Morlacchi: Univ. Cagliari-Dip. stor. beni cult. ter.
Le amiche di Lisistrata. Lingua, genere, comicità nel tempo
Valeria Melis, Rita Fresu
Libro: Copertina morbida
editore: Morlacchi
anno edizione: 2021
pagine: 264
Questo libro si pone al crocevia di tre dimensioni: quella del comico, categoria complessa e sfaccettata, difficile da inquadrare, e pure dotata, per condivisa affermazione degli studiosi, di elementi comuni e ricorrenti, specialmente sul piano linguistico; il linguaggio, appunto, a cui la comicità si lega nella convinzione che essa si realizzi soprattutto mediante precise strategie formali; il genere, infine, che costituisce il trait d'union tra le altre due dimensioni. Il volume si focalizza, dunque, sul rapporto tra lingua e genere in relazione alla resa del comico. Si tratta di un nodo tematico ancora peregrino nel panorama degli studi (che iniziano a essere numerosi anche in Italia) su lingua e genere, e, finalmente, su genere e comico. La tematica costituisce anche l'occasione per ribadire l'inconfutabile continuità tra antico e moderno in tema di stereotipi di genere. Numerosi contributi hanno messo in luce l'esistenza, dall'antichità a oggi, di una linea ininterrotta e persistente di comportamenti linguistici attribuiti ai generi, diversi dei quali chiamano in causa anche la dimensione del comico e le implicazioni che a essa pertengono.
Archeologia urbana a Cagliari. Scavi nella chiesa di Sant’Eulalia alla Marina. Volume Vol. 17/1
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2020
pagine: 312
Le indagini sotto la chiesa di S. Eulalia, nel quartiere della Marina a Cagliari, sono iniziate nel 1990, riprese e condotte ininterrottamente dal 1999 al 2002 con due campagne ulteriori nel 2005 e nel 2007-2008. Hanno restituito una realtà urbana pluristratificata che consente di ripercorrere e raccontare la storia e l’urbanisticadel quartiere stesso e più in generale di Cagliari, dall’antica Karales alla città odierna, attraverso strutture, sedimentazioni, asportazioni e interri: una storia fatta di costruzioni e distruzioni, di ‘pieni’ e ‘vuoti’, altrettanto significativi questi ultimi nelle dinamiche di evoluzione di un centro urbano. I contesti rinvenuti sono numerosi e assai significativi, e ancor più i reperti, testimonianza della cultura materiale che accompagna il vissuto quotidiano della città in oltre duemila anni. Si è ritenuto opportuno suddividere la grande mole di materiale e di dati acquisiti in singoli contesti in 6 volumi. La serie inizia dunque con il volume 1. Il quartiere dalle origini ai giorni nostri: status quaestionis all’inizio della ricerca, un inquadramento doveroso sulla storia del quartiere, necessario al lettore.
«Per un fermo stabilimento de' Monti granatici». I progetti di riforma del credito agrario nella Sardegna sabauda
Cecilia Tasca
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2020
pagine: 372
Frutto di una lunga ricerca archivistica tesa al recupero degli archivi dei Monti granatici (poi frumentari e di soccorso) all’interno del più ampio progetto di Censimento degli antichi istituti di credito agrario della Sardegna – il volume ricostruisce l’intenso dibattito sorto intorno alla metà del XVIII secolo fra il governo sabaudo e i funzionari locali intorno agli accorgimenti da adottare «per l’aumento dell’agricoltura nel Regno». Oggetto dell’indagine è stato il recupero, nel fondo Sardegna dell’Archivio di Stato di Torino, delle carte prodotte a partire dal 1752 per «meglio definire alcuni provvedimenti per il buon funzionamento dei Monti granatici» e giungere al loro «fermo stabilimento» e alla successiva trasformazione: progetti, piani, relazioni, memorie, pareri, proposte, risoluzioni, sentimenti, editti, circolari, lettere e prospetti, che testimoniano quanto lunga e, soprattutto, sofferta sia stata la preparazione della successiva riforma decretata dal più noto pregone del 4 settembre 1767. Questo lavoro, inoltre, completa e aggiorna gli esiti di precedenti ricerche, già confluiti in diverse pubblicazioni.
