Morcelliana: Quaderni teologici Seminario di Brescia
Il diavolo
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2013
pagine: 304
Liquidato alcuni decenni fa dalla teologia sull'onda della "demitizzazione" (Bultmann), il diavolo sembra essersi preso la rivincita: si moltiplicano gli esorcisti, si diffondono i riti satanici e gli scritti (pseudo)scientifici sull'argomento. Si tratta semplicemente di un ritorno del mito e quindi dell'espressione di una mentalità primitiva incompatibile con l'attuale visione del mondo? È la domanda che sta al fondo di questo fascicolo, che intende prendere sul serio il concetto di diavolo; fare ciò significa interrogarsi sul senso del male, della sua origine e della sua personificazione: non in Dio, non nell'uomo, ma in un essere misterioso. I contributi qui raccolti prendono le mosse dal racconto primitivo (Gen 3), proprio per andare oltre le interpretazioni letterali del testo sacro e le rappresentazioni ingenue o fantastiche della figura del diavolo. In questo senso le prime due riflessioni sono "fondanti": tentano di mostrare se e come il diavolo possa essere ancora ritenuto tema teologico e in che modo, dal punto di vista filosofico, il diavolo si possa dire "persona". Si passa quindi all'esegesi biblica: studiando il significato dell'invidia del diavolo come causa della morte degli umani (Sap 2,23-24) e la parabola del seminatore (Lc 8,4-15), si mostra in che modo il diavolo sia all'opera. Vengono poi esaminate alcune opere di teologia fondamentale per verificare in che modo i racconti delle tentazioni di Gesù siano al centro della sua predicazione.
La rinascita del paganesimo
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2011
pagine: 360
È nella fisiologia della storia la comparsa e il tramonto di modelli interpretativi sul rapporto fra società e religione, e lo è perché questi leggono sempre a posteriori una realtà che li supera: come a lungo predominante è stato il concetto di 'secolarizzazione', così si assiste ora a un nuovo 'paganesimo', che interroga teologi e sociologi delle religioni. Se è vero però - per dirla con Robert Bellah - che "nulla va mai perduto definitivamente", non si tratta di rivoluzioni, ma di processi religiosi e culturali da indagare con prudenza, scandagliando ciò che in essi si trasforma e insieme si conserva. Neopaganesimo è la consapevolezza del limite degli uomini, o anche un nuovo spazio per gli dèi critico verso monoteismi forieri di violenze. Riflettere sul paganesimo può voler dire però anche imparare la tolleranza e un modello di convivenza fra le religioni basato sulla 'pluralità', senza rinunciare alla salvezza come bisogno di trascendenza. Si tratterebbe di lasciare a ognuno la sua salvezza: ma di fronte a questa libertà che ne è della verità cristiana? Per offrire delle risposte non ci si può ancorare alla sua unicità, ma riconoscere quel fenomeno e coglierne i limiti e il significato. In questo volume lo si fa a partire da una sua analisi descrittiva, cercando di individuare il luogo e la nascita di 'Dio' o del religioso nell'esperienza umana e di comprendere la tendenza a privilegiare la molteplicità, rispetto al divino e alla salvezza.
Eucaristia e Chiesa
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2010
pagine: 416
C'è una radice della propria esistenza cui ogni gruppo sociale ritorna in momenti particolari per riscoprire il senso della sua presenza e del suo operato nel mondo. Questo accade per la Chiesa nella celebrazione eucaristica, fonte e vertice della sua vita e della sua missione. Nell'Eucaristia è presente lo stesso Cristo, e la vita che viene donata da Gesù-pane non raggiunge semplicemente i singoli, ma ha un potere unificante. È questa profonda relazione tra Eucaristia e Chiesa che il volume intende illustrare da diverse prospettive. A partire dal rito pasquale ebraico, per verificare se e come in esso si fondi l'identità del popolo di Dio della Prima Alleanza: l'atto cultuale non è solo ripetizione di gesti archetipici ma ha una funzione performativa, nel porsi informa la comunità che lo celebra. Ci si sofferma su alcuni momenti della storia: da una parte, i Padri della Chiesa hanno sviluppato un'ampia riflessione sul rapporto tra Eucaristia e Chiesa sulla scorta della prassi della dottrina biblica; dall'altra, in epoca moderna, una questione particolare è la possibilità o meno di rivivere la comunione durante la celebrazione eucaristica, indugiando sulla distinzione tra sacrificio e sacramento. Un altro aspetto indagato in queste pagine è il senso del doppio principio la Chiesa fa l'Eucaristia e l'Eucaristia fa la Chiesa. L'asimmetria del principio spiega in che senso l'Eucaristia possa essere ritenuta momento causativo della Chiesa.
