Mondadori: Saggi
Amarsi da grandi. Vivere con gioia anni preziosi
Donata Francescato
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 280
					L'allungamento della vita media e la sempre maggiore fragilità, oggi, dei rapporti amorosi e lavorativi hanno moltiplicato il numero delle persone che devono affrontare in età matura la fine di un legame oppure si trovano costrette a cambiare occupazione. Anche per coloro che hanno mantenuto un partner o un impiego stabile, gli "anta" comportano dei mutamenti epocali: cambia il corpo, i ruoli occupati in famiglia e nella società, la visione del futuro. Bisogna prendersi cura dei genitori anziani o dei nipoti, affrontare svolte decisive, prepararsi per la vecchiaia. Tutto questo sullo sfondo di una realtà in rapidissima evoluzione e sempre più spesso conflittuale. In un mondo che appare minaccioso è ancora possibile dare un senso positivo alla propria vita? Sì, risponde Donata Francescato, a patto di sviluppare il self-empowerment, ossia la capacità di prendere in mano le redini della nostra esistenza, e di imparare ad "amarci da grandi", non solo avendo maggiore cura del nostro corpo e delle nostre emozioni, ma volendo bene a noi stessi e agli altri in modo consapevole e "liberato" da condizionamenti familiari e mediatici. Basandosi su indagini psicologiche e su numerose storie reali, l'autrice ci illustra come valutare e, soprattutto, migliorare il nostro livello di empowerment, utilizzando le conoscenze e gli strumenti più recenti sviluppati dalle neuroscienze, dalla psicoanalisi, dalla psicologia di comunità, per aumentare la nostra capacità di realizzare i nostri desideri.				
									Questioni di fede. 150 risposte ai perché di chi crede e di chi non crede
Gianfranco Ravasi
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 266
					Perché Dio permette il male e la sofferenza? Che cosa ci attende dopo la morte? Come conciliare la fede cristiana con la teoria evoluzionistica? Sono alcune delle tante domande, scomode e affascinanti al tempo stesso, che vengono spesso rivolte a monsignor Gianfranco Ravasi. Il celebre biblista ne ha raccolte centocinquanta, offrendo a ciascuno di questi interrogativi, che accompagnano il cammino di credenti e non credenti, una risposta chiara e argomentata. Affrontare con le corrette coordinate metodologiche i testi della tradizione giudaico-cristiana è la condizione imprescindibile per rispondere non solo alle domande più spinose e cruciali, ma anche a interrogativi insoliti e curiosi: Gesù ha mai riso? Sapeva leggere e scrivere? Quali lingue parlava? Monsignor Ravasi guida il lettore nel mistero della vita e della fede, e tra le innumerevoli sfumature di quel capolavoro irripetibile che è la Bibbia.				
									Leopardi
Pietro Citati
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 436
					Al principio della sua vita, Giacomo Leopardi era felice. Nell'infanzia, gioia, furia, "allegrezza pazza" riempivano le sue giornate. Poi l'infelicità piombò su di lui. Un "sistema di malattie" si impadronisce del suo organismo. Giacomo non sente più né la natura né la bellezza; il sentimento, l'entusiasmo si dileguano. Non gli resta che sopportare: arte in cui diventa, in pochi anni, un maestro. Ma la sua mente è innamorata delle contraddizioni, dei rovesciamenti e degli sdoppiamenti. Così, continua a ricercare la felicità, pur sapendo che è un'impresa disperata. La insegue nel piccolo, accogliente mondo aristocratico-borghese di Bologna; a Pisa, nella tenue aria primaverile; a Firenze, tra le luci autunnali del lungarno; tra i gelati, le pasticcerie e i panorami di Napoli. Vive quasi tutto il resto della sua vita celando i dolori, le angosce, la desolazione, le passioni, la solitudine, il dono di essere un genio immenso. Pietro Citati ci conduce attraverso la vita di Leopardi fino al cuore segreto della sua opera. Ci sono in questo libro alcune importanti novità biografiche e molte letture fresche e originali. Ma c'è soprattutto, come avrebbe voluto Leopardi, la capacità di immedesimarsi nello scrittore, di seguire ogni minimo impulso del testo, fino a creare una nuova opera, vibrante e appassionata.				
