Mimesis: OT. Orbis tertius
Ricordare il futuro. Scritti sull'«Eingedenken»
Walter Benjamin, Ernst Bloch
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 64
Il concetto benjaminiano di “Eingedenken”, che compare in alcuni passaggi decisivi delle tesi Sul concetto di storia, ha alle spalle una storia misconosciuta che la presente antologia intende finalmente illuminare. Fu Ernst Bloch nello Spirito dell’utopia (1918) a insistere su un atto capace di portare alla luce le potenzialità inespresse che giacciono nel passato. Già in Bloch l’Eingedenken non è dunque mera rammemorazione dell’accaduto, ma paradossale “ricordo del futuro”: irruzione nel presente di potenzialità inevase che attendono una redenzione. In una parola: immemorare.
Vita, niente di più. Video e soggettività nella Cina contemporanea
Sara Beretta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 153
Il lavoro analizza le relazioni tra soggettività e immagine nella Cina contemporanea a partire dalla vita quotidiana degli aspiranti registi e videoamatori tra cui è stata condotta la ricerca etnografica, in video e fuori dal video. Si mostra come l'appropriazione della tecnologia digitale da parte dei giovani soprattutto in contesto urbano possa aprire nuovi spazi di rappresentazione di sé e della società e, a volte, di resistenza ad alcune dinamiche sociali e di potere. Attraverso l'analisi della produzione e fruizione di immagini, dal cosiddetto cinema indipendente alla DV (Digital Video) culture e alla Rete, si sostiene che il video in Cina sia un mezzo di espressione e narrazione che aiuta autori e fruitori a cogliere e mettere in evidenza le contraddizioni e le difficoltà date dalla crescente individualizzazione della società. Il materiale video analizzato copre l'ampio spettro di produzioni definite immagini (yingxiang), video (luxiang) e DV piuttosto che film (dianying), a evidenziarne la natura ibrida, digitale e "sulla scena" (xianchang).
Dispositivo. Da Foucault al gadget
Fulvio Carmagnola
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 80
L'uso della nozione di dispositivo nel corso degli ultimi decenni ha rivelato una singolare fecondità. A partire dall'opera di Michel Foucault, la sua densità ha reso possibili molteplici declinazioni che il presente lavoro ripercorre: da Gilles Deleuze a Jean-François Lyotard a Giorgio Agamben. Essa risuona in altre riflessioni filosofiche ma la sua influenza si estende a campi disciplinari diversi, come la ricerca pedagogica e antropologica. Si tratta dunque di una parola chiave non solo per comprendere l'opera del pensatore francese, ma anche per interpretare alcune significative derive del sapere contemporaneo. È possibile però anche un uso ulteriore, una specifica declinazione estetica. Che cosa può significare la presenza di un dispositivo estetico nella vita contemporanea? In questa chiave, la parola può essere accostata a un altro termine, che ha una presenza incisiva nel pensiero di Jacques Lacan: il gadget. Forse proprio attraverso il gadget si mostra oggi nel modo più vistoso l'efficacia del dispositivo estetico nell'immaginario contemporaneo.