LetteraVentidue: Alleli/Research
Spaces for living-Spaces for sharing
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 240
Dietro il paesaggio della Grande Guerra
Claudia Pirina
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 288
Il territorio del nord est d'Italia è utilizzato come laboratorio per 'esercizi di memoria' che si propongono di leggere le tracce che raccontano le costruzioni e distruzioni avvenute a seguito degli eventi della Prima guerra mondiale: memorie 'iscritte sul rovescio' del paesaggio che si sono sedimentate e consolidate in luoghi caratterizzati da sovrapposizioni e compresenze in continua riscrittura. Queste tracce materiali e immateriali necessitano di essere interrogate coltivando l'abitudine a vedere, capire e interpretare per costituire la base di un racconto capace di riannodare fili e ricostruire una trama di 'cose' lontane nel tempo e nello spazio. Manufatti e infrastrutture, punti e linee, orme e impronte mantengono infatti al loro interno una carica vitale che attende solo di essere liberata, viaggiando a ritroso nel tempo. Obiettivo del lavoro è stato affinare la capacità di apprendere a percepire per poter costruire paesaggi che recuperino e reinterpretino strati, costruendo codici interpretativi. La conoscenza è stata guidata da differenti tipi di documenti e testimonianze conservati in archivi storici e pubblicazioni dell'epoca. Sono frammenti sopravvissuti al tempo che vengono rappresentati in disegni o carte per poi essere utilizzati in operazioni progettuali di montaggio.
Riparare l'umano. Lezioni da un manicomio di frontiera
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 144
Partendo dal doppio significato che il verbo riparare ha in italiano, aggiustare e proteggere, si mettono a confronto l'architettura, che da sempre ha il compito di offrire un rifugio e che oggi si propone di riaggiustare preesistenze e tessuti urbani, e la psichiatria, che nella sua storia ha preteso di riparare la mente del folle, proteggendo lui, e al tempo stesso la società, attraverso l'internamento. Il confronto tra architettura e psichiatria è utile se si progetta il riuso di un ex manicomio, ma diventa indispensabile se il manicomio in questione è quello in cui, nel 1961, nasce la battaglia per i diritti delle persone con disturbi mentali che metterà al bando con la legge Basaglia del 1978 una tipologia architettonica - quella dell'ospedale psichiatrico - divenuta simbolo della negazione di quei diritti. La storia di questo ospedale, ora parco Basaglia, marginale per antonomasia - uno dei suoi bordi coincide con il confine di Stato - e al tempo stesso al centro di travagliati incroci di culture, identità e lingue, ne fa un luogo emblematico per il contemporaneo. In questa complessità è stato proposto alla riflessione di più saperi e di diverse pratiche progettuali.
Lubiana. Una città a memoria. L'eredità di Jože Plecnik e l'architettura contemporanea. Ediz. italiana e inglese
Domenico Potenza
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 160
Sono oggi numerosi gli studi, le ricerche e le pubblicazioni sull'opera dell'architetto Jože Plecnik e sono altrettanto numerosi coloro che hanno contribuito alla conoscenza ed alla divulgazione dell'opera del grande maestro sloveno. Il testo qui riportato si inserisce in questo solco, senza la pretesa di voler aggiungere nuove rivelazioni alla sua opera, ma prova, nei contributi pubblicati e nella lettura delle trasformazioni urbane della Lubiana degli ultimi trent'anni, a delineare i contorni della contemporaneità della sua lezione. Le trasformazioni di questi ultimi anni hanno meritato alla città di Lubiana il conferimento di prestigiosi riconoscimenti internazionali, come il Premio Europeo per lo Spazio Pubblico (2012) e quello per la Capitale Verde d'Europa (2016). Un risultato raggiunto proseguendo l'originaria visione urbana tracciata da Plecnik nel piano delle modificazioni della città e dei suoi tanti progetti lasciati in eredità. Una eredità che si è rivelata preziosa per il lavoro intelligente dei nuovi amministratori della municipalità i quali, a partire dalla sensibilità di autorevoli studiosi come Janez Koželj, hanno restituito alla capitale slovena il suo originario splendore. Sono parte integrante di questo racconto: la presentazione di Jurij Kobe, la conversazione con lo stesso Janez Koželj ed il contributo di Miha Dešman; oltre alle foto di Lubiana, scattate da Luigi Ghirri nel 1988 (gentilmente concesse a titolo gratuito per questa pubblicazione dagli eredi) ed al reportage fotografico sulla città attuale, realizzato da Sergio Camplone nel 2018.