									Chi comanda qui? Come e perché si è smarrito il ruolo della Costituzione
Fausto Bertinotti
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 138
					Nella primavera del 1945 l'Europa, benché sconvolta dall'immane catastrofe del secondo conflitto mondiale, si sente rinata. Rinata perché la guerra è finita e perché è reduce dalla vittoria contro un nemico dell'intero genere umano: il nazifascismo. In Italia e in Francia tale successo è stato ottenuto anche grazie all'azione e al sacrificio delle donne e degli uomini che hanno dato vita alla Resistenza, ed è proprio in questi due paesi che si sviluppa con maggior vigore lo spirito costituente, cioè la volontà del popolo di stabilire regole di convivenza civile e un assetto istituzionale che scongiurino per sempre il ritorno agli orrori del recente passato. Fausto Bertinotti ricostruisce la genesi della nostra Carta repubblicana e il ruolo che ha avuto nei "trent'anni gloriosi" seguiti alla promulgazione. Alla luce di alcuni suoi articoli, essa appare agli occhi dell'autore come uno dei punti più alti del diritto costituzionale di tutti i tempi, poiché il suo destinatario non è più il cittadino indifferenziato, reso tale dalla legge, ma la persona così come storicamente si è andata definendo attraverso il suo lavoro, cioè la lavoratrice e il lavoratore in carne e ossa. Oggi le Costituzioni democratiche europee sono seriamente minacciate dalla "globalizzazione" e si registrano forti pressioni affinché vengano progressivamente sostituite da costituzioni materiali, che non sono frutto di assemblee costituenti ma di processi reali, le cui finalità spesso non sono neppure dichiarate.				
									Buone ragioni per la vita in comune. Religione, politica, economia
Angelo Scola
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 108
					Quasi un decennio è passato dall'11 settembre 2001. Più di vent'anni ormai ci separano dalla caduta del muro di Berlino, mentre dal 2008 siamo investiti da una crisi economico-finanziaria di proporzioni planetarie e dagli esiti molto incerti. Ognuno di questi eventi ha avuto la forza di un nuovo inizio, gettandoci in situazioni in cui ancora stentiamo a orientarci. Con la fine della modernità, si è andata configurando una società sempre più globalizzata, un "meticciato di civiltà e culture", che fatica a riconoscere punti di riferimento assoluti, ideologici e religiosi. Se nel XX secolo si è assistito, secondo le parole di Giovanni Paolo II, a una"contesa sull'humanum", dove l'oggetto del contendere era ancora identificabile, ora è decisivo interrogarsi su chi sia l'uomo stesso. L'interrogativo gli offre lo spunto per una breve ma densa riflessione sul ruolo delle religioni nella società odierna, in rapporto soprattutto con la politica e l'economia. In tale ottica diventa di primaria importanza il tema della libertà religiosa, che deve essere riconosciuta al singolo e alla comunità come frutto di una scelta dettata dalla coscienza e dall'adesione al principio di verità. Il cristianesimo, in un dialogo fecondo con le altre religioni, è dunque chiamato a essere attore determinante nella costruzione di una società plurale in cui le differenze non siano elementi di deriva e disgregazione ma contribuiscano alla "vita buona nella 'città comune'".				
									Quantum. Da Einstein a Bohr, la teoria dei quanti, una nuova idea della realtà
Manjit Kumar
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 436
					Per molti "teoria quantistica" è sinonimo di scienza misteriosa, accessibile a pochi iniziati. Manjit Kumar propone un'avvincente storia di questa fondamentale rivoluzione scientifica che inaugurò l'età dell'oro della fisica e innescò il più grande dibattito intellettuale del ventesimo secolo. Se l'ipotesi avanzata nel 1905 da Einstein, in base alla quale la luce era da considerare una particella e non un'onda, fu capace di mettere in discussione un secolo di esperimenti, il "principio di indeterminazione" di Werner Heisenberg (1927) e il famoso paradosso del gatto di Erwin Schrödinger (1935) dimostrarono l'incompletezza dell'interpretazione classica della meccanica quantistica fino ad allora dominante (la cosidetta "intepretazione di Copenaghen") e aprirono nuovi orizzonti alla ricerca. Come dichiarò Niels Bohr, "chi non è rimasto sconvolto dalla teoria quantistica non l'ha veramente capita". Kumar colloca la scienza nel contesto dei grandi sconvolgimenti dell'epoca moderna e illustra in maniera chiara e rigorosa i termini del conflitto. "Quantum" non solo ci aiuta a capire il ruolo essenziale svolto da figure minori di pensatori e scienziati solitamente trascurati, ma offre anche una lettura irrinunciabile per chiunque sia affascinato da questa avventura della conoscenza umana complessa ed emozionante.				
