Pacini Editore: Studi di letterature moderne e comparate
Quaderni di studio 1975-1990
Arnaldo Pizzorusso
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2006
pagine: 190
Essays on british women poets
Susan Payne
Libro: Copertina morbida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2006
pagine: 136
Lady Mary Wroth, Isabella Lickbarrow e Wendy Cope sono alcune delle poetesse che Susan Payne esamina in questo volume. Si tratta di autrici poco recensite ma che per questo propongono un viatico originale per studiare i diversi periodi della poesia britannica. Nel libro però compaiono anche i lavori di autrici che hanno acquisito una certa reputazione scrivendo in altri generi, come Emily Brònte, o che sono meglio conosciute per altre opere come nel caso di Elisabeth Barret Browning. In ogni caso Wroth, Lickbarrow e Cope rappresentano i tre periodi commentati da Susan Payne: il Rinascimento, con i riferimenti alla produzione poetica di Vittoria Colonna e Veronica Franco, il periodo Romantico e quello dedicato alla poesia tra Modernismo e Postmoderno.
Quaderni di studio 1991-1996
Arnaldo Pizzorusso
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2003
pagine: 120
Le strade della fortuna. Da Marie de France a Françoise Villon
Giovanna Angeli
Libro: Copertina morbida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2003
pagine: 240
Una certa idea del comico
Fabrizio Scrivano
Libro
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2003
pagine: 176
Il gioco degli opposti: modelli neoplatonici nella drammaturgia di Christopher Marlowe
Valerio Viviani
Libro
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2003
pagine: 168
Stupende fantasie. Saggi su William Blake
Claudia Corti
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2003
pagine: 256
Il tempo e la fine. Figure della caducità e dell'eternità nella poesia classica e moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2023
pagine: 256
«Al pari di tutte le grandi configurazioni tematiche – quelle che segnano le longues durées della creazione letteraria, poiché si nutrono di emozioni, nozioni e pulsioni profondamente umane – anche il Tempo conta su modalità di rappresentazione e addentellati tematici costanti, così come su variazioni determinate dalle diverse latitudini geografiche e contingenze storiche. Da quando, difatti, l'umanità ha cominciato a plasmare in letteratura, grazie alle iniziative di Esiodo o anche di Omero, le immagini con le quali l'oralità narrava la consapevolezza della propria natura caduca e transeunte, è stato chiaro quanto illusorio fosse per l'uomo aspirare a realizzare il doppio proposito di definire il Tempo e di esercitarne il controllo, con il sogno di eludere la Fine, propria o universale. A non altro rinviano, di fatto, le concrezioni del Κρόνος emergenti dalla teogonia ellenistica in fusione con il Saturno del folklore romano: il dio divoratore esiodeo, di matrice cosmica (cristallizzato nella memoria collettiva dalla perturbante rappresentazione goyesca), passa a regolare le stagioni della produzione agricola romana e, nel farlo, unisce microcosmo e macrocosmo, ponendosi a garanzia di rinnovamento ciclico, post mortem, di tutto. Proprio la doppia tensione che da quella coscienza deriva – di acquisizione e di perdita al contempo – struttura la relazione psichica che l'io intrattiene con il Tempo, poiché – lo chiarisce mirabilmente Freud nel suo breve ma illuminante saggio sulla Caducità – essa si alimenta dell'impossibilità di prolungare il piacere oltre il momento della sua insorgenza, del suo presente, in ragione della capacità della psiche di presentirne la fine…». (Flavia Gherardi)