Meravigli: Scorci e memorie
Navigli del milanese
Giuseppe Codara
Libro: Libro in brossura
editore: Meravigli
anno edizione: 2013
pagine: 158
La storia dei navigli milanesi minuziosamente ricostruita da Giuseppe Codara agli inizi del Novecento.
Là dove c'era... Ora c'è. Alla scoperta della città che cambia volto
Libro: Libro in brossura
editore: Meravigli
anno edizione: 2013
pagine: 160
Cos'è diventata Milano? Per scoprirlo, almeno un po' (senza la pretesa di essere esaustivi...), vi invitiamo a leggere i trenta- quattro "ritratti urbani" di situazioni, quartieri, singoli edifici contenuti in questo volume riccamente illustrato, che ci guidano fra altrettante trasformazioni che il capoluogo lombardo ha conosciuto nella sua storia più recente. Dalla via Gluck di Adriano Celentano, dove un tempo il cemento assediava l'erba e che ora offre più di uno spunto per una riflessione sull'immigrazione extracomunitaria, alla cittadella operaia del Portello descritta da Luchino Visconti in Rocco e i suoi fratelli, che oggi è al centro di una rivoluzione urbanistica che ha ben poco di popolare, ai capannoni della fabbrica dell'Ovomaltina a Crescenzago, dove tutt'ora si lavora alacremente seppur al servizio del design, passando per Porta Venezia, dove nelle gabbie dello zoo gli animali hanno lasciato il posto a laboratori didattici, per via Madonnina, dove per un insolito contrappasso non ci sono più né il deposito degli spazzini tanto meno la casa chiusa, sostituiti dai ben più eleganti negozi d'arte e di gioielli, e per la Manifattura Tabacchi, dove è ormai rigorosamente vietato fumare e al Centro Sperimentale di Cinematografia che vi è ospitato dovrebbero fra non molto affiancarsi un albergo, un asilo, un supermercato, e, almeno si spera, un po' di verde...
Milan e poeu pú. Proverbi milanesi d'altri tempi
Eugenio Restelli
Libro: Copertina morbida
editore: Meravigli
anno edizione: 2013
pagine: 208
Vengono qui proposti I proverbi milanesi raccolti, ordinati e spiegati che Eugenio Restelli pubblicò, con grande successo, nel 1885. Essi sono tuttora validi se si considera che, tranne quei pochi che si riferiscono a situazioni ormai superate, conta in loro soprattutto il valore figurato, il senso morale, la saggezza. I proverbi, si sa, fallen minga! Milano non si differenzia certo da altri luoghi della Penisola per ciò che riguarda la loro abbondanza, arguzia e varietà. Carlo Maria Maggi, nella seconda metà del Seicento, ne dissemina a iosa nelle sue commedie dialettali e Francesco Cherubini, due secoli dopo, ne sparge a piene mani nel suo monumentale e fondamentale Vocabolario milanese-italiano. Ed è proprio a questi due autori che si rifanno i ricercatori dell'Ottocento, primo fra tutti il Restelli, il quale attinge però anche dalle migliori opere scritte nel vernacolo meneghino, in prosa e in versi, dai numerosi almanacchi in dialetto del periodo e dai "discorsi dei nostri contadini, e in Milano di quelle donne che hanno abitudini casalinghe e non possiedono altra scienza". Il risultato è un repertorio di circa 2.500 proverbi, "a cui sono commiste parecchie sentenze che non trovai del caso di tener distinte" (come precisa l'autore stesso), suddivisi in 74 capitoli a seconda dell'argomento, che "formano un insieme di utili insegnamenti alla portata di tutti, da potersi paragonare ad un Manuale di prudenza pratica in moltissimi casi della vita pubblica e privata".
La Ghita del Carrobbio. Storie e leggende di ieri e di oggi
Daniele Carozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Meravigli
anno edizione: 2013
pagine: 192
Donne misteriose, storie di congiure, amori contrastati, Madonne miracolose, vicende legate alle vittime della peste o dei bombardamenti, leggende di streghe, aneddoti di santi e di burloni, cronache di svitati e di artisti pazzoidi, fatti storici che sconfinano nell'epica, storie di toponimi e di frasi celebri, i Re Magi e Terry Broome, il linciaggio del Prina e la scia di sangue e terrore lasciata dalla banda Cavallero, ma anche il panettone ed il risotto allo zafferano, le pipe sovversive e le ruote degli infanti, le Crocette e le case chiuse (quando erano aperte). Daniele Carozzi ci regala un ricchissimo e variegato repertorio di storie, leggende e curiosità legate a Milano, spaziando nei secoli, nei quartieri, nelle classi sociali. Il suo è un atto d'amore nei confronti di una città che, oggi più che mai, rischia di perdere la memoria del suo passato. Se, in questo volume, il passato convive con fatti, avvenimenti e ricordi emersi negli anni più recenti, è proprio per condurre il lettore alla ricerca di se stesso, delle sue origini e di quei valori duraturi che, se indifesi o ignorati, portano a uno dei più gravi errori che gli uomini possano commettere: la perdita delle proprie radici, storiche e culturali.