									L'idea di giustizia
Amartya K. Sen
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 457
					La lunga storia delle riflessioni sulla giustizia, che ha accompagnato come un'ombra lo sviluppo delle società umane, può essere riassunta, in ultima analisi, in questo dilemma: la giustizia va concepita come un ideale formalmente ineccepibile ma destinato a rimanere fuori della nostra portata, o piuttosto come una sorta di criterio pratico, imperfetto e sempre rivedibile, che dobbiamo comunque assumere come valido per orientare le nostre decisioni concrete e migliorare la qualità della vita individuale e collettiva? Nella sua ampia e acuta ricognizione dei vari approcci all'idea di giustizia, Amartya Sen, premio Nobel per l'economia nel 1998, muove una critica puntuale al filone del pensiero illuminista che pone al centro della riflessione politica ed etica un "contratto sociale" e la cui massima ambizione è definire il modo e i contenuti di accordi perfettamente giusti, anziché chiarire come le diverse pratiche di giustizia debbano essere confrontate e valutate. A questa "prospettiva trascendentale", Sen contrappone la propria idea di giustizia, che prende le mosse dall'altro filone della tradizione illuminista, centrato sull'analisi delle strutture sociali esistenti e sulla discussione pubblica condotta all'insegna della razionalità come strumento privilegiato per la riduzione delle più palesi ingiustizie.				
									Il vangelo del traditore. Una nuova lettura del Vangelo di Giuda
Bart D. Ehrman
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 281
					Rinvenuto per caso nel 1978 nella provincia egiziana di Al Minia, il Vangelo di Giuda costituisce l'unica testimonianza del singolarissimo rapporto fra Gesù e il suo "tredicesimo" e vituperato apostolo. A differenza dei racconti di Matteo, Luca, Marco o Giovanni, quello che porta il nome di Giuda Iscariota, classificato tra i vangeli cosiddetti "gnostici", si concentra solo sugli ultimi giorni di Gesù, sui suoi incontri e sulle sue conversazioni con i discepoli, ai quali annuncia le imperscrutabili verità che conducono alla salvezza. Attraverso un puntuale confronto sia con i quattro vangeli del Nuovo Testamento sia con altri testi gnostici (come il Vangelo di Tommaso), Bart D. Ehrman illustra e commenta le numerose peculiarità di questo straordinario documento. Oltre a un'insolita descrizione dei dodici apostoli - individui timorosi e insicuri, con un'opinione di Dio talmente erronea da renderli sordi al messaggio di Gesù -, è la figura stessa di Cristo ad assumere connotati inediti: per la prima volta, infatti, il Figlio di Dio è rappresentato nell'atto di ridere, e proprio dell'incapacità degli apostoli di cogliere il vero significato delle sue parole, quasi a sottolineare la distanza tra loro e Giuda, il discepolo eletto, al quale rivolge la frase più pregnante: "Tu sarai maggiore tra loro. Perché sacrificherai l'uomo che mi riveste".				
									Il buon uso del mondo. Agire nell'età del rischio
Salvatore Natoli
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 272
					Per l'uomo di oggi, che non spera più nella salvezza alla fine dei tempi ma ha davanti a sé un tempo senza fine, navigare in mare aperto sembra ormai diventato l'unico modo di vivere. Ma quale rotta seguire, dopo il tramonto di ogni certezza e il declino della tradizione giudaico-cristiana in Occidente, due segni distintivi della nostra epoca? Al termine di un lungo e originale itinerario di riflessione sulla modernità, Salvatore Natoli analizza le varie forme del fare (il lavoro, innanzitutto, ma anche il consumo, il progresso, il rischio) e il loro rapporto con quello che dovrebbe essere il vero obiettivo di ogni essere umano: un buon uso del mondo. Partendo dalla distinzione aristotelica tra "agire" (dare un senso alle proprie azioni) e "fare" (eseguire un compito), l'autore si chiede quanto, nella nostra frenetica attività quotidiana, siamo "agenti", soggetti capaci di realizzarsi in ciò che fanno, e quanto invece siamo "agiti", elementi impersonali di una serie causale e anonima di cui non si vede né l'inizio né la fine. Per essere titolari della propria vita, e quindi davvero liberi, non basta infatti conformarsi a ciò che l'organizzazione sociale richiede, ma occorre istituire un rapporto autentico con il proprio desiderio, con la propria corporeità e con gli altri. Così, nella società delle abilità, della tecnica e del saper fare, si ripropone in tutta la sua urgenza la questione delle virtù, intese come "abilità a esistere", in grado di darci stabilità e consistenza.				
