Inschibboleth: Zeugma. Classici
Il casualismo critico: l'oggetto, il dato, il tempo, il caso
Adriano Tilgher
Libro
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
Pubblicato poche settimane prima della morte del suo autore, il casualismo critico può essere considerato il testamento filosofico di Adriano Tilgher. La ricerca di una prospettiva intermedia tra idealismo e realismo, che caratterizza tutta la riflessione tilgheriana, trova qui un'espressione radicale, che intende evitare le ingenuità dell'una e dell'altra prospettiva filosofica. Al centro del casualismo critico di Tilgher riposa il contrasto tra la "passione dell'identità" che anima il pensiero e la molteplicità del fondo vitale della realtà. da un lato la ragione, che tende alla forma, sempre stabile e identica a sé, dall'altra la vita nel suo inesauribile processo. Proprio il costante scarto tra la vita e le forme è per Tilgher all'origine di ciò che noi chiamiamo "oggetto", ma anche al fondamento del processo storico e della sua ineliminabile contingenza.
Oltre l'idealismo
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 140
Gli scritti di Julius Evola raccolti in questa silloge, originariamente pubblicati su riviste, rappresentano il “cuore vitale” del pensiero del tradizionalista. I cinque saggi furono pubblicati tra il 1928 e il 1958. Dalla lettura si evince che il pensatore romano, nel corso dell’intera vita, si impegnò, sotto il profilo filosofico, in un tentativo di “oltrepassamento” dell’idealismo, radicale e potente. Nelle opere teoretiche, Evola giunse a formulare i tratti di un idealismo magico o concreto che, in questo volume, trova sintesi chiarificatrice. Di grande rilievo teorico sono gli scritti in cui Evola si confronta con la neue Sachlichkeit di Franz Matzke, vivace movimento di pensiero sorto nella Germania dei primi anni Trenta. Come precisa Donà, in quel decennio cruciale: «Stava […] per venire alla luce un mondo riconoscibile come “nuovo” […] “freddo, privo di mezze luci, privo di sentimentalità, libero e antiromantico”». Insomma, la filosofia evoliana è centrata sulla natura, oggettiva e silente, di cui disse esemplarmente Giacomo Leopardi. Solo leggendo Evola, sine ira et studio, ci si potrà convincere del fatto che il filosofo “maledetto” merita un posto di rilievo nell’Italian Thought del Novecento.