Sarajevo. An account of a city
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 188
Towns in traffic. Prospettive, teorie e progetti dal Rapporto Buchanan
Luca Velo
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 192
In quale misura il traffico urbano condiziona il progetto delle nostre città? Come dovranno cambiare i contesti urbani per mantenere l'aumento dei mezzi motorizzati? Servirà ancora l'automobile? La sua presenza in città oggi sta mutando rapidamente ed è sempre più messa in discussione: nuove tecnologie, strumenti, idee e comportamenti stanno producendo cambiamenti radicali nei mercati, nelle politiche di sostenibilità e nelle preferenze dei consumatori in merito al possesso e alle pratiche d'uso. Nonostante questi cambiamenti, l'automobile rimane un punto fermo nella mobilità quotidiana delle persone: è il veicolo più utilizzato, con previsioni di vendita sempre incrementali, è il mezzo di mobilità individuale e capillare più amato, motivo di conflitti e ineguaglianze ed è un elemento costantemente capace di condizionare economie nazionali, spazi e progetti per la città. Dal secondo dopoguerra in poi l'automobile è divenuto un oggetto di uso e consumo massificato, un mezzo che avrebbe ben presto concesso a chiunque di raggiungere qualsiasi angolo della terra, alterando irreparabilmente società e territori. Traffic in Towns (Colin Buchnan, 1963) - edito dieci anni prima della drammatica crisi energetica - è stato un libro fondamentale nel definire una possibile soluzione al problema del traffico urbano attraverso l'equilibrio tra la domanda di mobilità e il bisogno di mantenere la buona qualità dello spazio urbano che i processi di rinnovamento delle città europee avevano faticosamente costruito nei decenni precedenti. Il Rapporto Buchanan dimostra come il problema del traffico non possa essere circoscritto in maniera autonoma, lontano da una riflessione complessiva di riorganizzazione spaziale, mettendo in discussione gli strumenti progettuali tradizionali e proponendo metodologie di intervento studiate e valutate sul lungo periodo. Questo volume parte da Traffic in Towns e si sforza di andare a fondo sulle questioni e i dibattiti che lo hanno avvolto, dalla sua pubblicazione fino agli anni più recenti, cercando di rintracciare il portato teorico e progettuale, le interferenze, le ricadute e le prospettive che hanno condizionato e anticipato in modo determinante una cultura del progetto alle diverse scale che gli architetti e gli urbanisti hanno poi fatto propria diffondendola su scala globale. Di Traffic in Towns ne emergono i tratti salienti, la capacità predittiva e i grandi temi del progetto urbano contemporaneo, sottendendo la sfera delle grandi questioni ambientali, ecologiche, sociali e di diritto che stanno alla base dei cambi di paradigma del tempo presente. Se l'industria automobilistica si sta reinventando alla luce dei nuovi dettami ambientalisti e l'appeal dell'automobile sembra non decadere, forse rileggere oggi il Rapporto Buchanan può diventare più attuale che mai. Postfazione di David Grahame Shane.
Macerie e calcestruzzo. Diario di una ricerca
Alberto Pireddu
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 160
Nessun altro materiale ha segnato la tradizione costruttiva e la poetica della forma architettonica del XX secolo come il calcestruzzo. Una ricerca presso l'azienda Unical S.p.A., documentata nelle forme di un diario, è stata l'occasione per una riflessione sulle potenzialità di un calcestruzzo che sperimenta nella sua composizione l'uso di materiali riciclati e per una digressione sull'antica tradizione dello spolium, da secoli testimone di un riuso come prassi consolidata nell'arte e nell'architettura. Ma anche per un approfondimento sulle inedite relazioni tra progetto contemporaneo e tecniche della produzione fondate sul riciclo, custodi di un sempre più effimero legame tra ciò che è stato e ciò che sarà, da cui è necessario ripartire per dare alle cose la possibilità di una nuova vita.
Modelli. Costruire lo spazio. Ediz. italiana e inglese
Francesco Gulinello, Elena Mucelli
Libro
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 328
Il libro si fonda sull'idea che il modello possa essere considerato non solamente come strumento di rappresentazione dell'architettura che aspira all'oggettività, ma anche come potenziale dispositivo concettuale in grado di rendere visibili le idee. La ricerca si concentra su un duplice interrogativo che riguarda la possibilità per il modello di manifestarsi da un lato come strumento in grado di rivelare il processo generativo formale del progetto di architettura e dall'altro come consapevole contributo alla costruzione dell'idea progettuale. Per i protagonisti della cultura architettonica contemporanea il modello fisico si configura come lo strumento di lavoro più efficace, in grado di garantire il controllo spaziale della simultaneità tridimensionale e di rendere visibile, al tempo stesso, il processo generativo, raccontando la storia del progetto. Le ricerche di alcuni studi di architettura contemporanei come David Chipperfield, Peter Eisenman, Sou Fujimoto, Frank O. Gehry, Herzog & de Meuron, MVRDV, OMA, vengono analizzate alla luce di queste ipotesi e verificate attraverso le testimonianze offerte da alcuni di essi nelle interviste qui pubblicate.