Le relazioni tra l’Opera di Santa Maria di Pisa e la Sardegna. I documenti (1082-1429)
Bianca Fadda
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2020
pagine: 298
L’Opera di Santa Maria era l’ente responsabile per la costruzione e la manutenzione del Duomo, del Campanile, del Camposanto di Pisa e fu dotata a questi scopi di proprietà, derivanti da donazioni e lasciti vari. Ben vista dai pontefici e dagli imperatori, l’Opera aveva dei possedimenti dovunque arrivarono l’influenza e la presenza pisane. Poteva vantare possessi, oltre che a Pisa, in Sardegna, in Oriente, in Corsica, e nel resto d’Italia. In altre parole, in tutti quei luoghi nei quali era presente un nucleo di cittadini pisani e di loro interessi, l’Opera diventava custode dei diritti e promotrice dell’attività e potenza dei suoi concittadini lontani dalla patria. Non è quindi errato sostenere che gran parte delle affermazioni conseguite da Pisa in Sardegna ebbe origine dai privilegi ottenuti dall’Opera e ad essa riservati. L’importante istituto pisano aveva ingenti possedimenti in Sardegna: chiese, case, poderi, greggi e armenti, un’innumerevole quantità di servi e ancelle, dei quali resta attestazione nei fondi documentari custoditi a Pisa, nell’Archivio di Stato e nell’Archivio Capitolare.
Il Regno di Sardegna e il suo parlamento nel 1583
Giampaolo Salice
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2019
pagine: 148
Questo libro, che nasce dallo studio dei verbali del parlamento sardo presieduto dal viceré Michele di Moncada nel 1583 a Cagliari, consente di osservare da una distanza ravvicinata le lotte di potere, gli equilibri di forza, le urgenze sociali e le paure individuali che agitano la società sarda nella seconda metà del XVI secolo. Lo studio svela il profilo di un mondo segnato dall’emergere di nuovi protagonismi urbani; dalla stretta esercitata da un ceto feudale geloso dei suoi privilegi e determinato ad ampliarne la portata; dal dinamismo di élite rurali impegnate nel conseguimento di nuove e più mature libertà. Il Parlamento Moncada è anche lo specchio di una società insulare aperta all’esterno e che dunque si trasforma per effetto della corsa barbaresca, del conflitto tra cristianità e mondo arabo-ottomano e delle pulsioni assolutistiche e riformatrici della monarchia spagnola retta da Filippo II d’Asburgo.
Know the sea to live the sea-Conoscere il mare per vivere il mare. Atti del Convegno (Cagliari, Cittadella dei Musei, Aula Coroneo, 7-9 marzo 2019)
Libro: Libro rilegato
editore: Morlacchi
anno edizione: 2019
pagine: 750
Il volume contiene gli Atti del Convegno tenuto dal 7 al 9 marzo 2019, presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali, nella sede della Cittadella dei Musei (Cagliari), a conclusione dello svolgimento del Progetto biennale di ricerca “Know the sea to live the sea – Conoscere il mare per vivere il mare”, Università degli Studi di Cagliari – Direzione per la Ricerca e il Territorio. Convenzione Fondazione di Sardegna. Annualità 2016.Il mare – ‘isolamento’ e ‘comunicazione’ – fin dall’antichità ha avuto un ruolo fondamentale nelle dinamiche di popolamento e di relazione fra i paesi, ma particolarmente influente è stato ed è – come è ovvio – per le isole, fra cui la Sardegna. Di conseguenza, ciò che ruota attorno al ‘mare’ attira da sempre gli studiosi di diversi ambiti disciplinari, che individualmente hanno dedicato saggi e ricerche ad aspetti specifici, ma l’intento del progetto è stato quello di arricchire il bagaglio delle conoscenze secondo prospettive di lettura interdisciplinare, al fine di valorizzare nuove possibilità di ‘vivere il mare’, nella consapevolezza della sua storia in rapporto alla realtà attuale.
