I Buoni Cugini: L'ISOLA A TRE PUNTE
La pelle del serpente. Ricerche sulla mafia (1860-2006)
Antonio Petrucci
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2025
pagine: 146
Una storia della mafia di taglio giornalistico, veloce ed efficace. Una “visione d’insieme” che non dimentica nulla. Ma anche una dichiarazione d’amore per Palermo, la “città martoriata”, segnata dal sangue dei suoi uomini. “Questa - scrive l’autore - è una storia con un numero molto alto di eroi.”
L'anticu nun sbagghia mai?! Discorsi scritti, disegnati e cantati su alcuni detti e proverbi siciliani
Roberto Lopes
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2025
pagine: 122
Il presente volume si colloca in continuità con la pubblicazione di qualche annetto fa "Tu ha raggiuni ma iò tortu unn’haiu", edito dalla Associazione culturale Prospettive. Il dialogo è non solo sul significato dei proverbi ma anche tra le modalità del raccontare: la parola, il segno, il colore e il suono. Il titolo e il sottotitolo, "L’anticu un sbagghia mai!? Discorsi scritti, disegnati e cantati su alcuni detti e proverbi siciliani", vogliono significare da un lato il valore della cultura popolare (siciliana e non), evidenziato dal punto esclamativo, quasi una philosofia perennis, e dall’altro il dubbio, attraverso il punto di domanda, che la tradizione e il passato possano costituire la bussola e un porto sempre sicuro nel gran mare dell’essere. Dirigere lo sguardo verso la cultura e la vita di un passato ancora molto vicino potrebbe aiutarci a comprendere chi siamo oggi e offrire piste da percorrere per il futuro, nella convinzione che la verità non sia solo "filia temporis" ma vada oltre i confini temporali e spaziali e ci parli anche oggi con le parole, i concetti ed i gesti del tempo che fu. Roberto Lopes
Zabbina bianca
Lillo Pennacchio
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2025
pagine: 128
La zabbina, pasto quotidiano dei pastori di un tempo, spesso veniva offerta anche a qualche contadino che per sfamare la famiglia coltivava piccoli pezzi di terreno montano, spaccandosi la schiena con la zappa. Invitare qualcuno che zappava nei paraggi ad avvicinarsi alla mannara per “fare zabbina” era indice di nobiltà d’animo e di solidarietà tra lavoratori. Più bianca era la zabbina più generoso era il curatulo che la offriva. La raccolta di racconti che ci offrono Lillo Pennacchio con le sue pagine e Nicola Figlia con i suoi disegni è un’immersione nel paesaggio naturale e umano di Mezzojuso, un paese siciliano, non lontano da Palermo, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento.
Vuci luntani
Dario Cascio
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2024
pagine: 254
Ti propongo 14 racconti che, in maniera diversa, narrano di un’isola piena di meraviglie e contraddizioni, dove Palermo e la Sicilia sono insieme rifugio ed enigma, luce e penombra. 14 storie in siciliano, ma tradotte anche in italiano e in inglese, tutte nello stesso libro. Storie personali che ho deciso di raccontare e storie inventate di sana pianta, ma con radici profonde nell’Isola a tre punte. Ogni racconto nasce come una confidenza discreta, un’immagine catturata nella mia terra e offerta a chiunque desideri immergersi nelle sue sfumature. Troverai frammenti d’infanzia vissuta per le strade della Sicilia e lunghi viaggi verso mete lontane. Se scegli di aprire questo libro, sappi che entrerai in un luogo molto intimo. Non solo per me. Tutti i siciliani, vicini e lontani conservano gelosamente lo stesso “luogo intimo!” nel loro cuore. È quel luogo che profuma di zagara e panelle fritte, di ricordi che non si cancellano. Dario Cascio - The Sicilian Wanderer
U mè paisi. U dialettu attruvatu arrè
Totò Mazzara
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2024
pagine: 162
