Inschibboleth: Le parole degli antichi
Mare
Gianfranco Mosconi
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 276
Che cosa rappresenta il mare, nel mondo antico? Molte cose. Un elemento ostile, logorante, imprevedibile e perciò pericoloso, nelle cui inconoscibili profondità si celano mostri terribili; chi va per mare lo fa dunque, si dice, perché spinto dal bisogno o da un insano desiderio di ricchezze. Eppure, nello stesso tempo, Greci e Romani vedono nel mare anche lo spazio delle opportunità e dell’arricchimento, la via attraverso cui si diffondono notizie e idee, merci e piaceri, uno strumento di dominio militare superiore a quello terrestre e infine l’ambito in cui si manifestano, nella navigazione, le migliori doti umane, l’ingegno, la civiltà, la capacità di collaborare per il bene comune. Perché appunto molteplice e mutevole è, nell’immaginario degli antichi, il mare.
Mito
Donatella Puliga
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2024
pagine: 240
Ieri come oggi, la parola “mito” concentra su di sé una miriade di significati. Accettando la sfida di dare conto di tale molteplicità nello spazio breve di un piccolo saggio, il testo compie un cammino a ritroso, partendo da temi contemporanei di grande significatività e risalendo alle sorgenti che scaturiscono dai racconti antichi, e che non smettono di alimentare il nostro presente. La capacità generativa della enciclopedia vivente che il mito rappresenta lo rende maestro di flessibilità, di apertura al cambiamento. Ma ne fa anche una parola dotata di autorevolezza, una parola da far risuonare indefinitamente.
Frontiera
Gianluca De Sanctis
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2024
pagine: 286
Separare, distinguere, misurare, sono attività tipicamente umane. Qualunque tentativo di antropizzare uno spazio presuppone una marchiatura, l'impressione di un segno che significa possesso, ma che al contempo delimita anche la nostra identità, serve a separarci dagli altri. Tuttavia, a differenza dei moderni, gli antichi non hanno mai pensato di chiudere le frontiere. Neppure l'impero di Roma, al culmine della sua potenza, ha mai avvertito la necessità di sigillare i propri confini per impedire a chi stava fuori l'ingresso nel grande recinto della civiltà greco-romana. Molte delle parole con cui le lingue contengono in sé l'idea della comunicazione, la possibilità dello scambio, l'ipotesi del passaggio, rammentandoci che l'esclusione è solo una delle due facce, quella meno nobile, della frontiera.
Corpo
Anna Maria Urso
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2023
pagine: 272
Che lo si immagini plasmato dagli dèi attraverso una mescolanza di acqua e terra o cresciuto lentamente nel ventre di una donna a partire dal sangue dei suoi genitori, il corpo è onnipresente nella riflessione delle culture antiche: dalla fisicità ideale degli dèi e degli eroi, che prende forma nelle splendide sculture dell'arte greca, alla fragile concretezza degli uomini e delle donne, oggetto di cura e di ricerca per medici e scienziati; dai miti e i riti della bellezza alle credenze sulla formazione dell'embrione e sul destino dell'individuo dopo la morte. Ne risulta un affresco a più colori e a più voci, che restituisce l'eco affascinante di un mondo remoto e insieme straordinariamente moderno, alle prese con la più universale e la più umana delle realtà.
Utopia
Michele Napolitano
Libro: Copertina morbida
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2022
pagine: 265
"Utopia" è una parola greca che si cercherebbe invano nei lessici del greco antico: come tutti sanno, la parola utopia è un conio moderno che risale alla geniale e fortunatissima intuizione di Thomas More. Eppure i greci antichi hanno pensato l'utopia: da Omero a Esiodo, da Aristofane a Platone a Luciano, i greci immaginano senza posa l'altrove, ciò che ancora non è e che si vorrebbe che fosse. Questo libro tenta di indagare in che termini questo processo di costruzione del possibile si è realizzato, partendo da Omero e giungendo fino ai primi secoli della nostra era.
Democrazia
Stefano Ferrucci
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2022
pagine: 224
La democrazia greca in parte ci appartiene, in parte ci è estranea. È questa la ragione della sua attualità ma anche delle trappole alle quali siamo esposti nel parlare di quell’esperienza. Libertà, uguaglianza, partecipazione erano, nella democrazia greca, nozioni centrali, ma immerse in un paesaggio culturale e in dinamiche sociali proprie. Garantendo agli strati popolari e ai poveri pieno accesso alla cittadinanza, la demokratia stabiliva principi nuovi e meccanismi istituzionali originali per rispondere a nuovi bisogni, anzitutto di natura sociale, nella complessa realtà dell’Atene classica, rilanciando la questione (questa senz’altro ancora attualissima): chi ha diritto a far parte di una comunità politica?
Folklore
Tommaso Braccini
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 207
Folklore, le “conoscenze del popolo”: una parola inglese, moderna, che descrive un fenomeno dalla storia lunghissima. Già gli antichi, infatti, avevano tutto un patrimonio di canti, giochi, indovinelli, scongiuri e magie, favole e spauracchi, proverbi, leggende e fiabe. Era la forma di cultura più accessibile: per molti l’unica, per tutti la prima, quella che in un certo senso ogni bambino apprendeva con il latte materno. E anche se la letteratura elevata tendeva a marginalizzare e ignorare questa dimensione, abbiamo numerose allusioni e frammenti che gettano luce su questo aspetto inedito della Grecia e di Roma. La comparazione con il folklore moderno e contemporaneo, evidenziando i punti di contatto ma anche le differenze, permette di contestualizzarlo e comprenderlo meglio. L’eredità dei Greci e dei Romani non comprende solo le tracce materiali della loro civiltà o gli splendidi frutti della loro arte e della loro letteratura: queste culture hanno consegnato all’Occidente anche un vocabolario per descrivere il mondo, catalogare le forme della vita associata, organizzare le avventure dell’intelligenza o la percezione del corpo e della natura. Ecco perché esplorare quel vocabolario significa per un verso guardare agli antichi da un osservatorio privilegiato, in grado di restituire l’immagine di una straordinaria esperienza storica, per l’altro riconoscere loro la funzione di interlocutori dei quali non possiamo fare a meno per pensare le grandi questioni del nostro tempo.
Straniero
Mario Lentano
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 192
"I barbari sono uomini che balbettano, il cui linguaggio non ha nulla di umano ma si riduce a suono inarticolato e privo di senso, gli Ebrei rifiutano ogni rapporto con gli altri popoli e sono chiusi nell’incomprensibile culto del loro unico dio, mentre una purezza immune dai vizi della civiltà ispira a Sciti e Germani un istintivo rispetto della giustizia. Sono solo alcuni aspetti di una riflessione sull’Altro che percorre l’intera storia delle culture antiche, tra arroccamenti identitari e spinte all’integrazione, relativismo dei valori e rigida proclamazione di una superiorità refrattaria ad ogni apertura, e che ha segnato in profondità l’immaginario dei secoli a venire. Straniero ricostruisce le tappe e i chiaroscuri di questa straordinaria avventura intellettuale."