Il Poligrafo: Mnemosine
Tracce di memoria. Dall'università a Mauthausen
Franco Busetto
Libro
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 1997
pagine: 96
Annarosa non muore
Giovanni Melanco
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2022
pagine: 202
L'otto settembre del 1943 Alfredo ha 19 anni, Annarosa 17. La guerra di liberazione li unisce, diventano amici, si capiscono e si aiutano con grande senso di fiducia l'uno per l'altra. Entrambi sono dei "puri", come Orso, Severino Bianchet di Valmorel, comandante della Brigata Fulmine. La storia di tre ragazzi fra i tanti che la guerra, nell'autunno del '43, porterà tra le montagne del Veneto a combattere tra le fila dell'insurrezione partigiana. Non eroi, ma giovani spinti nelle loro azioni dal desiderio di restaurare giustizia e democrazia. Ed è proprio Giovanni Melanco – Alfredo – a ripercorrere il ricordo dei diciotto mesi trascorsi nelle brigate partigiane. Memorie che ripercorrono con fervore e leggerezza la guerra e la lotta per la liberazione, che si rivolgono a più generazioni per parlare anche al nostro presente perché, come scrive Mario Isnenghi nella prefazione: «Quanto più tetra e sanguinosa la cronaca, tanto più necessaria a garanzia e promessa di una normalità, dilazionata nel tempo, ma alla fine restaurata, e di un domani diverso. Diverso, certo, ma fedele a quell'oggi diventato nel frattempo un lontano e pur caro vivissimo ieri. Annarosa non muore».
Antenati a Costantinopoli. Esuli italiani negli anni del riformismo ottomano 1828-1878
Luis Miguel Selvelli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2022
pagine: 256
Durante il Risorgimento dalla penisola italiana furono in molti a volgere lo sguardo verso una Costantinopoli nella quale era stato avviato uno straordinario processo di rinnovamento. Due società legate da affinità e speranze riformiste, all'ombra delle trame ordite da Inghilterra, Francia e Russia per portare avanti i loro progetti di dominio dei mercati capitalistici internazionali. Il volume ripercorre le vite degli esuli italiani che giunsero nella capitale ottomana finendo per essere coinvolti nei rivolgimenti in corso. Si rivela così un mondo sconosciuto, che sembra riemergere dalle tenebre in cui è stato tenuto da decenni di pregiudizi su quell'impero dalle cui ceneri è sorta la Turchia moderna: migranti in fuga e progetti di modernizzazione urbana, le insurrezioni del 1848 e la Comune di Parigi, l'inaugurazione del canale di Suez, i quadri pornografici di Courbet, la deriva turcofoba di Garibaldi, l'iniziazione alla massoneria del futuro sultano ottomano Murat... "Antenati a Costantinopoli" riesce a fornire una rappresentazione vivace e rigorosa dei rapporti tra Risorgimento italiano e riformismo ottomano, rendendo evidente quanto quegli eventi storici ci siano ancora vicini.
Srebrenica. In Europa, alla foce della notte
Gianfranco Longo
Libro: Copertina morbida
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2020
pagine: 538
A Srebrenica, città della Bosnia-Erzegovina, l'11 luglio 1995 si consumò il più cruento eccidio in Europa dalla fine della Seconda Guerra mondiale: dodicimila civili furono deportati, uccisi e buttati in fosse comuni, in una guerra che le unità militari serbe definivano "bonifiche del territorio", laissez-faire europeo e internazionale. Da una toccante storia di amicizia si dipana, tra epos della vita e amore spezzato dalla guerra, una trama inquietante sulle sorti europee, in cui i protagonisti, Vedran e Lejla, morti in quel giorno a poche settimane dalle loro nozze, svolgono, vicendevolmente, la voce di un io-narrante, percorrendo l'Europa da Sarajevo ad Auschwitz, a Berlino; da Maastricht, scendendo nelle Fiandre, a Reims, Parigi, Chartres, sino a Barcellona, toccando infine Lisbona e Porto, in un itinerario immaginato dall'autore per i suoi amici perché vivano ancora...
L'incanto del viaggiatore. Diari (1957-1967) e ricordi di un emigrante
Armando Morbiato
Libro: Copertina morbida
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2020
pagine: 420
Per anni è andato in giro per il mondo, un emigrante come migliaia, milioni di italiani, slavi, tedeschi, greci in cerca di lavoro - in Australia, in Canada, in Giappone... -, ma Armando Morbiato aveva uno scopo che trascendeva il riscatto sociale e il miglioramento economico: i suoi soggiorni, le sue fatiche erano la pausa obbligata tra un viaggio e l'altro. Non desiderava solo arrivare lì dove avrebbe fatto il carpentiere, o il falegname, immaginava già la partenza, o progettava il ritorno attraverso itinerari pianificati sulle carte geografiche, spesso veri e propri labirintici detour. Sognati durante gli anni giovanili e preparati nei dormitori delle Snowy Mountains australiane, nelle camere d'affitto di Francoforte o Toronto, i suoi viaggi si sono concretizzati uno dopo l'altro, diventando esperienze e memorie che rivivono nei taccuini, nei diari, nelle lettere ai famigliari, ma anche nelle tante immagini che amava scattare. Questi testi sono stati qui raccolti in un'affascinante narrazione di viaggio, dove lacune ed ellissi sono state colmate sulla base dei ricordi personali, e dove si ripercorrono le tappe di una vita lunga.
A margine del mestiere
Giuseppe Davanzo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2017
pagine: 264
«Troviamo di tutto nella nostra memoria», scriveva Proust, come se i ricordi fossero oggetti concreti, riposti in una Wunderkammer personale, alla quale accedere con sorpresa e meraviglia. Ricordi quasi fisici, come quelli che Giuseppe Davanzo ci racconta in questo libro. Frammenti, note autobiografiche, pensieri “a margine” della sua professione ne illuminano la personalità e la vicenda umana, e raccontano il protagonismo dell’Architettura come mestiere, come insegnamento, come disciplina. Dal rientro a casa dopo la prigionia in Germania nel 1944 fino al buen retiro della casa di Santa Croce a Trieste; dai primi esami allo IUAV a un memorabile viaggio in Spagna al seguito di Carlo Scarpa; dalla progettazione del Foro Boario di Padova all’allestimento di una mostra su Arturo Martini; e poi l’insegnamento, la famiglia, i viaggi, la fotografia, la scrittura... Rendendoci partecipi delle proprie esperienze umane e professionali, Davanzo solletica tanto la memoria culturale quanto quella della pratica architettonica. Se è vero che non esiste distanza tra vita e architettura, e che fare l’architetto è essere architetto, il racconto di Giuseppe Davanzo ce lo dimostra.