Nuova Cultura: Interpolis
Istituzioni e società in Francia e in Italia nella prima guerra mondiale
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2016
pagine: 230
The presidency of James Earl Carter Junior. Between reformism, pacifism and human rights
Silvio Berardi
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2016
pagine: 168
Italia Stati Uniti. Terrorismo e disinformazione
Vittorfranco Pisano
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2016
pagine: 278
Il senso di una guerra. Ragione, nazione, passione, irrazionalità alle origini della grande guerra
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2016
pagine: 174
Il presente volume vuole offrire un contributo teorico in chiave filosofico-politica all'analisi e alla comprensione delle origini e delle cause della Prima Guerra mondiale. Sullo sfondo degli otto saggi qui raccolti figura una domanda: quale è il senso della guerra? E quale è il vero significato dell'espressione "vincere la guerra"? Le due guerre mondiali, con le loro incalcolabili conseguenze, hanno reso evidente che la guerra moderna ha raggiunto un livello di perversione che mai era stato raggiunto in precedenza. Che significa, dunque, e che senso ha, vincere una guerra, quando ormai ad aver perso è l'umanità intera? Interrogarsi sul significato dell'espressione "vincere la guerra" richiede dunque, prima ancora, di interrogarsi su quali siano le cause più profonde della guerra.
A Batalha do Kuito Kuanavale e o desanunviamento político da África Austral
Agostinho Issau
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2016
pagine: 108
Stanley Hoffmann e il «dilemma della guerra fredda»
Ida L. Valicenti
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2015
pagine: 74
Di cultura e formazione europea, Stanley Hoffmann appare come un bridge-builder fra la tradizione teorica degli studi internazionali europei e il pluralismo operativo delle scuole postbelliche americane. In questo saggio si propone una lettura analitica del pensiero politico di Hoffmann su quello che può essere definito il dilemma della guerra fredda. La tensione esistenziale tra un istinto alla violenza nell'eliminazione degli ostacoli e l'aspirazione all'armonia di due potenze che desideravano al tempo stesso la pace e il primato nel mondo. Le conclusioni estreme, ma logiche, furono da un lato il Vietnam, che mise in discussone l'intera politica internazionale, perché in politica le rappresentazioni dettano il comportamento, e la realtà a volte ha minor peso delle convinzioni, dei miti e delle ossessioni; e dall'altro l'Unione Europea che si accingeva a riconquistare la sovranità territoriale di un'area devastata da due conflitti mondiali contesa dalle potenze vincitrici.
La Russia e i Brics e l'ordine internazionale
A. Giulio De Robertis
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2015
pagine: 122
The League of Nations and the debate on disarmament (1918-1919)
Sami Sarè
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2012
pagine: 318
Le vie del gas
Alessandra Frusciante
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2012
pagine: 146
L'approvvigionamento energetico dell'Unione Europea è una delle questioni cruciali dei nostri tempi; condiziona, infatti, non solo le scelte di politica economica e industriale, ma anche e soprattutto quelle di politica estera degli Stati membri. Circa la metà dell'approvvigionamento energetico complessivo del "gigante economico" proviene dall'estero, creando numerose relazioni di dipendenza che, nel caso italiano, sono ancora più forti. All'interno del mix energetico contemporaneo, il gas naturale sta conquistando posizioni sempre più incisive. Ormai il gas è la fonte di energia che sembra destinata ad influire sempre di più nello scenario energetico globale. A differenza del mercato del petrolio, quello del gas, allo stato attuale si configura come un mercato regionale. Inoltre, tenuto conto della scarsa diffusione del Gnl, le relazioni politico-diplomatiche non sono limitate ai soli Paesi produttori e Paesi consumatori, ma richiedono necessariamente anche il coinvolgimento dei Paesi attraversati dalle "vie del gas".
Tra marsine e stiffelius. Venticinque anni di politica estera italiana 1900-1925
Giancarlo Giordano
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2012
pagine: 452
Il venticinquennio che va dall'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III all'instaurazione dello Stato totalitario copre un periodo di lenta ma costante evoluzione della politica estera italiana che da triplicista assoluta si avvia a interpretare in modo nuovo e più dinamico il suo ruolo di potenza grande tra le grandi. Aveva cominciato Emilio Visconti Venosta ad allentare il vincolo che legava il paese alla Triplice riaprendo il dialogo con la Francia. Il suo successore, Prinetti approfondisce il discorso fino a firmare col governo francese una sorta di trattato di contro assicurazione in opposizione agli alleati. Giolitti e Tittoni non rinnegano questa politica ma essendo filo-triplicisti ne attenuano le punte estreme. Spetta al marchese di San Giuliano, un convinto triplicista, avviare il distacco dagli alleati che saranno poi Salandra e Sonnino a completare. La vittoria nella prima guerra mondiale apre all'Italia notevoli prospettive di crescita politica in campo internazionale senza dittatura e senza avventure, ma la presa di potere del fascismo impedì di cogliere questa grande occasione.
Patriottismo, Risorgimento e unità nazionale
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2012
pagine: 146
Il presente volume contiene gli di Atti del Convegno "Patriottismo, Risorgimento e unità nazionale", tenutosi il 24 maggio 2011 presso la Camera dei Deputati, Palazzo Marini. La realtà del popolo italiano, la sua posizione di fronte al messaggio di cambiamento annunciato dai tempi nuovi viene affrontata nella relazione di Andrea Bixio. L'esperienza dell'unità italiana, superando i confini della penisola, vuole ottenere quel riconoscimento internazionale che le spetta, nella relazione di Giuliano Caroli. L'unità non fu, tuttavia, solo un fatto politico: l'aspetto militare giocò infatti un ruolo determinate e l'esercito ebbe così una valenza considerevole e, per certi aspetti, fondamentale. Su questa prospettiva si incentra il contributo di Giuseppe Conti. Nel Risorgimento particolarmente rilevante fu anche l'aspetto culturale: è questa la tesi svolta da Gianluigi Rossi nella sua dissertazione sull'istruzione universitaria al tempo della Destra Storica. Roberto Valle parla del Risorgimento e dell'ustanak degli Slavi del Sud. Non sono tuttavia dimenticati due Maestri del Risorgimento italiano: Giuseppe Mazzini e Carlo Cattaneo ed è compito di Silvio Berardi, servendosi delle parole di Alberto Mario, di trovare un punto d'unione nel pensiero di questi due protagonisti dell'età risorgimentale. Infine, Giangiacomo Vale espone un'interessante interpretazione dell'unità italiana nel pensiero di Pierre Joseph Proudhon.