Porta Romana. Così era Milano
Bruno Pellegrino
Libro: Copertina morbida
editore: Meravigli
anno edizione: 2011
pagine: 160
Uno dei 6 volumi dell'opera (Così era Milano) dedicata alle tradizionali 6 "Porte" o sestieri di Milano. Si tratta di una lunga passeggiata lungo le strade e stradine, vicoli e piazze del centro storico della città, alla ricerca di quei monumenti soprattutto minori, i quali per essere meno importanti sono anche i meno conosciuti e perciò esclusi di norma dalle guide ufficiali. Ecco lo scopo perseguito dall'autore (uno dei principali "meneghinologhi" viventi) nella sua paziente ricerca: penetrare tra le pieghe più intime di Milano, entrare nei cortili, insinuarsi fin dove fosse possibile su e giù per le scale, ricercando quel che per schegge d'arte o memorie meritasse di venire segnalato e descritto. Con la pretesa, certo un po' velleitaria, di ricomporre il volto della vecchia Milano, una Milano per così dire "feriale", che richiama l'andamento delle abitudini e delle occupazioni quotidiane dei suoi abitanti (più o meno illustri) di ieri e di ierlaltro. Il tutto legando col filo tenace della storia e delle tradizioni. Un volume riccamente illustrato, preciso come una guida, appassionante come un romanzo.
Porta Comasina. Così era Milano
Bruno Pellegrino
Libro: Copertina morbida
editore: Meravigli
anno edizione: 2011
pagine: 160
Uno dei 6 volumi dell'opera (Così era Milano) dedicata alle tradizionali 6 "Porte" o sestieri di Milano. Si tratta di una lunga passeggiata lungo le strade e stradine, vicoli e piazze del centro storico della città, alla ricerca di quei monumenti soprattutto minori, i quali per essere meno importanti sono anche i meno conosciuti e perciò esclusi di norma dalle guide ufficiali. Ecco lo scopo perseguito dall'autore (uno dei principali "meneghinologhi" viventi) nella sua paziente ricerca: penetrare tra le pieghe più intime di Milano, entrare nei cortili, insinuarsi fin dove fosse possibile su e giù per le scale, ricercando quel che per schegge d'arte o memorie meritasse di venire segnalato e descritto. Con la pretesa, certo un po' velleitaria, di ricomporre il volto della vecchia Milano, una Milano per così dire "feriale", che richiama l'andamento delle abitudini e delle occupazioni quotidiane dei suoi abitanti (più o meno illustri) di ieri e di ierlaltro. Il tutto legando col filo tenace della storia e delle tradizioni. Un volume riccamente illustrato, preciso come una guida, appassionante come un romanzo.
Porta Ticinese. Così era Milano
Bruno Pellegrino
Libro: Copertina morbida
editore: Meravigli
anno edizione: 2011
pagine: 160
Uno dei 6 volumi dell'opera (Così era Milano) dedicata alle tradizionali 6 "Porte" o sestieri di Milano. Si tratta di una lunga passeggiata lungo le strade e stradine, vicoli e piazze del centro storico della città, alla ricerca di quei monumenti soprattutto minori, i quali per essere meno importanti sono anche i meno conosciuti e perciò esclusi di norma dalle guide ufficiali. Ecco lo scopo perseguito dall'autore (uno dei principali "meneghinologhi" viventi) nella sua paziente ricerca: penetrare tra le pieghe più intime di Milano, entrare nei cortili, insinuarsi fin dove fosse possibile su e giù per le scale, ricercando quel che per schegge d'arte o memorie meritasse di venire segnalato e descritto. Con la pretesa, certo un po' velleitaria, di ricomporre il volto della vecchia Milano, una Milano per così dire "feriale", che richiama l'andamento delle abitudini e delle occupazioni quotidiane dei suoi abitanti (più o meno illustri) di ieri e di ierlaltro. Il tutto legando col filo tenace della storia e delle tradizioni. Un volume riccamente illustrato, preciso come una guida, appassionante come un romanzo.
Porta Orientale. Così era Milano
Bruno Pellegrino
Libro: Copertina morbida
editore: Meravigli
anno edizione: 2011
pagine: 160
Uno dei 6 volumi dell'opera (Così era Milano) dedicata alle tradizionali 6 "Porte" o sestieri di Milano. Si tratta di una lunga passeggiata lungo le strade e stradine, vicoli e piazze del centro storico della città, alla ricerca di quei monumenti soprattutto minori, i quali per essere meno importanti sono anche i meno conosciuti e perciò esclusi di norma dalle guide ufficiali. Ecco lo scopo perseguito dall'autore (uno dei principali "meneghinologhi" viventi) nella sua paziente ricerca: penetrare tra le pieghe più intime di Milano, entrare nei cortili, insinuarsi fin dove fosse possibile su e giù per le scale, ricercando quel che per schegge d'arte o memorie meritasse di venire segnalato e descritto. Con la pretesa, certo un po' velleitaria, di ricomporre il volto della vecchia Milano, una Milano per così dire "feriale", che richiama l'andamento delle abitudini e delle occupazioni quotidiane dei suoi abitanti (più o meno illustri) di ieri e di ierlaltro. Il tutto legando col filo tenace della storia e delle tradizioni. Un volume riccamente illustrato, preciso come una guida, appassionante come un romanzo.
Porta Ticinese. Così era Milano
Bruno Pellegrino
Libro: Libro in brossura
editore: Meravigli
anno edizione: 2023
pagine: 176
Bruno Pellegrino, "meneghinologo" appassionato - scomparso all'inizio del 2024 - racconta le sue passeggiate nel sestiere di Porta Ticinese, invitandoci a fare un sorprendente viaggio nel tempo. Questo sestiere - nel cui ambito venne distinto, nell'800, quello di Porta Genova - si svolgeva grosso modo intorno al tracciato dell'odierna via Torino e, dopo il Carrobbio, del corso e borgo di Porta Ticinese: lunga dirittura su cui, per secoli, si snodarono i solenni cortei che accompagnavano l'ingresso in città di arcivescovi e regnanti.