Orthotes: Ricercare
La sublime illusione. Sul teatro di Richard Wagner
Maurizio Giani
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2017
pagine: 276
Perché nella seconda scena dell'Oro del Reno Fasolt impiega così tanto tempo a replicare all’offesa bruciante di Wotan? Quali complicazioni dialettiche si annidano nella metafora «la musica è una donna» formulata da Wagner in Opera e dramma? E perché venti giorni prima di morire confidò alla moglie Cosima di essere «rimasto debitore al mondo di Tannhäuser»? Sono alcune delle domande cui viene data risposta negli scritti raccolti nel presente volume, frutto di ricerche condotte nell’arco di un ventennio. Agli studi di maggiore impegno si affiancano articoli più agili dedicati a vari aspetti della drammaturgia e dell’estetica wagneriane, e testi di carattere divulgativo, nati perlopiù come programmi di sala per i maggiori teatri italiani: presentazioni dei drammi e rassegne critiche della smisurata bibliografia accumulatasi sul più influente drammaturgo musicale della modernità.
Ricordi di Igor Stravinskij
Charles Ferdinand Ramuz
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2017
pagine: 130
Pubblicati nel 1929, una decina d’anni dopo l'incontro con Stravinskij, questi Ricordi sono una lunga dichiarazione d’amore di Ramuz per il territorio vodese, riscoperto e apprezzato attraverso l’amicizia con Stravinskij, e una profonda riflessione sull’arte e sul dialogo tra uomini – prima che artisti – provenienti da mondi tra loro lontanissimi ma capaci di riconoscersi nelle rispettive necessità espressive. La lingua di Ramuz è aspra, inaudita, così come la musica di Stravinskij. Nelle pagine di questi Souvenirs, per la prima volta tradotti in italiano, il lettore avrà il privilegio di assistere alla genesi di una delle opere più innovative del primo Novecento: l’Histoire du soldat.
Suspense! Il cinema della possibilità
Damiano Cantone, Piero Tomaselli
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2016
pagine: 382
Che cos'è la suspense? Come funziona? A che cosa serve? Si potrebbe sostenere della suspense quello che Agostino diceva a proposito del tempo: "Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più". Tutti sappiamo a cosa ci si riferisce quando si parla di un film o di un libro di suspense ma, non appena proviamo a spingerci un po' più in là del suo mero funzionamento tecnico-narrativo (un dispositivo drammaturgico che tiene lo spettatore con il fiato sospeso in attesa che qualcosa di imprevisto si riveli), ci accorgiamo che essa è particolarmente refrattaria all'ingabbiamento concettuale, un meccanismo sfuggente e opaco, privo di chiari appigli teorici. L'idea di Cantone e Tomaselli è che la suspense trovi nel medium audiovisivo (nel cinema, ma anche nella serialità televisiva e nel videogame) il suo terreno più fertile proprio perché l'immagine in movimento la declina in una sua specifica forma storico-ermeneutica, relativa ai diversi ambiti mediatico-culturali nei quali essa si esercita: la suspense si sostanzia più a partire dalla peculiare dimensione esistenziale e storica del soggetto-spettatore che attraverso le tecniche narrative utilizzate.
Sulla letteratura. Shakespeare, James, Kafka, Beckett
Slavoj Žižek
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2016
pagine: 136
Sulla letteratura raccoglie quattro saggi di Zizek su William Shakespeare, Henri James, Franz Kafka e Samuel Beckett. Zizek inscrive il testo letterario all'interno del proprio setting teorico, applicandovi alla sua maniera il dispositivo lacaniano. Se da un lato si tratta di porre la letteratura in analisi, tentando di fare emergere le questioni rimosse del discorso letterario, dall'altro lato, attraverso la "cosa letteraria", Zizek porta alla luce molti tra i nodi più tipici del discorso psicoanalitico, come la relazione inesauribile tra soggetto e pulsione, il tabù dell'incesto, la dinamica di oblio-autoinganno, l'après-coup. E spingendosi ancor più in profondità nell'analisi, Zizek tocca il senso stesso della letteratura come forma di pensiero politico: quale rapporto si instaura tra filosofia e letteratura, oppure tra psicoanalisi e letteratura? Quali sono, oggi, le reali possibilità emancipatrici della letteratura? Possiede ancora la letteratura qualche residua capacità di trasformazione del soggetto?
