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La Libertà contro la Tirannia. La Speranza contro il Terrore. La Toscana contro un Impero. Firenze, 1530: la Repubblica è sotto attacco. È compito di un giovane speranzoso salvarla dalle pretese e dai soprusi delle armate dell’Imperatore, chiamate dal Pontefice per ripristinare l’autorità decaduta dei Medici. In una tragedia in endecasillabi sciolti ed in cinque atti la coscienza di un popolo si scontrerà con le armi di un Regno, pronte a sottrarre il diritto sacro e naturale alla libertà non ad uno Stato, ma alle sue famiglie ed ai suoi fiduciosi figli.La Libertà contro la Tirannia. La Speranza contro il Terrore. La Toscana contro un Impero. Firenze, 1530: la Repubblica è sotto attacco. È compito di un giovane speranzoso salvarla dalle pretese e dai soprusi delle armate dell’Imperatore, chiamate dal Pontefice per ripristinare l’autorità decaduta dei Medici. In una tragedia in endecasillabi sciolti ed in cinque atti la coscienza di un popolo si scontrerà con le armi di un Regno, pronte a sottrarre il diritto sacro e naturale alla libertà non ad uno Stato, ma alle sue famiglie ed ai suoi fiduciosi figli.

Corrado è un mafioso e Marika la sua donna. I due si amano di una passione travolgente ma il loro rapporto si interrompe nel momento in cui Corrado viene arrestato per omicidio. Marika allora si trasferisce a Milano, dove diventa una donna di successo nel mondo della moda e lì conosce Ugo, un nobiluomo affascinante con cui inizia una relazione. Quando Corrado esce dal carcere, Marika ha elaborato quel sentimento e ha capito che l’amore per quell’uomo non si è mai spento. I due si incontrano sullo sfondo di una Milano che sembra aspettarli da sempre e il loro rapporto riprende come se non si fosse mai interrotto. Nel frattempo, anche la vita di Ugo torna alle origini. Ugo scopre infatti di nutrire un sentimento profondo nei confronti di Carlotta, la donna con la quale aveva avuto una storia banale, e di esserne ricambiato. Questa è la specularità dei personaggi legati a doppio filo dal destino, personaggi che in luoghi diversi e con tempistiche diverse, percorrono comunque le stesse vie e ai quali la vita darà una seconda occasione.

Mario Rosario Occorsio propone racconti di natura molto varia; in particolare un tema ricorrente è l’amore, specialmente quello non corrisposto, talvolta con la presenza del fato e del mistero a tratti sconfinanti nel preternaturale. Nella loro complessità questi racconti sollecitano il lettore con dubbi ed interrogativi sui diversi aspetti della realtà e sui grandi temi esistenziali.

A Bluebay City, Alan Sheppard e Tim Sullivan sono due impiegati della Stralton Dufflin incaricati di convincere Yukiko Mishima a firmare l’atto di cessione del suo appartamento. Durante la visita in casa la donna scatena una rissa con i due nella quale ha la peggio, dando loro il pretesto utile per farla finire in prigione. Ma il giorno dopo, richiamati nell’appartamento dalla polizia, scoprono le conseguenze delle loro azioni, trovando lei morta suicida con un’incisione sul corpo. Da quel momento la vita di Alan cambierà per sempre, inconsapevole di aver scatenato su di sé il rancore di Yukiko.

L’azione si svolge nell’arco delle ventiquattr’ore, nello stesso luogo – la casa della protagonista, Elena, Lelé com’è chiamata in famiglia – nel giorno della festa per i suoi settant’anni. Le vicende narrate – le origini, le feste al Paese, i contrasti tra fratelli, il rapporto di Lelé con i figli, l’amore per il marito – ancorché autobiografiche, offrono il pretesto per cercare il senso del vivere e sottolineare la solitudine della protagonista e il solipsismo familiare. Diviso in cinque capitoli, che narrano la giornata e la festa, secondo il sentire degli amici, dei colleghi di lavoro, dei figli e del marito, l’intreccio del racconto si snoda sul filo della memoria, che, sola, pacifica gli animi e da valore alla vita.

A Caivano, comune dell’hinterland napoletano tristemente noto per il suo degrado, Lola e Nina, due gemelle tanto simili nei tratti somatici, quanto diverse caratterialmente, assistono alla morte violenta dei genitori che segnerà per sempre le loro vite. Da adulte le loro strade si dividono. Lola vola a Parigi per sfondare nel mondo della moda, mentre Nina vive a Napoli impartendo lezioni di pittura. Tutto sembra andare per il meglio, ma una tragica notizia costringe Lola a far ritorno in città. Qui incontrerà Alessandro, un avvocato rampante dal passato tormentato. Sospesi in un delicato equilibrio a cavallo tra passato e futuro, tra verità dimenticate e sentimenti inaspettati, le loro strade si intrecciano in un labirinto di emozioni e scoperte, mostrando alla fine che nessuno è ciò che sembra.

