Il Maestrale: Tascabili. Narrativa
La giustizia
Grazia Deledda
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2023
pagine: 320
Con La giustizia del 1899 l'arte narrativa di Grazia Deledda entra nella maniera alta della produzione più matura dell'autrice, fatta di equilibrate costruzioni romanzesche, una scrittura che va affinandosi, calibrata, l'assunzione della società e della cultura sarda funzionalizzate al racconto, l'apertura verso temi universali qual è appunto quello della «giustizia». Attraverso personaggi ben definiti, complessi, e la drammatica vicenda che li coinvolge, Deledda insinua, fra altri, il grande motivo della fallibilità della "giustizia umana", non senza affrontare una delle problematiche a lei più care, quella del rapporto dell'uomo con la "giustizia divina".
Il mare
Maria Giacobbe
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il passaggio dall’infanzia all’adolescenza è vissuto da Rosa con stupore e riluttanza. Selvaggia e insofferente, vive il contatto con la natura mediterranea in maniera assoluta e totalizzante e fatica ad abbandonare questa condizione per diventare donna. L’estate porterà nella sua vita i primi turbamenti del cuore e la rottura di una situazione familiare sentita finora come idilliaca, spezzata dalla consapevolezza che esiste il tradimento, la solitudine, l’infelicità. La vicenda, che inizia e si conclude nel corso di un’estate, si snoda fra la spiaggia e la scogliera su cui si affaccia un piccolo villaggio di mare. Rosa racconta della sua amicizia con Giorgio e di quella fra la madre e la signora Meli; dei meravigliosi Vivi e Franz: belli come dèi, liberi e nudi, spogliati dalle ipocrisie, incuranti della gente, dei pettegolezzi, immersi in una natura intatta. Simbolo di quella condizione di innocenza, tipica dell’infanzia, che siamo destinati a perdere per sempre.
Memoriale d'un penalista sardo
Gonario Pinna
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2023
pagine: 240
Con il Memoriale d’un penalista sardo, Gonario Pinna ripercorre le tappe di una lunga, brillante carriera e di un’esistenza appassionata e dedita alla professione. Si apre così il sipario su un mondo rievocato negli spazi privati, intimi, in cui spicca la figura dell’uomo, e in quelli più ampi e articolati in cui si muove il professionista, e che raccontano il volto di un’intera società nei suoi codici comportamentali. La passione che spinge il giovane Gonario verso l’avvocatura si rivela presto; cresce negli anni intensi della formazione intellettuale e, nonostante i timori materni, culmina nell’esercizio della professione in Sardegna, rinnovandosi sempre. Anche davanti ai pericoli corsi durante i continui, necessari contatti con l’oscuro mondo criminale. Ma il ricordo vivo di un parallelo universo femminile distingue forse questo memoriale, che dà voce alle figure di una solida madre, di una fattucchiera stravagante, di una dolce e ingenua giovinetta, e restituisce dignità al tormento e al dolore delle “donne degli imputati”.
In assise. Ricordi di vita giudiziaria sarda
Mario Berlinguer
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2023
pagine: 160
A quasi ottant’anni dalla pubblicazione per Mondadori (1944) si ripropone questa variegata galleria di ricordi giudiziari di Mario Berlinguer, insigne avvocato e uomo politico. Un’abbondante aneddotica di vita forense si svolge in queste pagine, mossa da abilità di racconto e di ritrattoespressivo, alimentata da un’autentica vena umoristica. Sfilano così di fronte al lettore singolari figure di imputati, testimoni, giudici, difensori, e con loro un’intera società. Pastori analfabeti però pratici di cavilli procedurali, assassini con alibi inventati eppure inattaccabili, false testimonianze di alto impegno narrativo, furti di bestiame come sparizioni magiche, diatribe frizzanti fra difensori e pubblici ministeri. Grandi e piccole storie di una Sardegna criminale letta con sensibilità intellettuale e antropologica, oltreché giuridica: dalla grande disamistade di Orgosolo al bricconecittadino che vive d’espedienti. Ne risulta anche un breviario d’arte dell’avvocatura, con una galleria di principi del foro e un’appendice sulla tecnica dell’oratoria forense.
