La Vita Felice: Varia
Sinfonia domestica. Giorni felici, giorni così
Tina Guiducci
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2021
pagine: 152
Una riflessione in forma di diario sui primi settanta giorni di lockdown per Coronavirus, quando il peggio si intravedeva ma ancora non si conosceva. L’autrice – moglie, madre di due adolescenti, per tacere del cane Zed – ogni sera riempie la griglia di quelle che sono diventate ossessioni comuni: tentazioni impossibili da soddisfare, ambizioni accantonate, stanchezze accentuate dalla convivenza forzata, convinzioni sempre variabili rispetto alle notizie là fuori. Da questi “quadri” che tengono dentro i comportamenti di tutti i familiari – con i loro tic, debolezze e slanci – emerge l’incommensurabile potere della pazienza, la meravigliosa solidità delle abitudini, il valore dei progetti che non si smette comunque di fare. A fronte della tragedia che è improvvisamente entrata nelle nostre vite, Sinfonia domestica fotografa la nostra fragilità in presa diretta, alternando con leggerezza toni ironici e dolenti, spavento e genuina speranza. E la preoccupazione di vivere in un Paese che molto deve ancora crescere affinché i suoi cittadini si fidino davvero di lui.
L'anno 1989. Quarto diario inconsapevole della caccia all'ideologico quotidiano
Felice Accame
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2021
pagine: 128
Il progetto complessivo dell'opera prevede di pubblicare tutti i miei interventi effettuati nella trasmissione radiofonica “La caccia – Caccia all'ideologico quotidiano” – a cura mia e di Carlo Oliva –, a Radio Popolare di Milano dal 1986 al 2012. Il punto di vista da me adottato è quello del “diario”, perché ogni cosa che diciamo – qualsiasi cosa che diciamo – è connessa ad un luogo e ad un momento e, pertanto, di quel luogo e di quel momento, volenti o nolenti, qualcosa ci finisce dentro. Si potrebbe pertanto parlare più correttamente di un “diario inconsapevole”. In merito al punto di vista adottato posso sia correlare quanto detto e scritto con altro di detto e scritto, detto o scritto, di contemporaneo, e sia correlarlo con tracce – residui più e meno casuali – del contesto perduto. Ugualmente, potrò permettermi di protrarre il diario anche alle fasi successive della mia vita – tornando sui testi e glossandoli, sopperendo a ciò che oggi potrei considerare come carenze o evidenziando nessi che man mano sono diventati ponibili.
L'anno 1990. Quinto diario inconsapevole della caccia all'ideologico quotidiano
Felice Accame
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2021
pagine: 148
Il progetto complessivo dell'opera prevede di pubblicare tutti i miei interventi effettuati nella trasmissione radiofonica “La caccia – Caccia all'ideologico quotidiano” – a cura mia e di Carlo Oliva –, a Radio Popolare di Milano dal 1986 al 2012. Il punto di vista da me adottato è quello del “diario”, perché ogni cosa che diciamo – qualsiasi cosa che diciamo – è connessa ad un luogo e ad un momento e, pertanto, di quel luogo e di quel momento, volenti o nolenti, qualcosa ci finisce dentro. Si potrebbe pertanto parlare più correttamente di un “diario inconsapevole”. In merito al punto di vista adottato posso sia correlare quanto detto e scritto con altro di detto e scritto, detto o scritto, di contemporaneo, e sia correlarlo con tracce – residui più e meno casuali – del contesto perduto. Ugualmente, potrò permettermi di protrarre il diario anche alle fasi successive della mia vita – tornando sui testi e glossandoli, sopperendo a ciò che oggi potrei considerare come carenze o evidenziando nessi che man mano sono diventati ponibili.