Cultura e mobilitazione di massa in URSS. Cinema e pubblico dalla NEP al realismo socialista
Stefano Pisu
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2018
pagine: 146
Il volume indaga il pubblico cinematografico sovietico dal periodo della NEP ai primi anni Trenta, sulla base delle fonti d’archivio e della pubblicistica del tempo. Studiare il pubblico sovietico significa esplorare la storia sociale e culturale dell’URSS attraverso il filtro del cinema. Il potere sovietico sollecitò la mobilitazione della società attorno alla promozione del proprio cinema quando quello straniero, bollato come “borghese”, era predominante nelle sale. La “Società degli amici del cinema sovietico” (ODSK) costituì in questo senso l’esperienza più originale nell’URSS degli anni Venti. Il suo compito fu di trasformare il pubblico in soggetto attivo nell’edificazione dell’URSS, con l’impegno diretto nella promozione del cinema sovietico. Tuttavia, vi fu sempre uno scarto fra le dichiarazioni programmatiche dell’ODSK e le difficoltà nell’attuarle. L’obiettivo di essere un’associazione di massa operaio-contadina si scontrò con dei limiti che ne ridimensionarono i risultati.
L'espansione degli Ospedalieri di S. Antonio di Vienne nel Mediterraneo Occidentale fra XIII e XVI secolo. Archivi e documenti
Mariangela Rapetti
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2017
pagine: 288
Nel corso del tardo medioevo, i canonici ospedalieri di S. Antonio di Vienne si diffusero in tutta Europa. Il loro epicentro era una piccola chiesa nel Delfinato, nel SE della Francia, sede delle spoglie del santo egiziano traslate in occidente verso la fine dell’XI secolo. Con il passare degli anni, forti del favore pontificio, e arricchitisi grazie a importanti lasciti da parte dei fedeli, i canonici erano riusciti a edificare una grandiosa abbazia. Diffondendo il culto per il santo patrono, la paura della sua vendetta e il potere taumaturgico delle sue reliquie, i canonici raccoglievano ricchezze in tutta Europa e le recapitavano periodicamente all’abate generale e al Grande ospedale, che aveva sede presso l’abbazia di Saint-Antoine. La loro fama non fu senza macchia: dovettero combattere tanto contro gli usurpatori e le critiche di avidità, quanto contro la cattiva condotta di molti confratelli. Questo studio, attraverso l’esame sistematico dei documenti e il confronto tra le notizie sulle diverse case cerca di approfondire quanto già noto sull’attività dell’ordine nel Mediterraneo occidentale anche al fine di ricostruire i legami tra il centro e le periferie.
L'alimentazione nel Mediterraneo dalla Tarda antichità al Medioevo. Dalla Sardegna alla Spagna-Food in the Mediterranean from Late Antiquity to Middle Age. From Sardinia to Spain
Libro: Libro rilegato
editore: Morlacchi
anno edizione: 2017
pagine: 312
I contributi pubblicati nel volume si inseriscono in una più ampia riflessione sull’età tardoantica e medievale che vede impegnati vari gruppi di ricerca del Dipartimento sia nel campo degli studi archeologici che di quelli storico-artistici, archivistici e storici e affronta un tema che, seppure presente in alcune pubblicazioni, offre numerosi spunti di approfondimento e di prospettiva di ricerca. Ciò che caratterizza il volume è l’approccio interdisciplinare (archeologia, archivistica e paleografia, storia, storia dell’arte) e l’aver affrontato argomenti legati alla circolazione e all’approvvigionamento delle merci, al cibo nella Sardegna e nel Mediterraneo occidentale con particolare attenzione al sale, al vino e alla pesca, prodotti fondamentali nell’alimentazione e nell’economia di scambio tardoantica e medievale, e temi legati allo studio della presenza degli alimenti (cibo, ma anche utensili) nell’arte e nei siti archeologici, con il loro valore simbolico e la loro rappresentazione.
