Olmata: Romae
Io so io. Aforismi, detti e pensieri di Alberto Sordi
Libro: Libro in brossura
editore: Olmata
anno edizione: 2021
pagine: 112
Espressione compiaciuta, sguardo fiero, grande sorriso e, un istante prima di congedarsi, la frase: lapidaria, veloce, geniale. E soprattutto, indimenticabile. «Io so’ io…» è una delle battute più famose del film “Il marchese del Grillo”, uscito nel 1981. Ed è anche una delle battute più famose di Alberto Sordi, che al Marchese ha dato corpo e personalità. Più ancora, è una delle battute più note della romanità, sua espressione iconica, capace in poche parole di sintetizzare lo spirito di una città e del suo sentimento, tra abitudini, eccessi, chiacchiere, sarcasmo. Tipicamente romano, come amava definirsi, Sordi ha dato letteralmente voce all’Urbe e, più in generale, al Marchese. Tra battute da copione, dichiarazioni spontanee e memorie, alcune delle sue affermazioni si sono fatte metro di città, Paese, epoca. Riunire le sue frasi più significative, tra film e interviste, è un modo per ricordarlo e celebrarlo, tornare a sorridere con le sue intuizioni, ma anche ripercorrere decenni di storia del cinema italiano. E di alcuni dei suoi cult. Un viaggio alla scoperta della sua visione del cinema e della vita.
Roma punta al sole. Gli obelischi della città
Fiorenza Cilli
Libro: Libro in brossura
editore: Olmata
anno edizione: 2020
pagine: 95
«Il divo Augusto attribuì una mirabile funzione all’obelisco che è nel Campo Marzio, cioè quella di catturare l’ombra del sole e di determinare la lunghezza dei giorni e delle notti». Scrive così Plinio parlando dell’obelisco di Psammetico II, portato a Roma nel 10 a.C. da Heliopolis in Egitto e trasformato nello gnomone della meridiana in Campo Marzio, tra gli attuali piazza del Parlamento, piazza San Lorenzo in Lucina e vicolo della Torretta. Gli obelischi sono parte integrante dell’orizzonte cittadino e della sua storia. Roma, infatti, è la città che ne conserva il maggior numero al mondo. La gran parte è stata portata nell’Urbe dall’Egitto, proprio a partire dall’epoca di Augusto, altri sono stati realizzati direttamente in epoca romana, altri ancora sono stati innalzati in epoca moderna a stabilire continuità con il passato e la “tradizione”. Dal loro trasporto alla collocazione in città, tra fortuna e sfortuna, innalzamento e restituzioni, un itinerario alla scoperta di storie, simboli e misteri di una delle forme più riconoscibili dell’orizzonte cittadino.
Orrori di Roma. Secoli di mostri nella città eterna
Valeria Arnaldi
Libro
editore: Olmata
anno edizione: 2019
pagine: 290
Le streghe cercate per i loro servigi nei mercati, per tradizione, poi accusate e condannate, arse vive, come documentano le sentenze. Le turbe di diavoli che secondo le leggende infestano strade e basiliche, ma anche i demoni riconosciuti dalla Chiesa nei suoi esorcismi. Le torture comminate dalla giustizia per ottenere la sua verità. E ancora, stupri, esecuzioni, violenze, “gialli”. Poi, fantasmi, zombie, licantropi, draghi, scheletri, perfino Satana, in un viaggio che dalle credenze popolari alle suggestioni, dal mito al mistero, correndo attraverso secoli di sangue, arriva fino alle cronache più recenti, inseguendo il concetto — e le “prove” — dei mostri di ogni epoca per dimostrare che, all’ombra di cupole e croci, Roma ha un’anima tutt’altro che candida. Un viaggio alla scoperta dei lati oscuri della Città Eterna, ripercorrendo Storia e storie dei tanti orrori che l’Urbe ha ospitato, tollerato, ordinato e visto, in una ricca e articolata ricerca di casi e memorie, che spazia dalle leggende, figlie comunque della paura, agli episodi documentati nel tempo. Dai sabba delle streghe in piazza del Popolo ai sepolti vivi nei campi scellerati, dai sacrifici umani alle decapitazioni, dalla “coratella” dei Papi all’uomo crocifisso per avere un modello di Cristo da scolpire, fino ai cannibali del Pantheon. Tutte le “ombre” di Roma.
Vai al diavolo! Sulle tracce dei demoni a Roma
Valeria Arnaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Olmata
anno edizione: 2019
pagine: 95
Satana in attesa al Pantheon ma anche in piazza del Gesù. In trono invece alla Sedia del Diavolo, in piazza Elio Callistio. E perfino in festa, a piazza del Popolo. Poi, demoni “nascosti” al Colosseo per dare voce al passato ma soprattutto togliere il fiato al presente. Senza dimenticare Villa Borghese e il suo monumento alla “tentazione”. Sono molti a Roma i luoghi nei quali tradizione e leggende vedono vivere diavolo e demoni. La storia è ricca di riferimenti, così la mappa della città, che, tra cupole e chiese, spesso perfino alla loro ombra, non ha timore di ospitare il Male, tantomeno di incontrarlo. Anzi. Sapere dove si può trovare può aiutare perfino a vedere esauditi i propri desideri e le proprie fantasie. Una passeggiata sulle tracce dei demoni per guardare con occhi nuovi la città, riscoprendone luoghi, tradizioni, timori e riti, incantesimi e “maledizioni”.