"Quannu jiu di nicu ‘ncuntrava stranii, mi dumannavanu: Di u dialettu attruvatu arrè unni sini?” E jiu sempri cci rispunnia: Di la Sammuca. ‘Na vota dicianu: di la Terra di la Sammuca, perché le persone appartenevano alla terra che in qualche modo li aveva generati, il dialetto fa parte di quella terra che ci ha generato. Totò Mazzara, emigrato in Svizzera da più di 55 anni, ha conservato il suo patrimonio culturale di Villafrati, ha viaggiato, ha incontrato altri popoli, altre culture e le ha fatte proprie, le ha mescolate, ma a differenza di altri suoi amici di viaggio, integrandosi nel nuovo paese, è rimasto se stesso, ha conservato il suo patrimonio culturale di una Sicilia antica, la sua generosità, la solarità e cosa ancora più profonda l’amore per la lingua dei suoi antenati: il dialetto." (dalla prefazione di Salvatore Maugeri)
L'ultimo Ottocento palermitano. Storie e ricordi di vita vissuta
Oreste Lo Valvo
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2024
pagine: 258
“… della vita in Palermo dell’ultimo ottocento, attraverso un insieme di storie e storielle, di scene e di ricordi, riflettenti uomini e cose, si sono sommariamente rievocati i costumi, gli usi, i sentimenti, anzi, e vieppiù, per meglio dire, l’anima del tempo.” Con queste parole Oreste Lo Valvo termina la sua fatica letteraria dove con dotta semplicità, a tratti umoristica, descrive la vita palermitana di fine XIX secolo, e lo fa non senza una vena di polemica e nostalgia per quei tempi passati, avendo intuito la veloce avanzata di un’epoca destinata ad essere sostituita da una omologata “società dei consumi” che identifica il nostro secolo, ma tutto questo l’autore lo intuisce e con semplicità lo scrive nel 1937, discutendo dell’avanzata del progresso. E così Il lettore attraverso la lettura conoscerà i vecchi rioni scomparsi di Palermo come quelli della Conceria e di San Giuliano, o di quelli profondamente trasformati come Lattarini e l’Olivuzza, il quale nell’epoca d’oro di una città liberty arrivò ad ospitare la corte imperiale russa con in testa lo zar Nicolò I e l’imperatrice Alessandra.
Prima ca si perdinu. Viaggio tra parole e detti siciliani
Francesco Zaffuto
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2022
pagine: 276
Prima ca si perdinu, è un viaggio tra le parole fatto da un vecchio siciliano che ha superato i 70 anni. Anche se sistemato con la sequenza di un dizionario, non è un dizionario; manca in gran parte di quelle precisazioni che i dizionari inseriscono puntualmente, ed accanto ad alcune parole ci sono notizie di fatti, di leggende e di pasti che normalmente i dizionari non riportano. Le lingue evolvono e noi italiani abitiamo una lingua bellissima; un’antica lingua come il siciliano va conservata ed usata, non solo per amabili ricordi, ma soprattutto come ricerca di potenziamento espressivo della stessa lingua italiana, come fece Pirandello e come più recentemente ha fatto Camilleri. Forse in un lontano futuro tutti gli umani parleranno una sola lingua, non sappiamo quale sarà; un tempo sotto il giogo di Roma era il latino, oggi sotto il giogo americano pare sia l’inglese, domani sopidda (chi lo può sapere). Intanto con questo manuale potete pigliare u firrabbottu (dall’inglese ferry boat) e potete vedere di risolvere qualche bissinìssi (dall’inglese business); abbiamo saputo adattare al siciliano, greci, latini, arabi, normanni, spagnoli, francesi, e cù voli arrivari ura.
Arte e dialoghi di viddanaria a Mezzojuso
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2022
pagine: 376
Con il suo siciliano, fedele alla vulgata mezzojusara, l’autore rievoca giorno per giorno la vita quotidiana di una famiglia contadina. Il tempo storico appartiene agli anni 50 del secolo scorso ma i fatti raccontati, nel loro valore simbolico, potrebbero collocarsi in periodi ancora antecedenti. Nicolò Perniciaro dà voce appunto al suo mondo contadino, alla sua infanzia, in un piccolo centro della Sicilia occidentale: Mezzojuso, a 43 Km da Palermo, dove, avvicinandosi al paese, si rimane colpiti da una collina di bosco che come per un sussulto della terra si è staccata dal suolo e si impone al paesaggio urbano. Ai piedi della Brigna, si estende un centro abitato ricco di storia e di cultura. Il libro è una testimonianza dell’abitare un territorio e in tal modo dischiude visioni inaspettate del paesaggio, non solo naturale. Quelle storie, lette come manifestazione comune del sentire di un’epoca, consentono di integrare, arricchendola, la storia locale. A cura di Antonino Perniciaro con prefazione di Pippo Oddo.
