
Guido Bendinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Guaraldi
anno edizione: 2018
pagine: 54
Il Mosè di Filone e quello di Origene, i due grandi alessandrini alle prese con il massimo rappresentante della tradizione ebraica, quali i punti di contatto, quali le diversità, quanto dell’ebreo è recepito nel cristiano, quanto della tradizione giudaica è confluito in quella ecclesiale. È il programma del presente intervento, che muovendo da VM di Filone e dalle molteplici testimonianze a suo riguardo disseminate nella sua opera, si porrà alla ricerca di queste tracce in Origene. Che il cristiano conoscesse Filone è dato indiscusso, come attestano i rimandi anonimi, oltre a quelli espliciti, che Origene subisca l’influenza dell’ebreo filosofo e interprete della Scrittura, a livello di metodologia esegetica, concezioni teologiche, ideali spirituali, è stato ampiamente dimostrato da vari autori. La figura di Mosè non permette di riprendere l’intero novero di questi motivi, ma certamente fa affiorare molti di questi temi.
Il Mosè di Filone. Re sacerdote legislatore e profeta nell'ambito del giudaismo alessandrino
Francesca Calabi
Libro: Libro in brossura
editore: Guaraldi
anno edizione: 2018
pagine: 50
Per Filone, Mosè riveste 4 funzioni: è re in quanto capo del popolo; come tale esercita prescrizioni e divieti per cui gli è necessaria la conoscenza della legge e, infatti, è legislatore; deve poi disporre le cose umane e le divine: di qui il ruolo sacerdotale. Infine, tramite la capacità profetica, egli può “divinare ciò che non si comprende con il ragionamento”. Se le funzioni di legislatore e di profeta appaiono di immediata comprensione rispetto al testo biblico, meno evidenti sono i ruoli di re e di sacerdote. Perché Filone li introduce? La mia ipotesi è che il contesto storico e filosofico in cui si muove induca Filone a delle rappresentazioni particolari di Mosè, a delle attribuzioni che si spiegano sullo sfondo dell’Alessandria del I secolo. Esse rinviano a tesi e teorizzazioni del periodo oltre che al testo biblico di riferimento. In particolare, le funzioni di re e di sacerdote vanno viste in relazione a tesi medio platoniche, ai Trattati pseudo pitagorici sulla regalità e alle teorie stoiche relative alla legge scritta e alla legge naturale da un lato, alle descrizioni di autori giudaico ellenistici quali Artapano o Ezechiele tragico, da un altro.
Filone, l'eredità del tardo antico e la formazione dell'Islam
Massimo Campanini
Libro: Libro in brossura
editore: Guaraldi
anno edizione: 2018
pagine: 32
Quando mi è stato chiesto di discutere degli influssi di Filone di Alessandria sul pensiero islamico, ho effettuato qualche ricerca specifica e ho potuto concludere che, di fatto, essi non esistono. Almeno direttamente. L’orma filoniana non sembra apparire né nelle diatribe apologetiche tra cristiani e musulmani nel VII-VIII secolo, né nel processo di formazione della teologia islamica in senso proprio, il kalàm, con le due correnti maggiori della Mùtazila e dell’Asharismo. Se però consideriamo Filone nel contesto del tardo platonismo, allora la prospettiva cambia, almeno in parte. Il Neo-platonismo, più precisamente, marcato soprattutto da Plotino, ha infatti fortemente influito sullo sviluppo della filosofia islamica, la fàlsafa . Questo è un dato di fatto storiografico ormai più che acquisito. Qui si tratta, piuttosto, di ampliare il nostro punto di vista considerando, lato sensu, la questione dello sviluppo dell’idea monoteistica nel contesto del cosiddetto “Tardo Antico”.