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in riga edizioni: Biblioteca Oplepiana

Chimere. Esercizi finzionari

Chimere. Esercizi finzionari

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 32

“Il principio della chimera, animale mitologico frutto di un mostruoso assemblaggio al pari dell’ircocervo e di altre creature immaginarie, ‘sembra potersi trasporre, in più modi diversi, nelle strutture letterarie’, sosteneva François Le Lionnais nella sezione de La littérature potentielle (1973) dedicata alle manipolazioni lessicografiche, sintattiche e prosodiche. Sensibili allo spunto dell’ingegnere e scacchista oulipiano, e cioè che la chimera, emblema dell’ibrido e dell’ambiguità disarmonica, bene si presti alla suggestione di esperimenti letterari (specie di letteratura combinatoria), gli Oplepiani hanno raccolto la sfida e messo mano alle loro chimeriche trasposizioni, imboccando sentieri difformi, inseguendo personali variazioni sul tema”.
10,50

Le leggi della tavola. Regole per tutti i gusti

Le leggi della tavola. Regole per tutti i gusti

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 70

“Ecco, lo dicevo io: la poetica del formaggio, o forse il formaggio della poetica; qui si mescolano e si ribaltano i gusti, i piani, i contenitori e i contenuti. È il travaso continuo. Farò un convegno sui sapori della letteratura e un libro di ricette letterarie, come quello del mio prozio Pellegrino Artusi”. (Giambattista Vicari)
10,50

Morti fortunati. Slittamento proverbiale

Morti fortunati. Slittamento proverbiale

Ermanno Cavazzoni

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 24

“Lo slittamento proverbiale è il modo più rettilineo, economico e meccanizzabile di produrre, da un romanzo noto e in via d’usura o da un romanzo ignoto e ormai senza speranza, un secondo romanzo modernissimo, ami prima udito e passibile di fama inaspettata”.
10,50

Fantasmagorie. Parole in bianco

Fantasmagorie. Parole in bianco

Paolo Albani

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 26

“La rima ci ricorda che le parole sono in primo luogo suono e che questo suono costruisce, allucina, crea, disegna nell’aria delle immagini, delle strutture, non saprei come definirle proprio perché sono allucinatorie, oniriche, sono fantasmi. Un verso è simile a un fantasma: tutto quel che si può fare è vederlo, e paventarlo”. (Giorgio Manganelli)
10,50

L'isola teletrasportata. Anagrafie

L'isola teletrasportata. Anagrafie

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 26

“L’usurpata iscrizione a ‘Gara Oplepo’ di questo esperimento che Ruggero Campagnoli, giustamente risentito, ha voluto intitolare Anagrafie, mi era stata suggerita dal supporre che l’esito della riscrittura del Quijote da parte del Pierre Menard di J.L. Borges fosse la paradossale trasposizione di tutte le parole e annessi del romanzo cervantesino in una casuale coincidenza con l’originale. [...] Poi, calcolo probabilistico e restrizione inderogabile mi avevano convinto ad onorare quel tentativo con una attribuzione ‘oulipienne’ dimenticandomi, nell’entusiasmo, di chiedere il dovuto consenso al già costituito ‘Opificio di Letteratura Potenziale’”.
10,50

Esercizi di stime. Acronimi elogiativi

Esercizi di stime. Acronimi elogiativi

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 54

“La storia dell’Elogio come genere letterario ha radici molto lontane. [...] Lodare cose che ragionevolmente andrebbero biasimate e cose che, per la loro pochezza, non meriterebbero alcuna attenzione celebrativa, è un esercizio caro agli autori burleschi di ogni tempo e latitudine. [...] Ecco perché Oplepo ha scelto la forma dell’elogio per celebrare il decennale della sua nascita, avvenuta a Capri il 3 novembre 1990”.
10,50

Art Caveau. L'invisibile pittura

Art Caveau. L'invisibile pittura

Giulio Bizzarri

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 24

“Interrogare l’abituale. Ma per l’appunto ci siamo abituati. Non lo interroghiamo, non ci interroga, non ci sembra costituire un problema, lo viviamo senza pensarci, come se non contenesse né domande né risposte, come se non trasportasse nessuna informazione. Non è neanche più un condizionamento, è l’anestesia. Dormiamo la nostra vita di un sogno senza sogni. Ma dov’è la nostra vita? Dov’è il nostro corpo? Dov’è il nostro spazio? Come parlare di queste ‘cose comuni’, o meglio, come braccarle, come stanarle, come liberarle dalle scorie nelle quali restano invischiate; come dar loro un senso, una lingua: che possano finalmente parlare di quello che è, di quello che siamo”. (Georges Perec)
10,50