Chiàcchiari e pinsera
Totò Mazzara
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2022
pagine: 150
L’opera racconta meglio di un trattato la società villafratese arcaica e la civiltà contadina che non c’è più, con i suoi miti e i suoi riti, gli usi, i costumi, le credenze, i pregiudizi, la medicina empirica, le pratiche magiche e le strategie di sopravvivenza. Chiamando le cose con il loro nome, senza metafore o eufemismi, che mal si concilierebbero con la crudezza del linguaggio contadino, Totò Mazzara illustra, come può fare soltanto un pittore attento ai particolari e alle sfumature cromatiche, scenette di vita vissuta, strade di campagna e del centro, polverose nella bella stagione, fangose e quasi intransitabili nella brutta. E il tracciato a serpente della ferrovia che da Villafrati portava a Palermo (soppressa il 1° febbraio 1959), feste religiose, gare di abilità come il Gioco dei Pignatelli e il Palio della Cuccagna, fughe d’amore e rituali di corteggiamento a scopo matrimoniale, gruppi di fedeli in gonnella intenti a recitare il rosario all’ombra della Santa Croce, nel quartiere Ultime Case, mentre tutt’intorno i bambini catturavano farfalle e coccinelle schivando le bastonate delle pie donne, sempre pronte a gridare allo scandalo. Prefazione di Pippo Oddo.
L'estate dei microbi. Accadde a romagnolo
Antonio Petrucci, Giulia Petrucci
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2022
pagine: 256
L’estate dei microbi trae spunto dai fatti che a Palermo diedero inizio al degrado della costa di Romagnolo, un tempo famosa per la sua bellezza e successivamente distrutta dagli abusivismi edilizi e dalle discariche, come a voler continuare l’opera di devastazione iniziata al Foro Italico dopo la seconda guerra mondiale. Il degrado della zona è andato avanti nel tempo, ma alla fine degli anni ’60, epoca in cui si svolge la storia, c’erano ancora gli Stabilimenti balneari dove i palermitani, sia di nobili che di umili origini, vivevano il mare tra tuffi e giochi; divertimenti anche dopo il tramonto del sole, nelle serate danzanti dell’orchestra sulla “terrazza a mare”, e nei tantissimi ristoranti che circondavano i lidi. Un romanzo in cui sullo sfondo di una realtà a noi vicina si avvicendano personaggi di fantasia, i quattro fratelli Guiscardi e i loro figli, caratterialmente diversi fra loro ma tutti uniti in una lotta per l’onestà, per la difesa del mare e dello Stabilimento in un tempo in cui tutto, istituzioni comprese, erano in mano a corruzione e mafia. Immagini poetiche quelle dei “Bagni di mare”, che i palermitani di oggi non sanno o non riescono neppure a immaginare.
Bolognetta. Quattro secoli di storia
Santo Lombino
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2022
pagine: 356
Santo Lombino ricostruisce i quattro secoli di storia del paese di Bolognetta in provincia di Palermo, mettendo in risalto le vicende e fenomeni della piccola comunità indagando con una pluriennale ricerca che utilizza un’ampia documentazione, la puntuale consultazione di archivi pubblici e privati, i risultati di inchieste parlamentari, le testimonianze scritte o orali di chi ha vissuto le vicende contemporanee.
I sette fratelli Natoli. Le vite singolari dei figli di Luigi Natoli tra la Belle Époque e il secondo dopoguerra in giro per il mondo
Massimo Finocchiaro
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2021
pagine: 340
«Tutti intelligenti, ma ciascuno in partito diverso dagli altri»: così erano descritti i sette figli maschi del famoso scrittore palermitano Luigi Natoli. Sebbene meno conosciuti del più illustre padre, furono a loro volta personaggi abbastanza straordinari, a suo tempo quasi tutti schedati dal Regime fascista come oppositori, a ragione o (talvolta) a torto. La narrazione delle vite dei sette fratelli, ricostruite e documentate essenzialmente attraverso i fascicoli del Casellario Politico Centrale e della Polizia Politica, comincia durante la Belle Époque, continua sui fronti della Prima Guerra Mondiale, attraversa la dittatura fascista e arriva fino alla Repubblica; e spazia da Palermo a Parigi, da Madrid a Berlino, da Casablanca a New York, dal Cile all’Africa Orientale Italiana. Questo non è il racconto di vicende familiari: piuttosto la storia vera di uomini singolari, sempre condizionati da una bruciante passione politica che li mise spesso l’uno contro l’altro e ne influenzò profondamente le traiettorie esistenziali. Non un romanzo, ma le vere storie di uomini singolari.