Le Mani-Microart'S: Cinema
Splendore del western
Jean-Louis Leutrat, Suzanne Liandrat Guigues
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2010
pagine: 240
Primo due volte. Quirino Cristiani e il cinema di animazione
Giannalberto Bendazzi
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2017
pagine: 152
Con un saggio di Rinaldo Vignati sulla Storia del cinema d'animazione in Argentina.
Amori fatali. Grandi passioni fra cinema e realtà
Massimo Zanichelli, Ilaria Floreano
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2016
pagine: 360
Harry Potter al cinema
Valentina Oppezzo
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 300
Harry Potter al cinema e il primo libro italiano a occuparsi del fenomeno Harry Potter nelle sue trasposizioni cinematografiche, considerate come il risultato di un processo che parte dai romanzi, scritti dalla penna di J.K. Rowling, e approda al cinema attraverso una numerosa serie di passaggi. Il fulcro dell'analisi è il percorso dalla carta allo schermo, partendo dai sette libri della serie, si passa alla sceneggiatura e all'adattamento dei contenuti narrativi dal medium letterario a quello cinematografico, per arrivare alla messa in scena, e infine all'inquadramento delle pellicole di Harry Potter all'interno del panorama cinematografico internazionale. Nello specifico, vengono approfonditi molti degli aspetti che hanno reso la vicenda del giovane mago così vivida ed emozionante sullo schermo, come la scenografia del castello di Hogwarts e i suoi continui cambiamenti, i costumi scolastici degli studenti, o la colonna sonora. Ma non solo. L'autrice si è chiesta: quali sono le ragioni delle variazioni nella trama apportate all'interno delle pellicole? Perché più cineasti (quattro) si sono avvicendati alla regia dei film di Harry Potter? E inoltre: come si può considerare il fenomeno nel suo insieme? Il tema è affrontato con sguardo tecnico e i film vengono esaminati alla ricerca di quegli elementi di continuità, di varietà e di crescita che caratterizzano la saga nel suo progressivo avanzare, pellicola dopo pellicola.
Manoel de Oliveira. Cinema, parola, politica
Francesco Saverio Nisio
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 352
Oliveira accompagna la storia del cinema come un'ombra e al contempo vi contribuisce - a volte la precede, aprendo nuove strade. Nel 1963, sotto la dittatura di Salazar alla quale ha opposto resistenza, è suo il primo film politico portoghese, Acto da Primavera, due anni prima del Vangelo di Pasolini. Oliveira tornerà spesso su temi storici, riflettendo in modo anche critico sulla mitologia politica portoghese: NON ou a Vã Glòria do Mandar ( 1990), Palavra e Utopia (2000), O Quinto Império (2005). Solo a sessantatre anni, con la dittatura in declino, prende avvio per lui una regolare carriera artistico-produttiva: i primi dieci anni vengono dedicati a quattro opere sulla relazione fra i sessi, girate in collaborazione con scrittori portoghesi quali Règio e la Bessa-Luis. Francisco (1981 ) è il film col quale è consacrato all'estero. Il regista è ora invitato regolarmente ai principali festival inanellando un film all'anno. Ha diretto attori del calibro di Mastroianni, Deneuve, Malkovich, Piccoli, oltre ai conterranei Cintra e la splendida Leonor Silveira, "la miglior Bovary di tutti i tempi" in Vale Abrado (1993). Ha reso omaggio a Chaplin nella Lisbon Story di Wenders. Oggi, e da sempre, è il maggior regista portoghese nonché, insieme a Saramago, l'artista del suo paese più conosciuto all'estero. I suoi film soffrono il doppiaggio, il formato televisivo, la disattenzione dello sguardo: cinema da vedere col cuore e da ascoltare con la mente, un passo al di là di Kubrick.
Trame spezzate. Archeologia del film seriale
Monica Dall'Asta
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 352
Banditi inafferabili come Fantômas e Zigomar, detective geniali come Nick Carter e Sherlock Holmes, temerarie eroine che sfidano i modelli tradizionali di femminilità e poi Maciste e Za la Mort e persino un campione di "escapologia" come il mago Houdini: le origini della serialità cinematografica ci hanno consegnato tutta una schiera di figure affascinanti e leggendarie. Questo libro un tentativo di ricostruire nella sua complessità un fenomeno di portata strategica per la formazione delle moderne industrie culturali, esplorando le dinamiche al tempo stesso transnazionali e transmediali che diedero vita a quella che si può definire la "cultura internazional-popolare" nel suo stadio formativo.
Cabiria. Studi di cinema. Volume 169
Autori vari
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2012
pagine: 110
Cinergie. Il cinema e le altre arti. Volume 20
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2010
pagine: 62
Cinergie, offre una ricognizione intorno alla storia del cinema, alla letteratura, ai videoclip e alle relazioni che si intrecciano - ieri e oggi tra forme espressive diverse.
Isabelle Huppert. La seduzione ambigua
Deborah Toschi
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2010
pagine: 224
Intelligente e sofisticata, fredda e appassionata, tragica e multiforme, sono solo alcuni degli aggettivi utilizzati per descrivere il talento naturale e la ricercata arte di Isabelle Huppert, raffinata e straordinaria interprete del cinema e del teatro francese, conosciuta e apprezzata a livello internazionale. Il volume propone una lettura critica della figura attoriale di questa coraggiosa artista che ha saputo trasformare sagacemente la propria immagine e incarnare modelli femminili di volta in volta fragili, dolorosi, scomodi, sconvolgenti, ambigui, assolutamente atipici. Ripercorrendo sinteticamente la ricca e ancora incompleta filmografia esistente e analizzando la ricezione da parte della critica italiana e francese, si dà conto delle importanti collaborazioni con cineasti del calibro di Cimino, Ferreri, Godard, Haneke, Pialat, Schroeter, Tavernier e molti altri che ricorrono al fascino impenetrabile dell'attrice plasmando personaggi che si imprimono indelebili nella memoria dello spettatore. Ma sono le pellicole di Chabrol che fissano i gesti, i "tropismi", le intuizioni più felici che la Huppert matura e vive sulla propria pelle, sul volto intenso, nel fisico asciutto. Perché la straordinaria capacità di questa attrice, come suggerisce Elfriede Jelinek, è che non si limita a rappresentare, ma "è".
My name is Virzì. L'avventurosa storia di un regista di Livorno
Alessio Accardo, Gabriele Acerbo
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2010
pagine: 334
"My name is Virzì" è la storia semiseria del creatore di "Ovosodo", "Caterina va in città", "Tutta la vita davanti", "La prima cosa bella", raccontata da lui stesso e da trenta testimoni d'eccezione: dalla madre Franca a Sabrina Ferilli, e poi Massimo Ghini, Laura Morante, Claudia Pandolfi, Edoardo Gabbriellini, Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, Furio Scarpelli, fino alla moglie Micaela Ramazzotti. Un quasi-romanzo sulla vita e i film del regista di Livorno, ma anche una carrellata sugli aspetti più ricorrenti del suo cinema: l'inadeguatezza degli eroi ragazzini, il fascino discreto della provincia, il ruolo salvifico delle donne, i finti happy end intrisi di struggimento.