Centomila miliardi di chimere. Combinatoria per una traduzione

Centomila miliardi di chimere. Combinatoria per una traduzione

Maria Sebregondi

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 32

“I dieci sonetti 'Centomila miliardi di chimere' sono dedicati alla traduzione dei 'Cent mille milliards' de poèmes di Raymond Queneau e celebrano fasti e nefasti dell’avventura traduttoria di M.S. nel confrontarsi con la celebre opera queniana e nell’interpretarla chimericamente. Il tema è dunque la traduzione e la sua natura ibrida, capricciosa, quando non perversa: corre lungo i dieci sonetti saltellando fra diverse metafore, dalla cucina al calcio alla fiaba, tra mitologemi e tecnicismi”.
8,99

Capriccio oplepiano. Pretesti

Capriccio oplepiano. Pretesti

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 24

“Ci si può domandare quale aggettivo derivi dal sostantivo ‘pretesto’: ‘pretestuoso’ o ‘pretestuale’? c’è da supporre che il primo valga, poco onorevolmente, per un discorso di scuse (anche non richieste), di raggiri verbali, domande capziose e altro ancòra; invece il secondo (da potersi scrivere anche con trattino, così: ‘pre-testuale’, non registrato, almeno per ora) si adotterebbe come derivante da ‘pretesto’ nel senso di uno scritto antecedente a un determinato testo”.
10,50

Passar la lunga sera sulla terra. Omaggio a Umberto Eco

Passar la lunga sera sulla terra. Omaggio a Umberto Eco

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 92

È parso significativo intitolare questo librino con il primo dei tre versi con i quali Umberto Eco trasformò lipogrammaticamente (in ‘o’) quelli di Salvatore Quasimodo, con una trascrizione che "pure capovolge la lettera della poesia" ‒ egli scrive ‒ "e non ne tradisce, spero, la nota del dolore metafisico. Semplicemente un solare poeta siculo diventa un opalescente iperboreo, e l’amarezza per la morte che incombe si trasforma nell’orrore per la vita che continua".
19,90

Italo Calvino. Percorsi potenziali

Italo Calvino. Percorsi potenziali

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 218

Nel 1972 Italo Calvino entra a far parte dell’Oulipo (Ouvroir de Littérature Potentielle), fondato nel 1960 a Parigi da Raymond Queneau e François Le Lionnais. Lo scrittore italiano mutua dal gruppo molte modalità di sperimentazione e di ludus inserendole nelle proprie opere. Questo libro, curato da Raffaele Aragona, analizza il rapporto tra Calvino e il laboratorio francese attraverso i contributi di Paolo Albani, Raffaele Aragona, Valérie Beaudouin, Marcel Bénabou, Paul Braffort, Anna Busetto Vicàri, María J. Calvo Montoro, Matteo D’Ambrosio, Brunella Eruli, Giovanna Lombardo, Harry Mathews, Piergiorgio Odifreddi, Jacqueline Risset, Jacques Roubaud, Domenico Scarpa e Francesca Serra.Seguono una specifica bibliografia e le note biografiche degli autori dei testi. Questa riedizione contiene in apertura un inedito testo di Ermanno Cavazzoni.
20,00

Geometriche visioni. L'alfabeto raffigurato

Geometriche visioni. L'alfabeto raffigurato

Paolo Albani

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 34

“La tecnica del ‘gioco dell’alfabeto raffigurato’ richiama alla mente quella del ‘technopaegnion’ (in greco ‘gioco d’arte’), artificio letterario che consiste nel comporre un testo, generalmente una poesia, la cui forma grafica rappresenta una determinata figura: una nave, una piramide, un pesce, un’ànfora, ecc. [...] Nel ‘gioco dell’alfabeto raffigurato’ la simbiosi fra sostanza linguistica e formazione iconica si realizza facendo in modo che ogni singola lettera diventi strumento iconico, immagine di se stessa”.
10,50

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