Parma. Terra di passo e di monumenti solitari
Pier Maria Giordani
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 168
Qual è la capacità dell'architettura nel rappresentare una struttura insediativa? Attorno a questa domanda ruota l'argomentazione del testo e, seguendo il filo di una affascinante storia di Parma - attraverso lo scorrere dei secoli e delle dinastie - Pier Maria Giordani analizza alcuni edifici, costruiti o immaginati, che si sono fatti portatori di una regola generale, sempre attenta alla ricucitura tra il territorio circostante e il costruito urbano nel tentativo di rappresentare l'essenza della città. Ne esce un affresco della città emiliana inedito e originale, capace di addentrarsi nelle pieghe della storia e della architettura. Il libro guida il lettore alla scoperta del vero "respiro" di Parma che, come in molte città italiane - ricostruite o sviluppatesi nel dopoguerra - rimane sconosciuto, sepolto sotto i sedimenti delle operazioni urbane dell'ultimo secolo.
Progetto e Data Mining
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 112
Il tema delle relazioni complesse tra progetto e data mining viene affrontato in questo volume da diversi punti di vista, teorici e operativi, che consentono di approfondire argomenti quali il progetto come strumento di conoscenza e di elaborazione del pensiero o come espressione di una cultura non solo tecnica, la conservazione e la trasmissibilità della conoscenza e del know how progettuale, il progetto come sintesi tra saperi consolidati e innovazione. I diversi approfondimenti sono collocati su un orizzonte ampio, dove interagiscono a diversi livelli con temi e questioni teoriche, procedurali e normative: la relazione sinergica e irrinunciabile tra ricerca accademica e mondo della produzione; la digitalizzazione/informatizzazione del progetto; il BIM e le procedure di gestione e controllo quantitativo e qualitativo del progetto. I temi che i diversi autori affrontano sono emersi durante quattro esperienze di ricerca sviluppate in partnership - oltre che con numerosi altri soggetti imprenditoriali, amministrazioni, associazioni e stakeholders - tra ReLOAD_Research Lab of ArchitectUrban Design, laboratorio di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell'Università di Padova e Contec Ingegneria - Gruppo Contec.
Modernità nei Balcani. Da Le Corbusier a Tito
Lorenzo Pignatti
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 368
Questo libro nasce da una serie continua di viaggi e studi effettuati nell'arco degli ultimi decenni nel territorio balcanico, in una regione ritenuta "di mezzo" o di "semi-periferia", come più volte denominata da tanti. Viaggi che hanno svelato un territorio per un certo aspetto nuovo, di un fascino e carattere inusuale e sicuramente orientale. Viaggi che hanno soprattutto permesso di scoprire che durante buona parte del Novecento i Balcani hanno saputo esprimere una cultura architettonica e urbana altamente sofisticata con città e architetture che sono diventate oggetto di interesse per la loro dichiarata e inaspettata modernità, scoprendo un neglected modernism che sta appena ora uscendo dall'anonimato. Il libro prova a capire le ragioni della modernità nei Balcani, partendo dal famoso Voyage d'Orient di Charles-Edouard Jeanneret nel 1911, in cui il futuro Le Corbusier apprezzò per primo l'originalità dell'architettura di questi luoghi. Ma la modernità che si è sviluppata nel secondo dopoguerra non sarebbe esistita senza la figura di Josip Broz Tito, partigiano e leader carismatico della Jugoslavia, che ha promosso con lungimiranza politica e culturale una "modernizzazione socialista" attraverso sguardi rivolti sia a Est sia a Ovest, pur mantenendo salda la fede verso un'ideologia politica che egli interpretava in maniera libera e originale. I due personaggi centrali di questo lavoro sono quindi Le Corbusier e Tito e, anche se non esiste alcun rapporto diretto tra loro, il libro presenta una serie di relazioni incrociate che, partendo dall'interpretazione delle città e delle proprie architetture, tracciano un percorso che conferisce a questa regione un ruolo di sicura centralità nel panorama architettonico internazionale del XX secolo.
Mies van der Rohe. 13 case + 2 padiglioni = 10 riflessioni sul progettare. Ediz. italiana e inglese
Francesco Taormina
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 96
Attraverso l'analisi dell'esperienza di Mies sullo spazio della casa individuale, affiancata da un'inedita sequenza di immagini di modelli architettonici, il libro costruisce un percorso concettuale che riguarda le complesse modalità di costruzione dell'architettura attraverso il suo progetto: un percorso che si può leggere come una razionale puntualizzazione argomentativa di aspetti che ne investono la pratica, isolandone specifiche problematicità.