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La Casa Usher: Ancoraggi

Canovacci di iconografia. La regia pensata: lezioni aperte verso una nuova disciplina teatrale

Arnaldo Picchi

Libro: Libro in brossura

editore: La Casa Usher

anno edizione: 2017

pagine: 458

Come descrivere e condividere il lavoro teatrale? Parlarne è difficile. Ma nei suoi 35 anni in scena e in cattedra Arnaldo Picchi mira proprio a questo: a immaginare la regia. Sceglie l'iconografia - il dialogo con le immagini - come prassi per disciplinare il lavoro teatrale, dotandolo di un lessico, sistemi di ricerca e criteri di scelta. Con Picchi l'iconografia diventa teatrale perché "tutte le immagini sono teatrali"; tutti i testi sono "immagini in potenza"; ogni allestimento nasce da "un immaginario in comune". L'iconografia teatrale è la regia pensata: non più mera documentazione del teatro già fatto, bensì strumento di orientamento nel Bilderatlas del teatro da farsi - modo di prepararsi, allenamento alla visione, sapere/vedere.
40,00 38,00

Vado a prendermi gioco del mondo. Dal folle in Cristo a Bisanzio e in Russia al performer contemporaneo

Tihana Maravic

Libro: Libro in brossura

editore: La Casa Usher

anno edizione: 2016

pagine: 239

Il folle in Cristo è una figura complessa. È allo stesso tempo un buffone, un profeta, un guaritore, un convertitore, un visionario. Il folle prende alla lettera le parole di san Paolo della Prima lettera ai Corinzi: si finge matto cercando l'insulto e il disprezzo, gira nudo e affamato per le vie della città, cerca di essere schiaffeggiato e maltrattato e fa di tutto per passare come "spazzatura del mondo". Abbandonata la vita solitaria e ascetica del deserto, decide di recarsi in città per "prendersi gioco del mondo" e smascherarne le falsità. In questa "antologia della sacra follia", il lettore viaggerà nel Medioevo bizantino e russo, tra i deserti dell'Egitto e della Siria, arriverà a Costantinopoli e terminerà il suo percorso a Kiev e a Mosca. Maravic mette in relazione la contraddittoria e paradossale figura del folle in Cristo con il teatro contemporaneo. I vari aspetti tipologici del 'salos' e dello 'jurodivyj' (forme della sacra follia nel Cristianesimo Ortodosso) sono avvicinati a immaginari strettamente teatrali: nel Teatro iconico viene studiata l'immagine del santo folle come entità passiva, simile a un attore-figura dotato di un corpo kenotico che si fa icona; nel Teatro come epifania dell'Altro il santo folle è messo in relazione con il trickster e con il buffone sacro; nel Teatro come trasformazione si scopre la sua natura apocalittica e filosofica. Questo studio restituisce vitalità a un custode di una conoscenza antica e dimenticata e serve da veicolo per una lettura filosofica e antropologica dell'arte attoriale e della funzione del performer.
29,00 27,55

Glossario di regia. Cinquanta lemmi per un'educazione sentimentale al teatro

Arnaldo Picchi

Libro: Libro in brossura

editore: La Casa Usher

anno edizione: 2015

pagine: 412

Quella di un manuale in forma di glossario è la scelta che permette all'autore di elaborare un ricchissimo discorso sulla regia e sul senso del teatro dentro il nostro tempo, estraendo i propri materiali sia dalle note di lezione che da quelle di allestimento. Questo impianto aperto viene sviluppato, dopo la scomparsa di Picchi, da Massimiliano Briarava, suo collaboratore per molti anni e anch'egli docente e regista. Enciclopedico come i "Frammenti di un discorso amoroso" di Barthes, accademico come le "Lezioni americane" di Calvino, il "Glossario di regia" di Arnaldo Picchi è un'educazione sentimentale al teatro, in 50 lemmi da attraversare con la propria necessità o curiosità: il linguaggio è coinvolgente, interlocutorio e divulgativo, lo stile è mosso e intimo, la scrittura fonde scienza e poesia in un gesto vitale, una spinta a coinvolgere tutti in un gioco serio, un gioco vero, un vero e proprio "laboratorio per le idee".
30,00 28,50

Manoscritto 1931 inedito in edizione critica. Testo tedesco a fronte

Sigmund Freud

Libro: Libro in brossura

editore: La Casa Usher

anno edizione: 2015

pagine: 104

Nel 1967 William C. Bullitt pubblicava "Thomas Woodrow Wilson, Twenty-eighth President of the United States. A Psychological Study"; il frontespizio riportava anche un altro nome: quello di Sigmund Freud. Bullitt, un diplomatico americano di altissimo rango, aveva di certo avuto, per anni, contatti e scambi con Freud. A dispetto delle dichiarazioni di Bullitt, però, nello studio su Wilson non furono rilevate tracce di Freud, al di là di una Introduzione piuttosto asciutta (e piuttosto convenzionale). Bullitt, spacciato per millantatore, moriva a libro appena uscito; dopo lunghe vicende di eredità, nel 2004 le sue carte vennero finalmente depositate presso la biblioteca dell'Università di Yale. E qui Paul Roazen, un grande storico della psicoanalisi, scoprì diversi documenti di un'effettiva collaborazione di Freud con Bullitt. Il principale ritrovamento è senz'altro questo "Manoscritto": pagine dense, sicuramente di mano di Freud, che offrono una "presentazione dei presupposti basilari della psicoanalisi". Il testo ha avuto finora una circolazione limitatissima. L'originale viene qui presentato nella sua prima edizione critica a cura di Manfred Hinz e Roberto Righi, e nella traduzione italiana di Stefano Franchini.
11,00 10,45

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