Nel corso delle vicende del romanzo assistiamo alla storia di Marco, un ragazzo sorridente e colto, che riesce sempre ad aiutare inconsapevolmente i suoi amici. Tuttavia, lo stesso ragazzo rischia di perdere una persona che potrebbe renderlo felice: Michela, che si rivela una persona con un passato burrascoso e vive i suoi giorni facendo sempre le stesse azioni, fino a quando non incontrerà Marco, che stravolgerà completamente i suoi piani. Marco dal canto suo capirà che la vita non è una semplice storia già scritta, dove il lieto fine arriverà a tempo debito e che, tantissime volte, per poter crescere, bisogna fidarsi degli altri.

Un saggio semiserio su Federico II di Svevia, focalizzato non sui fatti, ma sui sentimenti dell’Imperatore e delle persone a lui più vicine. Una ricerca sulla progressiva maturazione nel modo d’intendere e di ragionare, mirata alla comprensione di gioie, sofferenze, disillusioni, motivazioni, convinzioni, fede, dubbi ed incertezze dei personaggi. Lo sfondo è un Medioevo splendido e crudele. Federico, le sue quattro mogli, i figli Enrico, Selvaggia, Enzo e Manfredi, Costanza d’Altavilla, Frà Pacifico da Lisciano, Anais di Brienne, il Sultano d’Egitto Al-Malik al-Kāmil, il filosofo Ibn Sab῾īn, Pier della Vigna, Ezzelino da Romano e tanti altri sono presentati, a tutto tondo, nella loro umana fragilità. L’insufficienza di dati storici certi sul carattere dei personaggi – specialmente di quelli femminili – ha lasciato, tuttavia, ampio spazio ai racconti, alle leggende e, anche, a intuizioni sul probabile e sul possibile.

Francesco Guetta nasce a Napoli, in via Toledo nel centro storico, il 26 agosto 1958. Il padre Mario, noto preside dei licei classici e magistrali più antichi della città, e la mamma Anna Maria Rispoli, ex cantate del coro dell’orchestra Scarlatti, gli trasmettono l’amore ed il rispetto per la musica. Inizia a suonare all’età di 5 anni insieme ai suoi 4 fratelli. Si diploma presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli ed insegna Contrabbasso presso il Liceo musicale Margherita di Savoia di Napoli. Ha deciso di scrivere questo libro per raccontare la sua carriera musicale che l’ha visto suonare dai night agli stadi interpretando tutti i generi musicali. Attualmente fa parte dell’orchestra di Lello Pugliese Swing Orchestra suonando il Contrabbasso, il basso elettrico, il guitarron messicano ed il mandolino. È un romanzo-musicale-autobiografico, molto divertente e può essere utile ai giovani musicisti per scoprire le difficoltà di questo lavoro ed utilissimo per i meno giovani per ricordare la nostra bella gioventù.

Quanti libri ci sono nelle nostre case? Quanti di quei libri girano di casa in casa? Libri prestati, libri trovati, libri acquistati, libri regalati. Ci siamo mai chiesti che cosa provano, che cosa vedono e pensano? L’Io narrante di questa storia, un libro comprato nella storica Port’Alba di Napoli, fa il giro della città: passa di mano in mano e ci rivela le persone che avranno il dono di possederlo. Ognuno con la sua personalità, ognuno con diverse problematiche, accomunati da un’unica passione: l’amore per il libro.

"Oltre il mio amore nulla" è un romanzo scritto durante la pandemia che prende spunto da una storia vera. È una storia d’amore che nasce su una chat di FB che porta la protagonista (una donna di età matura che parla in prima persona) a vivere l’illusione di un amore che in realtà non c’è. Un amore che vive di immagini virtuali ed illusorie. La storia si svolge attraverso vicende che hanno riscontro anche nella realtà da cui lentamente si percepisce che sotto l’illusorietà di un sentimento apparentemente meraviglioso si celano falsità ed inganni. Lui, Carlo, personaggio ambiguo e indefinito fino alla fine, con i suoi atteggiamenti menzogneri, fa nascere situazioni che travalicano la linea di confine tra il bene e il male, il lecito e l’illecito. Il resto è tutto da scoprire.

Le mie icone non è un romanzo autobiografico che parla di fatti o episodi che hanno segnato la mia esistenza, come la morte di mia madre o di Giovanni Sodale compagno di vita per istintiva empatia, o il dialogo che mi unì a Sabatini, o il fare e rendere giustizia secondo la regola del cuique suum, o il dare e fare diritto che è dimensione del vivere la legge secondo i principi che la regolano. Perché il libro non parla e non dice di fatti o circostanze della mia vita ma è solo rapsodia di emozioni e commozioni che con la luce e il vibrare della musica mi sono venute dentro rifrangendosi come tanti guizzi di luce nelle tante icone nelle quali mi sono immerso per rivivere e risentire col medesimo smalto di allora l’angoscia, il dolore lancinante e momenti felici come la gioia irrefrenabile del sapere raggiunto. (G.Mancusi Barone)