L'arcipelago deserto. Il cinema sperimentale giapponese
Beniamino Biondi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2016
pagine: 224
Sebbene in Giappone la nascita del cinema sperimentale e Underground non sia recente - essa risale a un film assurdo e singolare come Kurutta ippêji (1926) di Teinosuke Kinugasa - soltanto nei primi anni Sessanta si chiarisce il percorso di una vocazione che, dopo un lungo travaglio teorico interiore, diviene consapevole dei propri mezzi espressivi e del significato insito nei suoi archetipi concettuali. Sono gli anni della nouvelle vague nipponica e molti registi, indipendenti e non, seguono la via della sperimentazione e della ricerca formale dando vita a una vera e propria rivoluzione estetica. I registi d'avanguardia oltrepassano la logica diegetica per giungere a una concezione strutturale del cinema come sistema di relazioni semantiche, testando il libero uso dei materiali e spingendo la ricerca verso la realizzazione di un formalismo puro - caratterizzato dalla disposizione iconica del materiale espressivo - che veicola la loro critica sociale. Questo libro racconta una storia lunga mezzo secolo, dove il cinema diventa occasione di rinnovamento culturale, per svincolarsi da una tradizione incapace di parlare alle nuove generazioni.
Glenn Gould. La musica, l'uomo
Geoffrey Payzant
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2016
pagine: 258
Geoffrey Payzant (1926-2004), filosofo, scrittore e organista, ha insegnato musica alla Mount Allison University di Sackville e filosofia con indirizzo estetico alla University of Toronto. Ha fondato e diretto il Canadian Music Journal (dal 1956 al 1962) conducendo ricerche empiriche sulla percezione musicale. La sua monografia su Gould, già tradotta in francese, giapponese e polacco, e qui presentata al pubblico italiano, è stata per decenni l’unico libro disponibile sulla figura e l’arte del pianista e compositore canadese, e ancora oggi costituisce un’eccezione nel panorama degli studi su Gould. Payzant, infatti, non si focalizza tanto sugli aspetti della vita privata o sulle apparizioni pubbliche del musicista, ma svolge una profonda analisi del pensiero, della natura e della filosofia che hanno sempre orientato le – mai banali – scelte artistiche, tecniche e di vita di Glenn Gould. L’artista, proprio grazie ad un’originale visione della musica in grado di mettere in dialogo tradizione e innovazione, è diventato una personalità centrale per l’intero mondo della cultura contemporanea, e le sue idee, pur ruotando essenzialmente intorno alla musica, si sono sviluppate in un articolato pensiero che eccede la musica e approda a una genuina e singolare filosofia della tecnica e teoria della comunicazione.
Musica dei tempi bui. Nuove band italiane dinanzi alla catastrofe
Alessandro Alfieri
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2015
pagine: 176
Difficile trovare tempi più bui di quelli che stiamo vivendo in questo sciagurato secondo decennio del nuovo Millennio, specie nel nostro paese dove la crisi finanziaria ha determinato un deserto tale da annientare il futuro di intere generazioni. Come sempre accade, è la musica a farsi interprete di questo disagio, e in questi anni sono numerose le proposte particolarmente efficaci e suggestive che si sono inoltrate nella catastrofe, a volte per reagire audacemente, altre volte per gridare la collera condivisa, altre volte ancora invece per venirne a patti. Se la popular music ha spesso avuto la tendenza di occultare la catastrofe, è anche vero che in diverse occasioni, come è prerogativa dell'arte matura, essa ha offerto formule di "accettazione" che possono diventare opportunità di emancipazione e speranza per il mutamento. Il presente saggio propone una classificazione filosofica di alcune delle realtà musicali italiane più significative emerse negli ultimi anni, da Il Teatro degli orrori a Le luci della centrale elettrica, da I Cani a Il Pan del diavolo, dagli Offlaga Disco Pax ai Ministri, per evidenziarne le differenti modalità di risposta alla catastrofe.
Parole vuote. Scritti '73-'78
John Cage
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2015
pagine: 232
In quest'opera letteraria, d'arte visiva e musicale, Cage conduce il lettore in un affascinante e coraggioso viaggio tra i Diari di Thoreau, letti ricorrendo a operazioni casuali generate con l'I Ching, tra complessi "mesostici" ideati sul nome di James Joyce attraverso il Finnegans Wake, raccontando di come nacque l'idea del "pianoforte preparato", e di quale, secondo lui, è il futuro della musica. Un libro da scoprire, da guardare (per la presenza di innumerevoli disegni dello stesso Cage), da leggere e rileggere per conquistare nuovi territori di senso, e per lasciarsi inondare da un mare di parole vuote.