L'anno 1991. Sesto diario inconsapevole della caccia all'ideologico quotidiano
Felice Accame
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2021
pagine: 148
Il progetto complessivo dell'opera prevede di pubblicare tutti i miei interventi effettuati nella trasmissione radiofonica “La caccia – Caccia all'ideologico quotidiano” – a cura mia e di Carlo Oliva –, a Radio Popolare di Milano dal 1986 al 2012. Il punto di vista da me adottato è quello del “diario”, perché ogni cosa che diciamo – qualsiasi cosa che diciamo – è connessa ad un luogo e ad un momento e, pertanto, di quel luogo e di quel momento, volenti o nolenti, qualcosa ci finisce dentro. Si potrebbe pertanto parlare più correttamente di un “diario inconsapevole”. In merito al punto di vista adottato posso sia correlare quanto detto e scritto con altro di detto e scritto, detto o scritto, di contemporaneo, e sia correlarlo con tracce – residui più e meno casuali – del contesto perduto. Ugualmente, potrò permettermi di protrarre il diario anche alle fasi successive della mia vita – tornando sui testi e glossandoli, sopperendo a ciò che oggi potrei considerare come carenze o evidenziando nessi che man mano sono diventati ponibili.
«Giovinezza nostra» o della poesia presso i gesuiti
Felice Accame
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2021
pagine: 80
A Milano, negli anni Cinquanta, la scuola dei gesuiti selezionava la classe dirigente del futuro. Felice Accame, metodologo del linguaggio e scrupoloso conservatore di memorie, analizza le pagine di «Giovinezza nostra», ovvero della rivista con la quale l’istituzione cementava il proprio rapporto con le facoltose famiglie degli alunni. Ne viene fuori il dipanarsi di almeno due interrogativi: da una parte, la compatibilità della poesia – e delle arti in genere – con il piano formativo dei seguaci di Ignazio di Loyola e, dall’altra, il ruolo del protagonista stesso della vicenda. Con quel suo cadaverino nell’armadio che, forse per pudore, implica un libro dove alcune pagine sono “ancora da tagliare” per volontà dell’autore.
Luoghi e paesaggi, 1961-2021
Giancarlo Consonni
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2021
pagine: 136
“Come un uccello nello spiccare il volo si affida all’aria, così la mano, nel disegno, si consegna all’emozione nel tentativo di aderirvi e di darle visibilità. L’inizio comporta un affidarsi. In gioco non è la copia del “vero”. Se di fedeltà si tratta, il riferimento è l’e-motus (emovēre, trasportare fuori). La sfida è riuscire a rendere partecipi gli altri di quel ‘trasporto’ e dell’incantamento che lo muove. Nell’impulso iniziale convivono visione e cecità. Dal segno fissato su un supporto può scaturire un primo disvelamento, che chiede di essere proseguito e portato a conclusione. Per reggere la sfida, ogni tratto deve rinnovare la forza sorgiva dell’inizio e, insieme, stare in equilibrio fra più tensioni: fra adesione e misura, fra sicurezza e fragilità, fra conquista e rilancio, fra controllo e stupore. Anche il seguito, con il succedersi dei tratti, presenta somiglianze con il volo. E così la conclusione: l’arresto è a suo modo un atterraggio, richiede sapienza ed esperienza. Nell’aderire/disvelare, il mezzo espressivo ha la sua parte. Si avvertono apparentamenti con la musica e con la danza. Come gli strumenti musicali, per un verso, e il corpo, per altro verso, anche penna, matita, pennarello ecc. chiedono di essere ascoltati nelle loro potenzialità. Le quali si danno sempre in un rapporto concreto e peculiare con il supporto che accoglie il disegno. Ogni segno richiede un accordo. L’insieme dei segni, a sua volta, può farsi sinfonia. Il disegno è un’offerta di condivisione: la proposta di un viaggio in cui l’artista e il fruitore dell’opera stanno insieme come nel vasèl dantesco (Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io/ fossimo presi per incantamento/ e messi in un vasel […]).Dove porta il viaggio? A dischiudere mondi e, forse, a ritrovarsi.” (G.C.)
Piero Bottoni a San Gimignano. Piano, storia e paesaggio, 1955-60
Renzo Riboldazzi
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2020
pagine: 110
Se San Gimignano è così come la conosciamo è anche merito di un piano regolatore, quello redatto da Piero Bottoni nella seconda metà degli anni Cinquanta. Con questo lavoro, uno dei più importanti architetti italiani del Novecento dona ai sangimignanesi, e forse all'umanità intera, uno strumento attento al contesto fisico e sociale che getta le basi tanto per la conservazione della città storica e del paesaggio che la avvolgeva quanto per il futuro di quella realtà. Dalla ricostruzione della sua genesi, fondata su documenti archivistici finora inesplorati, e da una riflessione sui suoi contenuti essenziali emerge l'attualità dei temi affrontati e di alcune questioni più generali che tutt'oggi ci interpellano sul senso dell'urbanistica nella società contemporanea.
