Sociologia e antropologia
Invecchiano solo gli altri
Marco Aime, Luca Borzani
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 122
L'età media della popolazione italiana non è mai stata tanto alta, eppure oggi nessuno più si sente vecchio. Definirsi anziani è diventato un tabù; e tutti vogliono rimanere giovani, cedendo alle lusinghe di un'"eterna giovinezza". La questione della vecchiaia, però, diventerà sempre più centrale e porterà a profondi mutamenti sociali e culturali che ci coinvolgeranno tutti. Senza dimenticare che non si può negare un futuro alle nuove generazioni. Perché essere anziani significa aver imparato molte cose, e dunque prendersi l'autorità e la soddisfazione di raccontarle. Ma significa anche avere il diritto di scoprire uno spazio della vita tutto da reinventare, andare lenti, osservare meglio il mondo, lasciare spazio a chi è più giovane. Marco Aime e Luca Borzani ci accompagnano alla riscoperta di una fase dell'esistenza ingiustamente rimossa, che, senza ansie, si può e si deve vivere con pienezza.
Il lavoro e le catene globali del valore
Vando Borghi, Lisa Dorigatti, Lidia Greco
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2017
pagine: 216
Lungi dall'aver eliminato la possibilità per il lavoro di esprimere il proprio dissenso, i movimenti del capitale sono stati accompagnati da nuove forme di conflittualità operaia, a nuove latitudini. Tuttavia, per leggerne il senso, occorre una significativa trasformazione dei modi di guardare all'economia globale e al lavoro, definendo un piano di analisi in grado di cogliere la capacità del lavoro stesso di esprimere un punto di vista autonomo e distinto dalle logiche della produzione e del profitto. Attraverso la prospettiva delle catene globali del valore, il volume mostra come l'espansione globale del capitale non proceda secondo un astratto perseguimento dell'efficienza economica, ma si fondi in larga misura su variabili di ordine sociale, culturale e politico. Il libro esamina poi le sfide e gli ostacoli che le trasformazioni in atto pongono alla regolazione e alla rappresentanza del lavoro.
Il sugo della vita. Simbolismo e magia del sangue
Piero Camporesi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2017
pagine: 170
Santa Maria Maddalena de' Pazzi è preda di visioni in cui implora Gesù crocifisso stillante sangue dalle piaghe di irrorarla con il sacro liquido, in un bagno di «concupiscenzia siziente e saziante» che le avrebbe fatto raggiungere la beatitudine. In Spagna cuochi e pasticcieri non di rado utilizzano le carni degli squartati e i frammenti dei suppliziati per preparare sanguinolenti vol-au-vent. All'assassino del principe d'Orange, atrocemente torturato per quattro giorni prima di spirare dal dolore, il carnefice pratica una laparatomia sulla pubblica piazza, incanalando in catartico teatro di massa l'antico, inestirpabile istinto di Caino. È nel sangue, sul filo rosso fra puro e impuro, che si rappresenta l'inesausto dramma tra sacro e profano, tra storia del divino e storia di quell'umano che dell'umanità vuol disfarsi. Nel "Sugo della vita" Piero Camporesi prende in carico la narrazione di questa storia: con maestria racconta la potente carica metaforica del sangue che, rosso e dolciastro, cola sull'immaginario prescientifico a coagulare simboli ora terrifici ora salvifici, connessi alla dissoluzione e alla morte o alla rigenerazione e alla vita. Così il sangue di Cristo acquista la preziosità taumaturgica di un magico unguento che annichilisce i miasmi della malignità: il più squisito distillato, uscito non dalla bottega di un qualsiasi speziale ma dalla grotta meravigliosa del costato del Protomedico che ha sconfitto la morte. Viceversa, per strada le compagnie dei flagellanti si autopuniscono ferocemente salassandosi a staffilate: carnevali di afflizione, riti di violenza sacra, esorcismi collettivi per neutralizzare l'empietà che irrora il tessuto sociale. Poi l'antico enigma del sangue si è dissolto; la società postindustriale - asettica, anemica, emofobica - effonde solo il sangue altrui, nelle fiumane cruente della guerra.