									Come funzionano i romanzi. Breve storia delle tecniche narrative per lettori e scrittori
James Wood
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 177
					Uno dei primi a indagare i meccanismi del processo creativo fu, nel 1857, il critico d'arte John Ruskin con un saggio dal titolo .Gli elementi del disegno., una sorta di vademecum che voleva essere d'aiuto al pittore, al comune amatore d'arte, all'osservatore curioso. Dopo aver invitato il lettore a guardare la natura, per esempio una semplice foglia, e a riprodurla in un disegno a matita, Ruskin esamina un'opera del Tintoretto, e di qui si addentra pazientemente nei segreti della creazione artistica. Non esistono saggi analoghi sulla narrativa. Importanti scrittori e critici letterari si sono cimentati nell'analisi del romanzo, ma non hanno davvero esplorato l'istinto creativo, limitandosi nella maggior parte dei casi alla forma e allo stile o rivolgendosi a un pubblico di soli specialisti. James Wood si pone questo arduo obiettivo e tenta un approccio diverso, meno teorico. Forse più di ogni altra forma letteraria, la finzione narrativa vive in osmosi con il reale: nei romanzi e nei racconti, letteratura e vita creano un circolo virtuoso, arricchendosi vicendevolmente. Sul piano dell'esperienza individuale, chi legge, o scrive, affina il proprio sguardo sulla realtà, e vivendo impara a penetrare con maggior acume la pagina scritta, in una continua evoluzione. In tale prospettiva, analizzare gli elementi costitutivi della narrazione l'intreccio, i personaggi, il dialogo, lo stile - e approfondire le tecniche dell'artificio può rivelarsi un prezioso strumento di conoscenza.				
									La traversata. La Chiesa dal Concilio Vaticano II a oggi
Bartolomeo Sorge
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 212
					La società è divenuta ormai irreversibilmente pluriculturale, plurietnica e plurireligiosa. Per agire da fermento spirituale, culturale e sociale, la Chiesa deve porsi in modo nuovo, altrimenti non è più credibile né quando annunzia il Vangelo, né quando combatte a favore dell'uomo e della sua dignità. Giunti al giro di boa dei cinquant'anni dal Concilio Vaticano II, per evangelizzare un mondo profondamente cambiato, non resta che proseguire con coraggio la "traversata" lungo la "rotta" segnata chiaramente dal Concilio e seguita fedelmente dai "traghettatori". La "traversata" postconciliare è stata senza dubbio tormentata, resa ancor più complessa dai vorticosi cambiamenti sociali, dalle divisioni e dai contrasti che hanno attraversato il mondo cattolico. In questa delicata stagione hanno avuto un ruolo decisivo alcune figure carismatiche che hanno accompagnato la Chiesa e la nostra società nella transizione al terzo millennio. Attingendo ai suoi molti ricordi, pubblici e privati, padre Bartolomeo Sorge ne delinea un appassionato e intenso ritratto, con l'auspicio che possano essere d'esempio a "una nuova generazione di traghettatori", chiamata a completare il lungo tragitto della Chiesa verso le mete indicate dal Concilio superando incertezze e stanchezze, senza temere di affrontare situazioni nuove e sfide inedite.				
									Hanno preferito le tenebre. Dodici storie del male
Antonio Monda
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 116
					Perché preferiamo il male? Esiste davvero una forza oscura e misteriosa capace di esercitare sull'animo umano una potenza tanto irragionevole da farci compiere i gesti più efferati, le violenze più perfide? Sin dall'inizio della storia, gli uomini e le donne hanno schiacciato, umiliato e ucciso il prossimo. Lo hanno fatto per accrescere il proprio potere, per appropriarsi di qualcosa o di qualcuno che non avevano, per sentirsi più forti, per sentirsi migliori. "La luce è venuta al mondo ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie" è scritto nel passo del Vangelo di Giovanni da cui trae origine il titolo di questo libro. In dodici racconti, Antonio Monda compie un viaggio nell'universo terribile ed enigmatico del male: dall'omicidio irrisolto di Elizabeth Short - la celebre Dalia Nera - al massacro di Bel Air perpetrato dalla banda di Charles "Satana" Manson, dal mistero von Bulow ai grandi casi di cronaca che hanno ispirato celebri romanzi e film. Atmosfere inquietanti, storie nere che mostrano un'aberrante logica criminale; altre che, invece, non ne possiedono alcuna; intrighi e segreti che non hanno mai avuto soluzione, "ma se è vero che le storie inspiegabili procurano maggiore sgomento, è ancor più vero che ogni atto di violenza rivela la fragilità e la fallacia di chi ritiene che la natura dell'essere umano sia esclusivamente e imprescindibilmente positiva".				
									