Migrazioni
Guido Boffi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2014
pagine: 324
Questa ricerca di Guido Boffi tenta anzitutto un’indagine archeologica sul concetto di “migrazione”. Vi muove da una scena primaria: la chiamata di Abramo in tre versetti del Genesi. La memoria ebraica vi si è richiamata ripetutamente per fondare e articolare precisi rapporti di potere ben rilevabili su piani di riflessione teologico- e filosofico-storica. Ricomporre il problema rispetto al quale il concetto di migrazione è stato inventato e il sapere locale che vi è emerso può risultare utile per affrontare teoricamente gli odierni scenari di trasmigrazioni, diaspore, fughe da paesi in guerra. Cioè per pensare i soggetti politici che agiscono su tali teatri e sulle loro scene nascoste nel mondo del comando capitalistico. Uno sguardo che affonda sulla globalità del dominio neoliberale, digitale, postcoloniale. Sulle negazioni della mobilità, della spazialità, della libera costituzione e scelta di luoghi dove lavorare, abitare, entrare in cerchie di relazioni e cooperazioni. Come pensarvi gesti di rottura e di ricomposizione delle lotte? Quale estetica politica può radicarsi nella trama sensoriale del vivente e insieme dare voce alla tensione interna tra gesti di integrazione e di esclusione dalle comunità, alle prospettive emancipatrici di trasformazione?
Per altri atlanti
Guido Boffi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2014
pagine: 226
Gli atlanti geografici illustrano terre acque mondi, la superficie terrestre tutt’intera, o ne selezionano parti. Ogni atlante disegna e narra: ma da un punto di vista prescelto e mantenuto fisso. Un racconto fatto di immagini, nomi, cifre, mappe, proporzioni, prospettive. Elementi che fanno il mondo. Questo saggio di Guido Boffi perlustra le vie di una narrazione “geoestetica” provando a scompaginare il racconto principale collegato alla nascita della cartografia moderna: la storia che organizza e giustifica giuridicamente la conquista coloniale e l’espansione delle potenze europee. Tale nucleo teorico è ricercato traversando diagonalmente lo spessore del concetto di “migrazione”, qui ripreso per contribuire a una visione polifocale sui mondi delle arti, delle poetiche, delle estetiche, sugli spostamenti degli immaginari, sulla costruzione di sensibilità e memorie. Gli otto capitoli di cui si compone il testo presentano analisi di opere differenti per epoche, materiali, generi, stili: il Tempio malatestiano di Leon Battista Alberti; Mnemosyne. L’Atlante delle immagini di Aby Warburg; il poema Il levriero di Tiepolo di Derek Walcott; le Mappe di Alighiero Boetti; il saggio Il narratore di Walter Benjamin. Warburg costituisce uno dei due fuochi attorno ai quali si descrive una sorta di ellisse che trova nel multiforme pensiero di Édouard Glissant l’altro fuoco fisso. Fuochi, fogli, tavole, mappe di un atlante che abbiamo davanti.
L'eternità invecchia. Sulla poesia di Paul Celan
Mario Ajazzi Mancini
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2014
pagine: 162
Letture, storie di lettura, intorno all'ultima produzione poetica di Paul Celan, che cercano di sporgersi oltre la soglia idealmente tracciata dalla raccolta Atemwende (Svolta di respiro) del 1965, pubblicata nel 1967. Per raccontare degli ultimi anni di una vita dedicata alla memoria e alla poesia, alla testimonianza di una ignominia (la Shoah) e alla ricerca inesausta di un dire che potesse essere innocente nella lingua di chi forse non potrà mai esserlo. Ma anche ad accordare alla scrittura una fiducia tanto impossibile quanto straordinaria, per la sua capacità di fare argine, di compattarsi sul bordo dell'insensatezza. Posta etica che si trascrive nella massima densità di una parola, talvolta una singola parola, che è limite e sfida per la traduzione. Tanto feconda nondimeno da concedere uno sguardo differente sulle medesime cose che questa poesia indica come decisive e inaggirabili. Preghiera, sacrificio, speranza, dialogo (perfino nella follia).
Sul teatro musicale. Busoni, Wagner, Mozart, Cajkovskij, Janacek
Slavoj Žižek
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2014
pagine: 190
In questo libro si compie un viaggio tra alcune delle più importanti opere per il teatro musicale scritte da grandi compositori. Il percorso di analisi come in una seduta dallo psicoanalista - non è mai banale e piccoli dettagli che sembrano inizialmente irrilevanti assumono connotati decisivi: e allora Busoni avrebbe scritto il finale dell'incompiuto Doktor Faust nella tonalità dell'apertura e della speranza di Do maggiore, oppure in quella oscura e deprimente di Mi bemolle minore? E Evgenij Onegin dell'opera omonima di Cajkovskij è un omosessuale che ama l'amico Lenskij, come verrebbe messo in luce da un'originale lettura del testo dell'opera? E, in senso completamente opposto alla convinzione di Nietzsche, in Parsifal sono presenti i temi dell'ideologia pagana ardentemente celebrata da Wagner, mentre è la Tetralogia dell'Anello l'opera più cristiana del compositore tedesco?