Cavalieri e principesse. Donne e uomini sono davvero differenti, ed è bello così
Giuliano Guzzo
Libro: Copertina morbida
editore: Cantagalli
anno edizione: 2017
pagine: 256
Donne e uomini si nasce o si diventa? Vi sono reali differenze tra i sessi? Secondo una corrente di pensiero oggi dominante, non solo non vi sarebbero differenze significative tra uomo e donna, se non nella forma dei cosiddetti stereotipi di genere, ma laddove queste sono ancora presenti sarebbero da contrastare, pena il permanere di odiose discriminazioni. Ebbene, questo libro - chiarito che differenza sessuale e discriminazione sessista non sono affatto l'una la premessa dell'altra - va nella direzione opposta, dimostrando, sulla base di centinaia di studi scientifici, quanto il senso comune ha sempre colto con chiarezza: donne e uomini sono davvero differenti! In tutto: dalle preferenze dei colori a quelle dei giochi dell'infanzia, dal funzionamento del cervello allo stile comunicativo, dal modo di guidare l'automobile a quello di sognare, da come organizzano il lavoro a come s'innamorano e vivono le relazioni.
Outsiders. Studi di sociologia della devianza
Howard S. Becker
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 240
“Outsìders” è un classico, forse il classico, della sociologia della devianza. Ma anche molto altro: una lettura appassionante, una descrizione di mondi, di pratiche, di interazioni. In “Outsider” non si troveranno teorie sulle cause e l'origine del crimine ma resoconti etnografici su come ci si costruisce una "carriera" da deviante, apprendendo codici e routine, nel corso del tempo e in continua interazione con le rappresentazioni proiettate da istituzioni e contesti sociali. Si tratta della cosiddetta "teoria dell'etichettamento". Ma il campo di osservazione di Becker non si limita agli stigmatizzati, coinvolge anche gli stigmatizzatori, coloro a cui è deputata l'applicazione della norma: poliziotti, giudici o assistenti sociali, ma anche gli "imprenditori morali", ossìa coloro per i quali, con un fulminante jeux de mots, "il lavoro non è una preoccupazione ma la preoccupazione è un lavoro".
Educazione e società
Elena Besozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 144
Il rapporto educazione-società si è profondamente trasformato in relazione ai processi di modernizzazione, ma rimane tuttora fondamentale per la costruzione della convivenza sociale. In questa nuova edizione si dà conto del cambiamento socioculturale degli ultimi anni, evidenziando due fattori rilevanti nella società contemporanea: la multiculturalità e la multimedialità. Il pluralismo culturale e la pervasività della comunicazione digitale determinano infatti ricadute importanti nei processi educativi. Il volume affronta quindi, aggiornando dati e informazioni, i diversi aspetti e problemi che delineano le condizioni dell'educabilità, con particolare attenzione a temi quali l'uguaglianza delle opportunità, la scuola multiculturale, la condizione giovanile, l'agire professionale dell'insegnante.
Mobbing
Antonio Fundarò
Libro: Libro in brossura
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2017
pagine: 63
"Cercheremo di trovare una risposta a questa scandalosa strada, quella di «mettere in discussione il senso comune sia nell’agire contro la prevalente propensione di noi essere umani a consegnarci alla forza dell’abitudine» in un assai delicato episodio di mobbing avendo sempre chiaro che «l’elaborazione dei conflitti a livello istituzionale-organizzativo richiede una particolare attenzione al peso e al ruolo degli agenti del conflitto stesso, che di volta in volta si presentano»."
La famiglia. Rivista di problemi familiari. Volume 50
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2017
pagine: 389
La memoria familiare come dispositivo pedagogico-educativo Identità soggettiva tra impegno etico e memoria familiare Memoria familiare come dispositivo complesso, tra costruzione dell'Io e del Noi Scambiare tra generazioni in famiglia, tra dono e gratitudine Tra mare e cielo. Relazioni educative tra nonni e nipoti per fare memoria Il valore pedagogico della memoria nell'esperienza dell'adozione internazionale, tra bisogno di radicamento e costruzione del noi familiare Alla ricerca di sé: riconoscersi in una genealogia. 'Seconde generazioni', memoria familiare e identità Memoria familiare e disabilità. Eredità pedagogica e valorizzazione dei saperi.
In campo aperto. L'antropologo nei legami del mondo
Ferdinando Fava
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 160
Il desiderio di capire "gli altri" e il loro universo non è solo prerogativa dell'antropologo. L'assistente sociale e l'educatore di strada, l'insegnante e il formatore, il manager d'azienda e il sindacalista, i ministri di culto, l'architetto e l'urbanista condividono questo desiderio, ma anche l'inquietudine che sorge dal trovarsi disarmati di fronte alla sua realizzazione, forse perché troppo coinvolti nelle proprie pratiche e categorie. In campo aperto illustra la risposta esemplare che la ricerca antropologica offre per realizzare questo desiderio, assumendo proprio l'inquietudine e la vulnerabilità come costitutive del gesto del comprendere. Lo fa raccontando al lettore due storie; l'esperienza di campo di un antropologo francese, Gerard Althabe, e quella personale dell'autore. L'itinerario, dal Congo al Madagascar (Althabe), alta Sicilia (Fava), passando per la Francia di Sartre, è esigente, e come per ogni itinerario i punti di partenza possibili sono tanti, il camminare è anche una sosta e l'arrivo non ha mai fine. "Chi sei per le persone che incontri?", "Chi sono per coloro con cui interagisco nella mia ricerca?": Fava ha fatto proprie queste domande. Poste durante la pratica di campo o all'interno delle pratiche professionali, esse "decentrano" tutti e in primo luogo l'antropologo con il suo sapere, e trasformano ogni suo incontro in un evento che contiene inesplorate le risposte alle domande irrisolte circa la riflessività critica, l'intersoggettività e l'etica della ricerca.
