Il Saggiatore: La piccola cultura
Tempo di lupi e di comunisti. La storia mitica della ragazza che sfidò la mafia
Vera Pegna
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 182
È il 1962. A Caccamo, poche anime nell'entroterra palermitano, il boss don Peppino Panzeca siede comodo davanti alla sezione del Pci, pronto a intimidire chiunque voglia entrarvi. Qualcuno sta montando un altoparlante sul balcone. D'un tratto spunta una ragazza, che agguanta il microfono: "Prova, prova, per don Peppino. Se rimane seduto davanti a noi, allora è vero che è un mafioso; e se è così, allora gli chiedo di alzare gli occhi e sorridere che gli voglio fare la fotografia". Paura e sgomento attraversano la piazza, insieme a una domanda: chi è quella "fimmina tinta" che osa sfidare con tale baldanza il potere mafioso? Quella ragazza ventottenne, arrivata al volante di una Topolino targata Ginevra, si chiama Vera Pegna. La sua è una storia straordinaria, una storia da film. Nata in una famiglia antifascista, in cui si è sempre parlato di libertà e giustizia, Vera vuole fare di più, sporcarsi le mani. Decide di partire per Partinico e seguire l'attività del Centro studi di Danilo Dolci, "il Gandhi siciliano", per poi presentarsi al cospetto della federazione palermitana del Partito comunista: non so nulla di politica, dice, ma fatemi fare qualcosa di utile. C'è da salvare Caccamo, è la risposta, in mano alla mafia collusa con il potere politico.
L'arte di scomparire. Vivere con discrezione
Pierre Zaoui
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 138
In una società che vive di apparenza e spettacolarità, la discrezione è una necessaria forma di resistenza. Spegnere i riflettori, abbassare il volume, godere dell'anonimato sono gesti politici prima che morali. La discrezione è un'arte, un atto volontario, una consapevole scelta di vita in un mondo che ci vorrebbe sempre connessi, protagonisti, inesorabilmente presenti, e in cui s'impone l'urgenza di una tregua, di staccare e sparire. Come quando, in un paese straniero, assaporiamo la massima libertà di non essere riconosciuti, la discrezione è arte della scomparsa: non nascondere nulla fino a non avere più nulla da mostrare, fino a rendere la propria presenza impercettibile. È arte della sottrazione, non per negare ma per affermare se stessi, e al contempo far scomparire quello che ci definisce. È aprirsi al mondo senza toccarlo, è gioia di "lasciar essere" le cose. È ancora possibile oggi, tra selfie e YouTube, essere discreti? Secondo Pierre Zaoui la risposta è sì: anzi, la discrezione è la nuova faccia della modernità, frutto delle libertà offerte dalle nostre società democratiche. Nel suo saggio, Zaoui convoca i grandi pensatori della discrezione, da Kafka a Blanchot a Deleuze, passando per Virginia Woolf e Walter Benjamin, per delineare i tratti di questa esperienza "rara, ambigua e infinitamente preziosa".
Pensare come Leonardo. I sette princìpi del genio
Michael J. Gelb
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
Ciò che più desta stupore e ammirazione nella figura di Leonardo da Vinci è la vastità dei campi da lui esplorati: pittore, architetto, inventore, geologo, poeta, musicista. È lui l'incarnazione perfetta dell'uomo universale. Michael J. Gelb si è ispirato a questo modello, solo in apparenza inimitabile, per aiutare il lettore a sfruttare le potenzialità inespresse di corpo e mente. Dagli scritti e dalle opere d'arte di Leonardo estrapola sette princìpi fondamentali, che ciascuno di noi può sviluppare per rendere la propria vita più equilibrata, ricca e appagante. "Pensare come Leonardo" propone numerosi esercizi per ciascun principio e suggerimenti per fare di noi tutti dei "geni".