Anime maledette. Storie di vita e malavita in Sardegna
Piero Mannironi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2023
pagine: 302
"Anime maledette" è l’esplorazione di una Sardegna oscura e violenta, con diramazioni in una Corsica sconosciuta e labirintica. Nei 27 capitoli che compongono il libro la cronaca si fa Storia: la ricostruzione dei fatti sfocia nella ricerca di risposte a verità sfuggenti, con il desiderio di capire vicende altrimenti condannate a perdersi tra le pieghe nascoste del tempo. Fatti e Storia moltiplicati in tante storie: la bella e triste Gisella, uccisa e buttata in un pozzo; l’omicidio del potente latifondista Vincenzo Arangino; la vita e la morte del maresciallo Dettori, che vide tutto nella tragica notte di Ustica; il massacro di Francis Turatello, “Faccia d’angelo”, nel carcere di Badu ’e Carros. Così, "Anime maledette" è anche una rilettura di misteri ancora oggi irrisolti: l’abbattimento dell’elicottero della Guardia di Finanza (nome in codice “Volpe 132”) nei cieli del Sarrabus, il naufragio di un cargo sovietico nella Sardegna sud-orientale negli anni della guerra fredda e i sogni rivoluzionarti di Feltrinelli, che voleva trasformare la Sardegna nella Cuba del Mediterraneo, con l’aiuto dell’imprendibile re del Supramonte Graziano Mesina.
Greggi d'ira
Bachisio Zizi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2022
pagine: 320
«Pasquale Chessa è un pastore fra tanti di un paese barbaricino che è un po’ la sommatoria di tutti i paesi barbaricini, e come tale non ha nome, pur essendo perfettamente riconoscibile. La storia del protagonista si snoda dal furto del gregge, al confino di polizia “per misura precauzionale” alla disoccupazione cronica, alla rivolta. Ma è sempre storia di popolo, di tanti Pasquale Chessa dai nomi diversi e dalla sorte uguale. È la descrizione del passaggio, avvenuto a livello di storia reale, dalla disperazione, dell’accettazione fatalistica di un destino che sovrasta la sorte dell’uomo-pastore, volta a volta grandine, furto o polizia dello stato nemico, alla presa di coscienza del proprio sfruttamento e alla lotta per uscirne. In un panorama quale quello attuale il libro di Zizi è da leggere e da meditare, cosa che si può dire per poca altra narrativa isolana e, perché no, anche nazionale.» (Sergio Atzeni)
Paura e carne
Giorgio Todde
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2022
pagine: 272
Ambientato nella seconda metà dell’Ottocento, Paura e carne è un noir singolare, che alla suspense di una storia tenebrosa e pervasa di sensualità, dove si intrecciano amori malsani, vizio, avidità e inconfessabili segreti di famiglia, unisce un’attuale e profonda riflessione su un’umanità dolente, infelice e, purtroppo, anche crudele. In una città sul mare, in cui si può riconoscere Cagliari, avvengono inspiegabili delitti. La gente prova la Paura. Chi, e perché, ha ucciso e mutilato l’avvocato Giovanni Làconi? E quale filo nero collega gli omicidi che seguono la sua drammatica fine? Efisio Marini, il medico-pietrificatore di cadaveri è incaricato di imbalsamare Giovanni. Ma l’inquieto scienziato non riesce a trattenere la sua smania di comprendere le cose e i fatti sino all’origine. Così indaga a modo suo, mentre la giustizia crede di aver già individuato i colpevoli. Le tracce conducono, fra l’altro, a lucrosi narco-traffici con la sponda africana del Mediterraneo. Gli avvenimenti rivelano a Efisio, ossessionato dal progetto di eternare la materia, quanto la carne e la soddisfazione della carne possano portare a conseguenze irreparabili.
Caccia grossa. Scene e figure del banditismo sardo
Giulio Bechi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2021
pagine: 259
Edito nel 1900 e firmato con lo pseudonimo di Miles dall'autore Giulio Bechi, "Caccia grossa" rappresentò un vero e proprio libro scandalo. Tenente dell'Arma spedito nel 1899 in Sardegna per prender parte alle operazioni contro il banditismo volute dal governo Pelloux, Bechi diede un ritratto, tra cronaca e romanzo, della stagione forse più acuta della criminalità in Sardegna, quella di fine Ottocento. Uno sguardo esterno che ai lettori sardi parve viziato da un atteggiamento "coloniale", per l'approssimazione con cui si osservava la società isolana, assimilata al fenomeno del banditismo, escludendone la "società civile". Oggi si tende a dare un interpretazione più misurata del libro di Bechi (più volte riedito nel Novecento), per quanto in quelle pagine si andava minando la mitologia e la mistica del "bandito-eroe" e si proponevano soluzioni sociali che di fatto testimoniavano il superamento delle posizioni ottocentesche sulla "razza delinquente".