L'antropologia di fronte ai problemi del mondo moderno
Claude Lévi-Strauss
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2017
pagine: 192
Nella primavera del 1986 Claude Lévi-Strauss tenne a Tokyo le tre conferenze riunite in questo volume. Qui affronta i temi fondamentali della sua opera, attingendo liberamente agli scritti che lo hanno reso celebre e riprendendo i principali argomenti sociali che non hanno mai smesso di inquietarlo, ma soprattutto riflette sull'avvenire possibile dell'antropologia in un mondo che sta per entrare nel XXI secolo. La sua proposta è che essa si configuri come un nuovo umanesimo universale, che insegni a rispettare la diversità culturale e attribuisca pari dignità a ogni forma di organizzazione sociale: l'antropologia infatti “cercando la propria ispirazione nel cuore delle società più umili e per molto tempo disprezzate, proclama che niente di ciò che è umano potrebbe essere estraneo all'uomo. In questo modo fonda un umanesimo democratico che supera quelli che lo hanno preceduto, creati per classi privilegiate, a partire da civiltà privilegiate e (...) fa appello alla riconciliazione dell'uomo e della natura in un umanesimo generalizzato”.
Diventare padri nel terzo millennio
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 140
La paternità e le sue trasformazioni sono oggi tematiche di grande interesse per le scienze sociali e umane. Il presente volume intende offrire un inedito contributo in tale direzione riflettendo, nello specifico, sulle radici del percorso di costruzione sociale del ruolo paterno. Come, oggi, l’esperienza concreta del concepimento, la gravidanza e la nascita influiscono sull'identità maschile e paterna? I capitoli che compongono il testo – curato da una sociologa, da uno psicologo e da una geografa – rispondono a tale domanda toccando alcune dimensioni chiave per la comprensione del delicato processo di transizione verso la paternità: la riorganizzazione identitaria maschile conseguente all'annuncio della gravidanza; la costruzione narrativa del ruolo paterno; il ruolo giocato dalle nuove tecnologie e dai corsi pre-parto nella preparazione alla paternità; il fenomeno della depressione post-partum “al maschile”.
Il tempo e la complessità. Teorie e metodi dell'antropologia culturale
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 288
Il volume, la cui impostazione manualistica affronta alcune delle tematiche trattate dall'antropologia contemporanea, è composto da saggi di taglio storico e teorico-metodologico, con esempi tratti da studi e ricerche sul campo. Sono oggetto di riflessione la storia dell’antropologia e le analisi di alcuni nodi teorici contemporanei (Vincenzo Matera); l’antropologia giuridica e le sue tematiche etico-politiche sul piano teorico e storico (Patrizia Resta); l’antropologia della disabilità e il concetto di embodied space come chiave di lettura per collegare la disabilità in relazione agli ambienti urbani (Gianfranca Ranisio); l’antropologia urbana nelle sue correnti principali (Riccardo Cruzzolin); l’antropologia della famiglia, dalle sue formulazioni classiche fino alle famiglie omoparentali (Rosa Parisi); il complesso dibattito riguardante razzismo e antirazzismo sul piano storico e istituzionale, con riferimento alle migrazioni e alla globalizzazione (Fiorella Giacalone); le fasi del ciclo di vita e la diversa articolazione oggi dei riti di passaggio (Paola Falteri); i modelli educativi e le contraddittorietà delle seconde generazioni all'interno della scuola (Giovanna Guerzoni). Gli antropologi sono oggi chiamati a riflettere su tematiche sempre più ampie e nuove, per la complessità della società e le questioni epistemologiche connesse alla disciplina; allo stesso tempo sono portati a focalizzare specifici aspetti della ricerca sociale. Il volume intende fornire alcuni strumenti teorico-metodologici utili per cogliere tale complessità, anche attraverso le bibliografie che accompagnano i diversi saggi.