La teoria dei colori
Johann Wolfgang Goethe
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 320
Guardami
Yrsa Sigurdardóttir
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 509
Islanda, inverno 2008. Un incendio uccide in modo atroce quattro disabili e il custode della residenza in cui vivevano. Le autorità individuano il colpevole in un ragazzo down che, condannato per aver appiccato il fuoco, viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico. È ancora prigioniero della struttura quando, due anni dopo, un avvocato si interessa al suo caso e, sicura che il mistero dell'incendio nasconda altro, decide di fare chiarezza. Ma la luce di Islanda, abbagliante, sa essere ingannevole: cancella i contorni, la profondità, e anche le facciate bianche delle case borghesi, linde, ordinate, possono nascondere legno marcito. Le ricerche si impantanano, girano a vuoto, inquietanti apparizioni spettrali infestano le notti troppo lunghe e le piste più promettenti si rivelano specchietti per le allodole: la verità, questa volta, potrebbe essere troppo distante, celata nel mondo impenetrabile di un giovane autistico, nei suoi disegni che sono squarci, e nei silenzi di una donna costretta a letto dalla paralisi, in quei suoi occhi spaventati di animale in trappola. In questo romanzo, che è anche il tentativo riuscito di sottrarre l'Islanda alla spettacolarità dei suoi scorci naturali per indagarne la disgregazione umana e morale, le periferie lugubri e deserte, Yrsa Sigurdardóttir insegue una scrittura secca ma empatica, piana ma non per questo confortevole, e tende con maestria i fili di un thriller che spiazza, mozza il fiato: per il freddo, per la paura.
Perché avere figli
Christine Overall
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 390
Chi sceglie di non avere figli deve motivare la sua decisione. È una regola paradossale e non scritta, eppure ampiamente condivisa. Perché avere figli prende avvio da questa considerazione rovesciandone la prospettiva: è a chi sceglie di fare dei bambini che spetta l'onere della giustificazione, perché mettere al mondo un nuovo essere umano equivale alla massima responsabilità e al massimo rischio che ci si possa assumere nel corso della vita. Per esplorare questo universo etico, Christine Overall analizza con limpidezza e rigore le insospettate sfaccettature della procreazione, ne esamina le ricadute su welfare, diritti delle coppie omosessuali, ambiente e sovrappopolamento, e si addentra nelle questioni bioetiche relative all'aborto e alla disabilità. Ma le protagoniste assolute di questo dibattito sono le donne: è il loro corpo a generare nuove vite e dal loro corpo bisogna partire perché un atto semplice ma potente come mettere al mondo un bambino sia frutto di una scelta e non di un'imposizione. Perché avere figli aiuta a porsi domande indispensabili evitando ogni facile risposta, e offre un orientamento fondato sulla consapevolezza che la procreazione è una questione di genere, e che la migliore motivazione per avere bambini è il rapporto fisico, morale e soprattutto umano che un genitore vivrà con loro.
Un'occhiata alle carte di Dio. Gli interrogativi che la scienza moderna pone all'uomo
Gian Carlo Ghirardi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 420
Come affermò Albert Einstein, "il problema quantistico è così straordinariamente importante che dovrebbe essere al centro dell'attenzione di tutti noi". Purtroppo, mentre quasi tutte le grandi costruzioni scientifiche dalla teoria della relatività all'evoluzionismo darwiniano - sono entrate a far parte del patrimonio culturale condiviso, la teoria quantistica e l'eccitazione intellettuale ed emotiva che ha accompagnato la sua iniziale diffusione sono rimaste appannaggio di una comunità ristretta. Le ragioni sono da ricercare tanto nella peculiarità della teoria - che nella percezione del grande pubblico richiede conoscenze matematiche così astratte e avanzate da vanificare ogni tentativo di comprenderne i fondamentali -, quanto nel linguaggio "iniziatico" che della teoria rappresenta l'elegante apparato formale, l'unico in grade di descrivere con precisione i misteri del mondo. Ma gli scienziati non devono arrendersi, e il patto che Gian Carlo Ghirardi stringe con il lettore è chiaro: nessun cedimento sul piano del rigore concettuale, ma cristallina chiarezza di esposizione. Fisico tra i più influenti nel panorama contemporaneo, famoso in tutto il mondo per i suoi contributi teorici alla meccanica quantistica, Ghirardi mette la sua profonda conoscenza scientifica al servizio di un racconto accattivante, che alla completezza storica e tecnica unisce la felicità esemplificativa dei grandi divulgatori.