Nora antiqua. Atti del Convegno di Studi (Cagliari, 3-4 ottobre 2014)
Libro: Libro rilegato
editore: Morlacchi
anno edizione: 2016
pagine: 304
Ancora una volta Nora ci regala una bella pagina di collaborazione nella ricerca archeologica in Sardegna: o, per meglio dire, di pagine ce ne regala ben 286, tante quante ne sono quelle che compongono il volume collettivo "Nora Antiqua". Un volume che Simonetta Angiolillo, Marco Giuman, Romina Carboni ed Emiliano Cruccas hanno curato raccogliendo i contributi dei relatori del convegno di studi tenutosi a Cagliari nell'ottobre del 2014 e rapidamente (grande merito!) editato per essere immediatamente disponibile ai molti che operano nel sito ormai da decenni. Non poteva esserci esordio migliore nella rinnovata collaborazione tra l'Università degli studi di Cagliari e il gruppo "storico" di atenei che da molti anni condivide le sorti della ricerca in una delle più importanti e ampie palestre per la ricerca archeologica sulla Sardegna di età romana, punica e fenicia.
Argenti di Sardegna. La produzione degli argenti lavorati in Sardegna dal Medioevo al primo Ottocento
Marisa Porcu Gaias, Alessandra Pasolini
Libro: Libro rilegato
editore: Morlacchi
anno edizione: 2016
pagine: 606
Il volume, frutto della collaborazione di due qualificate storiche dell’arte e appassionate studiose della materia, si configura come una sintesi storico-artistica ad ampio respiro delle vicende relative alla produzione argentaria sarda, dal Medioevo al primo Ottocento, che non trascura l’influsso esercitato dai modelli di importazione e si sostanzia di un’ampia indagine negli archivi isolani. Emerge dai documenti l’estesa diffusione dei manufatti d’argento ed il loro uso nelle varie classi sociali, oltre che nell'ambito ecclesiastico; risalta inoltre il ruolo svolto dalla committenza nella realizzazione delle opere di maggiore importanza. Col suo ampio apparato iconografico, il volume Argenti di Sardegna si propone di colmare una lacuna storiografica come un vero e proprio manuale che offre a studiosi, collezionisti, antiquari ed appassionati una chiara e accessibile classificazione dei manufatti argentei prodotti in Sardegna distinti per epoche, autori, stili e tipologie.
Dal «total control» all'indipendenza. L’Austria nel contesto della Guerra fredda (1945-1955)
Luca Lecis
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2016
pagine: 212
Con la Dichiarazione di Mosca (30 ottobre 1943) gli alleati sostennero ufficialmente l’idea dell’Austria prima vittima dell’aggressione hitleriana e annunciarono di voler ricostituire, alla fine della guerra, un’Austria libera e indipendente. Fu questo un passaggio fondamentale perché, da una parte riconobbe al paese danubiano un ruolo peculiare durante il conflitto, garantendoli nel dopoguerra un destino profondamente diverso da quello della Germania, dall'altra rese possibile la rinascita dei partiti e la ricostruzione delle strutture democratiche. Basato su di una pluralità di fonti archivistiche, il volume affronta il decennio dell’occupazione interalleata (1945-1955) ricostruendo i diversi momenti e analizzando le problematiche di natura politica e diplomatica che, a livello nazionale e internazionale, portarono a un prolungamento dell’occupazione, impedendo che la “questione austriaca” potesse essere risolta in tempi più rapidi.