A tie solu bramo
Giulio Neri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2020
pagine: 225
Dopo due mesi, in un paese del sud Sardegna, nessuno è ancora riuscito a capire che ci è venuta a fare Clelia Boero, la «Torinese». Sfuggente e taciturna, se ne va in giro da sola a fumare e a leggere romanzi lunghi presi in prestito dalla biblioteca: malvista come il gruppo di extracomunitari che occupano la locanda in cui lei soggiorna. Solo Alfredo, il bibliotecario, tenta di stabilire con lei un rapporto e fa in tempo ad avvertire nella straniera la resa completa di chi ha accettato il proprio destino. Quale sia questo destino,Alfredo non potrà scoprirlo. Dopo il loro ultimo incontro in sala-lettura, Clelia scompare ma la misteriosa scomparsa è, a rovescio, solo l'inizio di un romanzo che, con seducente movimento a ritroso nel tempo, rivela la storia di Clelia, sfrangiandosi nei punti di vista delle persone che hanno gravitato intorno alla esistenza di una irriducibile idealista animata da sogni rivoluzionari, proprietaria a Torino di un cinema votato a un'ostinata programmazione «di nicchia». Così s'incontrano, fra gli altri, il padre di Clelia, mobiliere d'arte; Gabriele, socio nella gestione del cinema torinese e spettatore esaltato delle malinconiche e disperate esibizioni canore di Clelia; Orlando Mahfuz, anatomopatologo e imbalsamatore sardo-egiziano,gira-mondo per professione, in fuga dalla moglie Rajae; americana di origini siriane, reporter di guerra in Medio Oriente. "A tie solu bramo" - che per il titolo ruba un verso alla celebre canzone sarda "Non potho reposare" - è un romanzo che vuole e sa parlare d'amore, senza sentimentalismi, intrecciando le storie individuali con la storia di vecchi e nuovi incontri-scontri di civiltà.
Il nostro padrone
Grazia Deledda
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2018
pagine: 327
«In quel tempo, circa trent'anni or sono, da Macomer a Nuoro si viaggiava ancora in diligenza, e quasi sempre di notte. La strada era ben tenuta, ma poco frequentata e non sempre sicura; il vetturino, quindi, che era allora un vecchietto energico e dispettoso, aveva cura di frustare i cavalli, e se per caso si addormentava, dopo un attimo si svegliava di soprassalto, bestemmiando. Unico viaggiatore, in quella notte di aprile, era un capo-macchia, cioè uno di quei carbonai per lo più toscani, che in Sardegna dirigono il taglio dei boschi. Era un bel giovane, alto e svelto e dal viso pallido i cui lineamenti regolari avevano però alcunché di duro; e i suoi capelli dritti e i baffi spioventi sul mento forte e sporgente erano dello stesso colore biondo-scuro del suo vestito di fustagno.»
Il vecchio della montagna
Grazia Deledda
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2018
pagine: 209
«Melchiorre Carta saliva la montagna, ritornando al suo ovile. Era un giovane pastore biondastro, di piccola statura; una ruga gli si disegnava fra le sopracciglia folte e nere, che spiccavano nel fosco giallore del suo volto contornato da una rada barbetta rossiccia. Anche la sopragiacca di cuoio del suo costume era giallognola, e il cavallino che egli montava era rossastro, tozzo, angoloso e pensieroso come il suo padrone. Melchiorre era un giovine di buoni costumi e d'ottima fama; molto spensierato ed allegro non lo era mai stato, ma da qualche tempo si mostrava più taciturno del solito, e si sentiva quasi malvagio, perché sua cugina Paska lo aveva abbandonato alla vigilia delle loro nozze. E senza motivo! Così, solo perché ella si era improvvisamente accorta di essere graziosa e corteggiata anche da giovani signori.»
La cancellazione
Mariangela Sedda
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2018
pagine: 164
Cagliari 1927. Una mattina di maggio un uomo sale affannato e timoroso verso il carcere di Buoncammino; deve notificare al detenuto Emilio Lussu la decisione dell'Ordine degli avvocati di radiarlo dall'albo: Lussu è imputato dell'uccisione del giovane fascista che l'anno prima lo ha assalito nella sua casa. Non si attende il processo: a Roma hanno fretta e mettono fretta a Cagliari. Il Consigliere istruttore, ex amico di Lussu passato al fascismo, porta avanti il procedimento non senza angoscia. Intorno si muovono i comprimari che formano la Commissione: il Presidente, deputato, un bellimbusto che vive in modo superficiale la sua parte nella vicenda, un equilibrato professionista, e un personaggio taciturno, testimone eccellente in contatto diretto con Mussolini. Ma è l'intera città di Cagliari ad animarsi nel racconto, con i suoi piccoli e grandi eventi e la sua mondanità. Va in scena la leggerezza smemorata, la voglia di stare dalla parte del vincitore, del fascismo trionfante, che giocano con la vita di un uomo dimenticato nella sua cella, per metterlo a tacere, annientarlo. Ma dal carcere escono le parole dell'imputato, debilitato eppure deciso a difendere la propria dignità.