Questione di sguardi. Sette inviti al vedere fra storia dell'arte e quotidianità
John Berger
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 304
Osservare un'immagine è un gesto in apparenza semplice, naturale come respirare, ma in realtà attiva meccanismi socioculturali complessi. Oggi siamo esposti a migliaia di messaggi visivi ma, paradossalmente, siamo sempre meno capaci di vedere: accettiamo senza fiatare le promesse della pubblicità e attribuiamo ai quadri del passato un valore che forse non possiedono. In una galassia di opere d'arte riproducibili, tecnicamente, all'infinito, ciò che rimane sono le immagini stesse: l'atto di vedere determina il nostro posto all'interno del mondo che ci circonda, e benché quel mondo possa essere spiegato a parole, le parole non possono annullare il fatto che il rapporto tra ciò che vediamo - per esempio il Sole che tramonta imporporando l'orizzonte - e ciò che sappiamo - la Terra scandisce il tempo ruotando su stessa - non è mai definito in modo univoco. Saper spiegare il fenomeno è sempre leggermente insufficiente rispetto a quello che vediamo. John Berger interpreta questo scarto ineludibile nei sette saggi qui raccolti - alcuni solo visivi - e suscita nel lettore una stupita meraviglia, portandolo a rimettere in discussione ciò che crede di sapere sull'arte e incoraggiandolo a usare lo sguardo in modo diverso, attivo e critico.
Breve storia dell'ombra. Dalle origini della pittura alla Pop Art
Victor I. Stoichita
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 256
Per Plinio il Vecchio la pittura ebbe origine quando una donna tracciò il profilo dell'amato attorno all'ombra proiettata dal suo viso. Da quel momento l'ombra ha accompagnato l'arte: usata da principio come strumento per riprodurre fedelmente la profondità e la luce, ha in seguito acquisito una valenza simbolica sempre maggiore fino a diventare la base su cui alcuni artisti hanno costruito la loro opera. "Breve storia dell'ombra" si sviluppa seguendo gli spunti più diversi: gli scritti di Cennini e Vasari, le opere di Poussin, Picasso e Warhol, fiabe popolari e fumetti, il cinema espressionista e la fotografia.
Saggio sulla libertà
John Stuart Mill
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 159
Fin dalla sua publicazione nel 1858, il "Saggio sulla libertà" è stato considerato uno dei testi fondanti del liberalismo e il modello per la costruzione di una democrazia reale. Quali sono la natura e i limiti del potere che la società può legittimamente esercitare sull'individuo? Così si interroga John Stuart Mili in questo classico del pensiero politico. Alla base della risposta c'è il criterio utilitarista del massimo benessere per il maggior numero di persone, che deve essere il fondamento delle norme che regolano il vivere comune. Nel suo percorso alla ricerca della felicità, l'individuo è libero fino a quando non arreca danno agli altri: libero anche di esprimere il proprio dissenso dalle idee predominanti, libero di non conformarsi a un modello di opinioni, sentimenti e usanze che la società impone come norma di condotta. Prefazione di Giulio Giorello e Marco Mondadori. Postfazione di Giuilio Giorello.
Big fish
Daniel Wallace
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 196
Quella di Edward Bloom è stata una vita a dir poco unica. Durante i suoi pellegrinaggi ha addomesticato un feroce gigante, ha salvato uno spirito delle acque, ha incontrato una strega capace di mostrargli il futuro. O almeno è questo che racconta. Ma chi è veramente Edward Bloom? Una sorta di eroe mitologico o un patetico vecchio tornato a casa per trascorrervi gli ultimi giorni? È ciò che si chiede William, giunto al capezzale del padre. Un padre da sempre assente, dal quale vorrebbe sentirsi raccontare una storia "vera". Ma, come dice Edward, un uomo, a furia di raccontare storie, diventa quelle storie. Favola e metafora dell'esistenza, "Big Fish" ci ricorda che nella vita il confine tra realtà e immaginazione è molto più labile di quanto crediamo.