Di fronte alla morte
CANOBBIO
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2009
pagine: 352
Perché parlare ancora della morte? Sembra si stia passando dalla rimozione operazione intellettuale che aveva trovato nella famosa Lettera a Meneceo l'espressione più icastica - alla fattiva negazione. La rivoluzione antropologica che in tale tentativo si manifesta è evidente: se agli umani sono dati intelligenza e potere, perché non usarli per sconfiggere il nemico principale dell'intelligenza e del potere? La vittoria sulla morte non è forse il sogno che nel corso della storia dell'umanità si è inseguito, anche mediante i riti funebri e la connessa fede nella prosecuzione della vita in un'altra dimensione? A queste domande tenta di rispondere il volume, introducendo al tema in diverse prospettive. Alla lettura di un breve testo della Lettera agli Ebrei (2,14-15) segue un'analisi storico-teologica del n. 18 della Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, Gaudium et Spes, in cui il mistero della morte emerge dalla concezione cristiana dell'essere umano. Diversi sono i modi in cui il tema della morte si declina: dalla morte di Cristo come "meccanismo vittimario", sulla scorta di René Girard, al tema della morte in relazione all'autonomia della dottrina morale e al problema della sua origine, con attenzione all'esegesi di Sap 1,13. Ma il tema della morte investe anche i limiti e le prospettive del genere letterario dell'Ars moriendi, o preparazione alla morte, come viene trattata ad esempio in Roberto Bellarmino.
Interpretare la Scrittura
Giacomo Canobbio, Flavio Dalla Vecchia, Renato Tononi
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2008
pagine: 320
Il tema scelto per questo volume è diventato acuto negli ultimi decenni, soprattutto a causa di due fattori: la crescente consapevolezza dei limiti del metodo storico-critico e la diffusione di letture fondamentaliste. I due fattori si innestano nell'assunzione di nuovi metodi di lettura che fanno riferimento alla narratologia, alla semiotica e alla retorica. Tali metodi non rendono obsoleto il metodo storico-critico. Ma l'interpretazione è atto complesso, come gli studi recenti sull'ermeneutica hanno messo in evidenza e già la cultura classica aveva rilevato. In quanto complesso, è atto "aperto" il cui scopo è di "aprire" il testo per fargli svelare la molteplicità di significati che racchiude. L'interpretazione della Scrittura però non può non rispettare il carattere di questo libro: da qui il limite del necessario metodo storico-critico. Se da esso non si può prescindere, esso non basta. Il suo carattere di attestazione della rivelazione comporta che si legga la Scrittura come "lettera" rivolta da Dio al popolo/Chiesa e quindi da accogliere nella fede. In queste pagine si cerca di offrire un contributo alla comprensione e alla soluzione del problema dell'interpretazione della Scrittura che è nato con la Scrittura stessa.
La trasmissione della fede
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2007
pagine: 400
Obbedendo al mandato di Gesù, la Chiesa si è sempre preoccupata di trasmettere il Vangelo a ogni creatura, mediante l'annuncio, la celebrazione dei sacramenti e la testimonianza della vita. Sono proprio questa stessa missione e le sue modalità di attuazione a dover essere ripensate nell'attuale congiuntura storica. Di più, seguendo la tradizione teologica, occorre formulare una domanda, posto che la fede, intesa come atto di risposta alla rivelazione, è già esperienza salvifica e non semplicemente condizione per la salvezza, talché la Chiesa, annunciando la parola della fede di cui essa vive, è solo lo strumento o l'"occasione" per la fede come lo è per la salvezza: non come si possa trasmettere, ma se la fede stessa possa essere trasmessa. Alla luce di questi interrogativi di fondo, il Quaderno tenta di rispondere analiticamente toccando i nodi teologici della questione: dalla metafora della Chiesa madre, che fin dai primi secoli è servita a richiamare la mediazione della Chiesa nella generazione dei figli di Dio, si considera poi il problema specifico della possibilità di trasmissione della fede.
Il ministero presbiteriale in trasformazione
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2005
pagine: 304
Il volume, curato da Giacomo Canobbio, Flavio Dalla Vecchia, Renato Tononi, presenta un'analisi a più voci sulla figura del prete, nei suoi fondamenti biblici, teologici, canonistici e pastorali. Gli autori sono docenti del Seminario Vescovile di Brescia.
Il male, la sofferenza, il peccato
Giacomo Canobbio, Flavio Dalla Vecchia
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2004
pagine: 336
Un'indagine a più voci su uno dei temi che affliggono tanto i credenti, che i non credenti.
La parola e le parole
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2003
pagine: 400
Il volume raccoglie contributi di alcuni docenti del Seminario di Brescia che illustrano il rapporto tra la Parola (di Dio rivelata all'uomo) e le parole con le quali l'uomo ha trasmesso e continua a trasmettere questo messaggio.