Psicoanalisi e accoglienza. Di guerrieri indifesi ha bisogno il mondo
Elena Giovanardi
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2020
pagine: 116
«"Psicoanalisi e Accoglienza" è la tesi di specializzazione della dottoressa Elena Giovanardi in Psicoanalisi della Relazione. Quando scrivo Elena è supervisore delle équipe educative delle Comunità milanesi Mamma-bambino di Fondazione Arché, dopo essere stata responsabile milanese dei volontari e, prima ancora, volontaria a sua volta. Elena Giovanardi è (anche) Arché e Arché è (anche) Elena Giovanardi, come quelle storie che nascono un po' per caso, un po' per desiderio, dove si cresce insieme e da soli e poi ci si dice quello che si impara. Questo è il motivo che ci porta a pubblicare tale libro: il percorso che Elena racconta è istruttivo, aggiunge uno sguardo di qualità in un ambito che riguarda Arché e riguarda i cittadini. Perché le pagine che seguono parlano, dolcemente e con puntualità, di accoglienze.» (dalla prefazione di Paolo Dell'Oca)
Carta dell'habitat. Confcooperative. Testo inglese a fronte
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2020
pagine: 96
Presentazione di Alessandro Maggioni.
Sergio Porro e il teatro artigiano di Cantù
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2020
pagine: 201
Sergio Porro fece rivivere miti classici e le fiabe moderne immergendoli nel mondo agricolo e artigianale che aveva dominato per secoli la Brianza. Attori presi dalla strada recitavano con rispettoso stupore versi e cantilene antichi e mimavano con pudore leggero le grandi scene della vita. Creò così lente azioni collettive di sacra malinconia e improvvise accensioni drammatiche sospese tra la rivolta e la pace.
Fotografie in carcere. Manifestazioni della libertà religiosa. Catalogo della mostra (Milano, 15 novembre 2019-26 gennaio 2020)
Margherita Lazzati
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2019
pagine: 60
«Il progetto prende le mosse dal lavoro di Margherita Lazzati, che munita unicamente di una piccola Leica – tenuta ben visibile per essere riconosciuta come “quella venuta per fotografare”, come lei stessa sottolinea – ha trascorso gli ultimi tre anni all’interno del Carcere di massima sicurezza di Opera con l’intento di documentarne la quotidianità. La richiesta è giunta nel 2017 dall’allora Direttore Giacinto Siciliano che ha affidato all’occhio sensibile e discreto dell’artista il compito arduo di testimoniare attraverso le immagini la vita all’interno della Casa di Reclusione. Da qui, una produzione ingente di scatti – oltre tremila – che restituiscono la totalità della realtà carceraria meglio di quanto possano farlo le parole: persone, gesti, momenti di convivenza, preghiere, luoghi, ma anche sguardi, scorci, ombre e luci. Dal dialogo instaurato con la Direzione del carcere, nella persona di Siciliano prima e del successore Di Gregorio poi, è nata l’idea di illustrare con la fotografia alcuni articoli dell’ordinamento penitenziario, iniziando dall’articolo riguardante la Libertà religiosa.» (Cinzia Picozzi, conservatore Museo Diocesano Carlo Maria Martini)
Le censurate pulcinoelefante
Massimo Arrigoni
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2019
pagine: 92
Le censurate delle Edizioni Pulcinoelefante stuzzicano la censura, quasi si fossero date alla raccolta di frutti proibiti. Frutti che autore ed editore si spartiscono nella collaborazione, perché, accettando la sfida, entrambi sfondano la serratura di uno scrigno segreto e, al tempo stesso, celano il contenuto al lettore: un paradosso escogitato per rendere invisibile il visibile e visibile l’invisibile. Prefazione di Tania Sofia Lorandi. Con una nota di Alberto Casiraghy.